tommy271
Forumer storico
Sarà la Svizzera a salvare la Grecia?
Gli accordi firmati con Germania e Gran Bretagna sul sistema Rubik, potrebbe rivelarsi un toccasana per le finanze elleniche. Via ai colloqui preliminari
La Grecia potrebbe aver trovato un appiglio per non cadere nel baratro: la Svizzera. Un trattato fiscale tra la Confederazione e la penisola ellenica potrebbe rinvigorire le casse del governo greco ed evitare la tendenza a una fuga massiva di capitali.
Horst Reichenbach, capo della Task Force greca presso la Commissione europea, ha dichiarato, in un intervista al "Financial Times Deutschland" che tra le due nazioni si sarebbe aperto il dialgo su un eventuale accordo fiscale sulla falsa riga di quelli che la Svizzera avrebbe già firmato con Germania e Gran Bretagna. Il governo elvetico ha confermato di aver preso contatto con Atene e stabilito per la prossima settimana i colloqui preliminari su un trattato fiscale.
Un accordo sul modello tedesco potrebbe aiutare a ripristinare il bilancio greco. Si stima infatti che i cittadini greci abbiano messo da parte in banche rossocrociate una somma che raggiungerebbe i 200 miliardi di euro, per gran parte denaro nero. Dallo scoppio della crisi del debito persone fisiche e imprese elleniche hanno iniziato a dirigere in massa i propri risparmi verso la Svizzera. Secondo le statistiche della Banca centrale greca, dall'inizio del 2010 sarebbero usciti dalla Grecia almeno 46 miliardi di dollari, mentre secondo gli esperti il valore reale arriverebbe a 120 miliardi di dollari. Questo denaro ora manca dalle banche greche, ormai prive di liquidità e incapaci di concedere qualsiasi genere di prestito.
Se attraverso il sistema Rubik la Svizzera pagherà alla Gemania una flat tax del 26% sui capitali dei correntisti tedeschi, per la Grecia sarebbe un affare da non perdere. Inoltre una tassa sulle plusvalenze degli ultimi dieci anni sarebbe altra manna dal cielo.
Reichenbach ha rivelato che l'accordo "sarebbe un'ottima occasione per la Grecia di percepire nuove entrate fiscali e di rallentare l'emorragia di bani dal Paese. Con i buoni progressi dei negoziati potrebbe già entrare in vigore nel gennaio 2013".
(ticinonews.ch)
Gli accordi firmati con Germania e Gran Bretagna sul sistema Rubik, potrebbe rivelarsi un toccasana per le finanze elleniche. Via ai colloqui preliminari
La Grecia potrebbe aver trovato un appiglio per non cadere nel baratro: la Svizzera. Un trattato fiscale tra la Confederazione e la penisola ellenica potrebbe rinvigorire le casse del governo greco ed evitare la tendenza a una fuga massiva di capitali.
Horst Reichenbach, capo della Task Force greca presso la Commissione europea, ha dichiarato, in un intervista al "Financial Times Deutschland" che tra le due nazioni si sarebbe aperto il dialgo su un eventuale accordo fiscale sulla falsa riga di quelli che la Svizzera avrebbe già firmato con Germania e Gran Bretagna. Il governo elvetico ha confermato di aver preso contatto con Atene e stabilito per la prossima settimana i colloqui preliminari su un trattato fiscale.
Un accordo sul modello tedesco potrebbe aiutare a ripristinare il bilancio greco. Si stima infatti che i cittadini greci abbiano messo da parte in banche rossocrociate una somma che raggiungerebbe i 200 miliardi di euro, per gran parte denaro nero. Dallo scoppio della crisi del debito persone fisiche e imprese elleniche hanno iniziato a dirigere in massa i propri risparmi verso la Svizzera. Secondo le statistiche della Banca centrale greca, dall'inizio del 2010 sarebbero usciti dalla Grecia almeno 46 miliardi di dollari, mentre secondo gli esperti il valore reale arriverebbe a 120 miliardi di dollari. Questo denaro ora manca dalle banche greche, ormai prive di liquidità e incapaci di concedere qualsiasi genere di prestito.
Se attraverso il sistema Rubik la Svizzera pagherà alla Gemania una flat tax del 26% sui capitali dei correntisti tedeschi, per la Grecia sarebbe un affare da non perdere. Inoltre una tassa sulle plusvalenze degli ultimi dieci anni sarebbe altra manna dal cielo.
Reichenbach ha rivelato che l'accordo "sarebbe un'ottima occasione per la Grecia di percepire nuove entrate fiscali e di rallentare l'emorragia di bani dal Paese. Con i buoni progressi dei negoziati potrebbe già entrare in vigore nel gennaio 2013".
(ticinonews.ch)