Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Il punto fondamentale della discussione e' questo: poiché il decennale greco e' step up il rendimento da considerare deve fare riferimento alla cedola attuale o alla cedola media? Siccome quella attuale e' del 2% e quella media supera il 3% e' chiaro che per un titolo quotato 57-58 la differenza non è certo minima

Intanto per quanto riguarda "rendimenti" e "curva" ... il decennale rende 10,308%, il quindicennale 10,864% ed il trentennale il 9,454%.

Il rendimento si considera sull'attuale cedola pagata.

Nonostante siano step-up, quando ci sarà una cedola più alta verrà ricalcolato il tutto.
Non sfugge che una "media" sia diversa tra un decennale che usufruisce di una cedola al 4,3% per uno o due anni, rispetto ad un trentennale che ne usufruisce per 20 anni.
 
OT...ma comunque importante...

SPAIN ECON: Unemployment rate unexpectedly falls to 26.26% in Q2 vs. 27.20% forecast, 27.16% in Q1
 
Ok, ognuno faccia i suoi calcoli come meglio crede, però resto dell'idea che se si calcolano i rendimenti nel modo che mi sembra più naturale e corrispondente alla realtà, ossia sulla cedola media, la curva non è anomala

Capisco il tuo ragionamento ma ... bisogna partire da un dato certo e comunemente accettato.

Tra l'altro, quello che vale è il prezzo di ogni singolo titolo ... indiscutibile, le variazioni dello spread ci servono per annusare l'aria che tira.

Altrimenti lo stesso ragionamento potremmo farlo sul debito/PIL (includiamo anche quello privato?) o sul calcolo dell'inflazione.
 
Le prime aperture:

Borsa di Atene, ASE a 838 punti -0,38%.

Lo spread oscilla stabile/positivo a 859 pb.

Benchmark Francoforte, invariato, bid/ask 57,10 - 58,10.
 
Lo spread non esiste in natura, e' solo una formula convenzionale e come tale si può decidere di calcolarla in un modo, in un altro o in un altro ancora, poco importa...quel che conta e' capire se un certo assetto della curva dei rendimenti rivela o meno un rischio immediato anomalo, e secondo me la risposta e' "no", per i motivi che ho spiegato

Rischi nell'immediato non ne vedo neanch'io...

Ma i miei dati mi dicono che il rendimento del trentennale è inferiore a quello del decennale ... quindi curva invertita.

Il rendimento attorno al 10% è insostenibile per un ritorno a nuove emissioni (rendimenti sopra il 7% richiedono l'intervento della Troika).

Quindi, si vede la luce in fondo al tunnel (la situazione è certamente migliore rispetto a rendimenti intorno al 20% e spread a 2500 pb.) ma i numeri ci dicono che siamo ancora al buio.
 
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Rinviata la presentazione della relazione della Commissione europea per la Grecia



Rinviata la presentazione della relazione della Commissione europea sul programma greco, che era prevista per questo pomeriggio per la valutazione.
Questa mossa, da parte della Commissione europea, relativa alla proroga di un paio di giorni fino al rilascio della dose di 4 miliardi di euro.
Una delle 22 dosi prerequisiti in sospeso.

 
Eurobank: gestibili i costi di servizio del debito nel prossimo decennio








Il più alto nella zona euro rimane il rapporto tra debito pubblico e PIL in Grecia, nonostante la misura senza precedenti nella aggiustamento fiscale è stato fatto negli ultimi tre anni.

Indicativo, come affermato in uno studio di Eurobank, l'attuale scenario macroeconomico prevede Troika nuovo massimo per il debito pubblico greco al 175,8% del PIL nel 2013 prima graduale ridimensionamento di partire dal 2014.

L'aumento previsto del rapporto debito pubblico-PIL del paese da circa 19 punti nel 2013 dovrebbe portare lo più dal "effetto valanga". Questo fenomeno si riferisce al aumento automatico del debito-PIL a causa della permanenza del tasso nominale di variazione del prodotto nazionale lordo ai livelli molto più bassi rispetto al tasso medio di interesse nominale sul debito totale.

Secondo le nostre stime, l'effetto della palla di neve dovrebbe quasi completamente eliminato l'anno prossimo e inversa (cioè di contribuire alla riduzione automatica del rapporto debito-PIL) dal 2015 in poi.

Si noti che il tasso nominale annuo medio del debito pubblico della Grecia dovrebbe essere solo 3,1% nel prossimo decennio, rimane tra i più bassi della zona euro.

Come osservato nello studio, la copertura stimata del finanziamento della differenza Troika nel programma di finanziamento esistente di Grecia di 4,6 miliardi di euro del secondo semestre del 2014 (e circa 11 miliardi di euro totali per il periodo 2013-2016), non vi è, in bisogno di un ostacolo insormontabile.

A più lungo termine, la nostra analisi fornisce rapido declino indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche nel prossimo decennio a seguito delle misure annunciate nella dell'Eurogruppo 26/27is novembre 2012 e soprattutto 10 anni posticipando il rimborso degli interessi sui suoi prestiti ( o dovrebbe ricevere) il paese del meccanismo di sostegno dell'EFSF. Secondo i nostri calcoli, il programma greco di finanziamento cumulato indiretta per il periodo 2012-2022 a seguito delle misure di cui sopra è pari a circa 43,5 miliardi.

