Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3

Fugnoli:
""""Anche la Grecia, per il momento, non ci impensierisce troppo. La Germania non vuole che la Grecia esca dall’euro perché questo potrebbe produrre danni sistemici. È quindi la Merkel, non Tsipras, a trovarsi oggi nella situazione più difficile. L’America le chiede di darla vinta a Tsipras in cambio di un atteggiamento meno filorusso da parte di Atene. Cedere alla Grecia significa però incoraggiare Podemos in Spagna e spostare Italia e Francia su posizioni frondiste. Cedere, d’altra parte, significa anche pagare un prezzo alto nei confronti dell’opinione pubblica tedesca, che chiede invece di non cedere di un millimetro.

La soluzione, come sempre, sarà quella di far fare il lavoro sporco alla Bce. """

domanda: in che modo??
La soluzione può già essere nelle mani di Draghi??
 
Tutto ok (vedo che come un indimenticabile forumer inizi a coltivare l'abile tecnica dialettica del paradosso),
io non riesco ad esprimere questo punto come vorrei (mi piacerebbe che Givemeleverage, che non ne sbaglia una, mi aiutasse ad esporlo) : non è interesse di uno che presta dei soldi verificare che questi vengano spesi in maniera corretta ? Non è interesse di un creditore verificare che i tagli promessi siano volano di crescita economica ?
Potrei andare avanti parlando di parassiti, di evasori fiscali, di categorie protette etc etc-

L'unico dato che Federico Fubini (Tommy sei un cattivello :no:) si è dimenticato di notare è la disoccupazione greca. Sono persone che votano e sono disperate (cioè non gliene frega niente dell'Eurogruppo, sono anni che ne sentono parlare, ma le loro condizioni sono solo peggiorate).

Sarebbe a questo punto necessario che "i creditori" si domandassero :
- il debito greco è sostenibile ?
- vogliamo ammazzare questo debitore o provare a tirarlo fuori ?
- siamo così sicuri che abbiamo tanto da guadagnrci da una Grexit ?
- se si potesse tornare indietro non sarebbe stato meglio pretendere da Samaras provvedimenti interni più duri per certe categorie "protette" invece di guardare solamente i numerini che l'affamatore del suo popolo (è un dato oggettivo) ci ha portato ?
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Se non vi è un minimo riconoscimento che le cose devono reciprocamente cambiare il colpevole verrà sicuramente fucilato. E da quella sera cenerà nell'Ade (concedimela). Ma non so quanti saranno a gioire il giorno dopo .


Caro Rott, tu fai tante domande, ma fin'ora poche risposte. :lol:
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Non credo tu abbia bisogno d'aiuto. :)
Il mio punto di vista l'ho già esposto: la responsabilità principale dell'attuale stato di cose in Grecia è della classe dirigente greca.
La critica che si può e deve fare alle varie istituzioni EU è di aver sostenuto quella classe dirigente perché faceva comodo.
I politici tedeschi (leggevo minuti fa un'intervista sullo Spiegel) ora si trincerano dietro la sovranità del paese, del tipo: noi abbiamo proposto alla Grecia di aiutare nella riforma del loro sistema fiscale, in modo da tassare anche le classi più ricche ma non potevamo costringerli a farlo.
A me pare invece che su queste (e altre questioni analoghe) si poteva e doveva fare di più, come dici tu la sostenibilità della politica economica greca era ed è interesse diretto dell'EU quindi fermarsi al numerino del bilancio pubblico è stato miope (eufemismo).
La verità è che Samaras era comodo, era prevedibile, parlava la stessa lingua che si parla nei salotti tedeschi, francesi, italiani.
Era simpatico a tutti, anche qui sul forum avessimo potuto votare penso che gli avremmo dato % bulgare.
Con tutte queste vibrazioni positive, il fatto che avesse scientemente scelto di affamare il popolo greco per proteggere interessi elitari non è forse un dettaglio facile da scordare? :-o

