Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (5 lettori)

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ficodindia

Forumer storico
Un signor politico: Papandreou.

A proposito delle motivazione che hanno guidato Papandreou a proporre il referendum prima e le dimissioni poi si veda una sua intervista al seguente link
Interview with Ex-Greek Prime Minister: 'The EU as an Institution Is Still too Slow' - SPIEGEL ONLINE - News - International

In tale intervista Papandreou ribadisce, tra l'altro, l'imperativo categorico per la Grecia di rimanere nell'area euro, in quanto una sua uscita avrebbe delle conseguenze catastrofiche per i greci. Si ribadisce inoltre la necessità degli eurobond e la propbabilità del governo Papademos di rimanere in carica fino a quanto non si siano attuate le riforme "imposte" dall'UEM. Conseguentemente la data del 19 febbraio è solo indicativa potendo il governo attuale rimanere in carica oltre tale scadenza.
 

tommy271

Forumer storico
Btp rimbalzano su esito aste Spagna e Francia, azione banche centrali

giovedì 1 dicembre 2011 12:30




MILANO, 1 dicembre (Reuters) - Il mercato obbligazionario italiano taglia il traguardo di metà seduta in deciso rialzo, in scia al buon esito delle aste spagnole e francesi e al perdurante effetto benefico dell'annuncio, arrivato ieri, di azioni coordinate a sostegno della liquidità nel sistema finanziario globale da parte delle principali banche centrali mondiali.
"Il mercato è partito bene sin dalle prime battute, per poi accelerare dopo l'esito delle aste di Spagna e Francia" è la sintesi di un operatore.
Ha confortato, in particolare, la buona domanda riscontrata sul debito spagnolo.


"E' vero che i rendimenti sono saliti rispetto ai collocamenti precedenti, ma sono risultati più bassi rispetto ai livelli visti sul mercato secondario negli ultimi giorni" aggiunge un secondo dealer.

Dopo un'apertura in linea con i livelli di ieri pomeriggio, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni ha accelerato la discesa, tocca un minimo di 460 punti base e arrivando a metà seduta in area 466 punti base, al minimo da oltre tre settimane.
Lo scorso 9 novembre all'indomani delle dimissioni di Silvio Berlusconi era schizzato a 576 punti base, massimo dall'introduzione dell'euro.

In decisa discesa il rendimento del decennale italiano, che torna sotto la soglia del 7% e a metà seduta quota 6,85% dal 7,094% di ieri pomeriggio.

"C'è un violento rimbalzo su tutta la curva e in particolare sulla parte breve, la più massacrata negli ultimi tempi" nota un secondo operatore.

Il rendimento del Btp a 2 anni, schizzato lo scorso 25 novembre all' 8,24%, livello record dalla nascita dell'euro, intorno alle 12,10 quota a al 6,64% dal 7,111% della chiusura di ieri.
Inoltre, l'obbligazionario potrebbe beneficiare di un calendario sgombro di emissioni fino alla fine del mese.
"Se, come fatto negli ultimi anni, il Tesoro dovesse cancellare le aste dei titoli medio-lunghi di metà dicembre, vorrebbe dire che fino alla fine dell'anno il secondario non sarà appesantito da ulteriori emissioni" nota l'operatore.
 
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tommy271

Forumer storico
Nomura: Greece Not Better Off Exiting The Euro



The formation of a coalition government and mounting pressures on the rest of periphery, semi core and even core markets have temporarily pushed Greece off the market΄s radar, said Nomura in an analysis.

“Some argue that Greece would be better off exiting the Eurozone and adopting a national devalued currency. We disagree, as we think that the adoption of a devalued currency is neither a necessary nor a sufficient condition for adjustments in competitiveness”, according to Nomura.

In fact, Nomura thinks that the consequences of a euro exit would be so catastrophic for Greece that no sensible (domestic or European) policymaker could let it happen. This assessment, however, depends on two crucial assumptions: first, that a euro exit does not become inevitable (e.g. due to a run on Greek banks) and second, that policymakers will behave according to the dictates of reason.


(capital.gr)
 

ficodindia

Forumer storico
Grecia fuori dall'euro: una possiblità ancorchè assurda.

