FNAIOS
Aò
La settimana si chiude con la Borsa di Atene nuovamente in caduta: ASE a 1191 punti - 2,69%. Volumi altissimi.
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Direi volumi da paura.
La 2019 è rocciosissima in compenso.
Il che è già qualcosa.
La settimana si chiude con la Borsa di Atene nuovamente in caduta: ASE a 1191 punti - 2,69%. Volumi altissimi.
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Direi volumi da paura.
La 2019 è rocciosissima in compenso.
Il che è già qualcosa.
La Borsa di Atene anticipa?
Questa è un'ottima domanda a cui avevo risposto un po' di post fa senza che mi fosse stata posta, quindi avevo anticipato io.
Avevo messo l'uno sull'altro (senza riuscire a postarli ma fornendo i link di blooooooombeeeeerg) i grafici dell'athex e del rendimento del decennale Greco per vedere se ad occhio si notava qualche sfasamento (anticipo o ritardo) macro tra i due: ad occhio significa nulla che interessi il trading ma piuttosto gli investimenti di lungo (mesi/anni).
Beh erano abbastanza antisimmetrici (cioè nessun anticipo marcato e costante, cioè: sempre due mesi prima, tre mesi prima e così via) con un fenomeno interessante e cioè che mentre la borsa di atene si stabilizzava (facendo comunque su e giù) il rendimento del decennale continuava a scendere fino ai livelli attuali.
Quindi interpreto il fatto che lo spread non sia caracollato come l'athex semplicemente come la differenza tra chi compra azioni e chi obbligazioni e tra investitori di breve periodo (speculatori, hedge fund) e di lungo periodo (investitori).
La politica di certo da fastidio agli speculatori, ma non agli investitori e ancora di più da fastidio a quelli ad alto rischio (azioni) piuttosto che quelli a basso rischio (obbligazioni).
Gli aumenti di capitale recenti sono andati bene, non so da dove siano venuti precisamente i soldi, ma la voglia di investire in grecia non mi pare che manchi.
Sui nostri GR non è che manchino gli Hedge ... comunque, concordo.
Come detto precedentemente, è una fortuna che i rendimenti della "Periferia" dell'Euro vanno stringendo ... altrimenti avremmo gia visto gli spread muoversi come l'ASE.
I giornalisti talvolta si lasciano andare ad ipotesi fantasiose che, partendo da dati che di per se' potrebbero anche essere veri (tecnicamente parlando, l'avanzo primario consente di sganciarsi dai creditori), giungono a conclusioni che per tanti motivi sono evidentemente irreali (sul perché ritengo irreale un default greco ho gia' scritto decine di post). Perché lo fanno? Per scrivere qualcosa che attiri l'attenzione del pubblico ("la Grecia potrebbe fare default" attira più che "la Grecia sta lentamente recuperando")? Per fare propaganda politica (l'articolo e' anglosassone, ed e' nota la polemica tra Usa e Ue sulla gestione della crisi)? Mah, solo loro lo sanno. Per me le opinioni dei giornalisti valgono - semplicemente - zero.Ora che le cose si stanno finalmente mettendo al meglio,
ora che anche Tsipras non è più per l' uscita dall' euro...
compare questo articolo, tratto da I.O., che solletica certe paure....
commenti?
La Grecia ora può fallire. E l’Ifo attacca: truccati i conti su avanzo primario
I giornalisti talvolta si lasciano andare ad ipotesi fantasiose che, partendo da dati che di per se' potrebbero anche essere veri (tecnicamente parlando, l'avanzo primario consente di sganciarsi dai creditori), giungono a conclusioni che per tanti motivi sono evidentemente irreali (sul perché ritengo irreale un default greco ho gia' scritto decine di post). Perché lo fanno? Per scrivere qualcosa che attiri l'attenzione del pubblico ("la Grecia potrebbe fare default" attira più che "la Grecia sta lentamente recuperando")? Per fare propaganda politica (l'articolo e' anglosassone, ed e' nota la polemica tra Usa e Ue sulla gestione della crisi)? Mah, solo loro lo sanno. Per me le opinioni dei giornalisti valgono - semplicemente - zero.
Quanto all'avanzo primario truccato, la questione è la seguente: Eurostat ha depurato il bilancio greco da due interventi considerati "una tantum", cioè la restituzione alla Grecia delle plusvalenze realizzate dalle banche centrali sui bond greci (che ha comportato un incasso di circa 2 miliardi) e l'acquisizione di partecipazioni nelle banche (che ha comportato una spesa di molti più miliardi). Depurare il bilancio da tali elementi non mi sembra scandaloso, perché è evidente che non si tratta di interventi strutturali ma ad hoc (peraltro la Grecia dispone di un "cuscinetto" di miliardi stanziabili in caso di necessità di nuove ricapitalizzazioni bancarie che è già iscritto in bilancio ma ancora non è stato utilizzato). Anzi, un articolo intellettualmente onesto direbbe che la spesa per le banche è non solo "una tantum" e quindi da depurare dal deficit corrente, ma verosimilmente sarà almeno in parte recuperata quando tali partecipazioni saranno cedute, con conseguenti vantaggi per il debito/pil, e che ci sono già iniziative per procedere in tale direzione. Ma evidentemente fa più notizia, o è più utile politicamente, dire che la Grecia ha di nuovo truccato il bilancio.