Grillo al 24% di media, circa

Se qualcuno li compra come una banca centrale non è detto che rappresentino l'inflazione attesa.. perchè sono artificialmente manipolati... tra parentesi una curva piatta manipolata serve a tenere basso il tasso di indebitamento e fa fare meno utili al sistema finanziario evitando che gli stessi vadano in speculazione....

Guarda che il movimento recessivo degli ultimi 15 anni era ampiamente prevedibile anche prima e noi non abbiamo fatto niente per evitarlo aldilà dell'euro... nessuna riforma strutturale, sempre meno investimenti industriali non solo pubblici ma anche privati, una burocrazia sempre piu autoalimnentantesi che con tassi di crescita in calo anche prima dell'avvento dell'euro non era piu sostenibile, l'euro ci dava la possibilità cambiare adottando un sentiero differente ma non siamo stati in grado di farlo ed ora dobbiamo adottare in nostro sistema di protezione sociale di welfare ecc ai paesi anglosassoni vcon tutti i rischi annessi e connessi...

E' più ampio. Il welfare occidentale europeo non è più sostenebile. Si basava sul concetto che ql lavori per te a costo zero. Quel ql ora lavora per sé stesso.
Va riformato in ogni caso.
L'euro poteva dare la possibilità, è vero. Ma l'Italia era in grado di accettarne la sfida?
Oppure si giocava sulla innefficienza della classe poilitica italiana?
Ritorniamo agli inizi della discussione.
Ora i numeri divano che dal 2004 le cose non andavano bene.
Dal 2008 era crisi patocca.
Nessuna ha mosso un dito.
E non lo sta muovendo.
E da qui ri-partiamo.
Per la curca piatta, ora non siamo nemmeno più padroni di sostenere il nostro debito: o la BCE compra o amen.
Quindi parliamo di aria fritta.
I grafici sono per leggere anche noi in anticpo, ove possibile, i movimenti del mercato.
Sono un trading system in sé.
 
Non puoi obbligare nessuno ad investire i suoi soldi da te. Puoi convincerlo che da te guadagna. Dunque gli devi garantire un ritorno dell'investimento. Diversamente sei fuori dall'economia capitalista. Il che a me sta bene. Ma quello che chiedi è un salto di pardigma tout court. E questo si è difficile da ottenere.
Con la svalutazione ci muoviamo entro lo stesso paradigma.
Dici che aumenta l'inflazione etc..? Vero. Ma di quanto? Forse meno di quanto si creda. Ma non è questo il punto: devi decidere, è meglio l'inflazione o è peggio morire strangolati senza fabbriche e lavoro?
Quale dei due mali è peggiore?
Lo Yen? Quelli hanno colto tutti di sorpresa. Dopo 20 anni di restrizione e controllo della spesa che li ha portati in deflazione ora ripartono. Come? Svalutando.
Ma loro battono moneta.
Per quanto riguarda la politica: semplcemente tutti a casa. Siamo stati letteralmente venduti. Ma questa è opinione personale.
Va da sé che se nn riformiamo la politica non ci sono speranze. Con o senza svalutazione.
Quello che si propone è di rimanere dentro il paradigma economico attuale.
Se poi ci fossero le condizioni per andare oltre, sarà bello esserci e farne parte.

Guarda che hanno fatto QE prima di tutti gli altri (si chiamava Zirp) ma non appena hanno smesso l'economia è ritornata dove prima.. e tra parentesi non è detto che aumenti l'inflazione (da loro non è successo) certo però che per non fare aumentare l'inflazione bisogna mantenere una bella fetta della popolazione in povertà o quasi... :-o allora la proposta è per migliorare le condizioni complessive o solo di qualcuno? ai Giapponesi la deflazione non dispiaceva ma questo aveva a che fare con la loro demografia.. ora cominciano a preoccuparsi perchè sentono la concorrenza di Corea e Taiwan proprio nei loro settori chiave...
 
[...]

convincere gli altri paesi dell'area che questa europa ci sta affosando a tutti a turno (leggevo da qualche parte che la renault va dai dipendenti francesi e gli dice che i salari in spagna costano il 20% in meno e che quindi si devono adattare o chiudono.. poi vanno dagli spagnoli e gli dicono che in romania la manodopera costa il 50% in meno e quindi si devono adattare... chiaro????)