Per coloro i quali propongono irresponsabilmente l'uscita della Grecia dal'euro non riflettono sulle drammatiche conseguenze non solo economiche. A tal proposito è interessante il seguente articolo ekathimerini.com | Between Europe and Turkey.

A questo punto,al di là di considerazioni economiche, l'UEM ha il dovere di far di tutto per evitare che la Grecia dichiari default e che rimanga nell'euro. Se l'UE perderà la Grecia la lascierà in balia delle altre potenze della regione, condannandola ad almeno una decade di depressione economica.
Ma l'UE senza la Grecia, tra l'altro, culturalmente e storicamente, è monca priva di un pezzo importannte della sua tradizione.
 

tommy271

Forumer storico
Per coloro i quali propongono irresponsabilmente l'uscita della Grecia dal'euro non riflettono sulle drammatiche conseguenze non solo economiche. A tal proposito è interessante il seguente articolo ekathimerini.com | Between Europe and Turkey.

A questo punto,al di là di considerazioni economiche, l'UEM ha il dovere di far di tutto per evitare che la Grecia dichiari default e che rimanga nell'euro. Se l'UE perderà la Grecia la lascierà in balia delle altre potenze della regione, condannandola ad almeno una decade di depressione economica.
Ma l'UE senza la Grecia, tra l'altro, culturalmente e storicamente, è monca priva di un pezzo importannte della sua tradizione.

Direi che un'uscita dalla Grecia dall'Eurozona potrebbe essere un innesco verso un nuovo conflitto mediorientale.
 

tommy271

Forumer storico
Anche questo aiuta il retail GGB ..........

Diciamo che le guerra sono da rifuggire.
Detto questo non possiamo nasconderci che la zona è ad alta intensità conflittuale.
La scoperta di enormi giacimenti di gas nella zona marina tra Cipro/Libano/Israele non farà che accrescere l'interesse della Turchia.
 
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Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
Grecia, sciopero di 24 ore contro piano di bilancio "da fame"

Reuters - 01/12/2011 14:44:44




ATENE, 1 dicembre (Reuters) - Migliaia di manifestanti stanchi delle misure di austerity sono scesi in strada oggi in Grecia, dove è in corso lo sciopero di 24 ore che metterà alla prova la risolutezza del governo di unità nazionale.

Al grido di "andatevene, prendete il budget e andatevene fuori da qui", i cittadini greci si sono riversati per le strade davanti al parlamento per protestare contro la nuova dose di misure di austerità richieste dai creditori stranieri nell'ambito del piano di salvataggio.

I leader europei hanno approvato questa settimana una tranche di aiuti da otto miliardi di euro, per consentire alla Grecia, ora guidata dal governo tecnico del premier Lucas Papademos, di evitare il default.

I sindacati che rappresentano circa 2,5 milioni di persone -- circa metà della forza lavoro nazionale -- hanno proclamato lo sciopero in segno di protesta contro gli aumenti di tasse e i tagli ai salari imposti ai cittadini già gravati da tagli a stipendi e pensioni.

"Ci stanno uccidendo. Stanno uccidendo i lavoratori. Stanno uccidendo lo spirito greco", ha detto Evangelos Routsas, un manifestante di 55 anni.

"Siamo qui per dire loro che non resteremo in silenzio".

Le misure fanno parte della manovra di bilancio della Grecia per il 2012, che dovrebbe essere approvata dal parlamento la prossima settimana.

"Quando è troppo è troppo. Siamo scesi in strada per dire che questo piano di bilancio è un piano di bilancio di austerità -- un piano di bilancio da fame -- che non deve passare", ha detto Christos Kiosis, capo del sindacato Eydap, all'emittente televisiva greca Net tv.

I negozi e gli uffici del centro di Atene sono rimasti aperti, ma ci sono stati disagi per quanto riguarda i servizi pubblici, come al porto del Pireo, il più grande del paese, per e treni, autobus e tram, che sono rimasti fermi questa mattina e che rimarranno fermi anche questa sera.

L'antica Acropoli è rimasta chiusa al pubblico, e anche spazzini, medici, giornalisti e impiegati di banca hanno incrociato le braccia. Molte scuole sono rimaste chiuse.

La polizia ha parlato di 14.000 persone per le strade di Atene, mentre i sindacati hanno riferito di più di 20.000 manifestanti.
 
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