Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Sarà la Svizzera a salvare la Grecia?

Gli accordi firmati con Germania e Gran Bretagna sul sistema Rubik, potrebbe rivelarsi un toccasana per le finanze elleniche. Via ai colloqui preliminari





La Grecia potrebbe aver trovato un appiglio per non cadere nel baratro: la Svizzera. Un trattato fiscale tra la Confederazione e la penisola ellenica potrebbe rinvigorire le casse del governo greco ed evitare la tendenza a una fuga massiva di capitali.

Horst Reichenbach, capo della Task Force greca presso la Commissione europea, ha dichiarato, in un intervista al "Financial Times Deutschland" che tra le due nazioni si sarebbe aperto il dialgo su un eventuale accordo fiscale sulla falsa riga di quelli che la Svizzera avrebbe già firmato con Germania e Gran Bretagna. Il governo elvetico ha confermato di aver preso contatto con Atene e stabilito per la prossima settimana i colloqui preliminari su un trattato fiscale.

Un accordo sul modello tedesco potrebbe aiutare a ripristinare il bilancio greco. Si stima infatti che i cittadini greci abbiano messo da parte in banche rossocrociate una somma che raggiungerebbe i 200 miliardi di euro, per gran parte denaro nero. Dallo scoppio della crisi del debito persone fisiche e imprese elleniche hanno iniziato a dirigere in massa i propri risparmi verso la Svizzera. Secondo le statistiche della Banca centrale greca, dall'inizio del 2010 sarebbero usciti dalla Grecia almeno 46 miliardi di dollari, mentre secondo gli esperti il valore reale arriverebbe a 120 miliardi di dollari. Questo denaro ora manca dalle banche greche, ormai prive di liquidità e incapaci di concedere qualsiasi genere di prestito.

Se attraverso il sistema Rubik la Svizzera pagherà alla Gemania una flat tax del 26% sui capitali dei correntisti tedeschi, per la Grecia sarebbe un affare da non perdere. Inoltre una tassa sulle plusvalenze degli ultimi dieci anni sarebbe altra manna dal cielo.

Reichenbach ha rivelato che l'accordo "sarebbe un'ottima occasione per la Grecia di percepire nuove entrate fiscali e di rallentare l'emorragia di bani dal Paese. Con i buoni progressi dei negoziati potrebbe già entrare in vigore nel gennaio 2013".

(ticinonews.ch)
 
Merkel says EU treaty changes no taboo
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Reuters - 19/10/2011 17:44:28
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FRANKFURT, Oct 19 (Reuters) -


European politicians should not shy away from making drastic changes to rules, and even changes to treaties governing the European Union should not be a taboo, German Chancellor Angela Merkel said on Wednesday.

"Treaty changes are not a taboo for me," Merkel told an event in Frankfurt to mark the end of Jean-Claude Trichet's presidency of the European Central Bank.

She added that policymakers were committed to the survival of the common currency.

"If the euro fails, Europe fails but we will not allow that."

Markets are counting down to a summit of EU leaders on Sunday which Paris has said will deliver a decisive outcome while Berlin has been more cautious. Merkel has said leaders will not solve the debt crisis at a single meeting.

On Thursday, she repeated that sentiment, saying that past errors will not be solved in one stroke.

The hope is that Sunday's summit will agree new steps to reduce Greece's debt, strengthen the capital of banks with exposure to troubled euro zone sovereigns and leverage the euro zone's rescue fund to prevent contagion to bigger economies.
 
TRICHET - NEED TO REINFORCE EFSF'S CAPACITY, STRENGTHEN BANK BALANCE SHEETS, WORK OUT SOLUTION FOR GREECE MEDIUM-TERM ADJUSTMENT
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Reuters - 19/10/2011 18:10:25
 
Ue, cambiamenti in trattato non siano tabu - Merkel
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Reuters - 19/10/2011 18:14:48
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FRANCOFORTE, 19 ottobre (Reuters) -


I politici europei non devono essere recalcitranti di fronte a cambiamenti drastici delle regole e anche i cambiamenti nei trattati che regolano l'Unione Europea non devono essere un tabu.

Lo dice il cancelliere tedesco Angela Merkel nel corso di un evento a Francoforte per l'addio di Jean-Claude Trichet alla presidenza della Bce.

"I cambiamenti nel trattato non devono essere un tabu", ha detto Merkel aggiungendo che "se l'euro fallisce, fallisce l'Europa e non possiamo permetterlo".

