Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (4 lettori)

xymon

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Qualche sprazzo di luce nella notte.
In attesa di schiarite.

Ciao Tommy, a questo punto se si prevede che l'accordo definitivo arrivi a maggio, secondo te non conterrà anche l'accordo sul debito? O per quello secondo te se ne parlerà solo dopo aver approvato le riforme in parlamento?

Grazie e buona giornata!
 

tommy271

Forumer storico
Ciao Tommy, a questo punto se si prevede che l'accordo definitivo arrivi a maggio, secondo te non conterrà anche l'accordo sul debito? O per quello secondo te se ne parlerà solo dopo aver approvato le riforme in parlamento?

Grazie e buona giornata!

Ormai la trattativa investe tutti gli aspetti della questione... credo che la faccenda sul debito verrà "usata" come carta da giocare su pensioni e previdenza.

La prima scadenza utile è per l'11 maggio ... ma con il rastrellamento di liquidità in corso, temo che la trattativa andrà oltre questa data.

Semprechè non ci fosse un accordo sulle singole quattro voci, e venga rilasciata la tranche da 7,2 MLD a rate ... ma, questo, piegherebbe il potere contrattuale delle "Istituzioni"

Ovviamente, sarei ben felice di essere smentito ;).
 

Abulico

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ECB: No decision on increasing haircut on collateral presented by Greek banks funding

Greece EconMin Stathakis says Greek default 'out of the question', says non-repayment of IMF wld have v neg effects

yanisvaroufakis says Greece and its creditors are narrowing their differences.

http://www.bloomberg.com/news/artic...ees-clear-convergence-in-greek-creditor-talks


"Euro area needs Greece just as Greece needs euro," ECB's Coeure tells @kathimerini_gr, adding gov't must hurry up

Greek travel receipts increase 16.2 pct in Feb as arrivals shoot up by 56.2 pct
 
Ultima modifica:

Fabrib

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Sovrani in casa nostra cercansi - Phastidio.net
conomia & Mercato

Sovrani in casa nostra cercansi
Economia & MercatoEsteriUnione EuropeaApr 22, 2015

Un’inequivocabile aria di famiglia, in questi echi della classicità greco-romana: la rivolta dei sindaci ellenici contro la requisizione della liquidità dei loro comuni per opera del governo centrale greco. Per il sindaco di Atene, l’azione governativa

«Oltre ad essere chiaramente incostituzionale, coglie di sorpresa le autorità locali…e minaccia la loro capacità di contribuire alla coesione sociale ed allo sviluppo urbano»

Che poi è la versione greca agli steroidi degli alti lai dei sindaci italiani contro il patto di stabilità interno, quello che Matteo Renzi, come tutti quelli che lo hanno preceduto negli ultimi quindici anni o giù di lì, doveva far saltare come un tappo, a stretto giro.

A nulla servono le rassicurazioni del governo Tsipras, che promette di remunerare la liquidità dei comuni al 2,5% della banca centrale greca contro l’1% delle banche commerciali, oltre a renderla disponibile “entro 48 ore” in una “data successiva” che ad oggi alberga confortevolmente nel grembo di Giove, parlando di prodotti tipici locali. Sublime la giustificazione di Dimitris Mardas, vice di Yanis Varoufakis: “abbiamo un problema di raccolta di imposte che ha causato sviluppi inattesi”. Forse se non si fosse promesso in campagna elettorale di cancellare l’equivalente dell’Imu la gente non si sarebbe sentita incoraggiata a smettere di pagarla, confidando nella non particolarmente efficiente amministrazione finanziaria dello stato, chissà. Forse lo “sviluppo inatteso” parte da lontano.

Ed in modalità “compagni contro” si pone il sindaco comunista di Patrasso, terza città della Grecia, che accusa il governo di

«Saccheggiare le nostre riserve di liquidità mettendo quindi a rischio il funzionamento dei servizi locali che sono di cruciale importanza per la gente comune»

Ma l’apoteosi la raggiunge il sopracitato sindaco di Atene, che ha chiesto aiuto all’Europa, nella persona della commissaria agli Affari Regionali. Che ovviamente ha replicato che la Ue nulla c’entra con queste vicende. E’ comunque affascinante, una situazione in cui un’ampia maggioranza di greci esprime giudizio positivo sull’operato del proprio governo ed una ancora più ampia (ed in crescita) non scambierebbe il suo fustino di euro per due (o più) fustini di dracme, mentre invoca la protezione dell’Europa, matrigna neocoloniale contro cui si batte il governo Tsipras. Ai greci Escher fa evidentemente un baffo.
 

tommy271

Forumer storico
Credit Suisse: Probabilità del 75% per accordo Grecia - UE e il 5% per il pieno collasso economico

2015/04/22 - 13:04


20% possibilità di imporre controlli valutari






La "situazione greca" evoluzione problema non per la Grecia, ma per la BCE.
Indica l'attuale analisi alla voce "della Grecia di un calendario data" (Diario di Grecia) al Credit Suisse, il quale sottolinea che la data più importante per la Grecia è il 20 luglio.

Il Credit Suisse ritiene che la data di emissione del 20 luglio, equivale all'importanza del 20 marzo 2012, data in cui era chiaramente visibile in anticipo come un ostacolo importante.

Solo che questa volta la quantità di moto è più sottile.
Il versamento della quota di 7,2 miliardi di Euro è essenzialmente un ritorno dosi indietro all'Eurosistema.

La valutazione di probabilità è sostanzialmente invariato.

Nel 75% le possibilità di un accordo alla fine dell'anno, il 20% di probabilità di imporre controlli sui cambi e 5% del pieno collasso probabilità economiche.

False dichiarazioni sulla "Grexit", danno lentamente ma inesorabilmente il loro posto nel dibattito sui controlli valutari e di emissione pagherò governativi.

Ma la possibilità di fallimento dà ancora luogo a un'analisi erronea secondo Credit Suisse.

Ad esempio, "La Grecia potrebbe default sul suo debito e restare nell'euro"?
Teoricamente si potrebbe, come poteva la California per uscire dalla zona del dollaro.

Infatti, Credit Suisse rimane del parere che "lasciare il UEM Grecia sarà un modo costoso per tutti gli interessati, e questo significherebbe il fallimento sistemico del sistema bancario greco e probabilmente altri sistemi.

Tuttavia, la possibilità di un "sonnambulismo istantanea" o "error tragica" rimane.

Secondo Credit Suisse la possibilità di tale potenziale è del 5%.

Tuttavia, la banca svizzera ritiene che le obbligazioni greche sono ancora un bene premium, così continua a credere che siano a prezzi interessanti.
Volatilità rimarrà forte, ma non vede alcuna ragione per fermarsi in vista della data cruciale del 20 luglio.

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