Idee di trading (1 Viewer)

Unoqualunque

Forumer storico
mi sembra presto x parlare di ristrutturazione
a parte gli attacchi (verbali e speculativi) ... le considerazioni andrebbero fatte solo dopo un'asta parzialmente evasa.

capisco che i numeri dell'italia non siano formidabili ... ma, con berlusconi dimesso (o dimettendo), non avrei tutte queste certezze a prendere posizioni forti contro l'italia.

certo quello che non gioca a favore sono ancora i tempi e le incertezze
una decina di giorni x le prime aste importanti
30/45 giorni x le dimissioni
ma si dimette davvero poi, etc etc

spero che napolitano lavori x un immediato governo tecnico con monti

esatto sono daccordo pienamente
ed è una vergogna che nn lo abbiano ancora fatto
classe politica disgustosa...
se un disoccupato andasse a montecitorio col mitra gli farei un applauso...
 

ponce

Utente Senior
buon giorno a tutti...Vi saluta Telepon che ha problemi a scrivere...
Intanto se avete tempo leggete questa...troppo pessimista e catastrofista? Anch'io non so cosa potrebbe succedere in caso di default...mi piacerebbe sapere la Vostra


Piano Bar di Virginio Frigieri
Domande e Risposte

“Sono un Suo appassionato lettore, e se è possibile vorrei farle una domanda:in caso di fallimento dello Stato su Bot e Btp, immagino che il denaro depositato cash sul conto corrente di una banca sia a rischio. Se però io possiedo azioni come Eni e Total sul deposito titoli presso una banca che fallisce, al di là del fatto che le azioni possano scendere, la mia proprietà è garantita e sicura?
La ringrazio in anticipo per una Sua eventuale cortese risposta…”
lettera firmata


Raramente una domanda così semplice e corta, può nascondere tante insidie e difficoltà nel dare una risposta; augurandomi di poter morire prima di dover assistere allo scenario da lei dipinto cercherò, con tutti i limiti delle mie conoscenze, di dipanare la questione. Quello che segue è quindi una sorta di copione di un film dell’orrore che può contenere anche palesi inesattezze e/o errori dal momento che un precedente da noi non c’è mai stato e quello che ipotizzo è frutto della mia discreta immaginazione.

1) Quando scrive “il fallimento dello Stato su Bot e Btp” spero le sia scappato, come modo di dire, giacchè evidentemente uno stato non può fallire a pezzi; uno Stato o fallisce o non fallisce!. Se fallisce, tutte le categorie di titoli di Stato e quindi anche CCT CTZ e quant’altro un minuto dopo diventano automaticamente carta straccia, buona nemmeno per andare in bagno, visto che ormai siamo tutti abituati alle carta igienica di tipo morbido.

2) Se lo Stato fallisce abbiamo due casi:

