ciao sal tutto bene?non ti vedo piu' scrivere sul fol
p.s ton78
Ciao.
No, ogni tanto scrivo ancora sul thread UBI, ho scritto l'altro giorno.
Solo che sono uscito completamente dalle banche, e in realtà quasi da tutto l'azionario e anche l'obbligazionario.
Sto un pò in stand by, quindi non seguo più come prima.
Ora ho giusto qualche CCT e qualche titolo difensivo, tipo Sanofi, Fresenius e France Telecom, oltre che ovviamente Parmalat e relativi warrant.
Ma poca roba, sono molto liquido, e cerco di chiudere le operazioni in giornata.
Se non vengono assunte le decisioni giuste la situazione rischia di precipitare da un giorno all'altro.
Quindi meglio aspettare che la situazione si chiarisca, e l'occasione potrebbe essere il G20, anche se ci credo poco, dato che mi sembra che le divisioni fra i vari paesi e gruppi di paesi siano molto profonde e i risentimenti anche.
L'impressione è che ognuno vada in ordine sparso, come dimostrano le mosse della Banca Centrale Svizzera qualche tempo fa e quella odierna della Banca d'Inghilterra.
Per non parlare della BCE, che con la disoccupazione oltre il 10% in Europa e con i disastri in Grecia, Spagna, Portogallo ecc. ecc., continua a preoccuparsi dell'inflazione che sta oltre il 2%.
E da ultimo il tentativo di affrontare i problemi dalla coda.
Una serie di paesi euro rischiano una profonda recessione e disoccupazione, con effetti a cascata?
Bene, qual è la soluzione degli eurogeni?
Siete in difficoltà?
Arrangiatevi come potete, se potete.
Noi cerchiamo di fare in modo che non falliscano le nostre banche che hanno asset di quei paesi, fra l'altro facendolo in maniera contorta, cioè attraverso l'EFSF, al quale contribuiscono, per inciso, anche i PIIGS.
Ma che senso ha che l'Italia abbia dovuto aiutare la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda con svariati miliardi, per poi elemosinare qualche acquisto di BTP dalla BCE?
Una politica miope e senza senso, se di miopia si tratta e non di disegno politico criminoso vero e proprio, che definire sconcertante è veramente poco.
E' vero che noi, con Berlusconi e Tremonti, diamo un grande contributo a quanti vogliono vederci definitivamente al tappeto, ma non penso che dall'eventuale disastro dell'Italia qualcuno trarrà grandi giovamenti.
Se di disegno si tratta, la storia dovrebbe insegnare che una volta innescati alcuni processi degenerativi, questi rischiano di sfuggire di mano e diventare incontrollabili.