Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
quando ci sarà il voto? domani?

Non credo, devono ancora mettersi d'accordo con i partiti che sostengono la coalizione:

Cuts to pensions, salaries, civil service jobs agreed ahead of Samaras talks


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Finance Ministry officials are to hold a new meeting on Monday in a bid to finalize proposals for 11.5 billion euros in spending cuts ahead of Prime Minister Antonis Samaras’s meetings with European leaders this week.
Samaras is due to meet Eurogroup chief and Luxembourg Prime Minister Jean-Claude Juncker in Athens on Wednesday. He is due to travel to Berlin for talks with German Chancellor Angela Merkel on Friday and to Paris for a meeting with French President Francois Hollande on Saturday.
Merkel and Hollande are due to meet in Berlin on Thursday.
Samaras hopes to have the package of 11.5 billion euros in measures demanded by the troika ready to present to his counterparts and the indications are that the proposals for the savings will be in place.
Following a meeting at the ministry late on Friday, it was revealed that 10.8 billion euros’ worth of measures had been agreed by officials and that the remaining 700 million woul be identified at Monday’s meeting. The measures, however, still need the approval of the three coalition leaders before they are put to Parliament.
The bulk of the cuts, some 4 billion euros, will come from pensions and welfare benefits. In terms of the social payments, some will be reduced and others scrapped altogether and the government will introduce stricter income and assets criteria for those who will be eligible for benefits in the future.
In terms of reduction to pensions, the government has yet to decide on which of two sliding scales will be used to calculate the cuts, which will range from 2 to 15 percent. In either case, retirement pay below 700 euros per month will not be affected. Supplementary pensions, however, are to be slashed by up to 35 percent.
This would be the fourth cut to pensions since 2010, when Greece signed up to the EU-IMF bailout. Pensions have been reduced by up to 40 percent since then.
Hefty cuts to salaries at public enterprises, or DEKOs as they are known, are also being lined up. Sources said that the reduction is likely to reach between 30 and 35 percent. The average annual salary at DEKOs is currently 31,000 euros but will be reduced to about 21,000, which will save the public coffers 250 million euros.
Sources said that regular civil servants would also face further cuts to their salaries. Over the last two years, they have seen their two extra monthly payments for Easter, summer and Christmas whittled down, but according to the latest plans, these will be phased out completely. The Finance Ministry has not ruled out cuts to basic salaries in the public sector as well.
The government is also set to announce the gradual removal of 34,000 civil servants who will be placed in a labor reserve scheme, where they will receive a percentage of their salary for the next 12 or 24 months and will no longer be employed in the public sector.
 
La BCE non è una banca centrale.

La BCE attualmente non è una banca centrale, per cui il sistema del'euro è un sistema monetario senza testa e quindi destinato a fallire. I teutonici (in particolare i pandit della Bundesbank, che concepiscono l'economia come una religione), infatti, riguardo alla possibile fissazione di un tetto al differenziale degli interessi (il c.d. spread) per evitare la lievitazione del costo del servizio del debito per i paesi in difficoltà, temono rischi per il bilancio della BCE, e quindi si oppongono a tale intervento. La qualcosa è semplicemnte allucinante per una banca centrale. Una banca centrale non ha alcun rischio sulle proprie passività potendo essere illimitate. L'unico rischio è l'inflazione ma nella situazione attuale, di profonda disoccupazione dei fattori produttivi, tale richio è remoto per dire inesistente. In verità i pandit teutonici pensano alla BCE come ad una banca privata ed in questo caso le passività, è vero, contano.
Tetto allo spread, Berlino si oppone no del governo e della Bundesbank - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
 
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La BCE attualmente non è una banca centrale, per cui il sistema del'euro è un sistema monetario senza testa e quindi destinato a fallire. I teutonici (in particolare i pandit della Bundesbank, che concepiscono l'economia come una religione)
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di tutto cuore e con sincerità, ma andassero a ...

con pochi mld 2 anni fa tutta questa crisi era evitabile, e non ci sarebbe stata la recessione di mezzo continente
 
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di tutto cuore e con sincerità, ma andassero a ...

con pochi mld 2 anni fa tutta questa crisi era evitabile, e non ci sarebbe stata la recessione di mezzo continente

Oramai le dichiarazioni dei teutonici sono semplicemente, dal punto di vista scientifico, vomiti insensati. Tra l'atro per costoro il rispetto dell'indipendenza della BCE dagli stati, dagli altri stati non certo quello tedesco, sarebbe sacro ed inviolabile.
Infatti è snervante apprendere che, grazie "all'indipendenza" della BCE, al "Tetto agli spread, stop di Berlino".

Berlino: tetto agli spread problematico - LASTAMPA.it
 
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Economicamente e giuridicamente la Bundesbank non ha argomenti.

La Bundesbank si oppone al tetto sugli spread. Ne discende che gli spread possono aumentare senza limiti e quindi il costo del servizio del debito divenire insostenibile.

Se tale insostenibilità si riferisce alla Grecia, ammesso ma non concesso, il pericolo per la tenuta dell'euro non è notevole. Ossia un piccolo paese può essere cacciato dall'euro senza particolari conseguenze. I pandit teutonici pensano a tale eventualità quando dichiarano che l'uscita della Grecia dall'euro è tecnicamente possibile. Ma noi sappiamo che tecnicamente possibile è assolutamente irrilevante nei confronti del giuridicamente possibile. Ossia i pandit devono dimostrare la possibilità giuridica di espellere un paese dall'euro il che sembra un'impresa ardua.