a) lo stato fallito disponeva di una divisa propria che immediatamente perde il suo valore nei confronti delle altre divise e quindi dal lato operativo le cose sono abbastanza semplici perchè nelle tasche della gente possono rimanere le stesse banconote e le stesse monetine di prima; quando fallì l’Argentina, il suo pesos che fino al giorno prima viaggiava ancorato al dollaro, è andato giù in picchiata a caduta libera, li hanno ribattezzati “Patacones”, ma tutto è finito lì. Se lei doveva comprare il pane usava sempre le stesse banconote e le stesse monetine del giorno prima magari con prezzi più alti, ma questo è un altro problema.
b) Nel caso dell’Italia le cose sono un po’ più complicate, perché noi a quel punto dovremmo uscire dall’euro e dotarci di una nuova moneta e quindi; lei accende la TV e al TG le spiegano che da domani l’Italia passerà dall’euro al “bananeros” con un rapporto di cambio iniziale fissato dallo Stato, ad esempio di 1 a 2.5 ovvero 2,5 “bananeros” per comprare un euro.
A questo punto avremo le banche grosse più cariche di titoli di stato che falliscono e vengono statalizzate e le piccole banchette con un carico sopportabile di titoli di stato diventata carta straccia che si salvano.
A prescindere da questo, va detto che i titoli che lei ha sul C/deposito restano comunque di sua proprietà nessuno glieli porta via, ma il problema è vedere quanto potranno valere dopo il crack. Però rinviamo la questione a dopo altrimenti si perde il filo del ragionamento. Quindi i Titoli sicuramente restano suoi, il contenuto delle cassette di sicurezza anche (la banca manco sa cosa contiene la mia cassetta di sicurezza né se è piena o vuota). Sui soldi che invece ha sul conto corrente, bisogna azzardare ipotesi. Se ipotizziamo che lo Stato mantenga anche dopo il crack la attuale garanzia fino a 103.000 euro come è ora (ma chi può sapere cosa succede dopo?) , allora le cose potrebbero andare come segue:
quello che aveva in conto corrente oltre la cifra stabilita se lo fuma e non ci pensa più perche è perso! Quello che c’è al di sotto di tale soglia, viene mantenuto e convertito in “bananeros”, al cambio di cui sopra. Quindi se avevo 100.000 euro , giusto per fare i conti pari, nel “day after” mi trovero con un saldo in c/c di 250.000 “bananeros” e con quelli si può fare la spesa (se ha il bancomat o la carta di credito).
Se non ho né il bancomat né la carta di credito o corro in banca ad aprirlo o bisogna aspettare i tempi necessari alla stampa e alla distribuzione delle nuove banconote e delle nuove monete!
Sembrerebbe un quadro nemmeno troppo drammatico se non fosse per qualche leggerissimo “effetto collaterale”… Perché, vede c’è un problemino, ed è che al mercato in realtà dei suoi/nostri “bananeros” non gliene impippa un fico secco. Per contro, noi abbiamo bisogno di importare petrolio, energia elettrica, gas, e tutte le altre commodity. Per comperare queste cose i venditori vogliono vedere dei sani, e cari vecchi Dollari USA, non i suoi/nostri “bananeros”.
Stante così le cose è estremamente probabile che fin dai primissimi giorni il cambio iniziale fissato dallo stato a 2,5 contro euro e supponiamo a 2 contro dollaro, schizzi al doppio o al triplo o anche oltre (nessuno lo può dire). In pochissimo tempo questo effetto scatenerebbe una inflazione selvaggia dei prezzi, per cui se con in suoi 250.000 bananeros provenienti dai 100.000 euro iniziali, lei poteva comperare una Maserati, dopo poche settimane con la medesima cifra risucirà a comperare grosso modo (forse) una panda o un semplice motorino!.
3) Proviamo adesso ad esaminare il discorso sul fronte titoli (che nessuno le porta via):
L’esempio che lei pone è molto bello perché lei ha in portafoglio un titolo italiano (ENI) ed un titolo francese (Total). Per la semplice regola generale che nessuna azienda pubblica o privata che sia, può avere un rating più alto del suo stato di appartenenza, immagino che il valore delle sue ENI diventi carta straccia al pari dei titoli di stato o poco più, mentre in teoria se la Francia non è fallita insieme a noi, le azioni Total avrebbero ancora il suo valore di mercato, che però al momento della vendita le verrebbero comunque riconvertiti in “bananeros”.
4) Cassette d Sicurezza
Se le banche fallite vengono nazionalizzate e non tolgono l’insegna né abbassano la saracinesca, non ci dovrebbero essere problemi, se invece una banca dovesse chiudere in senso fisico le sue sedi, è probabile che si dovrà attendere l’intervento del curatore fallimentare che autorizzi qualcuno ad aprire i cauveu per consentire il ritiro dei beni ai legittimi proprietari, ma anche qua siamo in territori inesplorati di cui non ho esperienza e spero vivamente di non dovermela fare.

Rimane sottointeso che se lo Stato non dovesse nazionalizzare, allora si innescherebbe il fallimento a catena, di tutti quelli che hanno rapporti con quelle banche; aziende, artigiani, liberi professionisti, assicurazioni, famiglie con mutuo… etc… tutto salterebbe in un gigantesco effetto domino.

