Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Vantaggio di SYRIZA 3,1% rispetto al ND mostra nuovo sondaggio



Vantaggio di SYRIZA, con il 3,1% nelle intenzioni di voto e il 4,2% in riduzione stima votazioni su autorevole, contro la Nuova Democrazia mostra il barometro settimanale di Analisi Metron, che sarà pubblicato domani, Sabato, 13 Dicembre, in giornale "Parapolitika".

In particolare per quanto riguarda l'intenzione di votare, SYRIZA raccoglie il 24,2% e il 21,1% ND.
Terzo partito è "The River" del 6,8%.Poi PASOK del 4,3%, la Golden Dawn con il 4,1%, come il KKE con il 4,1% e Greci Indipendenti con il 2,5%. ANTARSYA raccoglie 1,1% Altro 4,3% del partito, bianco o non valido 4,3%, 6,4% e l'astinenza Indeciso 12,7%. Non rispondere a 3% del campione.

Nel voto di valutazione dopo la riduzione della differenza valido cresce di 4,2 punti percentuali. In particolare, SYRIZA raccoglie il 32,8% e il 28,6% ND. Terzi 'The River' del 9,2%. Qui PASOK del 5,8%, la Golden Dawn con il 5,6%, come il KKE con il 5,6%, i Greci Indipendenti con il 3,4% e il 1,5% ANTARSYA. Altra parte 6%.

Fonte: ANA-MPA



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Estratto da un quotidiano

Eppure, se davvero si andrà alle urne e Syriza dovesse vincere le politiche, non avrà 100 giorni ma una decina, perché la Grecia ha tempo fino alla fine di febbraio per chiudere le trattative con la troika. Qui sta la trappola sapientemente tesa all'opposizione: il leader della sinistra Alexis Tsipras ha sempre dato per scontato di subentrare a cose fatte, magari male ma fatte, invece ora dovrà decidere come trattare e, prima ancora, convincere gli elettori tracciando un programma il più possibile articolato e concreto. Tutto questo in tempi davvero asfittici, sia per l'eventuale campagna pre elettorale (già avviata, di fatto) sia, e soprattutto, per trovare un accordo con la troika. Perché è certo che Syriza tratterà con i creditori internazionali.


Intanto, la guerra mediatica è già iniziata, sia a livello nazionale che internazionale. Uno degli interpreti - volontari o meno - sono i mercati che danno e daranno man forte a chi cerca di convincere i greci che votare la sinistra condannerà il Paese all'instabilità, all'incertezza sulle permanenza nella zona Euro e alla fuga di capitali. Un segnale già lanciato martedì con il crollo della borsa di Atene.

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altre considerazioni

Grecia: Syriza "pronta a vincere", ma sarà vittoria di PIRRO

- Il partito di sinistra radicale greco Syriza, la maggiore forza di opposizione al governo di coalizione composto da Nea Dimokratia (centro-destra) e dal socialista Pasok, ha subito interpretato l'accelerazione della procedura per l'elezione del capo dello Stato annunciata dal premier Antonis Samaras come un preludio alle tanto richieste elezioni anticipate. Tale convinzione è comunque abbastanza fondata, dal momento che sarà piuttosto difficile per il governo assicurarsi i 180 voti del Parlamento che occorrono per far eleggere il proprio candidato perché questi - Stavros Dimas, 73 anni, ex commissario Ue ed ex ministro degli Esteri - rappresenta solo Nea Dimokratia e non ha i requisiti politici necessari per aggregare su di sé 180 preferenze. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, fiducioso nella vittoria elettorale, ha già detto che il suo partito "è pronto a vincere e governare". Il suo ottimismo è però offuscato dalla profonda preoccupazione - soprattutto dei creditori internazionali del Paese - del "con chi" Tsipras intenda governare. Oltre alle alleanze, quasi impossibili per Syriza da trovare sia a sinistra sia a destra, ciò che preoccupa sono i tempi molto ristretti rimasti ad Atene per concludere le trattative con la troika (Ue, Bce e Fmi). Infatti, l'estensione del programma di risanamento dell'economia appena concessa alla Grecia dai ministri delle Finanze dei Paesi dell'Eurozona scadrà alla fine di febbraio e il nuovo governo greco dovrà negoziare un altro memorandum con i creditori.

