Parmalat (PLT) I promessi sposi: Lucia Parmalat e Renzo Lactalis

Buongiorno.

Scusate l'assenza causa week end lungo.

Sono stato a San Marino, posto dove Tremonti non è ben visto.

Gli ho detto che nemmeno in Italia è ben visto.

Anzi ultimamente non si vede proprio.

Starà giocando con qualche video game, mentre il paese va a fondo.:wall:

Per quanto riguarda gli scenari possibili non vedo altre soluzioni.

Se prevale la razionalità la BCE si impegna ad acquistare in maniera illimitata i TDS di tutti gli Stati tenendo i tassi in linea con i fondamentali di ciascun paese.

D'altro canto i singoli paesi si impegnano ad effettuare le correzioni strutturali richieste.

Ma è uno scenario molto difficile, in quanto per ora prevalgono nettamente istanze egoistiche, della serie ognuno per sè.

La conseguenza è che il settore pubblico dell'area euro, pur avendo nel suo complesso, fondamentali nettamente superiori a quelli dell'area dollaro o Sterlina è costretta a pagare, almeno gli Stati periferici, tassi di interesse notevolmente superiori e alla lunga insostenibili.

Insomma un atteggiamento tafazziano ed autolesionista, anche se giustificato, lo ripeto, dalla poca serietà e dalla scarsa credibilità di alcuni Stati, tra cui la Grecia in primis ed anche l'Italia.

I comportamenti dei Greci e degli Italiani rafforzano, a ragione, la convinzione dei tedeschi che l'obiettivo finale non è quello di risanare i conti, bensì quello di cercare di scaricare i problemi sugli altri Stati.

Quindi la situazione è la peggiore che si posa prospettare perchè hanno tutti ragione e hanno tutti torto nello stesso tempo.

Ha ragione chi sostiene che non può esistere una moneta senza BANCA CENTRALE con potere di intervento illimitato.

Ha nello stesso tempo ragione chi sostiene che l'eventuale intervento illimitato non può significare scaricare sulla BCE perdite ingenti sui TDS e, di riflesso, sui singoli paesi membri.

Io ritengo che la BCE debba e possa intervenire con maggiore decisione, dandosi un limite, da non diffondere all'esterno, che potrebbe essere costituito dalle garanzie che ciascuno Stato può dare (riserve auree ecc. ecc.).

Un pò il concetto che ispira la proposta degli urounionbond avanzata da Quadrio Curzio e Prodi.

Quello che è certo è che inaccettabile che l'Italia, con un patrimonio dello Stato quasi pari a quello del debito, in possesso di ingenti riserve valutarie e proprietario di aziende di notevole valore, debba pagare, in questo contesto di tassi di interesse ai minini storici, il 6% e oltre sui BTP.


Ora il tasso BCE è ai minimi, quindi non oso pensare cosa potrebbe succedere in caso di rialzo dei tassi per evitare l'inflazione, cui la BCE, e i tedeschi, sono particolarmente attenti.

Quindi il mio consiglio, caro Dario, in questa situazione, è stare fermi e restare liquidi.

Ovviamente ciò non toglie che è possibile fare qualche operazione di breve respiro, ma deve essere di breve respiro.
 
I greci vogliono far pagare il conto, tutto il conto, all' UE.
Sono solo furbi o sono anche stati incoraggiati da qualcuno?

L' euro è spacciato e con esso l' UE come finora la conosciamo.

Grecia e parte dei paesi dell' Unione finiranno nell' area del rublo.
La via è obbligata oltre che per i problemi che sappiamo anche per
la mancanza di leadership americana.

La parte dell' europa che non finirà sotto l' egida russa rimarrà
sotto lo sciagurato direttorio Merkel-Sarko.

L' Italia che strada seguirà?

Sal,

è fantapolitica?

Ciao.

Non è fantapolitica.

Lo scenario di rottura dell'euro apre lo spazio a qualsiasi soluzione.

Ma, allo stato attuale, è uno scenario al quale non vogliamo pensare, in quanto sarebbe uno scenario da disastro globale.
 
Ciao Sal bentornato.
Oggi leggevo sul sole 24 ore della vicenda Edison. Mi piacerebbe sentire qualche tuo commento a riguardo.
 
