Idee di trading (2 lettori)

Unoqualunque

Forumer storico
mah ... monti mi convince: speriamo venga messo su anche prima di sab/dom.

leggendo queste dichiarazioni di adesso di roubini, invece, mi vengono i brividi ... anche perchè è quello che ho sempre sostenuto

(ASCA) - Roma, 10 nov - ''L'Italia nell'Eurozona ha probabilmente i giorni contati'', lo scrive l'economista Nouriel Roubini nel suo blog sul Financiale Times e su Twitter. Il paese, secondo Roubini, e' troppo grande per fallire e troppo grande per essere salvato, quindi l'unica strada porta alla ristrutturazione del debito pubblico (1.900 miliardi di euro). ''Ma la ristrutturazione del debito, a parte le ingenti perdite a carico dei detentori di titoli di stato italiani, non restituirebbe competitivita' al paese poiche' non puo' svalutare. L'unica opzione e' l'uscita dall'euro e il ritorno alla lira'', spiega Roubini, sottolineando come tutti i paesi periferici dell'Eurozona che sono stati colpiti dalla sfiducia dei mercati debbano lasciare l'unione monetaria, in quanto rappresentano la miccia capace far saltare la moneta unica.

cioè tu pensi che dovremmo tornare alla lira???
ma così finiamo in africa....
:help::help::help:
 

Unoqualunque

Forumer storico
Roubinì qualche volta

sbaglia pure lui...
speriamo pure in questo caso...

Ma Roubini, quando le Borse vanno bene, che fine fa?
Di Giancarlo Marcotti (del 08/08/2011 @ 08:45:00, in I Mercati, linkato 662 volte)

nouriel-roubini.jpg
Le Borse vanno male? Ebbene sì! Ma quanto male? Al terzo stadio! E quali sono questi tre stadi? Il primo stadio si ha quando guardando i grafici dei diversi indici internazionali si vede una curvatura verso il basso. Il secondo quando dell’argomento cominciano ad interessarsi anche i vari telegiornali che ci informano sui miliardi di euro (o dollari) che sono stati bruciati sui mercati. Ma c’è un fatto che sancisce incontrovertibilmente che ci troviamo in un periodo nero per le Borse, il terzo stadio appunto: la comparsa del faccione di Nouriel Roubini sugli schermi delle varie emittenti televisive specializzate in ambito finanziario, tipo Cnbc o Bloomberg Tv. Puntuali come un orologio svizzero, nei periodi ribassisti, ecco che si moltiplicano le interviste a Dr. Doom, tutti gli organi di informazione, dalle televisioni alle radio, per non parlare della carta stampata, a contendersi una dichiarazione dell’economista turco-ebreo-iraniano-italiano, ma di cittadinanza statunitense, al secolo Nouriel Roubini. Professore alla New York University, ma sconosciuto ai più, Roubini ebbe un’improvvisa popolarità planetaria con lo scoppio della crisi innescata dai mutui subprime nel corso del 2008, in quanto egli aveva teorizzato nel 2006 lo scoppio di una crisi economica di grandi proporzioni. Ormai Roubini, ha perso la qualifica di persona per assumere quella di “personaggio”, cioè pressappoco una macchietta stereotipata che viene riesumata in determinati momenti di mercato. Al punto che viene legittimo chiedersi che fine faccia Roubini quando le Borse vanno bene, viene forse ibernato in attesa degli storni? Cade in qualche forma di letargo? Non è ben chiaro cosa accada, di sicuro, però, scompare dagli schermi televisivi poiché non più adeguato all’occorrenza. Per questo, dopotutto, a noi Roubini è quasi simpatico, nonostante lui faccia di tutto per risultare antipatico, glielo impone proprio il personaggio che si è cucito addosso, un portatore di sventure non può essere allegro e sorridente, insomma deve risultare una specie di Kim the Undertaker. Ma noi lo abbiamo ritenuto piuttosto un portafortuna visto che dopo essere stato riesumato da tv e giornali, ogni volta, finora, i mercati hanno re-invertito la rotta e ripreso a salire. E’ accaduto nei primi mesi del 2009, quando i listini di tutto il mondo scendevano a rotta di collo, lui andava dicendo che eravamo solo all’inizio del crollo e prevedeva sventure ben superiori, i mercati invece invertivano la direzione e, con la stessa rapidità con la quale erano scesi, tornavano a salire. Tornava sugli schermi nel giugno del 2009, quando, dopo il rapidissimo recupero assistevamo al primo ritracciamento. Ma durava poco ed i mercati riprendevano a crescere. Come poi dimenticare le sue immancabili previsioni di sventura nella primavera del 2010 quando aveva dato per certa la fine del periodo rialzista e l’inizio di una nuova forte ondata ribassista che descriveva come un diluvio al cui confronto, il crollo del 2008, non sarebbe risultato altro che una pioggerellina primaverile? E poi ancora la sua perla, alla fine del mese di gennaio di quest’anno, quando da Davos ringraziava alla sua maniera il Paese che lo aveva ospitato per 21 anni (l’Italia), nel quale egli aveva percorso tutti i gradi dell’istruzione scolastica, dalla scuola d’infanzia alla laurea (Roubini arrivò in Italia a quattro anni e se ne andò l’anno dopo aver conseguito la laurea alla Bocconi destinazione Stati Uniti),dicevo che ringraziava, come suo costume l’Italia, dipingendola in maniera abbietta con frasi volgari ed offensive. Visto che ama così tanto i Paesi anglosassoni, virtuosi, perché non ha optato per il loro costosissimo sistema scolastico anziché beneficiare gratuitamente del nostro che gli ha permesso di arrivare dove si trova ora? Ma non è dell’ingratitudine di Roubini nei confronti dell’Italia che vogliamo parlare, bensì delle persone (e si contano a milioni) che in tutto il mondo si sono letteralmente svenate seguendo i suoi consigli dopo l’improvvisa fama conseguita. Quanta gente sul lastrico per aver insistito in operazioni ribassiste dopo i suoi continui appelli in cui prefigurava scenari apocalittici per i listini azionari, naturalmente di queste persone non si parla, per tutti Roubini è colui che aveva previsto la crisi del 2008, non quello che successivamente non ne ha più azzeccata una. E così Roubini insiste, dopotutto, penserà, il teorema di Bernoulli (per il volgo la legge dei grandi numeri), è dalla sua parte, dopo cinque volte consecutive che sbaglia, ci azzeccherà pure una buona volta, ed allora tutti saranno pronti ancora una volta ad incensare il guru. E’ probabile infatti che, stavolta, fiaccati da debiti pubblici assolutamente fuori controllo, e penalizzati da una concentrazione di leader politici mondiali di bassissimo profilo, assolutamente inadeguati a gestire un momento così delicato, i sistemi economico/finanziari internazionali possano andare incontro ad una nuova fase particolarmente critica. Da parte nostra invece un solo augurio, non ce ne voglia Nouriel Roubini, ma il nostro auspicio è che ben presto egli possa tornare in letargo, in qualche parte remota del pianeta, ed il più a lungo possibile. Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro.
 

