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Francia, Hollande: dopo elezione, lettera a leader Ue su misure crescita
mercoledì 25 aprile 2012 16:08
PARIGI, 25 aprile (Reuters) - Il favorito alle elezioni presidenziali in Francia, François Hollande, ha detto oggi che, se vincerà il ballottaggio del 6 maggio contro il presidente uscente Nicolas Sarkozy, come prima cosa scriverà una lettera ai partner europei con alcune idee per rilanciare la crescita economica nel continente.
Hollande, che vuole rinegoziare il Fiscal compact Ue per includervi delle clausole in favore della crescita, ha detto che la sua lettera conterrà quattro punti.
"Primo, la creazione di eurobond, non per socializzare il debito, ma per finanziare progetti di investimento e industriali. Secondo, liberare più risorse finanziarie per investimenti attraverso la Banca europea degli investimenti", ha spiegato Hollande in una conferenza stampa.
Il terzo punto sarebbe l'istituzione di una tassa sulle transazioni internazionali per contribuire al finanziamento di progetti di sviluppo, e il quarto il dispiegamento di fondi strutturali per progetti diversi.
"Il maggior rischio ora è quello che l'economia europea rimanga in forte recessione, perché non è capace di fare credito alle iniziative d'impresa", ha detto.
mercoledì 25 aprile 2012 16:08
PARIGI, 25 aprile (Reuters) - Il favorito alle elezioni presidenziali in Francia, François Hollande, ha detto oggi che, se vincerà il ballottaggio del 6 maggio contro il presidente uscente Nicolas Sarkozy, come prima cosa scriverà una lettera ai partner europei con alcune idee per rilanciare la crescita economica nel continente.
Hollande, che vuole rinegoziare il Fiscal compact Ue per includervi delle clausole in favore della crescita, ha detto che la sua lettera conterrà quattro punti.
"Primo, la creazione di eurobond, non per socializzare il debito, ma per finanziare progetti di investimento e industriali. Secondo, liberare più risorse finanziarie per investimenti attraverso la Banca europea degli investimenti", ha spiegato Hollande in una conferenza stampa.
Il terzo punto sarebbe l'istituzione di una tassa sulle transazioni internazionali per contribuire al finanziamento di progetti di sviluppo, e il quarto il dispiegamento di fondi strutturali per progetti diversi.
"Il maggior rischio ora è quello che l'economia europea rimanga in forte recessione, perché non è capace di fare credito alle iniziative d'impresa", ha detto.