Diversi osservatori politici ad Atene concordano sul fatto che l'impresa di far eleggere il proprio candidato come nuovo capo dello Stato è per il governo piuttosto difficile se non impossibile. In base alle posizioni assunte sinora dai parlamentari, tutti quelli dell'opposizione più la maggioranza di quelli indipendenti hanno dichiarato che non voteranno per il nuovo presidente indipendentemente dal nome del candidato. In base ai calcoli, la candidatura di Dimas potrebbe raggiungere i 155 voti di coloro che giorni fa hanno detto “sì” al bilancio dello Stato più, forse, altri nove che sono contrari alle elezioni anticipate: in tutto 164. Mancano ancora 16 voti che, con ogni probabilità, non si troveranno anche se il premier continua ad assicurare che sarà l'attuale Parlamento ad eleggere il nuovo presidente. Circa la “convinzione” di certi ambienti politici e di media greci ed internazionali sulla vittoria di Syriza nelle ormai quasi scontate prossime elezioni anticipate, occorre notare che i numeri non tornano. Infatti, in quasi tutti i sondaggi condotti in questi ultimi mesi, Syriza raggiunge a malapena la quota di preferenze ottenuta nelle europee dello scorso maggio (il 26.5% dei voti contro il 22.7% di Nea Dimokratia) che era già inferiore a quella delle politiche del giugno 2012 (26.89% contro il 29.66% di Nea Dimokratia). Ciò significa che il partito di Tsipras è ancora ben lontano da una vittoria così ampia da permettergli di formare un governo monocolore e attuare il proprio programma. A questo punto, visto che non intende collaborare con Nea Dimokratia né con il Pasok, per formare un governo di coalizione non gli resterebbe che trovare alleati tra i partiti minori dell'opposizione. Tra questi, il Partito Comunista di Grecia (Kke, che in base agli ultimi sondaggi otterrebbe circa il 6% dei voti) ha più volte dichiarato che non andrà mai al governo con Syriza. Restano il partito dei Greci Indipendenti (destra) e quello di Sinistra Democratica, entrambi i quali - sempre secondo i sondaggi - rischiano di non superare la soglia del 3% e di restare fuori dal Parlamento. Escluso il partito filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata, che per i sondaggi riscuote il 6.1% delle preferenze di voto), Syriza potrebbe trovare un alleato nel partito To Potami (Il Fiume), la nuova formazione di centro-sinistra che i sondaggi danno intorno al 6%, ma sinora il suo leader Stavros Theodorakis non ha dato segnali in questa direzione.
 