A condizione che i relativi indicatori macroeconomici e fiscali di economia greca si evolveranno in linea con lo scenario di base della troika, ci aspettiamo che il previsto cumulativo carenza di finanziamenti del Governo generale a scendere sotto i 10 miliardi di euro per il periodo 2017-2020. Anche notare che questa previsione assume una riduzione del totale emissione buoni del Tesoro pubblico greco a 9 miliardi di euro dal 2016 da circa 15 miliardi di euro, il che è in questo momento.

Quanto sopra, in combinazione con: a) l'allungamento dei tempi medi di maturità del debito pubblico greco (a 17 anni, quasi il doppio del periodo della media corrispondente della zona euro) e b) il fatto che attualmente il 90% del debito il paese è in possesso del settore ufficiale suggeriscono un calo significativo dei costi del servizio del debito e di rischio di cambio (rischio di ribaltamento) del debito greco.

Questi sviluppi non sono affatto fattore compiacente dal lato greco. Eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi del programma di adeguamento e / o lo scenario macroeconomico di base troika dovrebbe creare ulteriori esigenze di finanziamento di pubblico greco e peggiorare le prospettive per la fornitura di nuove misure di sgravio del debito greco (OSI) da istituti di credito ufficiali .


***
Da leggere.
Le valutazioni di Eurobank (banca greca).


 
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Mercato defunto ...



di Dimitri Zantzas








Resta debole e Giovedi attività di negoziazione in Borsa di Atene, dove ci sono voluti circa 60 minuti per mettere in pratica un ultimo titolo-caps ...

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In un clima di completa stasi, l'indice generale alterna segno nel corridoio di soli 4 unità, mentre il mercato ancora non trova catalizzatori che chiarirà l'orientamento.

È interessante notare, tuttavia, si gira verso la questione del versamento della prossima tranche del prestito alla Grecia.

In attesa di soddisfazione e ultima questione in sospeso per quanto riguarda i "requisiti" che la mobilità dei dipendenti pubblici, si è deciso di rinviare la presentazione della relazione della Commissione europea, che è stato originariamente prevista per oggi sullo stato di avanzamento del programma di greco regolazione.


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Incontro con volumi deboli e accumulo ai livelli attuali attesi per oggi Beta Securities, in attesa di nuova EuroWorkingGroup teleconferenza domani.

La scheda, l'indice generale è a 837,28 unità con perdite del 0,47%, mentre in precedenza è stato rafforzato marginalmente dal 0,05%.

Per l'indice di banche perdite formate in 0,91% a 118,87 punti.

Finora ha gestito l'ASE volume di 4,2 milioni di unità di valore € 4.300.000.

Un totale di 37 titoli scambiati in territorio negativo, 33 supportato e 7 scambiato invariato.

 
Intanto per quanto riguarda "rendimenti" e "curva" ... il decennale rende 10,308%, il quindicennale 10,864% ed il trentennale il 9,454%.

Il rendimento si considera sull'attuale cedola pagata.

Nonostante siano step-up, quando ci sarà una cedola più alta verrà ricalcolato il tutto.
Non sfugge che una "media" sia diversa tra un decennale che usufruisce di una cedola al 4,3% per uno o due anni, rispetto ad un trentennale che ne usufruisce per 20 anni.

Ok, ognuno faccia i suoi calcoli come meglio crede, però resto dell'idea che se si calcolano i rendimenti nel modo che mi sembra più naturale e corrispondente alla realtà, ossia sulla cedola media, la curva non è anomala

I calcoli vengono svolti sulle cedole effettive alle date effettive e la curva (effettivamente ;)) risulta leggermente invertita, v. sotto.
 

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Capisco il tuo ragionamento ma ... bisogna partire da un dato certo e comunemente accettato.

Tra l'altro, quello che vale è il prezzo di ogni singolo titolo ... indiscutibile, le variazioni dello spread ci servono per annusare l'aria che tira.

Altrimenti lo stesso ragionamento potremmo farlo sul debito/PIL (includiamo anche quello privato?) o sul calcolo dell'inflazione.
Tommy, se ragioniamo solo sulla cedola attuale sbagliamo in pieno. Prova a pensare a che cosa si indicherà il giorno prima che la cedola salga al gradino superiore e cosa il giorno dopo. Avremmo un titolo che il giorno prima rende, poniamo, il 9% e il giorno dopo, allo stesso prezzo, più del 10. O prova a pensare di applicare lo stesso ragionamento ad un zero coupon: poiché non rende nulla fino all'ultimo, rendimento 0% per tutta la vita :eek: (e magari 100% l'ultimo giorno, che proporzionato alla durata farebbe qualcosa tipo 50000%)?
Non credo proprio che "ognuno si calcoli come vuole", non tener conto dello s.u. è fortemente fuorviante. Da "denuncia" se me lo fa la banca. Ehm ...
 

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