Verissimo. Da qualche parte si deve pur incominciare.
Abbiamo un punto fermo:
- rinegoziare i trattati
il che equivale ad abbassare il valore dell'euro tramite M1.
Quello che fa la Fed, la BOA e ora anche il Japan.
Noi ancora no. Apparte il sole agostano del 2012
 
E' più ampio. Il welfare occidentale europeo non è più sostenebile. Si basava sul concetto che ql lavori per te a costo zero. Quel ql ora lavora per sé stesso.
Va riformato in ogni caso.
L'euro poteva dare la possibilità, è vero. Ma l'Italia era in grado di accettarne la sfida?
Oppure si giocava sulla innefficienza della classe poilitica italiana?
Ritorniamo agli inizi della discussione.
Ora i numeri divano che dal 2004 le cose non andavano bene.
Dal 2008 era crisi patocca.
Nessuna ha mosso un dito.
E non lo sta muovendo.
E da qui ri-partiamo.
Per la curca piatta, ora non siamo nemmeno più padroni di sostenere il nostro debito: o la BCE compra o amen.
Quindi parliamo di aria fritta.
I grafici sono per leggere anche noi in anticpo, ove possibile, i movimenti del mercato.
Sono un trading system in sé.

le cose non andavano bene da metà 80... la recessione di inizio 90 è stata durissima.. ne so qualche cosa perchè cercavo lavoro in quel periodo poi la discesa dei tassi per covergenza euro ci ha fatto credere di poter ancora star bene senza fare niente nel frattempo internamente.. mi ripeto all'infinito prima mettiamo a posto cio che no nfunzionsa domesticamente e poi facciamo il mazzo a chiunque e battiamo pugni sul tavolo e se necessario usciamo dalla Ue...
 
Guarda che hanno fatto QE prima di tutti gli altri (si chiamava Zirp) ma non appena hanno smesso l'economia è ritornata dove prima.. e tra parentesi non è detto che aumenti l'inflazione (da loro non è successo) certo però che per non fare aumentare l'inflazione bisogna mantenere una bella fetta della popolazione in povertà o quasi... :-o allora la proposta è per migliorare le condizioni complessive o solo di qualcuno? ai Giapponesi la deflazione non dispiaceva ma questo aveva a che fare con la loro demografia.. ora cominciano a preoccuparsi perchè sentono la concorrenza di Corea e Taiwan proprio nei loro settori chiave...

La svalutazione colpisce i grandi capitali. E, dunque, in proporzione anche l'inflazione.
 
Verissimo. Da qualche parte si deve pur incominciare.
Abbiamo un punto fermo:
- rinegoziare i trattati
il che equivale ad abbassare il valore dell'euro tramite M1.
Quello che fa la Fed, la BOA e ora anche il Japan.
Noi ancora no. Apparte il sole agostano del 2012

Noi abbiamo sempre sterilizzato e quindi di fatto non abbiamo stampato... il valore dell'euro deve essere piu basso anche perchè checche ne dicano i tedeschi i loro consumi interni devono crescere.. invece fanno skifo e da anni... noi abbiamo pagato la loro ristrutturazione con i nostri consumi e la bolla immobiliare spagnola irlandese ed i casini sul debito in portogallo gracia ed italia, ora loro con i loro consumi devono far ripartire le economie dell'area... ma ripeto intanto sistemiamo i nostri problemi strutturali e se poi gli altri se ne fregano faremo anche noi cosi...
 
La svalutazione colpisce i grandi capitali. E, dunque, in proporzione anche l'inflazione.

Se i capitali restano dove sono senno ciccia... pensa alle fuoriuscite di depositi dall'italia negli ultimi tre anni ed al rialzo del franco svizzero nel frattempo...
 
Facciamo un esempio

Pil= Consumi privati + Consumi pubblici + Investimenti + (Esportazioni - Importazioni)
esempio
Pil(2011)= 625 + 550 + 315 + (370 - 360)= 1500 miliardi di euro.
Adesso vediamo le probabili evoluzioni delle varie voci per l'anno in corso:
Pil (2012)= 615 + 530 + 300 + (365 - 350)= 1460 miliardi di euro.
Nell'anno in corso, dunque, l'evoluzione più probabile della congiuntura porterà una riduzione di 40 miliardi di Pil, pari al 2.7%.
Recessione del 2.7%, dunque.
Come potremmo contrastarla?
Svalutando la nostra moneta, incrementeremmo le esportazioni a 425 miliardi, subendo un aumento delle importazioni a 370 miliardi. Ciò significa che il Pil sarebbe rimasto a 1500 miliardi di euro, e ci saremmo evitati una recessione.
Quello che facevamo ai tempi della lira.
Se accanto a quella misura (svalutazione competitiva), avessimo adottato un provvedimento di aumento della domanda pubblica, portando i Consumi pubblici a 570 miliardi, il Pil 2012 sarebbe stato di 1540 miliardi in crescita del 2.7% sul 2011.
E se poi avessimo ridotto le tasse sui redditi bassi per consentire un incremento dei consumi privati da 625 a 645 miliardi, il risultato finale sarebbe stato un Pil di 1570 miliardi, con un incremento del 4.7% sull'anno prima.
Fermiamoci qui: la politica restrittiva ci porterà ad una recessione del 2.7%, mentre una politica espansiva di tipo ci porta ad una espansione del 4,7%.
Non solo: le entrate del 2012 con l'attuale previsione recessiva saranno di 660 miliardi (il 45% di 1460 miliardi), mentre nell'ipotesi espansiva avremmo avuto entrate per 675 miliardi (il 43% di 1570). Avremmo pagato meno (43% contro 45%) e lo Stato avrebbe incassato di più... e prima che, gettandovi in ginocchio, gridiate "Santo subito" (riferendovi alla immediata beatificazione del sottoscritto), sappiate che questa non è farina del mio sacco, ma di un tale Arthur Laffer, il quale teorizzò che le entrate fiscali potevano aumentare al diminuire delle aliquote.
Morale della favola: la Germania ci sta imponendo una politica economica che per noi è sbagliata.