Penso poi che uno scenario di questo tipo, sia improponibile perchè travolgerebbe tutta l’eurozona, la Francia fallirebbe con noi e quindi anche le Total del lettore andrebbero a ramengo. Spingo il ragionamento fino a qua per far capire che anche ritirare i soldi e nasconderli in una cassetta di sicurezza, potrebbe salvare da una patrimoniale, ma non può rappresentare un rifugio sicuro in senso assoluto, perchè in questo caso anche gli euro fisici non convertiti in “bananeros” rischierebbero di diventare carta straccia, e quindi in ultima analisi se proprio volete nasconderli nel materasso abbiate l’avvertenza di non metterli tutti nella stessa divisa, ma al solito suddividere il rischio mettendo un po’ di euro, un po’ di dollari, un po’ di franchi svizzeri e un po’ di Yen.
Terminato il copione da film dell’orrore, penso che l’unica strada percorribile per accompagnare l’Italia verso il default, dovrebbe essere un haircut come per la Grecia… della serie io Stato ti dovevo 100, alla scadenza ti rimborso 80 o 70 e pedalare; poi metto i beni dello stato in un calderone che cartolarizzo e comincio a rifilare in modo coatto, della gran ***** ai cittadini… Sei un dipendente pubblico? Allora il TFR quando vai in pensione te lo liquido metà in soldi e metà in titoli del patrimonio immobiliare che potrai riconvertire in denaro tra vent’anni beccandoti ogni anno una grassa cedola dell’ 1% lordo (0,80 netto); Sei pensionato, il 20% della pensione te lo pago con quote del patrimonio immobiliare, e così via… a ben vedere anche questo scenario non è molto migliore del primo, però è più strisciante , più facile da gestire e da far digerire; come ho cercato di spiegare in modo più dettaglianto nella serie di articoli della crisi alimentare, ricordate che il “furto” in economia è sempre la prima forma di guadagno!... e ricordate sempre che in questa materia la nostra classe politica è sicuramente la migliore del mondo!!

P.S. un paio di mesi fa la UBS ha prodotto un interessante studio in cui si cercava di calcolare quale potrebbe essere il costo, per uno stato membro dell’euro-zona, ad uscire dall’euro e tornare alla divisa originale. Attraverso una serie ipotesi e stime di una certa complessità alla fine della fiera veniva snocciolata una cifra “spannometrica” pari grosso modo al 40% del PIL, per cui per noi sarebbero circa 640 miliardi di euro!!!
Certamente una follia, ma se considerate la facilità con cui un lungo elenco di imbecilli, parla in radio e in televisione di patrimoniali in grado di abbattere di 20/30 punti percentuali il rapporto deficit/pil, con la stessa semplicità con cui si beve un bicchier d’acqua, senza che il presentatore di turno, della trasmissione di turno, abbia la decenza di fermarli e dirgli qualcosa… non mi stupirei di dover assistere anche a follie ancora peggiori di questa.
Comunque vada ci aspettano anni difficili!
 

zoe

Forumer attivo
mi sembra presto x parlare di ristrutturazione
a parte gli attacchi (verbali e speculativi) ... le considerazioni andrebbero fatte solo dopo un'asta parzialmente evasa.

capisco che i numeri dell'italia non siano formidabili ... ma, con berlusconi dimesso (o dimettendo), non avrei tutte queste certezze a prendere posizioni forti contro l'italia.

certo quello che non gioca a favore sono ancora i tempi e le incertezze
una decina di giorni x le prime aste importanti
30/45 giorni x le dimissioni
ma si dimette davvero poi, etc etc

spero che napolitano lavori x un immediato governo tecnico con monti


io spero che entro martedì/mercoledì si concluda l'iter , premono per lunedì, e un istante dopo vada a casa.
Forse sono eccessivamente ottimista :)
 

Unoqualunque

Forumer storico
io spero che entro martedì/mercoledì si concluda l'iter , premono per lunedì, e un istante dopo vada a casa.
Forse sono eccessivamente ottimista :)

io penso che alla fine ci dovrà costringere l'europa ad agire...
se uno ieri avesse visto porta a porta con TUTTI i politici a difendere il proprio orticello, avrebbe avuto il vomito...