I mercati stanno facendo il conto alla rovescia in attesa del summit dei leader Ue di domenica che - stando a quanto dichiarato da Parigi - porterà risultati decisivi. Da Berlino, tuttavia, si manifesta maggiore prudenza.

Merkel ha infatti dichiarato che i leader non risolveranno la crisi del debito in un solo meeting.
 
PUNTO 4-Grecia, scontri ad Atene in sciopero contro austerity
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Reuters - 19/10/2011 18:14:57
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(Aggiorna con dettagli)
ATENE, 19 ottobre (Reuters) -


La polizia greca ha sgomberato oggi la piazza di fronte al parlamento dopo gli scontri con alcuni manifestanti durante lo sciopero indetto in concomitanza con il voto parlamentare, atteso per stasera, su nuove misure di austerity.

L'Acropoli è stata oscurata dal fumo della spazzatura data alle fiamme e la sede di una banca è stata fatta evacuare dopo lo scoppio di un incendio provocato da molotov.

Buona parte del Paese è rimasta paralizzata a causa dello sciopero generale di 48 ore -- il più vasto da quando due anni fa scoppiò la crisi -- che ha costretto alla chiusura di uffici, negozi e dipartimenti del governo, e ha visto scendere per le strade di Atene almeno 100.000 persone.

Il premier George Papandreou ha chiesto il sostegno dei greci prima del voto parlamentare per dare il via libera alle ultime misure che prevedono aumenti delle tasse, tagli degli stipendi e licenziamenti nel settore pubblico.

"Chi pensano di prendere in giro? Non ci salveranno. Con quelle misure i poveri diventeranno ancora più poveri e i ricchi ancora più ricchi. Allora dico: 'No, grazie. non voglio il loro salvataggio'", ha detto Akis Papadopoulos, 50 anni, dipendente pubblico.

Durante la giornata, una vasta folla si è radunata davanti al parlamento e dopo aver passato ore ad affrontare un gruppo di giovani manifestanti, la polizia ha sgomberato l'area. Gruppetti di giovani hanno però continuato a scontrarsi con la polizia nelle strade laterali.

Almeno sette persone sono finite in ospedale, e ci sono stati parecchi altri feriti con problemi respiratori, ustioni non gravi e tagli alla testa. Gravi scontri si sono verificati anche in altre strade lontane dal percorso del corteo.

Oltre 7.000 poliziotti sono stati impiegati ad Atene in vista degli scontri e centinaia erano in assetto anti-sommossa vicino al parlamento.

Intanto i leader dell'Unione europea stanno cercando di fissare le linee di un nuovo pacchetto di salvataggio in tempo per il vertice di domenica prossima, in cui dovrebbero essere concordate misure per proteggere il sistema finanziario regionale dal rischio del default greco.

Papandreou può contare su una maggioranza di soli quattro seggi, ma dovrebbe comunque riuscire a vincere la prova parlamentare, forse anche grazie all'appoggio di qualche piccolo gruppo d'opposizione.

Un primo voto sul complesso delle misure si terrà questa sera, mentre domani si voterà sulle singole parti del provvedimento.
 
Scusate la domanda: ma quando parlano di ricapitalizzazione delle banche parlano di aumenti di capitale a raffica?
Se è così questo non dovrebbe influire negativamente in futuro sulle quotazioni del comparto bancario?

Ovviamente...
ma poi si può sempre dire che queste quotazioni già le scontano e quant'altro....

Sui titoli bancari gravano minaccie inquietanti in futuro, specie se vogliamo usare come metro di paragone gli anni ruggenti del recente passato:
- attuali crediti in sofferenza
- futuri crediti in sofferenza se l'economia non si riprende
- svalutazioni anche su quelli che erano i titoli risk free e che non
prevedevano accantonamenti, vista l'attuale crisi dei debiti pubblici
- Aumenti di capitale per rientrare nei requisiti di Basilea3 e ripianare perdite
con sufficienti accantonamenti
- futura penalizzazione dell'attività di investment banking speculativa
(che era il ramo più lucroso) che finirà per essere gravata con più onerose
tassazioni sulle transazioni e alla fine non godrà di alcuna tutela del settore
pubblico (stile salvatore di ultima istanza).

Si potrebbe rispolverare il vecchio e noiosissimo (ma sano) paradigma del modello di business bancario 3-6-3: pagheranno il 3% ai correntisti, 6% di rendimento sui prestiti che erogano e alle 3 del pomeriggio tutti sui campi da golf :zzz:

:D
 
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