Citazione:
Originalmente inviato da StockExchange
Personalmente devo ringraziare la follia delle decisioni tedesche non solo per il loss greco, ma soprattutto per il rally mancato
Infatti, e non so quanti lo abbiano notato, la cosa sconcia non è stata neanche tanto la decisione di come gestire l'affare Grecia....
Li possiamo anche ammettere che avessero bisogno di un capro espiatorio, un paese da punire facendolo passare dall'onta del fallimento di fatto e dell'insolvenza parziale (più che parziale, abbondante direi ) verso i suoi creditori privati, diciamo colpirne uno per educarne cento, e non ritrovarsi tutti i piigs a carico. Forse si, forse no, vedremo se sapranno accontentarsi della buona volontà degli altri piigs e non saranno cinicamente insensibili alla congiuntura che non può che peggiorare con questa cura. Se si accontenteranno della serietà degli impegni presi, al di la della possibilità immediata di far tornare i numeri, forse non assisteremo più a default di TdS europei.
Tutravia il punto più alto della follia nelle decisioni delle istituzioni europee è stato il programma eba di ricapitalizzazioni forzate e contabilizzazione mark to market dei TdS delle banche. Quella è stata la goccia che poteva far traboccare il vaso innescando circoli viziosi di insolvenze di stati e fallimenti/nazionalizzazioni bancarie. Ma nazionalizzazioni alla Chavez, per intenderci, perchè di soldi per giocare a fare gli azionisti, gli stati non ne avrebbero avuti più. Banche fallite e passate in gestione agli stati, che è già tanto se potevano tamponare con fondi di tutela il limite dei circa 100k euro per correntista. Tra l'altro non si sa come e perchè se nell'ora della mal parata
neanche i TdS possono essere onorati...
Forse in questo scenario estremo era quasi certa la disgregazione della moneta unica. Ipotesi che non si poteva e non si può ancora escludere.
In genere non sono mai stato catastrofista e millenarista.
Quando un mio amico nel 2008 con la crisi subprime voleva chiudere il conto su Unicredit e mettere tutto alla Posta (chissà poi perchè ma gli ispirava più fiducia) io ridevo e compravo a piene mani obbligazioni deprezzate.
Questa volta è stato diverso, abbiamo danzato sull'orlo dell'abisso (non è che ne siamo ancora fuori, sia chiaro). Io non sono catastrofista perchè penso sempre che all'apice del tracollo poi la soluzioni si trovano e allora ha senso il vecchio adagio "compra al tuono dei cannoni e vendi al suono delle campane" oppure, "compra quando vedi scorrere sangue, fosse anche il tuo". Ma questa volta vista la pervicacia con cui venivano reiterate decisioni folli e truffaldine ho temuto il peggio. E quando investo, fosse anche speculativamente, devo essere convinto che fosse anche sul lungo periodo, il mercato mi darà ragine, vuoi per ragioni fondamentali economiche, vuoi per la gestione politica della situazione. Purtroppo non riesco a beccare i rally tirando su due strisce di coca e confidando nell'LTRO, con le dita incrociate, cliccare buy sulla piattaforma, pregando che l'euforia duri a sufficienza. Così è troppo anche per me che comunque cerco sempre investimenti speculative grade. Indubbiamente il mondo anglosassone ha avuto gioco facile a specularci su e seminare oltremodo terrore a questo giro, il problema era che per le soluzioni da adottare il boccino in mano lo hanno i tedeschi.
Esiste prospettiva più terrorizzante per l'umanità tutta?
Se in una crisi come quella della "Baia dei Porci", una delle due controparti, invece di USA e URSS, fosse stata un'ipotetica Grande Germania potenza nucleare (mentre magari si apprestava a festeggiare il 30° anno del millenario III Reich ), adesso l'umanità avrebbe avuto non il problema della crisi economico-finanziaria globale, ma saremmo stati a discutere, se a fronte dei dati rilevati con i contatori geiger, non fosse il caso di cominciare a ricolonizzare la superficie terrestre, uscendo dai bunker sotterranei
Probabile.