Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (1 Viewer)

camaleonte

Forumer storico
"John Kenneth Galbraith, La grande crisi – YouTube
Solo alcune citazioni per comprendere chi sia il nostro John, la prima delle quali, di un’attualità spettacolare, dedicata agli inutili idioti che stanno applicando formule economiche fallimentari a questa crisi, consapevolmente ed inconsapevolmente…
“Il solo rimedio davvero sicuro alla recessione è una domanda robusta da parte del consumatore, così come la debolezza della domanda è la recessione. Negli Stati Uniti, specialmente in periodi di stagnazione e recessione, i cittadini a basso reddito necessitano sia di istruzione e cure mediche, sia di maggiori consumi familiari. Tuttavia, di fronte all’aumento delle richieste di aiuto, i governi, a livello federale e locale, tendono a diminuire l’intervento sociale pro capite. [...] È una reazione che riduce ulteriormente il reddito personale e familiare, aggravando la recessione senza nessuna contropartita. Ma questo è il livello dell’attuale intelligenza economica. (da L’economia della truffa, Rizzoli, 2004)”


"Come dice Martin Wolf, la sintesi è un’altra dedicata a tutti coloro che sanno guardare oltre il puntino nero nella grande pagina bianca…
La prima stupidaggine è che i greci hanno preso in prestito i soldi e perciò sono tenuti a ridarli indietro, a qualunque costo. Era più o meno lo stesso ragionamento alla base del carcere per debiti. La verità però è un’altra: i creditori hanno la responsabilità morale di prestare soldi con accortezza. Se non vagliano in modo accurato la solvibilità dei loro debitori, si meritano quello che gli succederà. Nel caso della Grecia, le dimensioni dei disavanzi con l’estero, in particolare, erano evidenti. Ed era evidente anche il modo in cui era gestito lo Stato greco.
La seconda stupidaggine è sostenere che dal momento in cui è esplosa la crisi il resto dell’Eurozona sarebbe stato straordinariamente generoso con la Grecia. Anche questo è falso. È vero che i prestiti erogati dall’Eurozona e dal Fondo monetario internazionale ammontano alla smisurata somma di 226,7 miliardi di euro (circa il 125 per cento del Pil), più o meno i due terzi del debito pubblico complessivo, pari al 175 per cento del Pil. Ma la quasi totalità di questi soldi non è andata a beneficio dei greci: è stata utilizzata per evitare la svalutazione contabile di prestiti inesigibili a favore del Governo e delle banche del Paese ellenico ( Sole24Ore)
… che a loro volta hanno saldato i conti con le banche tedesche e francesi, le maggiori responsabili della crisi dell’Europa!"


GRECIA,TSIPRAS E ?YANNIS VAROUFAKIS: IL FANTAMA DI JOHN KENNETH GALBRAITH! | icebergfinanza
 

camaleonte

Forumer storico
Dopo le uscite in stop loss intorno a 54/55 di qualche giorno fa, rientrato con cippetto in Grecia poco fa sulla 38 a 51. Fisserò nuovo stop loss.
Speriamo che il dialogo continui.
Ciao, Giuseppe


Giuseppe, credo che il rischio sia contenuto:


"
Al momento, vale la pena ribadirlo, quei 139 miliardi non sono stati effettivamente stanziati dall’Italia. Si tratta comunque di titoli di cui l’Italia dovrà rispondere se la Grecia deciderà di non pagare. Uscite di cassa non previste, quindi, e che per questo potrebbero generare, secondo gli esperti, un rischio sistemico in un Paese che già gratta il fondo del barile. O addirittura - ma qui entriamo nel campo delle catastrofi - generare il default dello stesso Esfs.
Agli aiuti virtuali vanno poi aggiunti i prestiti bilaterali. Nel 2010 l’Italia ha dato alla Grecia 10 miliardi di euro (su 53 totali), raccolti emettendo debito pubblico. L’Italia, in più, ha sostenuto la Grecia anche attraverso la Bce, di cui detiene il 12,3% del capitale, e l’Fmi, di cui è “socia” con il 3,2 per cento. Al netto dei 139 miliardi “virtuali”, eccoci quindi arrivati alla famosa esposizione totale di 40 miliardi di euro. Ed ecco quindi spiegato perché il rischio di un taglio netto del debito greco avrebbe scarsi effetti sui risparmiatori: perché, molto semplicemente, i risparmiatori non hanno in mano quasi nulla. "


Se Tsipras non paga i debiti, ci rimetteranno gli Stati | Linkiesta.it
 

arkymede74

Forumer storico
che farE?
io sinceramente ho qualche altro migliaio di euro liquido..un ingressino vorrei farlo, confortato dagli acquisti di framoro, tommy, russia e qualche altro big....

ragazzi, assumendomi (ovviamente) io la responsabilità, che mi consigliate? cosi' .... estemporaneamente....
 

