Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (4 lettori)

tommy271

Forumer storico
Venizelos: Triste che ora Tsipras è d'accordo con il punto di vista del FMI





Come deplorevole vetrina Evangelos Venizelos che Alexis Tsipras ha scoperto l'ultimo giorno della campagna per il referendum il punto di vista del FMI sul debito.


Commentando le dichiarazioni di oggi del primo ministro, il signor Venizelos ha sottolineato che, pertanto, spiegare perché è indispensabile che un forte "sì" Domenica. "E 'triste l'ultimo giorno della campagna di cinque giorni solo per il referendum di divisione imposto, il signor Tsipras a' 'scoprire' 'vista del FMI sul debito. Vista con il quale sembra essere d'accordo ", ha aggiunto.


Questi punti di vista del signor Tsipras ha continuato il signor Venizelos, diciamo cinque mesi di un proprio governo tutto esacerbato finanzia i dati del paese, che riguardano le previsioni per la dinamica del debito e portare a concordare con le modifiche dei parametri della zona euro allora dell'intervento 2012 in debito e non hanno alcun legame con l'irresponsabilità elettorale di Syriza su azioni unilaterali.


"Sono l'antitesi del populismo a buon mercato fatta alla Camera" Comitato "la signora presidente del Parlamento e rompere le porte aperte a partire dal 2012, sotto forma di impegni precisi dell'Eurogruppo, che lo stesso signor Tsipras interrogato paese leader un referendum è scaduto con il programma di sostegno dell'economia greca, parte del quale è stato l'impegno a migliorare ulteriormente gli interventi in debito ", ha detto.


Nella sua dichiarazione, il signor Venizelos ha ribadito che il debito è la parte facile della negoziazione con l'UE, perché l'intervento del 2012 (psi, taglio di capelli, la ristrutturazione) ha reso facile e sicuro le loro prossime mosse. Basti continuato ad accordarsi sulle questioni del deficit / avanzo primario e sui temi della competitività dell'economia greca, a dire "la verità al popolo greco, anche ora, all'ultimo momento, da parte di coloro che sono abituati a facili cinque anni, come menzogne ​​anti-ordine opposizione e cinque mesi adesso i trucchi di comunicazione facile come governo e quelli portato alla chiusura delle banche e le code dei pensionati ".





(Iefimerida)
 

ZioJimmy

Forumer storico
* Normalmente il referendum Domenica, secondo la decisione del Consiglio di Stato.

Niente, a questo punto, non ci resta che aspettare l'esito del referendum che, purtroppo, segnerà il nostro futuro.

Nel mentre, io mi ibernerò in una sorta di silenzio stampa.


Quindi per cui, AMICI, COLLEGHI...


IN BOCCA AL LUPO A TUTTI.
 

Giak71

Forumer storico
Era praticamente identica, ma la risposta è stata "ci dispiace, ora è troppo tardi".
Del resto, i due hanno fatto troppe giravolte in questi mesi, troppe volte hanno promesso cose che non hanno mantenuto. Se dipendesse da te, gli presteresti un solo centesimo? Come potresti pensare che manterrebbero un qualsiasi impegno?

Alla luce di tutto cio' e meno male che si e' capito bene che Pippas e Varuf sono totalmente inaffidabili ,
ANCHE IN CASO CI SIA UN ESITO POSITIVO , penso che il prisieguo delle trattazioni sia moooolto duro.

Non c'e' tempo , Grecia ha bisogno di soldi , paura , volatilita' ecc ecc .
Ahime la vedo una estate .. se basta lunga lunga
 

siria3

Banned
Niente, a questo punto, non ci resta che aspettare l'esito del referendum che, purtroppo, segnerà il nostro futuro.

Nel mentre, io mi ibernerò in una sorta di silenzio stampa.


Quindi per cui, AMICI, COLLEGHI...


IN BOCCA AL LUPO A TUTTI.
Altrettanto ! Io ho il 40% circa e tu a quanto sei arrivato ?
 

Giak71

Forumer storico
Niente, a questo punto, non ci resta che aspettare l'esito del referendum che, purtroppo, segnerà il nostro futuro.

Nel mentre, io mi ibernerò in una sorta di silenzio stampa.


Quindi per cui, AMICI, COLLEGHI...


IN BOCCA AL LUPO A TUTTI.

Se va male , tutti fratelli di bond.
Se andra' bene io proporrei di trovarci da qualche parte tutti insieme x un week end.
Il posto e' indifferente... ( magari in Grecia ah ah ) .

E da ora allacciamo le cinture che le montagne russe di notizie iniziano.
 

C.Bonacieux

Forumer attivo
Cosa succede se vincono i Sì o i No in Grecia - Il Post

Se vincono i No
È lo scenario più complicato e incerto. Il governo Tsipras uscirebbe dal referendum immediatamente rafforzato e potrebbe ripresentarsi davanti alle autorità europee con una nuova legittimazione popolare, chiedendo e sperando di ottenere modifiche favorevoli alle richieste dei creditori per ottenere un nuovo prestito. La vittoria del No sarebbe anche una sconfitta politica per i leader europei che hanno sostenuto la linea più dura, come la cancelliera tedesca Angela Merkel, e che hanno scommesso su un indebolimento del governo Tsipras e delle posizioni della Grecia.
Tsipras ha detto che la vittoria del No farebbe ripartire i negoziati e permetterebbe di ottenere un accordo migliore per la Grecia, ma non sarebbe comunque facile: la ragione è che in ogni caso la Grecia sta finendo i soldi e senza un prestito internazionale è destinata alla bancarotta, che vinca il Sì o che vinca il No. Per usare una metafora, anche con una vittoria del No il manico del coltello rimane dalla parte dei creditori.
Senza un prestito internazionale – che potrebbe anche non arrivare dall’UE, in una situazione estrema: negli ultimi mesi si sono fatte parecchie ipotesi astratte anche su un ruolo della Russia – la Grecia tra poche settimane non avrebbe più soldi per pagare stipendi, pensioni e servizi, e il suo sistema bancario collasserebbe. In una situazione del genere, l’unica cosa che la Grecia potrebbe fare sarebbe stampare una nuova moneta. La Grecia non uscirebbe istantaneamente dall’euro, anche perché si tratta di qualcosa senza precedenti e non è del tutto chiaro come dovrebbe avvenire tecnicamente: le due valute potrebbero coesistere per un certo periodo.
Se tornasse in vigore la dracma, la valuta della Grecia prima del suo ingresso nell’euro, ci sarebbe una notevole perdita del valore di acquisto della nuova moneta. Secondo gli analisti la capacità di acquisto sarebbe del 30-40 per cento inferiore rispetto all’euro, anche perché il governo potrebbe avvantaggiarsi di una bassa valutazione della moneta. I debiti internazionali della Grecia però rimarrebbero in euro, così come le cifre da pagare per ottenere energia e comprare beni dall’estero. In breve tempo l’inflazione potrebbe aumentare sensibilmente, rendendo il valore della dracma molto basso rispetto a quello dell’euro. La valuta resterebbe in ballo sul mercato dei cambi per almeno un paio di mesi prima di stabilizzarsi: ma nulla esclude che in tutto questo l’economia del paese continui a peggiorare, tanto da rendere necessario a un certo punto l’avvio di un negoziato per un nuovo prestito internazionale, e tornare daccapo. Alla base di tutta questa situazione ci sono cose che prescindono dalla moneta: il cattivo stato di salute dell’economia greca, che esporta pochissimo, ha un’enorme evasione fiscale e un tasso di disoccupazione altissimo.
 

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