Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

Stato
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Atene, 6 mag.. (TMNews) - Secondo i primi exit poll delle elezioni politiche greche, la sinistra radicale e contraria alle misure di austertà del partito Syriza ha avuto un vero boom e ottiene fra il 15,5 e il 18,5% dei voti degli elettori ellenici. (fonte Afp)



mi chiedevo...?
ma se questi un giorno decidessero di uscire dall'euro... chissenefotte...
a meno di un altro default, sempre in euro sono i nostri nuovi e fiammanti xs...
e poi, al momento, siamo delle piccole pulci... il grosso l'hanno in pancia gli istituzionali....
 
Atene, 6 mag. (TMNews) - Crollo di consensi per i due principali partiti greci, i conservatori di Nea Demokratia e i socialisti del Pasok: stando agli exit poll avrebbero ottenuto tra il 31 e il 37 per cento dei voti, contro il 77,4% del 2009. (fonte Afp)
 
Dal sole 240re

Risultato shock ad Atene, ma la cautela è d'obbligo. I primi exit-poll danno in vantaggio il partito popolare Neo Dimokratia con il 17-20% dei voti, segue a sorpresa Syriza, formazione di sinistra, contraria all'austerity e che chiede la sospensione del pagamento del debito. Syriza quadruplicherebbe i voti passando dal 4,6% al 15-18. Solo terzo il partito socialista Pasok, crollato al 14-17% dal 44%. Entrano con il 6-8% i neonazisti di Alba d'oro. La formazioni anti-austerity moderate dei Greci indipendenti va al 10%-12% mentre Sinistra democratica va al 4,5-6,5%.Syriza, acronimo che sta per coalizione della sinistra radicale, guidata da Alexis Tsipras, 36 anni, vuole sospendere il pagamento del debito, negoziare la cancellazione di una larga porzione dello stesso, introdurre una tassa patrimoniale, ridurre le spese militari, combattare la corruzione.

La Grecia resta con il fiato sospeso mentre si attendono le prime proiezioni che dovranno confermare se Atene vuole continuare con la linea dell'austerità chiesta dall'Europa e propugnata da Neo Dimokratia e Pasok in cambio del prestito di 130 miliardi di euro, o imboccare la strada proposta dai piccoli partiti anti-establishment che avversano le misure draconiane varate dal Governo tecnico di Lucas Papademos. Un risultato che rischia di scuotere i complessi equilibri dell'Eurozona. Il rischio è quello dell'ingovernabilità. Per guidare da solo il Paese, un partito ha bisogno di una percentuale tra il 36,4 e il 42,7%, perché questa cambia a seconda del numero dei partiti che superano lo sbarramento del 3% ed entrano al Voulì (il parlamento ellenico). Dai cinque attuali si prevede il raddoppio a dieci partiti in aula. Il leader del partito di maggioranza ha tre giorni per formare un Governo (ovviamente se ha la maggioranza assoluta questo tempo basta e avanza, le cose cambiano se c'è bisogno di una coalizione); se non ci riesce, il quarto giorno la palla passa al leader della seconda forza per voti, e dopo altri tre giorni in assenza di soluzioni al partito terzo classificato. Infine, se non c'è nessun accordo dopo l'ultimo round di tre giorni, il presidente chiama tutti i leader di partito e chiede un Governo di unità nazionale. Se questo non accade, si torna al voto, nel giro di un mese, con un Governo ad interim creato solo per gestire il nuovo voto.


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IL NUOVO GOVERNO. Cosa dovrà affrontare il nuovo Esecutivo? Dalla prima settimana in carica, dovrà affrontare una serie di sfide significative. Prima di tutto, una decisione dovrà essere presa per il bond greco in scadenza il 15 di maggio, i cui detentori, molti sono hedge funds, non hanno aderito allo scambio nel piano del PSI. L'importo non è enorme grande (circa 430 milioni di euro), ma le implicazioni di un mancato rimborso sono notevoli, mentre la decisione di pagare comunque potrebbe favorire comportamenti simili in altre occasioni.

In secondo luogo, entro giugno, il nuovo Esecutivo dovrà affrontare tagli di bilancio pari a circa 11,5 miliardi di euro per il biennio 2012-13 come concordato con la troika (Ue,Fmi, Bce) in cambio di 130 miliardi di aiuti. C'è poco spazio di manovra nel bilancio per promuovere tale adeguamento senza incidere ancora una volta sui salari del settore pubblico e pensioni. Mossa molto impopolare.