Ciao Sal bentornato.
Oggi leggevo sul sole 24 ore della vicenda Edison. Mi piacerebbe sentire qualche tuo commento a riguardo.

Buonasera.

E' una vicenda che non ho seguito bene.

Da quello che ho letto in seguito agli accordi tra i francesi e gli italiani scatterebbe l'obbligo di OPA sulle azioni residuali (anche se i francesi avevano intenzione di chiedere l'esenzione).

Poichè però per come è stata congegnata l'operazione i francesi non hanno acquistato azioni sul mercato, nè dagli italiani, il prezzo dell'OPA dovrebbe essere pari alla media delle quotazioni dell'ultimo anno.

E questo penalizzerebbe i piccoli azionisti.

Da qui la necessità di un esame approfondito del complesso degli accordi al fine di quantificare l'effettivo valore unitario per azione alla base degli accordi.

Compito che dovrebbe essere affidato alla CONSOB.

Insomma una situazione molto ingarbugliata e con il rischio evidente di strascichi giudiziari.
 
Buongiorno.

......
Quello che è certo è che inaccettabile che l'Italia, con un patrimonio dello Stato quasi pari a quello del debito, in possesso di ingenti riserve valutarie e proprietario di aziende di notevole valore, debba pagare, in questo contesto di tassi di interesse ai minini storici, il 6% e oltre sui BTP.


Ora il tasso BCE è ai minimi, quindi non oso pensare cosa potrebbe succedere in caso di rialzo dei tassi per evitare l'inflazione, cui la BCE, e i tedeschi, sono particolarmente attenti.

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E' fuori misura e fuori logica il 6% sui BTP, ma è fuori di testa chi acquista i BUND che danno l'1,8%, quando l'inflazione è ormai al 3,6% su base annua.
Le ragioni sono solo nella irrazionale paura degli investitori. Paura che per esempio li spinge a portare adesso i quattrini in Svizzera, proprio quando il governo italiano sta trattando per ottenere un accordo come quello tedesco e inglese che stabilisce che prima il 35% del patrimonio e poi il 35% degli utili degli anni successivi dei clienti tedeschi e inglesi venga versato al fisco dei rispettivi paesi.

andgui.




andgui.
 
E' fuori misura e fuori logica il 6% sui BTP, ma è fuori di testa chi acquista i BUND che danno l'1,8%, quando l'inflazione è ormai al 3,6% su base annua.
Le ragioni sono solo nella irrazionale paura degli investitori. Paura che per esempio li spinge a portare adesso i quattrini in Svizzera, proprio quando il governo italiano sta trattando per ottenere un accordo come quello tedesco e inglese che stabilisce che prima il 35% del patrimonio e poi il 35% degli utili degli anni successivi dei clienti tedeschi e inglesi venga versato al fisco dei rispettivi paesi.

andgui.




andgui.

mica per quelli portati legalmente. Solo per quelli portati illegalmente e che vogliono mantenere l-anonimato.
 
Solito ottimo articolo di Zibordi.
Peccato che la gente che capisce qualcosa non sia quella al comando. Ancora ieri l'altro Prodi diceva che se fossimo stati fuori dall'euro sarebbe stato un disastro...

La questione del "ce la faremo...?" in Italia ora sta coinvolgendo sempre più gente che di solito non si pone problemi sull'economia. Sento direttori di filiali di banca che dicono ai clienti di smobilitare BTP, dirigenti che pensano che la loro pensione sia in forse, cugine che chiamano chiedendo se è meglio la barretta d'oro o l'ETF Oro, ristoratori marchigiani che per la prima volta in vita loro vogliono vendere short l'Euro...Ma non è solo psicologia dovuta a oscillazioni dei mercati ed amplificata dai media. I numeri che ho riportato più volte e citando fonti diverse, dicono che la matematica del debito italiano non sta in piedi.

Un modo semplice di vederlo è che quest'anno il reddito nazionale crescerà del 3% (0.2% reale e 2.8% inflazione) cioè di circa 40-45 miliardi e gli interessi sul debito pubblico saranno sui 45 miliardi (il costo del debito è ancora per fortuna in media al 3%, anche se le NUOVE emissioni di titoli di stato ora costano allo stato italiano tra il 5.1% e il 6.2%). Al momento quindi abbiamo già che l'incremento del reddito nazionale annuo va SOLO a pagare gli interessi annui sul debito. Già questo dovrebbe far fermare un attimo a pensare: oggi la gente lavora in Italia non più per migliorare il tenore di vita, ma per pagare gli interessi annuali sul debito... (senza contare che questo è solo il debito pubblico, poi c'è il debito privato da aggiungere che è circa 1/3 di quello pubblico).