forza Mario Monti!
:help::help::help:
 

zoe

Forumer attivo
io penso che alla fine ci dovrà costringere l'europa ad agire...
se uno ieri avesse visto porta a porta con TUTTI i politici a difendere il proprio orticello, avrebbe avuto il vomito...

forza Mario Monti!
:help::help::help:


Io preferisco le elezioni subito sono stufio di questi pagliacci, e poi solo a pensare che oltre 300 sono senza pensione (poveretti !) mi fa ghignare che è un piacere :lol::lol:
Monti ne abbiamo già avuto abbastanza di 3 Monti
 

killerjump

Forumer attivo
buon giorno a tutti...Vi saluta Telepon che ha problemi a scrivere...
Intanto se avete tempo leggete questa...troppo pessimista e catastrofista? Anch'io non so cosa potrebbe succedere in caso di default...mi piacerebbe sapere la Vostra


Piano Bar di Virginio Frigieri
Domande e Risposte

“Sono un Suo appassionato lettore, e se è possibile vorrei farle una domanda:in caso di fallimento dello Stato su Bot e Btp, immagino che il denaro depositato cash sul conto corrente di una banca sia a rischio. Se però io possiedo azioni come Eni e Total sul deposito titoli presso una banca che fallisce, al di là del fatto che le azioni possano scendere, la mia proprietà è garantita e sicura?
La ringrazio in anticipo per una Sua eventuale cortese risposta…”
lettera firmata


Raramente una domanda così semplice e corta, può nascondere tante insidie e difficoltà nel dare una risposta; augurandomi di poter morire prima di dover assistere allo scenario da lei dipinto cercherò, con tutti i limiti delle mie conoscenze, di dipanare la questione. Quello che segue è quindi una sorta di copione di un film dell’orrore che può contenere anche palesi inesattezze e/o errori dal momento che un precedente da noi non c’è mai stato e quello che ipotizzo è frutto della mia discreta immaginazione.

1) Quando scrive “il fallimento dello Stato su Bot e Btp” spero le sia scappato, come modo di dire, giacchè evidentemente uno stato non può fallire a pezzi; uno Stato o fallisce o non fallisce!. Se fallisce, tutte le categorie di titoli di Stato e quindi anche CCT CTZ e quant’altro un minuto dopo diventano automaticamente carta straccia, buona nemmeno per andare in bagno, visto che ormai siamo tutti abituati alle carta igienica di tipo morbido.

2) Se lo Stato fallisce abbiamo due casi:

a) lo stato fallito disponeva di una divisa propria che immediatamente perde il suo valore nei confronti delle altre divise e quindi dal lato operativo le cose sono abbastanza semplici perchè nelle tasche della gente possono rimanere le stesse banconote e le stesse monetine di prima; quando fallì l’Argentina, il suo pesos che fino al giorno prima viaggiava ancorato al dollaro, è andato giù in picchiata a caduta libera, li hanno ribattezzati “Patacones”, ma tutto è finito lì. Se lei doveva comprare il pane usava sempre le stesse banconote e le stesse monetine del giorno prima magari con prezzi più alti, ma questo è un altro problema.
b) Nel caso dell’Italia le cose sono un po’ più complicate, perché noi a quel punto dovremmo uscire dall’euro e dotarci di una nuova moneta e quindi; lei accende la TV e al TG le spiegano che da domani l’Italia passerà dall’euro al “bananeros” con un rapporto di cambio iniziale fissato dallo Stato, ad esempio di 1 a 2.5 ovvero 2,5 “bananeros” per comprare un euro.
A questo punto avremo le banche grosse più cariche di titoli di stato che falliscono e vengono statalizzate e le piccole banchette con un carico sopportabile di titoli di stato diventata carta straccia che si salvano.
A prescindere da questo, va detto che i titoli che lei ha sul C/deposito restano comunque di sua proprietà nessuno glieli porta via, ma il problema è vedere quanto potranno valere dopo il crack. Però rinviamo la questione a dopo altrimenti si perde il filo del ragionamento. Quindi i Titoli sicuramente restano suoi, il contenuto delle cassette di sicurezza anche (la banca manco sa cosa contiene la mia cassetta di sicurezza né se è piena o vuota). Sui soldi che invece ha sul conto corrente, bisogna azzardare ipotesi. Se ipotizziamo che lo Stato mantenga anche dopo il crack la attuale garanzia fino a 103.000 euro come è ora (ma chi può sapere cosa succede dopo?) , allora le cose potrebbero andare come segue:
quello che aveva in conto corrente oltre la cifra stabilita se lo fuma e non ci pensa più perche è perso! Quello che c’è al di sotto di tale soglia, viene mantenuto e convertito in “bananeros”, al cambio di cui sopra. Quindi se avevo 100.000 euro , giusto per fare i conti pari, nel “day after” mi trovero con un saldo in c/c di 250.000 “bananeros” e con quelli si può fare la spesa (se ha il bancomat o la carta di credito).
Se non ho né il bancomat né la carta di credito o corro in banca ad aprirlo o bisogna aspettare i tempi necessari alla stampa e alla distribuzione delle nuove banconote e delle nuove monete!
Sembrerebbe un quadro nemmeno troppo drammatico se non fosse per qualche leggerissimo “effetto collaterale”… Perché, vede c’è un problemino, ed è che al mercato in realtà dei suoi/nostri “bananeros” non gliene impippa un fico secco. Per contro, noi abbiamo bisogno di importare petrolio, energia elettrica, gas, e tutte le altre commodity. Per comperare queste cose i venditori vogliono vedere dei sani, e cari vecchi Dollari USA, non i suoi/nostri “bananeros”.
Stante così le cose è estremamente probabile che fin dai primissimi giorni il cambio iniziale fissato dallo stato a 2,5 contro euro e supponiamo a 2 contro dollaro, schizzi al doppio o al triplo o anche oltre (nessuno lo può dire). In pochissimo tempo questo effetto scatenerebbe una inflazione selvaggia dei prezzi, per cui se con in suoi 250.000 bananeros provenienti dai 100.000 euro iniziali, lei poteva comperare una Maserati, dopo poche settimane con la medesima cifra risucirà a comperare grosso modo (forse) una panda o un semplice motorino!.
3) Proviamo adesso ad esaminare il discorso sul fronte titoli (che nessuno le porta via):
L’esempio che lei pone è molto bello perché lei ha in portafoglio un titolo italiano (ENI) ed un titolo francese (Total). Per la semplice regola generale che nessuna azienda pubblica o privata che sia, può avere un rating più alto del suo stato di appartenenza, immagino che il valore delle sue ENI diventi carta straccia al pari dei titoli di stato o poco più, mentre in teoria se la Francia non è fallita insieme a noi, le azioni Total avrebbero ancora il suo valore di mercato, che però al momento della vendita le verrebbero comunque riconvertiti in “bananeros”.
4) Cassette d Sicurezza
Se le banche fallite vengono nazionalizzate e non tolgono l’insegna né abbassano la saracinesca, non ci dovrebbero essere problemi, se invece una banca dovesse chiudere in senso fisico le sue sedi, è probabile che si dovrà attendere l’intervento del curatore fallimentare che autorizzi qualcuno ad aprire i cauveu per consentire il ritiro dei beni ai legittimi proprietari, ma anche qua siamo in territori inesplorati di cui non ho esperienza e spero vivamente di non dovermela fare.

Rimane sottointeso che se lo Stato non dovesse nazionalizzare, allora si innescherebbe il fallimento a catena, di tutti quelli che hanno rapporti con quelle banche; aziende, artigiani, liberi professionisti, assicurazioni, famiglie con mutuo… etc… tutto salterebbe in un gigantesco effetto domino.