Terzo punto. La pressione da creditori internazionali - ricorda una nota di Goldman Sachs - si sposterà sulle riforme del mercato dei prodotti. Ciò implica un focus sulle privatizzazioni, liberalizzazioni sulle professioni liberali, riduzione delle barriere all'ingresso per le nuove imprese, taglio dei margini di profitto garantiti per vari settori oggi protetti. I Governi precedenti non hanno avuto successo nello scontro con i gruppi di pressione organizzati per il varo di un'economia concorrenziale. Così la riduzione dei salari (unico modo per recuperare competitività se non puoi svalutare) non è stata seguita dalla contestuale riduzione dei prezzi di mercato con conseguente perdita del potere di acquisto.
Quarto ed ultimo punto all'ordine del giorno, la ricapitalizzazione del sistema bancario in modo da poter attrarre capitali privati, un elemento chiave per la ripresa economica ed evitare la nazionalizzazione, soluzione avversta dalla Ue e Bce. La Ue ha destinato 48 miliardi di euro dei 130 complessivi alla ricapitalizzazione delle banche greche che hanno registrato 28 miliardi di buco per il taglio del 74% del valore dei bond dopo lo swap in pancia alle prime quattro banche del paese: National Bank of Greece, Piraeus, Efg Eurobank e Alpha Bank. Ma la Ue è cauta e centellina gli aiuti in attesa di conoscere i termini della ricapitalizzazione.

Nel frattempo però non si arresta la fuga dei depositi dalle banche elleniche. All'inizio del 2012 i depositi delle banche sono scesi a 170 miliardi dai 240 miliardi della primavera del 2009. Per Piraeus, come riporta un report Mediobanca Securities, il rapporto prestiti/depositi è al 162%; per Alpha bank al 153% per Eurobank al 148%. E la media si colloca al 140%. Il rapporto dovrebbe tendere invece al 100%: cioè prestiti uguali ai depositi. Il che fa pensare che le banche di Atene andranno incontro a nuove strette dei crediti.

 
Da TM News

Exit poll in Grecia, crollano Nea Demokratia e Pasok

I neonazisti in parlamento, boom della sinistra radicale. Difficile un governo di coalizione


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Atene, 6 mag. (TMNews) - Un panorama politico sconvolto quello che esce dalle urne delle elezioni politiche greche. In base agli exit poll e come del resto previsto c'è un clamoroso crollo di consensi per i due principali partiti greci, i conservatori di Nea Demokratia (che sarebbero comunque in testa con il 17-20%) e i socialisti del Pasok: stando agli exit poll avrebbero ottenuto tra il 31 e il 37 per cento dei voti, contro il 77,4% del 2009.

Oltre a questi due partiti attualmente al governo in una coalizione di unità nazionale, si fa notare un fortissimo voto di protesta rivolto alla crisi e alle rigide misure di austerità imposte alla popolazione. Il partito neo-nazista Chryssi Avghi (Alba dorata) ha superato la soglia del 3% ed entra nel Parlamento greco per la prima volta in quasi 40 anni, avendo ottenuto tra il 6 e l'8 per cento dei voti. Non solo: la sinistra radicale e contraria alle misure di austerità del partito Syriza ha avuto un vero boom e ottiene fra il 15,5 e il 18,5% dei voti degli elettori ellenici.

Se i dati riguardanti Nea Demokratia e Pasok, verranno confermati dallo spoglio delle schede sarà impossibile dare vita a un governo di coalizione capace di portare avanti la politica di rigore dettata dall'Unione europea e dal Fondo monetario internazionale.
 
Secondo me non cambierà nulla, indipendentemente da chi va al governo, se i no alla UE o i sì alla UE.
Magari scossone iniziale, ma alla fine si allineeranno al programma anche i destrorsi, dando qualche contentino alla popolazione (gli tirano un paio de pagnotte). Anche complice il nuovo governo francese (ormai è Hollande).
I mercati, beh, potrebbe essere un'occasione ghiotta per far crollare tutto in attesa di una nuova stabilizzazione delle cose.
 
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LD

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SY.RIZ.A

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PASOK

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Golden Dawn

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Dim.Symmachia

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Dim.Xana

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Azione

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ANT.AR.SY.A.