Ma ai livelli raggiunti dai rendimenti dei BTP questo mese, in circa 3 anni il costo medio del debito italiano supererà il 5% che su più di 2.000 miliardi di debito si traduce in 100 miliardi di interessi l'anno. Questo però non è nemmeno il vero problema. Con queste manovre di sacrifici, se le implementano la crescita reale del PIL diventerà negativa già dal 2012 e e probabilmente anche l'inflazione si azzererà. Questo perchè se risucchi via dalle famiglie ed imprese 40-50 miliardi di "manovre fiscali" e li usi per ripagare rate di debito ed interessi quello che fai in sostanza è distruggere moneta. Ogni miliardo di "sacrifici" sono soldi che erano in tasca a famiglie ed imprese e spariscono in un buco nero, il pagamento del debito pubblico, SONO SOLDI TOLTI ALL'ECONOMIA, ALLE FAMIGLIE, ALLE IMPRESE, AL COMMERCIO.

A questo punto occorre spiegare una volta per tutte come funziona un economia come la nostra perchè sembra che non lo facciano bene quasi da nessuna parte. Questo suona arrogante, ma ho studiato questa tema per anni e qui in Italia non vedo nessuno che spieghi chiaramente il meccanismo che ora vado a raccontare nella prossima pagina (chi è interessato poi può avere i riferimenti e le fonti...). Se si hanno quindi alcuni minuti di tempo ci si siede comodi e si legge fino in fondo questo pezzo. Attention please.

Un avanzo di bilancio dello stato, (entrate maggiori delle uscite), E' UNA DISTRUZIONE DI MONETA, PER LE FAMIGLIE ED IMPRESE. Perchè nella nostra economia basata sulla "cartamoneta" la moneta la crea essenzialmente il deficit pubblico annuale. In realtà era così anche ai tempi dei romani o deo medioevo o rinascimento, era lo stato che emetteva moneta in varie forme per coprire parte delle spese. Se lo stato in un anno spende 1100 miliardi e ne incassa 1000 ("è in deficit") crea 100 miliardi in più per il pubblico e le imprese da usare. Viceversa se lo stato spende 1000 e incassa 1100 (è "in attivo") riduce il denaro disponibile di 100 miliardi per il pubblico e le imprese.

C'è però un altra fonte di moneta per le imprese e le famiglie: l'INCREMENTO DEL CREDITO. Se le banche incrementano il credito di 100 miliardi in un anno questo compensa il fatto che lo stato abbia un saldo di bilancio in attivo di 100 miliardi (che significa che sta riducendo la moneta in circolazione di 100 miliardi).

Ma SE LE BANCHE RIDUCONO IL CREDITO E IN PIU' LO STATO RIDUCE LE SPESE E AUMENTA LE TASSE, allora LA MONETA SI RIDUCE NELL'ECONOMIA

Ora, se c'è inflazione elevata o crescente velocemente e anche una buona crescita reale dell'economia, questa riduzione di moneta può essere utile, per tenere a freno l'inflazione (se si limita ad un anno o due)

Questo meccanismo è stato capito in qualche modo dopo la Grande Depressione, per cui da allora succedeva quasi sempre così: se le banche avendo esagerato di colpo riducevano il credito, gli stati compensavano questa distruzione di moneta con qualche cosa d'altro, riducevano le tasse o aumentavano la spesa, insomma incassano meno di quanto spendono in modo da CREARE MONETA PER LE FAMIGLIE ED IMPRESE.