forse già postato

In effetti, Tsipras sta costantemente cercando di rassicurare l’Europa, ma ha anche idee chiare sul futuro della Grecia. “Non dovete aver paura di noi. Syriza non sarà la fine dell’euro. Sarà piuttosto la sua salvezza” dice alla Repubblica il leader politico della sinistra radicale greca, assicurando che “faremo decollare davvero il progetto di unione fiscale dell’Europa”. Il mantra delle ultime settimane è questo: “Non vogliamo uscire dall’euro e tornare a fare deficit”. Ma con un’aggiunta fondamentale: “Come primo passo chiederemo una conferenza internazionale per tagliare il nostro debito”. I due consiglieri economici di Syriza, Giorgios Stathakis e Yannis Milios, sono andati a Londra a incontrare investitori ed hedge fund e avrebbero illustrato, secondo quanto trapela, una proposta che non è inedita nella storia d’Europa: uno sconto sul debito, “come la Germania nel 1952”, un 62% in meno che non andrebbe a penalizzare i crediti in mano ai privati, ma che dovrebbe essere concesso dalla Troika - Bce, Ue e Fmi - che hanno in tasca una fetta enorme del debito pubblico greco. Questo sarebbe il punto di partenza di una serie di riforme: elettricità gratuita e buoni pasto a 300 mila famiglie povere, ripristino della tredicesima per i pensionati sotto i 700 euro al mese, rialzo da 5 a 12 mila euro della fascia di reddito esentasse e da 586 a 751 euro al mese dello stipendio minimo. Più qualche miliardo di investimenti pubblici per creare lavoro. E le coperture? “Un libro dei sogni” secondo gli avversari. Possibile secondo Tsipras, che studia una supertassa sugli immobili di lusso e una battaglia contro l’evasione fiscale.
Tsipras “professa fedeltà all’euro, mentre il suo team economico tiene regolari conference call per rassicurare i gestori di fondi che un Governo di sinistra in Grecia affronterebbe il debito della Grecia e non si opporrebbe a investimenti stranieri”. Il Financial Times cita Yiangos Charalambous, ex numero due dell’Autorità di vigilanza greca sui mercati, secondo cui “Tsipras sta cambiando tattica e diventando più business-friendly”.


 
In effetti, Tsipras sta costantemente cercando di rassicurare l’Europa, ma ha anche idee chiare sul futuro della Grecia. “Non dovete aver paura di noi. Syriza non sarà la fine dell’euro. Sarà piuttosto la sua salvezza” dice alla Repubblica il leader politico della sinistra radicale greca, assicurando che “faremo decollare davvero il progetto di unione fiscale dell’Europa”. Il mantra delle ultime settimane è questo: “Non vogliamo uscire dall’euro e tornare a fare deficit”. Ma con un’aggiunta fondamentale: “Come primo passo chiederemo una conferenza internazionale per tagliare il nostro debito”. I due consiglieri economici di Syriza, Giorgios Stathakis e Yannis Milios, sono andati a Londra a incontrare investitori ed hedge fund e avrebbero illustrato, secondo quanto trapela, una proposta che non è inedita nella storia d’Europa: uno sconto sul debito, “come la Germania nel 1952”, un 62% in meno che non andrebbe a penalizzare i crediti in mano ai privati, ma che dovrebbe essere concesso dalla Troika - Bce, Ue e Fmi - che hanno in tasca una fetta enorme del debito pubblico greco. Questo sarebbe il punto di partenza di una serie di riforme: elettricità gratuita e buoni pasto a 300 mila famiglie povere, ripristino della tredicesima per i pensionati sotto i 700 euro al mese, rialzo da 5 a 12 mila euro della fascia di reddito esentasse e da 586 a 751 euro al mese dello stipendio minimo. Più qualche miliardo di investimenti pubblici per creare lavoro. E le coperture? “Un libro dei sogni” secondo gli avversari. Possibile secondo Tsipras, che studia una supertassa sugli immobili di lusso e una battaglia contro l’evasione fiscale.
Tsipras “professa fedeltà all’euro, mentre il suo team economico tiene regolari conference call per rassicurare i gestori di fondi che un Governo di sinistra in Grecia affronterebbe il debito della Grecia e non si opporrebbe a investimenti stranieri”. Il Financial Times cita Yiangos Charalambous, ex numero due dell’Autorità di vigilanza greca sui mercati, secondo cui “Tsipras sta cambiando tattica e diventando più business-friendly”.



il punto focale e' la parte in grassetto........ su cui alimento molti dubbi.....

peraltro con quel taglio proposto ci dobbiamo aspettare un appiattimento della curva dei rendimenti ed un allineamento di TUTTE.... le quotazioni a 40 ?
 
il punto focale e' la parte in grassetto........ su cui alimento molti dubbi.....