Ma veniamo a Syriza: hanno altre proposte a parte il taglio del debito?
Si stanno imbarcando in una lotta contro i mulini a vento che non serve assolutamente a nulla.
La Grecia è una delle nazioni in EU che dedica meno risorse finanziarie al servizio del debito, il loro tasso d'interesse medio è più basso di quello tedesco (2,4% contro il 2,7%: verificate che sono dati dello Spiegel, si sa mai che questi tedeschi tirino acqua al proprio mulino :D)
Il taglio del debito darebbe forse da mangiare agli affamati o un lavoro ai disoccupati?
Si dedichino a questioni più importanti.
 
Ultima modifica:
Interessante l'intervista alla televisione ARD di Varoufakis.."don't ask for and haircut, we are going to give you an extension of maturities and reduction in interest rates".

Praticamente un ulteriore riduzione degli interessi ed estensione è cosa già fatta.
 
Varoufakis: "Mercoledì scorso, la proposta completa del debito di Atene"











"Presenteremo una proposta globale (debito della Grecia) Mercoledì," ha detto il ministro delle Finanze Sabato pomeriggio Yanis Varoufakis, come riportato da agenzia di stampa Reuters.

Mr. Varoufakis cui la riunione dell'Eurogruppo di Mercoledì prossimo, in cui questi saranno secondo fonti attendibili, il capo della Banca centrale europea, Mario Draghi e il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde.

La redazione del bilancio della politica del governo, ma anche la trattativa critico con istituti di credito, è stato al centro del dibattito nel corso della riunione del Consiglio direttivo nel pomeriggio Sabato.
Nello sviluppo è la riunione del gruppo parlamentare di Syriza.

L'incontro sarà una discussione dettagliata di atteggiamento del governo nei confronti dei creditori davanti dell'Eurogruppo Mercoledì e Giovedi Summit.


Con Lazard


Nel frattempo, incontro con la Casa Lazard era mezzogiorno Sabato il ministro delle finanze Yanis Varoufakis.

La Lazard si impegna a sostenere la traccia negoziale del governo nei confronti dei suoi creditori sulle questioni del debito e l'attuazione del programma greco.

"Quando si va in tribunale (Ed:. Significa dell'Eurogruppo) avete bisogno di migliori avvocati" avrebbe reso dal ministro delle Finanze.


Le dichiarazioni politiche


La discussione delle dichiarazioni programmatiche del governo inizierà Domenica e si concluderà Martedì votando.

Nelle dichiarazioni politiche che il governo si aspetta di precisare il programma del governo, e gli assi delle posizioni per l'accordo-ponte proposto di istituti di credito.

Secondo fonti governative, le dichiarazioni politiche riguarderanno due parti:

a) I primi cinque mesi (fino a fine giugno), in relazione al programma ponte
b) i prossimi 3,5 anni.


Secondo le stesse fonti le priorità del governo è quello di fermare la crisi umanitaria, riavviare l'economia e il piano nazionale di riforma.

Infine, come ha dichiarato "il governo parla il linguaggio della verità, o di dire al Parlamento o l'Eurogruppo».

(Ta Nea)
 
Interessante l'intervista alla televisione ARD di Varoufakis.."don't ask for and haircut, we are going to give you an extension of maturities and reduction in interest rates".

Praticamente un ulteriore riduzione degli interessi ed estensione è cosa già fatta.

Credo che su questi argomenti l'accordo si trova ;).

I problemi sono sul bilancio e su tutta la politica economica per conseguire un ritorno del debito/PIL al 120% nel 2020.
 
Credo che su questi argomenti l'accordo si trova ;).

I problemi sono sul bilancio e su tutta la politica economica per conseguire un ritorno del debito/PIL al 120% nel 2020.

mah speriamo cmq hanno già detto che un surplus dell'1% sono disposti ad averlo..non è il 4,5% concordato ma cmq non è catastrofico...