Quindi se sei in una situazione con inflazione bassa, recessione e le banche che riducono il credito (che costituisce MONETA!) allora bisogna che lo Stato stampi MONETA in misura proporzionale per evitare una brusca riduzione del reddito. La quale riduzione del reddito poi porterebbe a fallimenti e default, i quali a loro volta a catena spingerebbero le banche a ridurre il credito ulteriormente, lo stato a perdere entrate e a dover aumentare tasse per pareggiare il bilancio ecc.. in una spirale in cui la moneta si riduce e il reddito si riducono automaticamente. Se lo stato non è in grado di andare in deficit e le banche ad un certo punto di aumentare il credito di nuovo questo meccanismo ti crea la Grande Depressione. Questo è quello che è successo in sintesi in America e altri paesi negli anni '30, il sistema bancario era paralizzato e lo stato non era in grado di spendere a sufficienza per cui la moneta veniva distrutta, calava del -30% e con lei il PIL calava del -30%. Non c'è bisogno quindi ora che leggiate dei libri sul tema, il nocciolo è stato spiegato qui...

Bene, anzi male. Applicando ora questo ragionamento a quello che succede oggi capisci cosa succede in Grecia, Irlanda, Portogallo, Lettonia... e poi tra un poco in Italia: se fai una "manovra di sacrifici" da 50 miliardi con tasse e riduzioni di spesa, in presenza di bassa inflazione e crescita zero, devi poi finanziare l'economia in qualche modo. E come ? Tramite maggiore credito, le banche devono essere in grado di erogare credito. Ma le banche hanno esteso troppo credito per 20 o 30 anni di seguito, si sono indebitate loro stesse, per ogni miliardo di capitale ne hanno 30 o 40 di impieghi. E le famiglie sono molto indebitate.

Se le banche di colpo riducono il credito nell'economia devi fare allora per compensare una "manovra di spesa" da 50 miliardi, con MENO tasse e AUMENTI DI SPESA, creando un DEFICIT annuale di bilancio pubblico. Perchè un deficit dello stato, significa un "surplus" per le famiglie ed imprese, le quali non possono vederrsi tagliare il credito e simultaneamente aumentare le tasse e ridurre i trasferimenti della spesa pubblica

In sintesi: IN UN ECONOMIA MOLTO INDEBITATA, IN RECESSIONE E CON BASSA INFLAZIONE NON PUOI RIDURRE SIMULTANEAMENTE IL CREDITO E IL DEFICIT PUBBLICO.

PERCHE' ALTRIMENTI RIDUCI DEL 10% o 20% LA MONETA NELL'ECONOMIA, COME STA SUCCEDENDO IN IRLANDA, GRECIA, PORTOGALLO. E l'economia automaticamente si riduce del 10% o 20%. E questo fa diminuire automaticamente le entrate dello stato, inducendo lo stato a spendere ancora meno per mantenere il pareggio di bilancio, aumenta i fallimenti e bancarotte spingendo le banche ad erogare ancora meno credito. SE RIDUCI LA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA.

L'unica altra via d'uscita in questa situazione sarebbe svalutare la VALUTA del -20% o -30%. Questo fa aumentare di un 5% ad esempio il reddito nazionale grazie alle esportazioni all'estero e in questo modo INCREMENTA LA MONETA GRAZIE A MAGGIORI ESPORTAZIONI, CHE LA RISUCCHIANO DALL'ESTERO (vedi la Cina, Corea, Taiwan e gli altri astuti asiatici che da 20 anni tengono le loro valute depresse...)

In sostanza la moneta deve aumentare ogni anno almeno di un 3-5% in qualche modo perchè il reddito nazionale cresca. Tu puoi anche lavorare molto e tanti altri come te e altri ancora essere disposti a lavorare di più, MA SENZA MONETA HAI DISOCCUPAZIONE E L'ECONOMIA SI CONTRAE ANCHE SE LA GENTE VORREBBE LAVORARE. Anche se la popolazione non è pigra e indolente, anche se sono americani, giapponesi o tedeschi e non greci e boliviani si ritrovano in decine di milioni ad essere disoccupati con le aziende che chiudono. E tutti si chiedono come mai visto che tante gente lavora bene come prima, tanti vorrebbero lavorare e ci sono tante tecnologie utili

Ma milioni di persone non possono lavorare perchè: i) le banche gonfiatesi troppo e piene di "sofferenze" riducono il credito, lo stato passa all'"austerità" e alle stangate fiscali per ridurre il deficit, per cui assorbe denaro dal pubblico e le esportazioni non salgono rispettono alle importazioni come valvola di sfogo. Per cui LA MONETA NELL'ECONOMIA SI RIDUCE SEMPRE. E automaticamente l'economia si contrae e la cosa peggiore è che questo meccanismo continua a ridurre la moneta e a ridurre il reddito continuamente e automaticamente, se non fai qualcosa. Come negli anni '30 quando inesplicabilmente americani, inglesi e tedeschi, popoli diligenti e per niente pigri, erano tutti senza lavoro...SENZA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA!