Lo ha detto in tutte le salse Tsipras (anche se le sue parole sono sempre state strumentalizzate e mal-interpretate, spesso dolosamente) : Tsipras NON vuole tagliare il debito privato.
Dipingere Tsipras a metà tra Bertinotti e Grillo non porta da nessuna parte (anche il Financia Times si è accorto del cambio di atteggiamento : molto più business-friendly)

Ma tra il dire e il fare...

Il problema è che Tsipras ha un approccio ,diciamo dialettico , con la Troika e non solo da servo sciocco-furbo come spesso ha dato a vedere Mr. Samaras.
Da anni non si vedeva in Grecia un movimento che ha intenzione di provare a governare (con le sue ricette, ovviamente discutibili) gli eventi , non cercando solo di fare il furbetto e tirare a campare.
 
Ultima modifica:
Lo ha detto in tutte le salse Tsipras (anche se le sue parole sono sempre state strumentalizzate e mal-interpretate, spesso dolosamente) : Tsipras NON vuole tagliare il debito privato.
Dipingere Tsipras a metà tra Bertinotti e Grillo non porta da nessuna parte (anche il Financia Times si è accorto del cambio di atteggiamento : molto più business-friendly)

Ma tra il dire e il fare...

Il problema è che Tsipras ha un approccio ,diciamo dialettico , con la Troika e non solo da servo sciocco-furbo come spesso ha dato a vedere Mr. Samaras.
Da anni non si vedeva in Grecia un movimento che ha intenzione di provare a governare (con le sue ricette) gli eventi , non cercando solo di fare il furbetto e tirare a campare.

... Al 100 Issimo %
e per quello che va seguita a fini speculativi la Grecia..

Perché alla fine... Il coniglio dal cilindro uuscirà
... I tempi delle cac retroattive del cambio isin dei Buy back spontanei e finito..

;)

gazprom Grecia ... Due bei cavalli da seguire
Sempre per chi vuole acquistare anche un po di emozione di volatilità e e non vuole rifugiarsi sui Pachidermi... Noti e stranoti

O non vuol saltuariamente...
Ricordare... Io ve l avevo detto etc. Etc. Etc.

Conosciamo bene... ;)

Si chiede solo una certa "elasticità" mentale e di portafoglio :D
 
Da Economia e finanza

Perché Samaras ha anticipato di due mesi le elezioni presidenziali?

"Per evitare 60 giorni di incertezza al paese" dice lui. Dietro la decisione c'è però un doppio calcolo politico. Nei prossimi due mesi Atene avrebbe dovuto raggiungere un'intesa con la Troika per chiudere il piano di salvataggio. E al tavolo dei negoziati Bce, Ue e Fmi hanno chiesto altri 2,5 miliardi di tagli per garantire l'ultima tranche di aiuti. L'anticipo consente al Governo di non farsi carico dell'ennesimo piano d'austerity indigesto all'elettorato. E obbliga Syriza a scoprire le sue carte spiegando come farà a ottenere il disco verde (e i soldi) di Bruxelles, Washington e Francoforte in caso di elezioni anticipate. Non solo: per Samaras a questo punto (senza l'onere di aver imposto al paese nuove misure di rigore) è forse un po' più semplice trovare in Parlamento i voti necessari per eleggere il presidente della Repubblica.
 
... Al 100 Issimo %
e per quello che va seguita a fini speculativi la Grecia..

Perché alla fine... Il coniglio dal cilindro uuscirà
... I tempi delle cac retroattive del cambio isin dei Buy back spontanei e finito..

;)

gazprom Grecia ... Due bei cavalli da seguire
Sempre per chi vuole acquistare anche un po di emozione di volatilità e e non vuole rifugiarsi sui Pachidermi... Noti e stranoti

O non vuol saltuariamente...
Ricordare... Io ve l avevo detto etc. Etc. Etc.

Conosciamo bene... ;)

Si chiede solo una certa "elasticità" mentale e di portafoglio :D
Grecia....contro il logorio della vita moderna!!!!!;)
 

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