Comunque,
anche per il PSI era difficile pensare che il 75% avrebbero accettato di autotagliarsi le ball..... ehm i titoli. Non è andata così.
Occhio che l'appiattimento dei prezzi che si sta verificando non è un buon segno.
Poiché di scenari da buyback favorevole ne sono già stati ipotizzati, vale la pena approfondire meccanismi legati a prospettive meno rosee.
Da un lato ci sono le cac, dall'altro il tetto ai fondi stanziati per il bb. Essendo questo un limite alla potenzialità del bb, è comune l'idea che le adesioni non possano che essere volontarie e l'estensione del riacquisto limitata dalla capacità di riacquisto stessa.
Questo implica che, ammettendo che l'offerta possa essere estesa a tutti, se volesse aderire il 100% degli investitori dovranno pur esserci dei pesanti criteri di adesione per quantità minima nominale o altrettanto pesanti criteri di riparto. O meccanismi di asta al ribasso (magari con facoltà di decidere ex-post i target di adesione per aggiustare comodamente il tiro su ciascuna emissione, vedasi tender sui sub di santander di qualche mese fa).
Altra implicazione. Il limite dichiarato dei 10B per alcuni suona come se fossero quasi inevitabili buone possibilità di farla franca su alcuni isin (questa mi pare d'averla già sentita...). Volendo escludere tender con elementi di annullamento estremo alla irlandese (rimborso a 0,01/1000 euro, altro che riduzione) del debito per le minoranze, non è detto che tra riacquisto e riduzione del debito debba esserci una coincidenza aritmetica.
Potrebbe tranquillamente essere un riacquisto con il cash seguito da una riduzione con le cac secondo la volontà delle possibili maggioranze isin per isin. Un rapido esempio, con offerta a xx,00 si aderisce e si vota per ridurre la quota holdout ad un nominale di xx/100 e allungare la scadenza di 10 anni. Incentivi ad aderire "volontariamente", sforbiciata più decisa al debito, budget rispettato, npv complessivo mostruoso...
Sorvolo su ipotesi più perverse di cac che pure potrebbero venire in mente...