Dopo il forte ribasso che ha caratterizzato l'ultima ottava di luglio, non si può dire che la prima settimana di agosto, sia andata decisamente meglio... L'S&P MIB, infatti, rispetto al venerdì precedente lascia sul campo oltre mezzo punto percentuale facendo segnare come ultimo valore 39375 punti.
Molto peggio è andata in America, dove in base settimanale il Nasdaq Composite perde quasi il 2% mentre l'S&P500 non riesce a fare molto meglio perdendo l'1.77% a 1433 punti. Da sottolineare, che il ribasso settimanale dei listini americani, è stato accumulato quasi tutto nelle ultimissime ore di venerdì quando i mercati europei erano già chiusi, questo ci lascia supporre che la nostra apertura lunedì sarà in territorio decisamente negativo.
L'S&P MIB un pò come tutti gli indici mondiali è stato caratterizzato da un'altissima volatilità che ha portato inizialmente l'indice a risuperare brevemente la rialzista di lungo periodo, salvo poi, concluso il movimento di ritorno, tornare ad avvicinarsi al minimo di fine febbraio a 39290 punti che rappresenta il primo supporto a disposizione in close per il brevissimo.
A contenere gli eventuali impulsi ribassisti, come altri supporti troveremo 38750 e 37550 punti. La rottura al ribasso di questi valori comprometterebbe definitivamente un andamento già complesso.
La situazione non è decisamente buona, ma il fortissimo ipervenduto accumulato dovrebbe iniziare a favorire almeno qualche rimbalzo tecnico che potrebbe avere come primo target area 40000-40100 dove transita la rialzista di lungo perforata al ribasso la scorsa settimana.
La vera inversione si avrebbe però, solo al superamento della resistenza dinamica (linea verde) che unisce i massimi da maggio con quelli di luglio e che transiterà lunedì in area 41600 zona in cui troviamo anche la media mobile semplice a 200 periodi.
Operativamente, fino a quando la volatilità resterà così elevata è consigliabile restare fuori dal mercato aspettando una nuova stabilizzazione prima di proseguire con un nuovo riaccumulo di azioni.