1,13%
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Koin.Symfonia

0,93%
0
 
Ora vediamo i "voti veri" dopo gli exit-poll.
In prima battuta la polverizzazione resta "contenuta".
Molti partiti rimangono sotto la soglia di ingresso del 3%.
 
L'Exit Poll TV Posti finali di previsione: NET: SW: 108 - SYRIZA: 47 - PASOK: 38 - INDIPENDENTE GRECO: 30 - Partito Comunista: 25 - Golden Dawn: 19 - servizi turistici: 17 - Laos: 8 - GREEN-GREEN: 8
PUBBLICAZIONE: 19:05 | Ultimo aggiornamento: prima del 11 '
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La stima per la forza dei partiti, come risulta dal exit poll realizzati dalle società di sondaggi pubblici:

Posti a sedere

ND: 108
SYRIZA: 47
PASOK: 38
INDIPENDENTE GRECO: 30
Partito comunista: 25
GOLDEN DAWN: 19
Ausili per la mobilità: 17
LAOS: 8
VERDE, VERDE: 8

Voto previsione finale


ND 19,75%
SYRIZA 16,4%
PASOK 13,4%
KKE 8,8%
Independent Greco 10,5%
Sinistra Democratica 6%
Alleanza democratica 2-2,8%
Ricostruisce 1,9-2,5%
LAOS 3,1%
Ecologisti-verdi 3,1%
Golden Dawn 6,8%
Azione 2-2,8%
Altro 2-4%

Le stime per la percentuale di parti in base alla stima uscita sondaggio del Public Issue:

SW 20,4%
SYRIZA 16,2%
PASOK 14,2%
KKE 8,6%
Independent Greco 10,1%
Sinistra Democratica 5,8%
Alleanza democratica 2,8%
LAOS 2,9%
Ecologisti-verdi 2,8%
Golden Dawn 7%
Azione 1,8%

(To Vima)
 
Ultima modifica:
Vedere il flusso dei risultati ufficiali

Ultimo aggiornamento: 2012/06/05 21:35

Sulla base dei risultati ufficiali finora - con il 14,40% dei voti contati - nell'intero paese, viene prima Nuova Democrazia con il 21,2%. Poi SYRIZA con il 14,99%, PASOK con il 14,83%, i greci indipendenti con il 10,20%, il KKE 8,24%, la Golden Dawn al 6,76%, la Sinistra Democratica con 5,86 LAOS% ​​e con il 2,84%.
 
L'Exit Poll TV Posti finali di previsione: NET: SW: 108 - SYRIZA: 47 - PASOK: 38 - INDIPENDENTE GRECO: 30 - Partito Comunista: 25 - Golden Dawn: 19 - servizi turistici: 17 - Laos: 8 - GREEN-GREEN: 8
PUBBLICAZIONE: 19:05 | Ultimo aggiornamento: prima del 11 '
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La stima per la forza dei partiti, come risulta dal exit poll realizzati dalle società di sondaggi pubblici:

Posti a sedere

ND: 108
SYRIZA: 47
PASOK: 38
INDIPENDENTE GRECO: 30
Partito comunista: 25
GOLDEN DAWN: 19
Ausili per la mobilità: 17
LAOS: 8
VERDE, VERDE: 8

Voto previsione finale


ND 19,75%
SYRIZA 16,4%
PASOK 13,4%
KKE 8,8%
Independent Greco 10,5%
Sinistra Democratica 6%
Alleanza democratica 2-2,8%
Ricostruisce 1,9-2,5%
LAOS 3,1%
Ecologisti-verdi 3,1%
Golden Dawn 6,8%
Azione 2-2,8%
Altro 2-4%

Le stime per la percentuale di parti in base alla stima uscita sondaggio del Public Issue:

SW 20,4%
SYRIZA 16,2%
PASOK 14,2%
KKE 8,6%
Independent Greco 10,1%
Sinistra Democratica 5,8%
Alleanza democratica 2,8%
LAOS 2,9%
Ecologisti-verdi 2,8%
Golden Dawn 7%
Azione 1,8%

(To Vima)

Quindi new democrazione e pasok non sono sufficienti per governare???
SYRIZA mi sbaglio o ha fatto leva sui sentimenti antieuropeisti???
 
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