A me l'idea dell'€ in generale non mi è mai sembrata logica, anche se mi è piaciuta (una bella sfida per l'unificazione) ma solo perchè vedevo una tale differenza tra i vari popoli che lo adottavano che mi chiedevo come avrebbero fatto a gestire la nuova moneta.
Negli USA in qualsiasi stato tu sia se chiedi la nazionalità ti rispondono "americano", qui, tralasciando i motivi legali, si risponde: "tedesco", "svedese", "italiano" e così via. E uno ne va anche fiero, a rimarcare la sua identità di cittadino.
Poi ci sono stati errori di gestione, soprattutto in Italia, credo, dove il doppio prezzo è stato esposto per brevissimo tempo e, unica cosa con cui ero daccordo con Tremonti, i 2€ avrebbe dovuto essere di carta, per ricordare le 5 mila lire. Il macroscopico raddoppio dei prezzi (1000 lire = 1 euro) e dimezzamento degli stipendi (1000lire=50c) ci hanno più o meno massacrato. Quest'ultimo poi, del raddoppio, è stato un fenomeno che ha coinvolto tutta l'italia a tappeto, come se ci fosse un
"facile" guadagno da cogliere al volo per tutti coloro che potevano aggiustare i loro compensi.
Ricordo benissimo a Roma, quando entrai in un ferramenta diverso da quello solito, dove, in €, la roba costava la metà rispetto al mio di fiducia e mi resi conto che il vecchietto (il titolare) aveva convertito perfettamente lire/€ e ancora esponeva il doppio prezzo nel circa 2009.
Per avere una moneta stabile e una concordanza tra i popoli ci vorrà ancora molto tempo: organizzare intanto una banca a mo' di Fed darà una mano e magari l'emissione di €bond anche.
Non penso che Grillo o un partito antieuropeista possa nuocere all'€, l'unica cosa che può nuocere è il quanto costi tenerlo in piedi rispetto ai relativi benefici.
Sorrido quando sento Grillo parlare di hc del debito italiano (o di ripudio).
Non si rende conto che non è lui il titolare di quel debito e se lo fosse lo avrebbero già interdetto.