In conclusione: la situazione attuale è di enorme accumulo di debito, bassa inflazione, crescita zero e tasso di cambio sopravvalutato. Per evitare la spirale della depressione devi
i) svalutare la moneta oppure
ii) aumentare il defici pubblico stampando moneta oppure
ii) fare aumentare il credito alle banche (ad esempio nazionalizzandole o garantendole dallo stato).
SENZA MONETA L'ECONOMIA MODERNA SOFFOCA!

Ma se non fai nessuna di queste tre cose, perchè sei nell'euro, perchè ti impongono i sacrifici e le stangate fiscali, perchè la Banca d'Italia non ha poteri e la BCE non stampa moneta e perchè le banche sono cotte.... hai UNA CONTINUA RIDUZIONE DELLA MONETA NELL'ECONOMIA CHE SI AUTOALIMENTA IN UNA SPIRALE CHE CREA non una normale recessione, MA UNA DEPRESSIONE come negli anni '30
 
Buonasera.

Caro Storm non è solo l'economia moderna che senza moneta soffoca.

E' stato sempre così, basta avere studiato un pò di economia monetaria.

Per questo non capisco perchè in Europa ci si ostini a stringerci la corda sul collo.

Lo stesso Trichet ha più volte detto che in quanto a fondamentali l'area euro sta messa meglio degli USA, del Giappone e dell'Inghilterra.

Ma solo l'euro, o almeno alcuni paesi dell'area euro, sono sotto attacco, direi sotto scacco.

Perchè ?

L'unica spiegazione che mi so dare è appunto quella di una volontà criminale di mettere in ginocchio tutti gli Stati.

E' inutile dire che se salta l'Italia segue la Francia.

A quel punto restano i tedeschi e, probabilmente, solo a quel punto si farà funzionare a dovere la BANCA CENTRALE.

Guardando le cose da un altro punto di vista devo ammettere che questa tutela cui sarà sottoposta l'Italia non mi dispiacerebbe più di tanto.

A patto che però servisse a mettere alla berlina la classe politica indecorosa che ci troviamo.

Ma soprattutto a innescare un cambiamento nella mentalità degli italiani.

E cioè che lo Stato, ma anche le Regioni e i Comuni, non possono essere gli enti che pagano a piè di lista per rispondere a qualsiasi esigenza, sia essa lecita che, peggio, meno lecita.

In verità adesso che sono molto liquido più volte ho avuto la tentazione di comprare titoli di Stato.

Quello che mi ha frenato è il fatto che così darei fiducia al Governo e andrei a finanziare, sia pure indirettamente, quel colabrodo che sono le casse pubbliche italiane.
 
Per quel che concerne i mercati devo dire che non ho ancora avuto modo di leggere il comunicato stampa finale del G20.

Inutile dire che, stante la caparbietà dell'Europa a volere applicare un'austerity criminale, l'unica speranza per l'economia, e quindi per i listini, poggia sulla volontà dei paesi in surplus commerciale di praticare politiche volte ad azzerare il surplus, e quindi aumentare drasticamente i consumi interni, a scapito delle esportazioni.

Inutile dire che stiamo parlando di Cina, Germania e Giappone.

E ho detto tutto.:specchio::specchio:
 
Per quel che concerne i mercati devo dire che non ho ancora avuto modo di leggere il comunicato stampa finale del G20.

Inutile dire che, stante la caparbietà dell'Europa a volere applicare un'austerity criminale, l'unica speranza per l'economia, e quindi per i listini, poggia sulla volontà dei paesi in surplus commerciale di praticare politiche volte ad azzerare il surplus, e quindi aumentare drasticamente i consumi interni, a scapito delle esportazioni.

Inutile dire che stiamo parlando di Cina, Germania e Giappone.

E ho detto tutto.:specchio::specchio:

Cina potenza mondiale e Germania potenza europea.:(:(:(
Ciao Sal.
 

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