I conti in tasca al Vaticano

Spike V

Forumer storico
I conti in tasca al Vaticano. Più facile a dirsi che a farsi. Un blogger si è messo di punta...


I costi della politica: un argomento da prima pagina, la miccia che infiamma gli animi, materia da best sellers. Poi ci sono i costi della Chiesa, altra bella questione su cui dibattere. Ci vogliamo concentrare su questi, in particolate sul gettito proveniente dall'8 per mille dell'Irpef. La cifra che confluisce nelle casse della CEI - come scrive il polemico matematico e saggista italiano Piergiorgio Odifreddi - ammonta ogni anno a un miliardo di euro. "A cui va sommata - scrive Odifreddi nel suo libro Perché non possiamo essere cristiani - una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dal solo Stato (senza contare regioni, province e comuni) nei modi più disparati. Aggiungendo una buona fetta del miliardo e mezzo di finanziamenti pubblici alla sanità, molta della quale è gestita da istituzioni cattoliche, si arriva facilmente a una cifra complessiva annua di almeno tre miliardi di euro. Ma non è finita perché a queste uscite vanno naturalmente aggiunte le mancate entrate per lo Stato dovute a esenzioni fiscali di ogni genere, valutate attorno ad oltre 6 miliardi di euro".

Odifreddi non è l'unico a fare i conti in tasca al Vaticano. Un blogger, bargalla *, ha dedicato alla questione un interessante e dettagliatissimo post: "Lotto per mille", il titolo piuttosto eloquente. Bargalla è andato oltre la polemica ed è passato ai fatti. Una vera e propria campagna.


Lo abbiamo contattato e ci ha spiegato un bel po' di cose. Per esempio del capillare passaparola descritto sul blog. «Il mio passaparola è molto semplice - esordisce - e si avvale del circuito "virtuoso" che si stabilisce dialogando con i colleghi o con la ristretta cerchia di un gruppo di amici molto sensibili a tematiche d'ordine culturale e religioso ai quali mi sforzo di spiegare come funziona il meccanismo "truffaldino" con cui vengono poi stanziati i fondi rinvenenti dalla scelta, tutta italiana, dell'otto per mille».

La gente sapeva di cosa stavi parlando? È preparata?
Non esattamente. Spero che anche il mio post, per quanto critico verso la chiesa cattolica, abbia contribuito a chiarire come effettivamente vengano introitati e spesi quei fondi "tassativamente" raccolti senza che i contribuenti ne abbiano sufficiente contezza. Un lascito decisamente oneroso stabilito dalla revisione di un Concordato che spererei fosse abolito del tutto al pari di tutte quelle altre mille prebende e agevolazioni fiscali che favoriscono la chiesa cattolica, scandalosamente ricchissima e omissivamente lontanissima dall'originale spirito evangelico che dovrebbe permearne lo spirito e le relative scelte. Se Cristo ritornasse avrebbe il suo bel da fare nel ripulire la sua chiesa diventata "una spelonca di ladri e briganti". Già una volta scacciò i mercanti dal Tempio, un gesto di una violenza inusitata per uno come Lui, forse l'unico riscontrabile nel racconto della sua vita terrena.

Aiutaci a capire. Sono i contribuenti a non andare a fondo sull'argomento o è la Chiesa che preferisce rimanere sul vago?
Ho l'impressione che chi di competenza ometta volutamente di chiarire come avviene la ripartizione dei fondi, una procedura poco nota che ha sorpreso anche me quando ho cercato di saperne di più approfondendo l'argomento. Quello che mi sgomenta di quel ricco montepremi, è l'infima parte riservata ai cosiddetti "interventi caritativi" con i quali, in definitiva, si "estorcono" le firme. Solo le briciole per il Lazzaro di sempre!

http://liberoblog.libero.it/attualita/bl7163.phtml
* http://blog.libero.it/antoniando/2658632.html
 
siamo noi che nn andiamo a fondo

e ci interessa relativamente
Vedi qualche anno fa una associazione per handicap metali e non ,cui sono legato doveva mandare un tir di aiuti in Bosnia (ai tempi della guerra).
Chiesi una volta al dirigente.........ma quanti blocchi dovete passare?
"Tanti e ad ognuno scende una cassa"
Alla fine ne arriva un terzo.............ma se nn partiamo in quel paesino dimenticato non arriverà nemmeno quel terzo :( "

Sono certo che c'è spreco nell'8x1000 e nelle offerte perchè se tra 12 già c'era un Giuda fa il conto su qualche milione di addetti..........
Ma noi contiamo sugli altri 11 e a quelli che ci credono :) per aiutare chi non ce la fa e con l'aiuto di chi non crede ,ma aiuta lo stesso e anche di più si può migliorare il mondo
e siamo certi che Qualcuno lassù c'è anche per chi non ci crede ed è molto + degno di tanti bigotti ,che con una mano tengono il rosario e con l'altra schiaffeggiano il prossimo :)
 
Re: siamo noi che nn andiamo a fondo

felixeco ha scritto:
Vedi qualche anno fa una associazione per handicap metali e non ,cui sono legato doveva mandare un tir di aiuti in Bosnia (ai tempi della guerra).
Chiesi una volta al dirigente.........ma quanti blocchi dovete passare?
"Tanti e ad ognuno scende una cassa"
Alla fine ne arriva un terzo.............ma se nn partiamo in quel paesino dimenticato non arriverà nemmeno quel terzo :( "

e dei soldi dati alla chiesa quanti arrivano in fondo?
 
ecchilosà

C'è chi magna e chi da da magnà.
E soldi ne servono tanti.Per ospitare la gente,dargli da mangiare,trovargli un lavoro,e servono i moduli,la carta per le copie,la carta igienica se vanno in bagno,e gli impiegati devono pur prendere uno stipendio,e le stampanti per i moduli,e i fax per i moduli.
ne servono tanti per fare del bene.Poi ogni tanto qualcuno fa il proprio bene :rolleyes: ....e allora chiudiamo la Caritas,il Gruppo Abele,il Sermig,il Cottolengo ecc.? :eek:
 

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