salcatal
Come i Panda
Buongiorno.
Scusate l'assenza causa week end lungo.
Sono stato a San Marino, posto dove Tremonti non è ben visto.
Gli ho detto che nemmeno in Italia è ben visto.
Anzi ultimamente non si vede proprio.
Starà giocando con qualche video game, mentre il paese va a fondo.
Per quanto riguarda gli scenari possibili non vedo altre soluzioni.
Se prevale la razionalità la BCE si impegna ad acquistare in maniera illimitata i TDS di tutti gli Stati tenendo i tassi in linea con i fondamentali di ciascun paese.
D'altro canto i singoli paesi si impegnano ad effettuare le correzioni strutturali richieste.
Ma è uno scenario molto difficile, in quanto per ora prevalgono nettamente istanze egoistiche, della serie ognuno per sè.
La conseguenza è che il settore pubblico dell'area euro, pur avendo nel suo complesso, fondamentali nettamente superiori a quelli dell'area dollaro o Sterlina è costretta a pagare, almeno gli Stati periferici, tassi di interesse notevolmente superiori e alla lunga insostenibili.
Insomma un atteggiamento tafazziano ed autolesionista, anche se giustificato, lo ripeto, dalla poca serietà e dalla scarsa credibilità di alcuni Stati, tra cui la Grecia in primis ed anche l'Italia.
I comportamenti dei Greci e degli Italiani rafforzano, a ragione, la convinzione dei tedeschi che l'obiettivo finale non è quello di risanare i conti, bensì quello di cercare di scaricare i problemi sugli altri Stati.
Quindi la situazione è la peggiore che si posa prospettare perchè hanno tutti ragione e hanno tutti torto nello stesso tempo.
Ha ragione chi sostiene che non può esistere una moneta senza BANCA CENTRALE con potere di intervento illimitato.
Ha nello stesso tempo ragione chi sostiene che l'eventuale intervento illimitato non può significare scaricare sulla BCE perdite ingenti sui TDS e, di riflesso, sui singoli paesi membri.
Io ritengo che la BCE debba e possa intervenire con maggiore decisione, dandosi un limite, da non diffondere all'esterno, che potrebbe essere costituito dalle garanzie che ciascuno Stato può dare (riserve auree ecc. ecc.).
Un pò il concetto che ispira la proposta degli urounionbond avanzata da Quadrio Curzio e Prodi.
Quello che è certo è che inaccettabile che l'Italia, con un patrimonio dello Stato quasi pari a quello del debito, in possesso di ingenti riserve valutarie e proprietario di aziende di notevole valore, debba pagare, in questo contesto di tassi di interesse ai minini storici, il 6% e oltre sui BTP.
Ora il tasso BCE è ai minimi, quindi non oso pensare cosa potrebbe succedere in caso di rialzo dei tassi per evitare l'inflazione, cui la BCE, e i tedeschi, sono particolarmente attenti.
Quindi il mio consiglio, caro Dario, in questa situazione, è stare fermi e restare liquidi.
Ovviamente ciò non toglie che è possibile fare qualche operazione di breve respiro, ma deve essere di breve respiro.
Scusate l'assenza causa week end lungo.
Sono stato a San Marino, posto dove Tremonti non è ben visto.
Gli ho detto che nemmeno in Italia è ben visto.
Anzi ultimamente non si vede proprio.
Starà giocando con qualche video game, mentre il paese va a fondo.

Per quanto riguarda gli scenari possibili non vedo altre soluzioni.
Se prevale la razionalità la BCE si impegna ad acquistare in maniera illimitata i TDS di tutti gli Stati tenendo i tassi in linea con i fondamentali di ciascun paese.
D'altro canto i singoli paesi si impegnano ad effettuare le correzioni strutturali richieste.
Ma è uno scenario molto difficile, in quanto per ora prevalgono nettamente istanze egoistiche, della serie ognuno per sè.
La conseguenza è che il settore pubblico dell'area euro, pur avendo nel suo complesso, fondamentali nettamente superiori a quelli dell'area dollaro o Sterlina è costretta a pagare, almeno gli Stati periferici, tassi di interesse notevolmente superiori e alla lunga insostenibili.
Insomma un atteggiamento tafazziano ed autolesionista, anche se giustificato, lo ripeto, dalla poca serietà e dalla scarsa credibilità di alcuni Stati, tra cui la Grecia in primis ed anche l'Italia.
I comportamenti dei Greci e degli Italiani rafforzano, a ragione, la convinzione dei tedeschi che l'obiettivo finale non è quello di risanare i conti, bensì quello di cercare di scaricare i problemi sugli altri Stati.
Quindi la situazione è la peggiore che si posa prospettare perchè hanno tutti ragione e hanno tutti torto nello stesso tempo.
Ha ragione chi sostiene che non può esistere una moneta senza BANCA CENTRALE con potere di intervento illimitato.
Ha nello stesso tempo ragione chi sostiene che l'eventuale intervento illimitato non può significare scaricare sulla BCE perdite ingenti sui TDS e, di riflesso, sui singoli paesi membri.
Io ritengo che la BCE debba e possa intervenire con maggiore decisione, dandosi un limite, da non diffondere all'esterno, che potrebbe essere costituito dalle garanzie che ciascuno Stato può dare (riserve auree ecc. ecc.).
Un pò il concetto che ispira la proposta degli urounionbond avanzata da Quadrio Curzio e Prodi.
Quello che è certo è che inaccettabile che l'Italia, con un patrimonio dello Stato quasi pari a quello del debito, in possesso di ingenti riserve valutarie e proprietario di aziende di notevole valore, debba pagare, in questo contesto di tassi di interesse ai minini storici, il 6% e oltre sui BTP.
Ora il tasso BCE è ai minimi, quindi non oso pensare cosa potrebbe succedere in caso di rialzo dei tassi per evitare l'inflazione, cui la BCE, e i tedeschi, sono particolarmente attenti.
Quindi il mio consiglio, caro Dario, in questa situazione, è stare fermi e restare liquidi.
Ovviamente ciò non toglie che è possibile fare qualche operazione di breve respiro, ma deve essere di breve respiro.