please, questa è solo una mezza verità;
c'è gente che è entrata a 80 o giù di lì (come me)
poi di fronte alle pedite ha pensato di "mediare" sui prezzi,
correndo un certo rischio ma pensando di
recuperare su di un rialzo che non c'è in definitiva mai stato.
Chi è entrato speculativamente con valori da 500%, è stato anche premiato tutto sommato!
Si ma ti faccio un esempio....
nelle more di questa annosa vicenda greca, temendo terremoti del mercato nelle quotazioni degli asset "rischiosi" ho temporeggiato e mi sono perso tutto il megarally di questo bimestre.
Alla fine stufo di stare oltremodo liquido e col rischio fondato che un altro bel crollo, specie sull'obbligazionario, non ci sia più.... per non rischiare che i prezzi si alzassero troppo, mi sono messo l'anima in pace e mi sono deciso a comprare l'obbligazione Wind 2017 11,75%, ancora un filo sotto la pari.
Da un lato ci rosico, perchè se mi davo una svegliata prima invece di rimanere col fiato sospeso come un beota a vedere come concludevano 'sta vicenda greca, lo stesso titolo a dicembre potevo prenderlo a 80.
E me lo miravo e rimiravo a quei prezzi. Ma io allora non ero pronto a scommettere che non ci fossimo tutti (i piigs) arenati a tassi più o meno alti/stellari, specie sul tratto medio-lungo della curva. L'Ocse già suonava la campana a morto del pil italiano e quasi si vociferava di aiuti dell'FMI al nostro paese. Se poi ci metti le CAC automatiche dal 2013, fai un po' tu....
(che poi resta lo scenario di base in termini fondamentali
, ma tant'è...il rally speculativo c'è stato, l'appetito vien speculando e speculando speculando, hai visto mai che abbassandosi i tassi, poi la situazione migliora...
).
Comunque nel worst case scenario, anche il corporate legato ai paesi a rischio doveva rimanere a interessi alti e il permanere di alti tassi fa drammaticamente aumentare le probabilità di fallimenti.
Quindi i rischi c'erano tutti e non è che fosse proprio irrazionale a dicembre-gennaio stare alla finestra e vedere se magari avevano deciso di disintegrare l'euro.
Tutto questo per dire che mi sono deciso di prenderlo ancora sotto la pari quel titolo, ma so che sconta un rischio. Ho rinunciato all'upside da 80 a 98 che potevo fare. Rischio anche di beccarmi queste quasi 20 figure di downside come quotazioni se lo spread italiano tornasse sui massimi.
Ma a quel punto come ho esitato a dicembre a comprare, non medierò a 80. Perchè così facendo aumenterò la mia esposizione su quel titolo e per il livello di fiducia che nutro sono già alla massima esposizione (c'è poca scelta comunque in questo caso, va a pezzature grosse).
Se tu hai mediato Grecia più in basso, vuol dire che a quei prezzi l'hai vista come un'opportunità al pari di chi ci si sia avvicinato per la prima volta con piglio speculativo. Se ne avessi compreso i rischi avresti temuto l'aumento di esposizione più di quanto ti avrebbe ingolosito l'apparente opportunità.
Rimanendo all'esempio Grecia, io fino all'ultimo ero rimasto possibilista su un rientro sul finale ed effettivamente chi avesse comprato agli ultimi prezzi è già virtualmente in gain. Poi hanno sospeso repentinamente le quotazioni e amen.
Il mio modo di mediare però, quando ho visto le assurdità che sono state tirate fuori negli ultimi 6 mesi da tutto l'eurocarrozzone, sarebbe stato di uscire, tagliare le perdite e eventualmente entrare più in basso quando si fosse capito che tipo di servizietto avevano in testa di farci.
Anche questo è mediare: uscire in perdita e se si presenta un motivo valido, rientrare più in basso (ma molto meglio con quei soldi essersi fatti l'ADC unicredit o aver comprato qualche perpetua pre opa o anche solo btp, ora possiamo dire
). La maggior parte degli obbligazionisti (brutta razza statica di investitore) invece pensa che perde solo quando vende e preferisce allora mediare al ribasso.