tommy271
Forumer storico
La notizia pubblicata da Reuters circa il rinvio dell'elargizione della tranche non ha influito, per il momento, sulla quotazione dei titoli.
Lo spread ha chiuso ieri intorno ai minimi degli ultimi mesi a 1848 pb. Anche sul resto delle altre scadenze non mi pare vi siano stati movimenti particolari.
In realtà il "rumors" mi pare non aggiunga nulla di nuovo alla discussione, senonchè le affermazioni siano a livello "ufficioso".
Non è una novità che il "periodo di grazia" per la Grecia finisca a novembre con le elezioni americane, l'ho detto e l'abbiamo detto mille volte.
Il periodo critico sarà - a mio avviso - a novembre/dicembre e marzo/aprile. Oltre la Merkel rischia grosso, in vista delle elezioni tedesche.
Non è neppure una novità che mancano all'appello circa 2 MLD.
Ma, anche qui, se c'è la volontà si può risolvere.
Ci sono, infatti, proposte di aggiustamenti compensativi automatici in caso l'avanzo primario nei prossimi anni non raggiunga i livelli concordati (cioè tagli automatici) per raggiungere gli obiettivi di bilancio.
Se proprio si vuole chiudere su questi benedetti 2 MLD, è possibile tagliare gli "isin esteri" e si risolve il problema.
Il punto reale è però come far abbassare il debito/PIL a livelli "sostenibili", e qui non c'è niente da fare se non "tagliare" alla radice il debito.
Ma nessuno vuole farlo... la BCE rifiuta di essere ripagata al prezzo di carico, nisba anche dalla UE (anche se viene avvalorata una simile ipotesi, voglio proprio vedere la Merkel
...), un taglio sui new-ggb si ripercuoterebbe sulle banche greche e sui loro fondi pensione già prostrati dalla crisi.
Si ritorna quindi al punto di partenza, ricapitalizzare le banche greche tramite l'ESM. La cifra occorrente è circa 50 MLD, attualmente in carico totale ad Atene. Ma anche qui c'è il problema che la tranche di ottobre include già la cifra di 25 MLD per questo scopo.
Quindi, in teoria, rimarrebbero solo 25 MLD da sottrarre sulla prossima tranche.
Troppo poco.
C'è la possibilità che la lunga discussione, su questa tranche, includa la possibilità di rinegoziare anche questo aspetto?
Lo spread ha chiuso ieri intorno ai minimi degli ultimi mesi a 1848 pb. Anche sul resto delle altre scadenze non mi pare vi siano stati movimenti particolari.
In realtà il "rumors" mi pare non aggiunga nulla di nuovo alla discussione, senonchè le affermazioni siano a livello "ufficioso".
Non è una novità che il "periodo di grazia" per la Grecia finisca a novembre con le elezioni americane, l'ho detto e l'abbiamo detto mille volte.
Il periodo critico sarà - a mio avviso - a novembre/dicembre e marzo/aprile. Oltre la Merkel rischia grosso, in vista delle elezioni tedesche.
Non è neppure una novità che mancano all'appello circa 2 MLD.
Ma, anche qui, se c'è la volontà si può risolvere.
Ci sono, infatti, proposte di aggiustamenti compensativi automatici in caso l'avanzo primario nei prossimi anni non raggiunga i livelli concordati (cioè tagli automatici) per raggiungere gli obiettivi di bilancio.
Se proprio si vuole chiudere su questi benedetti 2 MLD, è possibile tagliare gli "isin esteri" e si risolve il problema.
Il punto reale è però come far abbassare il debito/PIL a livelli "sostenibili", e qui non c'è niente da fare se non "tagliare" alla radice il debito.
Ma nessuno vuole farlo... la BCE rifiuta di essere ripagata al prezzo di carico, nisba anche dalla UE (anche se viene avvalorata una simile ipotesi, voglio proprio vedere la Merkel

Si ritorna quindi al punto di partenza, ricapitalizzare le banche greche tramite l'ESM. La cifra occorrente è circa 50 MLD, attualmente in carico totale ad Atene. Ma anche qui c'è il problema che la tranche di ottobre include già la cifra di 25 MLD per questo scopo.
Quindi, in teoria, rimarrebbero solo 25 MLD da sottrarre sulla prossima tranche.
Troppo poco.
C'è la possibilità che la lunga discussione, su questa tranche, includa la possibilità di rinegoziare anche questo aspetto?
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