Penso poi che uno scenario di questo tipo, sia improponibile perchè travolgerebbe tutta l’eurozona, la Francia fallirebbe con noi e quindi anche le Total del lettore andrebbero a ramengo. Spingo il ragionamento fino a qua per far capire che anche ritirare i soldi e nasconderli in una cassetta di sicurezza, potrebbe salvare da una patrimoniale, ma non può rappresentare un rifugio sicuro in senso assoluto, perchè in questo caso anche gli euro fisici non convertiti in “bananeros” rischierebbero di diventare carta straccia, e quindi in ultima analisi se proprio volete nasconderli nel materasso abbiate l’avvertenza di non metterli tutti nella stessa divisa, ma al solito suddividere il rischio mettendo un po’ di euro, un po’ di dollari, un po’ di franchi svizzeri e un po’ di Yen.
Terminato il copione da film dell’orrore, penso che l’unica strada percorribile per accompagnare l’Italia verso il default, dovrebbe essere un haircut come per la Grecia… della serie io Stato ti dovevo 100, alla scadenza ti rimborso 80 o 70 e pedalare; poi metto i beni dello stato in un calderone che cartolarizzo e comincio a rifilare in modo coatto, della gran ***** ai cittadini… Sei un dipendente pubblico? Allora il TFR quando vai in pensione te lo liquido metà in soldi e metà in titoli del patrimonio immobiliare che potrai riconvertire in denaro tra vent’anni beccandoti ogni anno una grassa cedola dell’ 1% lordo (0,80 netto); Sei pensionato, il 20% della pensione te lo pago con quote del patrimonio immobiliare, e così via… a ben vedere anche questo scenario non è molto migliore del primo, però è più strisciante , più facile da gestire e da far digerire; come ho cercato di spiegare in modo più dettaglianto nella serie di articoli della crisi alimentare, ricordate che il “furto” in economia è sempre la prima forma di guadagno!... e ricordate sempre che in questa materia la nostra classe politica è sicuramente la migliore del mondo!!

P.S. un paio di mesi fa la UBS ha prodotto un interessante studio in cui si cercava di calcolare quale potrebbe essere il costo, per uno stato membro dell’euro-zona, ad uscire dall’euro e tornare alla divisa originale. Attraverso una serie ipotesi e stime di una certa complessità alla fine della fiera veniva snocciolata una cifra “spannometrica” pari grosso modo al 40% del PIL, per cui per noi sarebbero circa 640 miliardi di euro!!!
Certamente una follia, ma se considerate la facilità con cui un lungo elenco di imbecilli, parla in radio e in televisione di patrimoniali in grado di abbattere di 20/30 punti percentuali il rapporto deficit/pil, con la stessa semplicità con cui si beve un bicchier d’acqua, senza che il presentatore di turno, della trasmissione di turno, abbia la decenza di fermarli e dirgli qualcosa… non mi stupirei di dover assistere anche a follie ancora peggiori di questa.
Comunque vada ci aspettano anni difficili!

troppo lungo da commentare.
comunque ... mi sembra abbastanza infarcito di castronerie.
chi è 'sto cialtrone?
 

killerjump

Forumer attivo
Io preferisco le elezioni subito sono stufio di questi pagliacci, e poi solo a pensare che oltre 300 sono senza pensione (poveretti !) mi fa ghignare che è un piacere :lol::lol:
Monti ne abbiamo già avuto abbastanza di 3 Monti

al punto in cui siamo ... salviamo il sedere solo con un un governo tecnico di coalizione (con gli attuali parlamentari + Monti come premier) fino al 2013.
dobbiamo lasciare decantare la speculazione attuale

secondo Te possiamo permetterci di arrivare a votare a gennaio/febbraio, per poi eleggere Bersani?
allora sì che andiamo dritti al default
 

ponce

Utente Senior
Virginio Frigieri di lombareport...meno male ,avevo già preso il numero per la fila allo sportello della banca -DDDDD.
Grazie Killer,volevo sentirmi dire proprio questo.Se ne sentiranno di cotte e di crude
 

killerjump

Forumer attivo
eur-usd daily

prossimi tgt
fibonacci a 3410
rialzista
fibonacci a 3050
 

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killerjump

Forumer attivo
Virginio Frigieri di lombareport...meno male ,avevo già preso il numero per la fila allo sportello della banca -DDDDD.
Grazie Killer,volevo sentirmi dire proprio questo.Se ne sentiranno di cotte e di crude

veramente ho scritto che c'erano delle inesattezze ... ma non che fosse troppo catastrofista
:(:(
 

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