Tuttavia ammettiamo che cacciare un piccolo paese sia tecnicamente possibile a fronte dell'impennata degli spread. Ma se il paese non è piccolo, ad esempio l'Italia, anche la possibilità tecnica di espellere il paese dall'euro viene meno, e quindi il collasso dell'euro è matematico a fronte dell'impennata dello spread.

Ne consegue che sotto sotto, ossia implicitamente, l'obiettivo della Bundesbank è la rottura dell'euro ed il ritorno al vecchio e "caro" marco.
Ma la BCE non può avere tale obiettivo, anche alla luce dell'attuale statuto, per cui le richieste della Bundsbank sono economicamente ma soprattutto giuridicamente inaccoglibili.
La Bundesbank attacca la Bce: no agli acquisti di bond di Paesi in difficoltà, c'è rischio solvibilità - Corriere.it
 
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Caro Ficodindia. Vedo che insisti sulla tua posizione (non dico che non possa essere giusta). E' vero che in passato diverse banche centrali abbiano avuto equity negativa. Purtuttavia questo non e' un modello condivisibile dalla Bundesbank (e non solo). Il rischio nominato da Bundesbank si riferisce ad un possibile (ancorche' non auspicabile) deterioramento dei nuovi titoli eventualmente acquisiti, con conseguente superamento del passivo (principalmente denaro circolante) rispetto all'attivo (titoli, appunto). Saluti
 
Caro Ficodindia. Vedo che insisti sulla tua posizione (non dico che non possa essere giusta). E' vero che in passato diverse banche centrali abbiano avuto equity negativa. Purtuttavia questo non e' un modello condivisibile dalla Bundesbank (e non solo). Il rischio nominato da Bundesbank si riferisce ad un possibile (ancorche' non auspicabile) deterioramento dei nuovi titoli eventualmente acquisiti, con conseguente superamento del passivo (principalmente denaro circolante) rispetto all'attivo (titoli, appunto). Saluti

Non si possono trattare le questioni BCE come se fossero il bilancio della fattoria dello zio tom, per il semplice motivo che non è una banca come le altre (Bundesbank) la BCE i "crediti svalutati" non ce li avrà mai. Se la Fed e la BCE si dovessero preoccupare di quali obbligazioni comprano, vorrebbe dire che non possono assolvere al loro ruolo di prestatore di ultima istanza (ruolo un po' annacquato della BCE).

Per il resto (ficodindia) è stato già detto tutto: la soluzione non è stampare 45t€ (intero debito mondiale, che sarebbe come dire che nessun titolo di stato vale una sega e quindi provocherebbe il collasso finanziario mondiale) o comprare un equivalente in titoli di stato, come non lo è nemmeno non intervenire (collasso uguale).

Quindi bisogna intervenire con acquisti mirati, stimolare la crescita e lottare contro l'evasione, anche considerato che nessuno vuole andarsi a riprendere i soldi dove sono (nei cd paradisi fiscali c'è più del 50% del debito mondiale liquido).

La Germania ha ragione in teoria, ma pecca perchè vende la teoria per i propri interessi e basta: se vorrà prendersi sulle spalle i costi dell'uscita dall'€, si accomodi. In bundesbank c'è qualche miliardata in titoli tossici, farebbero bene a pensare bene a quello che dicono prima che il foruncolo glielo fanno scoppiare in q (visto che parlano di svalutazioni in pt).

Tutti sapevano che la Grecia era fallita (che produce la grecia? La feta?) Francia e Germania comprese che avevano in pancia la stragrande maggioranza del suo debito: allora, caro Weidmann, smetti di dire cazzat3: siete bravi, lo sappiamo, vediamo se sapete essere anche sportivi e ammettere, per una volta, che la tanto desiderata ed auspicata svalutazione del supermarco vi ha giovato e pasti gratis non esistono.
 
[..] la BCE i "crediti svalutati" non ce li avrà mai. Se la Fed e la BCE si dovessero preoccupare di quali obbligazioni comprano, vorrebbe dire che non possono assolvere al loro ruolo di prestatore di ultima istanza (ruolo un po' annacquato della BCE).
Certo che devono preoccuparsene, prestatore di ultima istanza è diverso da "regalatore" di ultima istanza, i soldi prestati vanno restituiti.

[..]
caro Weidmann, smetti di dire cazzat3: siete bravi, lo sappiamo, vediamo se sapete essere anche sportivi e ammettere, per una volta, che la tanto desiderata ed auspicata svalutazione del supermarco vi ha giovato e pasti gratis non esistono.
Guarda che "pasti gratis non esistono" è proprio il loro motto :D
 
però sarebbe rimasto tutto uguale.
spero che tutto questa confusione serva per una UE più unita.

insomma, con poche centinaia di miliardi, ma anche meno, il bubbone grecia non sarebbe esploso, e non ci sarebbero stati i contagi in spagna e italia!
Alla fine le conseguenze reali sono state per l' economia reale: ditte che chiudono i battenti, licenziamenti; insomma, sono caxxi.

Insomma, era veramente necessario tutto questo?? un processo pubblico dei virtuosi, con messa alla gogna soprattutto mediatica dei paesi poco o nulla credibili? con tutte le ripercussioni sui mercati prima e sulle economie reali poi!?

Non dico che la grecia potesse continuare a fare come sempre, e queste misure in qualche parte non fosse corretto che fossero prese; ma non era sufficiente agire a livello inter-governativo, senza sbattere tutto in piazza? mi sembra che Papadoupolos abbia fatto quasi l' impossibile per rimettersi in carreggiata! a che pro "aizzare" i mercati se non pro-domo sua per la germania per avere lei bassi spread ma intanto accoltellare tra gli altri noi???
 
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