Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

L'avanzo primario, ossia la carta di riserva di Syriza?

Si dice che Tsipras ed il suo partito Syriza possano tecnicamente rifiutare il debito e quindi rifiutare il finanziamento del mercato in quanto lo Stato greco ha realizzato l'avanzo primario, ossia le spese correnti sono completamente finanziate dalle entrate fiscali.
Ossia lo Stato greco sarebbe nella condizione di autofinanziarsi senza necessità di ricorrere al mercato e tantomeno all'aiuto dei cc.dd. creditori internazionali, alias Troika.
Ciò è palesemente un'illusione essenzialmente per due motivi: uno contabile e l'altro di politica economica.
Il primo è dovuto al fatto che l'avanzo primario è un avanzo di competenza e come insegna la contabilità pubblica tale avanzo non coincide necessariamente con un avanzo di cassa. Infatti i pagamenti e gli incassi si susseguono continuamente, in un certo senso sfasati rispetto alla competenza per cui si verifica appunto il c.d. fabbisogno di cassa, ossia un deficit che sarà coperto contabilmente dalle future entrate di competenze, che tuttavia deve nel frattempo essere coperto ricorrendo al mercato.
Ne consegue che tecnicamente la contabilità di cassa, nonostante l'avanzo primario, implica il ricorso al mercato anche se si esce dall'euro, a meno che non si voglia stampare moneta innescando un processo inflazionistico pericoloso. Comunque la permanenza nell'euro così come vuole Syriza esclude ogni possibilità di stampare moneta. Appare quindi puramente demagogica l'affermazione di molti esponenti di Syriza per cui La Grecia può fare a meno dei mercati.
L'altro motivo, per cui l'avanzo primario non implica l'autonomia finanziaria, riguarda gli investimenti in quanto questi implicano, se uno stato vuole cresce così come strombazza Syriza, l'aumento degli investimenti, non certo finanziati con le entrate fiscali. Del resto l'aberrazione teutonica implica proprio l'inclusione degli investimenti nelle entrate fiscali non volendoli scorporate dal famigerato conteggio del deficit del 3%. Ora Tsipras ed il suo partito sono avversari dichiarati di tale politica, ossia della c.d. austerità, per cui mi sembra almeno strano che vogliano fare affidamento solo sull'asfittico ed insufficiente avanzo primario senza ricorrere al finanziamento sui mercati, per finanziare gli investimenti.
 
Ultima modifica:
il mercato ha sempre ragione

il mercato sta evidentemente

prezzando l' ipotesi peggiore:
che si vada ad elezioni, che vinca tsipras e che vinca l' ala
oltranzista!

In realtà non è detto che tutto questo accada;
ma intanto ci si prepara al peggio... uscendo dai titoli.

Non crede neppure troppo alle clausole di salvaguardia delle cac:
sa' che si sta giocando con un BARO!!!!!!! (uno??? più!!!! bari)
e il rischio che qualcuno trucchi le carte c'è;
altrimenti i GGB avrebbero quotazioni ben diverse.

Condivido. Occorre guardare i prezzi e lasciare perdere considerazioni politiche o aspettative personali. Abbiamo commesso questo errore l'altra volta! E non voglio contribuire a ripeterlo. Esistono pure gli stop loss, basta fissarli preventivamente, applicarli, assorbire il doloroso colpo, e dopo eventualmente benedire chi li ha inventati.
Ciao, Giuseppe
 
Si dice che Tsipras ed il suo partito Syriza possano tecnicamente rifiutare il debito e quindi rifiutare il finanziamento del mercato in quanto lo Stato greco ha realizzato l'avanzo primario, ossia le spese correnti sono completamente finanziate dalle entrate fiscali.
Ossia lo Stato greco sarebbe nella condizione di autofinanziarsi senza necessità di ricorrere al mercato e tantomeno all'aiuto dei cc.dd. creditori internazionali, alias Troika.
Ciò è palesemente un'illusione essenzialmente per due motivi: uno contabile e l'altro di politica economica.
Il primo è dovuto al fatto che l'avanzo primario è un avanzo di competenza e come insegna la contabilità pubblica tale avanzo non coincide necessariamente con un avanzo di cassa. Infatti i pagamenti e gli incassi si susseguono continuamente, in un certo senso sfasati rispetto alla competenza per cui si verifica appunto il c.d. fabbisogno di cassa, ossia un deficit che sarà coperto contabilmente dalle future entrate di competenze, che tuttavia deve nel frattempo essere coperto ricorrendo al mercato.
Ne consegue che tecnicamente la contabilità di cassa, nonostante l'avanzo primario, implica il ricorso al mercato anche se si esce dall'euro, a meno che non si voglia stampare moneta innescando un processo inflazionistico pericoloso. Comunque la permanenza nell'euro così come vuole Syriza esclude ogni possibilità di stampare moneta. Appare quindi puramente demagogica l'affermazione di molti esponenti di Syriza per cui La Grecia può fare a meno dei mercati.
L'altro motivo, per cui l'avanzo primario non implica l'autonomia finanziaria, riguarda gli investimenti in quanto questi implicano, se uno stato vuole cresce così come strombazza Syriza, l'aumento degli investimenti, non certo finanziati con le entrate fiscali. Del resto l'aberrazione teutonica implica proprio l'inclusione degli investimenti nelle entrate fiscali non volendoli scorporate dal famigerato conteggio del deficit del 3%. Ora Tsipras ed il suo partito sono avversari dichiarati di tale politica, ossia della c.d. austerità, per cui mi sembra almeno strano che vogliano fare affidamento solo sull'asfittico ed insufficiente avanzo primario senza ricorrere al finanziamento sui mercati, per finanziare gli investimenti.