Quanto diverge la traiettoria debito/pil con questo 1-1,5% invece del 4,5%?
 
"
Un mondo traboccante di debito

L'economia mondiale è ancora costruito sul debito. Questo è l'avvertimento di oggi dalla divisione di ricerca di McKinsey che stima che dal 2007, la pagherò di governi, imprese, famiglie e imprese finanziarie in 47 paesi è cresciuto di 57.000 miliardi dollari a 199.000 miliardi dollari, con un aumento pari a 17 punti percentuali del prodotto interno lordo.

Anche se non è un grosso guadagno come l'impennata 23 punto in debito assistito nei sette anni prima della crisi finanziaria, i nuovi dati fanno beffe della speranza che l'agitazione e la successiva recessione globale avrebbero messo il mondo su un percorso più sostenibile. Governo debito solo ha gonfiato da 25.000 miliardi dollari nel corso degli ultimi sette anni e le economie in via di sviluppo sono responsabili di quasi la metà del guadagno complessivo . McKinsey vede pochi motivi per pensare che la traiettoria della crescente leva finanziaria cambierà tanto presto. Qui ci sono tre aree di particolare interesse:"


Debt In The Time Of Wall Street | Zero Hedge

"Debito In The Time Of Wall Street"
 
Grecia: Varoufakis, "apriamo una porticina anche per l'Italia"
Agenzia Giornalistica Italia
Agenzia Giornalistica Italia – 2 ore 5 minuti fa
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(AGI) - Roma, 7 feb. - "Dei funzionari italiani, non vi dico di quale grande istituzione, mi hanno avvicinato per dirmi che sono solidali con noi, ma che non possono dire la verita' perche' anche l'Italia e' a rischio bancarotta e temono conseguenze da parte della Germania".Vedi le foto
(AGI) - Roma, 7 feb. - "Dei funzionari italiani, non vi dico di quale grande istituzione, mi hanno avvicinato per dirmi che sono solidali con noi, ma che non possono dire la verita' perche' anche l'Italia e' a rischio bancarotta e temono conseguenze da parte della Germania".
(AGI) - Roma, 7 feb. - "Dei funzionari italiani, non vi dico di quale grande istituzione, mi hanno avvicinato per dirmi che sono solidali con noi, ma che non possono dire la verita' perche' anche l'Italia e' a rischio bancarotta e temono conseguenze da parte della Germania". Lo dichiara il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, in una intervista esclusiva a "Presadiretta" su Rai3. "Una nuvola di paura negli ultimi anni ha avvolto tutta l'Europa. Insomma, stiamo diventando peggio dell'ex Unione Sovietica", ha aggiunto il ministro del governo Tsipras. "Noi greci non abbiamo il monopolio della verita'. Cio' che possiamo fare per il resto dell'Europa, e specialmente per l'Italia, e' aprire una porticina verso la verita'. Non possiamo trovare noi stessi la verita', ma possiamo - ha affermato ancora Varoufakis - aprire la porta e fare in modo che voi possiate raggiungerci. In questo modo potremo passare tutti dall'oscurita' dell'attuale austerity, verso la luce di un dibattito europeo razionale e ragionevole". "Ci troviamo in una situazione da vera e propria crisi umanitaria. Ci sono persone che dormono lungo le strade, che hanno fame, persone che avevano posti di lavoro, case, persino negozi, sino a due-tre anni fa e adesso non hanno niente", ha spiegato il ministro delle Finanze greco. "Noi dobbiamo occuparci di questa crisi, immediatamente, perche' non e' giusto, perche' una capitale europea che vive una crisi umanitaria cosi' grande non ci portera' in un'Europa piu' democratica. Questa e' la prima priorita'". La seconda priorita' del governo Tsipras "e' che dobbiamo presentare una serie di proposte sul tavolo dell'Unione Europea, della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale, per porre fine a questo circolo vizioso che noi stessi stiamo producendo, perche' ormai la crisi umanitaria ha superato i confini della Grecia e tocca tutta l'Europa". La terza cosa da fare e' "presentare un elenco completo di riforme per cambiare questo Paese in maniera radicale, tale per cui se anche superiamo questa crisi, la Grecia non si debba mai piu' trovare nella situazione in cui si e' trovata nel 2010". A una domanda sul perche' la Germania dovrebbe accettare una rinegoziazione del debito greco, Varoufakis ha risposto: "Nel 2010, lo Stato greco e' andato in bancarotta. E l'Europa ha risposto concedendo alla Grecia il prestito piu' grande di tutta la storia. Ora, anche un bambino di 8 anni poteva capire che la storia non era destinata a finire bene. Se sei in bancarotta, significa che non sei in grado di ripagare i prestiti che ti sono stati concessi. Non puo' funzionare". Questo, secondo il ministro delle Finanze, "e' il motivo per cui la Grecia oggi si trova in uno stato ancora peggiore rispetto al 2010". Il problema, spiega, "non e' che l'Europa non ci abbia dato denaro a sufficienza. Il problema e' che ce ne ha dato troppo e che meno del 9% di tutti questi soldi e' andato alla Grecia. Tutto il resto e' andato ad alimentare la finzione che stessimo ripagando il debito che non eravamo in grado di ripagare. Pertanto, cio' che noi oggi vogliamo spiegare ai nostri partner europei e' che questa irrazionalita' deve essere affrontata, una volta per tutte". Per Varoufakis e' in gioco l'integrita' stessa dell'Europa :"Quando si dice ad un Paese dell'Europa 'dobbiamo salvarvi', 'dobbiamo mantenervi all'interno dell'euro', che si tratti dell'Italia che lo chieda alla Grecia, della Germania che lo chieda all'Italia, perche', diciamocelo, la situazione del debito italiano e' insostenibile, quando iniziamo a pensare in questo modo, l'Europa entra in un periodo di de-costruzione. Vogliamo davvero che l'Europa inizi a frammentarsi?". Gli unici a trarne vantaggio "sono Marie Le Pen, quelli di Alba Dorata qui da noi, Nigel Farage in Gran Bretagna, tutti quelli che in definitiva odiano la democrazia europea. Io quindi - conclude il ministro greco - metterei in guardia chiunque si accinga a pensare strategicamente di amputare la Grecia dall'Europa. Perche' questo e' molto pericoloso. A chi tocchera' dopo di noi? Al Portogallo? Cosa succedera' quando l'Italia scoprira' che e' impossibile restare all'interno della 'giacca stretta' dell'austerity?". (AGI) .
 
