Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (11 lettori)

Stato
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ficodindia

Forumer storico
Con i titoli EFSF decido io cosa farne ... se in spazzatura greca o in bund tedeschi ...
Qual'è il problema?

Che lo Stato italiano non ha fondi per risarcirci. Daltronde se viene ricostituito il vecchio nominale l'oggetto del contendere giuridicamente verrebbe meno.
 
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tommy271

Forumer storico
Alogoskoufis: "Non so nulla del deficit nel 2009"

Pubblicato il: Mercoledì, 21 Marzo 2012

Ultimo aggiornamento: 2012/03/21 18:41

Solo per il web





Promemoria per il Comitato della Camera di selezione per considerare il caso dei dati inviati nel 2009 dall'ex ministro delle Finanze George Alogoskoufis, dichiarando l'ignoranza delle condizioni di esecuzione del bilancio 2009 e un deficit.

Inoltre, sostiene che "in nessun modo il governo di Nuova Democrazia non ha" forgiato "statistiche".

Nel frattempo, Mr. Alogoskoufis stima che entro il 2007, l'aggiustamento fiscale applicato dal governo Karamanlis, arginare e dalla crisi economica e del debito, che era stato lasciato in eredità ai governi del PASOK.

Nella sua dichiarazione dice Alogoskoufis qualificato per commentare l'andamento del bilancio nel 2009, e prende le distanze dal ministero il 7 gennaio.

"Come sapete, il mio termine presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze si è conclusa il 7 gennaio 2009, quindi non hanno alcuna conoscenza speciale circa le condizioni di attuazione del bilancio 2009 e un disavanzo per tale anno."
In ogni caso, "il governo di Nuova Democrazia non ha" forgiato "statistiche. Falsificazione delle statistiche è stato segnalato per il governo Papandreou, con la revisione ruvida e non supportata di ottobre 2009, dai dirigenti, non solo l'NSS il governo Karamanlis, ma anche da membri dell'Autorità statistico greco, nominato dal governo Papandreou, "dice il signor Alogoskoufis.
L'ex ministro, per quanto riguarda la registrazione della realtà finanziaria, ammette che "i problemi di dettaglio, che è rimasto, e rimangono, in particolare in relazione alle altre spese del bilancio dello Stato dalle amministrazioni pubbliche", ma anche loro sono "molto limitati in di prima ".

Inoltre, per ND, "La collaborazione con l'Ufficio statistico europeo per migliorare l'accuratezza dei dati è stata continua," e condotto un inventario e fiscale 2004 dall'Ufficio nazionale di statistica in collaborazione con Eurostat, che "ha dimostrato enormi variazioni tra la realtà ei dati presentati dal governo di allora PASOK. "
Nel valutare Alogoskoufis 'ciò che ha portato la Grecia nel vortice della crisi è stata gestita dal governo Papandreou, non le politiche del governo Karamanlis, che aveva avvertito prima delle elezioni per i pericoli imminenti. "

Anche vantare l'inventario, anche per i giorni di "I meccanismi di riscossione delle imposte, quindi nessuna perdita per ridurre le aliquote dell'imposta sul reddito."

(Ta Nea)
 

Jeroma

Nuovo forumer
Ad oggi, con ISP non vedo ancora i nuovi titoli in portafoglio.
Sono un "no action".
Qualcuno ha idea di quando avrò in ptf il rotolo di carta igienica greca ?
 

tommy271

Forumer storico
Che lo Stato italiano non ha fondi per risarcirci.

Il problema non è avere o non avere i fondi.
Probabilmente lo Stato italiano seguirà le indicazioni date da Juncker all'Eurogruppo, cioè evitare qualsiasi tipo di "compensazioni".
Ma questo, lo vedremo prima di tutto in Grecia... se ne discute molto, non fosse altro perchè ci sono le elezioni...
 

tommy271

Forumer storico
Borsa Atene: Ase chiude in calo dell'1,8%





MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase della Borsa di Atene termina una seduta dai volumi scarsi (39,6 mln euro) in ribasso dell'1,8% a quota 767,6 punti, per la sesta seduta consecutiva.
Gli investitori prendono profitto visti i guadagni recenti.
"Nella prima parte della seduta abbiamo registrato performance superiori rispetto agli altri mercati europei", spiega un broker locale.
In territorio negativo National Bank, che cede il 2,4%, Alpha Bank il 4,9%, Eurobank il 3,6%, Ote lo 0,6% e Ppc l'1,5%.
 

ficodindia

Forumer storico
Il problema non è avere o non avere i fondi.
Probabilmente lo Stato italiano seguirà le indicazioni date da Juncker all'Eurogruppo, cioè evitare qualsiasi tipo di "compensazioni".
Ma questo, lo vedremo prima di tutto in Grecia... se ne discute molto, non fosse altro perchè ci sono le elezioni...