Esatto.

Se non sbaglio nell'avanzo primario di quest'anno sono stati conteggiati gli introiti dei titoli greci versati da alcune banche centrali dell'Eurozona in quella di Atene, aumentando così vistosamente l'avanzo.
 
Commissione europea: Portare avanti le elezioni presidenziali, ad eliminare l'incertezza





La decisione delle autorità greche sul processo di elezione del Presidente della Repubblica "può contribuire a rimuovere le incertezze dei mercati e invia un segnale forte per l'Europa", ha detto oggi il rappresentante della Commissione, Annika Braitchart.

Alla domanda circa il processo elettorale presidenziale, il portavoce del Comitato, ha dichiarato: "La Commissione prende atto della decisione del governo greco per iniziare il processo di eleggere un presidente che avrà inizio il prossimo Mercoledì 17 dicembre. Come sapete giù tre turni. Questa è una decisione democratica delle autorità greche e il primo ministro greco Antonis Samaras. Questa decisione può aiutare a rimuovere le incertezze sui mercati. Si tratta di un segnale forte per l'Europa che il signor Samaras ha deciso di presentare come candidato signor Stavros Dimas, ex Commissario e convinto europeo. La scelta è ora nel parlamento greco e il popolo greco. "

Fonte: ANA-MPA



����:www.capital.gr
 
Candidato di bandiera.
Potremmo spedire in Grecia Rodotà.

Adesso vediamo ... se il 17 Dimas prende un numero di voti sufficientemente valido (direi tra 170/175) c'è la volontà di Samaras per eleggerlo.

Altrimenti, i casi son due ... tira fuori il candidato vero (ma non oso pensare al putiferio tra i vari deputati di ND) oppure la sua strategia finale è quella delle elezioni anticipate ... far crollare i mercati e ricattare con l'alternativa ... io o il caos.
 
C. Vroutsis: Il peso cadrà sui cittadini se non eletto Presidente



"Se non c'è elezione presidente, l'onere cadrà sui cittadini, nel senso che è di fronte alle loro responsabilità personali in un ambiente incerto," ha detto il ministro del Lavoro Yiannis Vroutsis, sotto presentazione della relazione annuale del ESEE per il commercio greco .

G .. Vroutsis ha commentato che il paese è un passo prima dell'uscita dalla crisi e di fronte al rischio di distruggere tutti i progressi fatti, affermando che "la responsabilità storica passa dalle mani dei membri a fare la loro parte per Presidente eletto della Repubblica ".

Da parte sua, il presidente di EERA e membro della Nuova Democrazia, Vassilis Korkidis ha invitato i parlamentari 'per riflettere la proroga di due mesi del Memorandum e di fare il meglio per il loro paese ", sottolineando in relazione agli effetti di possibili elezioni per l'industria che" La pioggia inzuppato non la paura ", ma insistendo sulla valutazione che" l'avventura se ci sono elezioni anticipate potrebbe danneggiare ulteriormente l'azienda. "



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Continua il movimento inverso della curva dei rendimenti dei titoli greci





Continuano a salire i rendimenti delle obbligazioni greche, pur mantenendo la reazione inversa tra 3 anni e 10 anni le obbligazioni. In precedenza il rendimento a 3 anni era al 9,64%, il 5-anni a 8,42% come era 10 anni.

La curva inversa in titoli greci dimostra che il rischio a breve dell'economia greca è aumentato drasticamente.

Normalmente, il più breve la durata del vincolo della riduzione dei rischi per il creditore in modo minore è il premio per il rischio richiesto. L'istituto di credito a scadenza più lunga del prestito, chiede maggiore interesse a garantire contro grandi catastrofi che possono verificarsi in futuro indiretto.

Corso qui ricordare che vi è una specificità per l'acquisto di obbligazioni greche. La pressione più osservata in scadenze vicine, a causa del fatto che la 3-anni ea 5 anni sono più liquidi di 10 anni. Quindi ha più senso quando si riduce le sue posizioni in Grecia, queste terminazioni vengono premuti più.

"Alma" segnano CDS greci

Allo stesso tempo, il costo per assicurare il debito greco contro l'insolvenza sostenuto quasi 95 punti base, salendo a 918 punti base, come trasmette Dow Jones Newswires.

Ciò significa che i costi di assicurazione salire a 918.000 dollari. US per un anno per proteggere 10 milioni. Di dollari. Debito greco, come ha osservato l'agenzia. In chiusura Martedì il costo era stato 823.000 dollari. Dice il Dow Jones citando gli elementi di Markit.



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