Abulico
Forumer storico
Se BCE resta in attesa, perché non dovrebbero rimborsare anche i bondholders?
Eh,si'...questa e' la speranza...almeno la mia.
Se BCE resta in attesa, perché non dovrebbero rimborsare anche i bondholders?
Come sempre, d'accordo su tuttoE' incredibile come ormai a pochi giorni dalla scadenza di marzo (-47)
ancora tutte le possibilita' restino ancora in piedi:
dal default incontrollato (Gau)
all' introduzione delle CAC retroattive
o addirittura al mettere mano al portafoglio da parte di UE/BCE per colmare il gap che dovesse esserci nello swap.
Allora e' meglio ormai attendere, che ormai per forza siamo in dirittura d' arrivo: poi qualche "professore" salira' in cattedra e qualcun altro per forza ne scendera'
io, personalmente, in tutta questa storia, non potendomi basare sulla scimmia che spinge i tasti sul pc, mi affido al mio "polpo"
insomma, ognuno puo' pensare ad una soluzione, ma volerci poi mettere la mano sul fuoco mi sembra mooolto azzardato.
Qualcuno poi dovra' cambiare nick, in "MuzioScevola"![]()
La BCE è semplicemente una spa privata per cui a fine anno deve presentare un conto economico con reddito positivo e Draghi ne è l'amministratore delegato al servizio di Merkel & C. Mi chiedo ma in quale teoria monetaria esiste una banca centrale che si comporta come un'azienda privata? Solo nella strampalata teoria dei teutonici. Nel 1776 con A. Smith nasce la scienza economica oggi con le vicende dell'eurodebito ne è sancita la morte.Forse per rifarsi dei prestiti alle banke all'1%, che a loro volta sostengono il peso dello swap. Un circolo viziosetto, ma a noi può tornare buono. Se BCE resta in attesa, perché non dovrebbero rimborsare anche i bondholders?
Credo che molti non comprendano la vera natura della moneta in un regime a corso forzoso. Nei sistemi c.d. gold standard, con l'obbligo della convertibilità della moneta in oro, la quanntità di moneta in circolazione era legata alla quantità d'oro detenuta nei forzieri della banca centrale. Dall'agosto del 1971, con la fine del sistema monetario nato a Bretton Wood (USA), con la fine del dollar standard e quindi con la non convertibilità della carta moneta in oro, si afferma il corso forzoso all'interno dei vari stati, per cui il valore della moneta dipende essenzialmente dalla quantità di beni che il sistema economico di uno stato è in grado di produrre.
Oramai l'oro non ha alcuna funzione nella circolazione monetaria infatti alcuni stati se ne vogliono liberare o per pagare i debiti oppure per stimolare la loro economia.
Purtroppo il feticcio dell'oro ancora aleggia soprattutto nelle menti di politici, privi della necessaria cultura economica, per cui vivono nel timore che l'aumento della circolazione monetaria provochi necessariamente inflazione, non considerando il legame necessario tra moneta e produzione di beni.
Forse la posizione della Merkel in relazione alla crisi dell''euro non è disgiunto dal feticcio monetario che alberga nella sua mente.
Cetamente ma come bene d'investimento. L'oro quindi al pari di opere d'arte, antiquariato, monete antiche, ecc., almeno finora sembra un buon bene d'investimento. Ma attenti alla bolla. Riguardo alla sua funzione come moneta, nel regime a corso forzoso, la sua funzione è inesistente. Il valore della moneta non dipende da quello dell'oro bensì dalla quantità di beni che il sistema economico è in grado di produrre.Non c'è nessun feticcio: l'oro continua a salire, tranne il low di dicembre e questo è fisiologico in un mercato che privilegia il debito e la non parità.
L'unica cosa che potrebbe provocare il crollo dell'oro è l'esagerata diffusione di carta ad esso collegata (quella potrebbe crollare).
Ma di per se, ove si continui ad andare verso una moneta che rappresenta un debito e cioè un passivo, è chiaro che l'investitore vorrà avere in mano qualcosa di più solido.
Quindi zero feticci: l'oro c'è e ci sarà sempre e il suo valore aumenta perchè l'investitore cerca, comunque, una sua forma di "parità aurea", cioè protegge le sue tasche.