Juncker credo sia contro trattamenti differenziati da stato a stato. Una soluzione generalizzata potrebbe essere accettata. Tuttavia la mancanza dei fondi credo sia un ostacolo insuperabile, risolvibile solo ricostituendo il vecchio nominale così come ho detto, il cui onere dovrebbe ricadere sulle banche. Queste ultime potrebbero recuperare le perdite nei modi che sappiamo.
 
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tommy271

Forumer storico
Juncker credo sia contro trattamenti differenziati da stato a stato. Una soluzione generalizzata potrebbe essere accettata. Tuttavia la mancanza dei fondi credo sia un ostacolo insuperabile, risolvibile solo ricostituendo il vecchio nominale così come ho detto, il cui onere dovrebbe ricadere sulle banche. Queste ultime potrebbero recuperare le perdite nei modi che sappiamo.

Juncker, a nome dell'Eurogruppo, ha impedito a Venizelos di creare dei canali di compensazione al retail ellenico per non coinvolgere il resto dell'Eurozona in tentativi analoghi da parte dei risparmiatori.

Ora Venizelos non è più Ministro delle Finanze e si andrà ad elezioni all'inizio di maggio.
Si faranno promesse ... vedremo se il nuovo Esecutivo terrà fede agli impegni sottoscritti.
 

ficodindia

Forumer storico
Juncker, a nome dell'Eurogruppo, ha impedito a Venizelos di creare dei canali di compensazione al retail ellenico per non coinvolgere il resto dell'Eurozona in tentativi analoghi da parte dei risparmiatori.

Ora Venizelos non è più Ministro delle Finanze e si andrà ad elezioni all'inizio di maggio.
Si faranno promesse ... vedremo se il nuovo Esecutivo terrà fede agli impegni sottoscritti.

Caro Tommy, vorrei capire con quali fondi, secondo te, potrebbero compensarci? Io ho fatto un'ipotesi, qual'è la tua?
 

Ataru98

Nuovo forumer
Gli investitori più professionali non hanno subito danni nella vicenda del concordato preventivo greco; hanno ignorato le valutazioni e le esortazioni dei governanti europei, hanno seguito le valutazioni delle agenzie di rating, e si sono tenuti lontani dai titoli di stato greci.
Chi per ora ha subito i danni più elevati sono i risparmiatori non professionali ("cassettisti"), che hanno preferito fidarsi delle indicazioni dei governanti europei piuttosto che delle agenzie di rating.
Per oltre un anno i governanti europei hanno mentito in modo scientifico e sistematico, e hanno tratto in inganno i risparmiatori; ho già postato sui forum e nel blog una cronistoria dettagliata, oltre cinquanta pagine, delle innumerevoli dichiarazioni dei governanti europei, da Maggio 2010 a Luglio 2011, in cui veniva riproposta la necessità di opporsi alla speculazione internazionale rappresentata dalle agenzie di rating, e che non vi sarebbe stata alcuna ristrutturazione del debito greco, neanche soft.
Quando ho investito i miei risparmi in titoli greci avevo la piena consapevolezza che la vicenda sarebbe stata risolta con procedure di tipo politico, gli aspetti puramente finanziari erano secondari; non ho mai dato troppa importanza a rendimenti, rating, valutazioni finanziarie.

Il concordato preventivo sul debito greco finora prospettato comporta, per i risparmiatori che si sono fidati dei governanti europei, perdite fino all'80% di quanto investito.
Lo sconforto induce oggi molti risparmiatori in una sorta di sindrome di Stoccolma, ad assumere atteggiamenti che tempo fa erano tipici delle vittime di stupro: è stata tutta colpa mia, in fondo me la sono cercata.
La realtà è ben diversa, i risparmiatori europei sono stati semplicemente traditi dai propri governanti, sono stati impallinati da fuoco amico. Io sono normalmente un risparmiatore prudentissimo, non cerco avventure; in questo caso semplicemente non ho avvertito il pericolo, perché mi basavo sull'idea che mai la civile Europa avrebbe frodato i propri risparmiatori, e mi sono fidato dei governanti europei.

Io continuo a credere che ci sono molti margini per indurre i governanti europei a rimediare ai danni creati ai propri risparmiatori, che la situazione finora prospettata non sia definitiva.
Sono consapevole che la revisione sarà un processo politico, che richiederà tempi non brevissimi; ma su questo obiettivo non sono disposto a demordere, sono pronto a dedicarvi il resto della mia vita; è una questione di civiltà, più che di soldi.
Mi conforta vedere anche che vi sono molti altri risparmiatori disposti a impegnarsi duramente; l'importante in questa fase è di muoversi tutti assieme in modo coordinato, senza farsi prendere da impazienza; il processo sarà necessariamente lungo.


Un applauso con tutto il cuore. :bow:
 
Stato
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