Altra retromarcia del Ministro Finenze greco

Interessante l'intervista alla televisione ARD di Varoufakis.."don't ask for and haircut, we are going to give you an extension of maturities and reduction in interest rates".

Praticamente un ulteriore riduzione degli interessi ed estensione è cosa già fatta.


Continuano le retromarce del Governo greco! Credo che abbia ragione Tommy sul fatto che un accordo sul debito si troverà.
Guardando i fatti e meno le sensazioni:
I prezzi stanno resistendo intorno a 50 sia sulla vittoria elettorale di Syriza e al suo programma infarcito di demagogia e minacce (uscita dalla Nato), sia sulla riduzione di accesso alla liquidità, sia sulla riduzione di rating. Le peggiori notizie sembrano già scontate dai prezzi, tranne l'annuncio di hard default e ritorno alla dracma. In questo caso credo che le quotazioni potrebbero scendere per i minibond a livelli che non è il caso di ipotizzare.
Solo stop loss o meglio stop disaster dolorosi (da stabilire adesso) potrebbero in quel caso ridurre i danni di quote di ptf formatisi in area pmc 60 o 65.
Mantengo quota del 20% di ptf in Grecia, ma in caso di prolungamento temporale di quota 50 potrei arrivare alla percentuale max del 33% (un terzo di tutto il ptf).
Ciao, Giuseppe
 
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