Questo si diceva agli inizi del 2012. Stimando il pil a -2.7. Quello finale del 2012 di quanto è stato? Non ci siamo andati tanto lontano.
 
Se i capitali restano dove sono senno ciccia... pensa alle fuoriuscite di depositi dall'italia negli ultimi tre anni ed al rialzo del franco svizzero nel frattempo...

Il debito pubblico. Motivo per cui si prende tempo. La Grecia.
Non dobbiamo solo vedere il capitalista nostrano, ma i grandi investitori.
La Fiat chiude ma in una economia solida il contraccolpo viene riassorbito. Per una azienda che chiude altre ne aprono.
Ma se è il sistema intero in crisi allora le cose sono diverse. Qui parliamo di crisi del debito sovrano, dunque dell'intero sistema produttivo.
Tale crisi non può essere provocata da un singolo manigoldo industriale. Ancorché ricchissimo.
E' una impostazione strutturale che la provoca. E dunque alle scelte fra stati.
Quello che si è descritto fra Cina e Usa.
Se fosse solo un problemo Svizzero, sarebbe già risolto.
Parliamo di mld euro posseduti da un singolo investitore. E questo non può che essere un istituzionale.
In primo è lui che rischia. Prova ne è il ritiro dai tit di stato da parte dei "fratelli" tedeschi.
Poi vengono i vari Agnelli Berlusconi Moratti etcc..
E poi via via tutti gli altri.
Qui parliamo della cima della piramide.
A mio avviso
 
Facciamo un esempio

Pil= Consumi privati + Consumi pubblici + Investimenti + (Esportazioni - Importazioni)
esempio
Pil(2011)= 625 + 550 + 315 + (370 - 360)= 1500 miliardi di euro.
Adesso vediamo le probabili evoluzioni delle varie voci per l'anno in corso:
Pil (2012)= 615 + 530 + 300 + (365 - 350)= 1460 miliardi di euro.
Nell'anno in corso, dunque, l'evoluzione più probabile della congiuntura porterà una riduzione di 40 miliardi di Pil, pari al 2.7%.
Recessione del 2.7%, dunque.
Come potremmo contrastarla?
Svalutando la nostra moneta, incrementeremmo le esportazioni a 425 miliardi, subendo un aumento delle importazioni a 370 miliardi. Ciò significa che il Pil sarebbe rimasto a 1500 miliardi di euro, e ci saremmo evitati una recessione.
Quello che facevamo ai tempi della lira.
Se accanto a quella misura (svalutazione competitiva), avessimo adottato un provvedimento di aumento della domanda pubblica, portando i Consumi pubblici a 570 miliardi, il Pil 2012 sarebbe stato di 1540 miliardi in crescita del 2.7% sul 2011.
E se poi avessimo ridotto le tasse sui redditi bassi per consentire un incremento dei consumi privati da 625 a 645 miliardi, il risultato finale sarebbe stato un Pil di 1570 miliardi, con un incremento del 4.7% sull'anno prima.
Fermiamoci qui: la politica restrittiva ci porterà ad una recessione del 2.7%, mentre una politica espansiva di tipo ci porta ad una espansione del 4,7%.
Non solo: le entrate del 2012 con l'attuale previsione recessiva saranno di 660 miliardi (il 45% di 1460 miliardi), mentre nell'ipotesi espansiva avremmo avuto entrate per 675 miliardi (il 43% di 1570). Avremmo pagato meno (43% contro 45%) e lo Stato avrebbe incassato di più... e prima che, gettandovi in ginocchio, gridiate "Santo subito" (riferendovi alla immediata beatificazione del sottoscritto), sappiate che questa non è farina del mio sacco, ma di un tale Arthur Laffer, il quale teorizzò che le entrate fiscali potevano aumentare al diminuire delle aliquote.
Morale della favola: la Germania ci sta imponendo una politica economica che per noi è sbagliata.

Questo si diceva agli inizi del 2012. Stimando il pil a -2.7. Quello finale del 2012 di quanto è stato? Non ci siamo andati tanto lontano.

E' sempre molto pericolo e può portare a del nazionalismo pericoloso indicare un nemico esterno su cui cementarsi.. prima dobbiamo lavorare sui nemici interni.. vedi i burocrati.. i politici, coloro che hanno affossato l'economia di questo paese non chiedendo al capitale domestico (non quello straniero) di investire in questo paese, portando l'abnorme sviluppo della burocrazia.. permettendo all'illegalità di prosperare.. poi sistemati i nemici interni si va a fare i conti con quelli esterni che secondo me se siamo un po piu credibili ci daranno anche piu retta senno a rimetterci saranno loro... ma ripeto individuare dei nemici esterni ha poi portato al nazismo al fascismo ed alla seconda guerra mondiale.
 

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