IL MARATONETA

Forumer storico
che farE?
io sinceramente ho qualche altro migliaio di euro liquido..un ingressino vorrei farlo, confortato dagli acquisti di framoro, tommy, russia e qualche altro big....

ragazzi, assumendomi (ovviamente) io la responsabilità, che mi consigliate? cosi' .... estemporaneamente....
Se proprio vuoi essere dentro, ti consiglio le lunghe!
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
I privati saranno pagati?

Giuseppe, credo che il rischio sia contenuto:
"
Al momento, vale la pena ribadirlo, quei 139 miliardi non sono stati effettivamente stanziati dall’Italia. Si tratta comunque di titoli di cui l’Italia dovrà rispondere se la Grecia deciderà di non pagare. Uscite di cassa non previste, quindi, e che per questo potrebbero generare, secondo gli esperti, un rischio sistemico in un Paese che già gratta il fondo del barile. O addirittura - ma qui entriamo nel campo delle catastrofi - generare il default dello stesso Esfs.
Agli aiuti virtuali vanno poi aggiunti i prestiti bilaterali. Nel 2010 l’Italia ha dato alla Grecia 10 miliardi di euro (su 53 totali), raccolti emettendo debito pubblico. L’Italia, in più, ha sostenuto la Grecia anche attraverso la Bce, di cui detiene il 12,3% del capitale, e l’Fmi, di cui è “socia” con il 3,2 per cento. Al netto dei 139 miliardi “virtuali”, eccoci quindi arrivati alla famosa esposizione totale di 40 miliardi di euro. Ed ecco quindi spiegato perché il rischio di un taglio netto del debito greco avrebbe scarsi effetti sui risparmiatori: perché, molto semplicemente, i risparmiatori non hanno in mano quasi nulla. "
Se Tsipras non paga i debiti, ci rimetteranno gli Stati | Linkiesta.it

Ciao Sergio, è vero che i risparmiatori hanno quasi nulla del debito greco ed è vero anche che il governo greco ha affermato che i privati non riceveranno haircut.
Però i mercati non ci stanno credendo. Se avesse luogo il grexit, magari su spinta della Germania, non credo che avremo le cedole in euro, ma quasi sicuramente in dracme.
Perchè sono entrato oggi , in chiusura, sul 38 ?
Vi è stato, per la prima volta da diversi giorni, un rimbalzino e la ricomparsa di consistente denaro.
E' il risultato dei primi colloqui con la UE? E' solo il rimbalzo del gatto morto? Potremmo aver raggiunto il minimo, prezzando il mercato un haircut del 50%? Non posso saperlo, adesso.
Ho anche riflettuto su una considerazione di Tommy, riguardo alla situazione geopolitico/militare della Grecia e all'interesse estremo che hanno gli USA di tenerla agganciata saldamente all'occidente, per cui sono prevedibili da quella parte (molto influente) forti pressioni verso i paesi UE e in primo luogo verso la Germania.
Queste considerazioni mi hanno portato a rischiare una parte del mio ptf, anche in assenza di marcia indietro (per adesso) di Tsipras.
Adotterò comunque gli strumenti opportuni di protezione del capitale, tanto per essere più preciso non credo che terrò il 38 (preso a 51) se questo dovesse sfondare al ribasso quota 45.
Se salirà, lo tallonerò con trailing stop (con tutte le difficoltà che esistono per la misura dello spread). In tal caso, non escludo di ritornare massicciamente in Grecia fino alla quota massima di un terzo del ptf.
Debbo considerare la Grecia freddamente come un qualunque asset speculativo, senza testardi innamoramenti, e non è facile.
Questo mi ha insegnato la precedente rapina.
Notte, a domani, Giuseppe
 
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