killerjump

Forumer attivo
sbaglia pure lui...
speriamo pure in questo caso...

Ma Roubini, quando le Borse vanno bene, che fine fa?
Di Giancarlo Marcotti (del 08/08/2011 @ 08:45:00, in I Mercati, linkato 662 volte)

nouriel-roubini.jpg
Le Borse vanno male? Ebbene sì! Ma quanto male? Al terzo stadio! E quali sono questi tre stadi? Il primo stadio si ha quando guardando i grafici dei diversi indici internazionali si vede una curvatura verso il basso. Il secondo quando dell’argomento cominciano ad interessarsi anche i vari telegiornali che ci informano sui miliardi di euro (o dollari) che sono stati bruciati sui mercati. Ma c’è un fatto che sancisce incontrovertibilmente che ci troviamo in un periodo nero per le Borse, il terzo stadio appunto: la comparsa del faccione di Nouriel Roubini sugli schermi delle varie emittenti televisive specializzate in ambito finanziario, tipo Cnbc o Bloomberg Tv. Puntuali come un orologio svizzero, nei periodi ribassisti, ecco che si moltiplicano le interviste a Dr. Doom, tutti gli organi di informazione, dalle televisioni alle radio, per non parlare della carta stampata, a contendersi una dichiarazione dell’economista turco-ebreo-iraniano-italiano, ma di cittadinanza statunitense, al secolo Nouriel Roubini. Professore alla New York University, ma sconosciuto ai più, Roubini ebbe un’improvvisa popolarità planetaria con lo scoppio della crisi innescata dai mutui subprime nel corso del 2008, in quanto egli aveva teorizzato nel 2006 lo scoppio di una crisi economica di grandi proporzioni. Ormai Roubini, ha perso la qualifica di persona per assumere quella di “personaggio”, cioè pressappoco una macchietta stereotipata che viene riesumata in determinati momenti di mercato. Al punto che viene legittimo chiedersi che fine faccia Roubini quando le Borse vanno bene, viene forse ibernato in attesa degli storni? Cade in qualche forma di letargo? Non è ben chiaro cosa accada, di sicuro, però, scompare dagli schermi televisivi poiché non più adeguato all’occorrenza. Per questo, dopotutto, a noi Roubini è quasi simpatico, nonostante lui faccia di tutto per risultare antipatico, glielo impone proprio il personaggio che si è cucito addosso, un portatore di sventure non può essere allegro e sorridente, insomma deve risultare una specie di Kim the Undertaker. Ma noi lo abbiamo ritenuto piuttosto un portafortuna visto che dopo essere stato riesumato da tv e giornali, ogni volta, finora, i mercati hanno re-invertito la rotta e ripreso a salire. E’ accaduto nei primi mesi del 2009, quando i listini di tutto il mondo scendevano a rotta di collo, lui andava dicendo che eravamo solo all’inizio del crollo e prevedeva sventure ben superiori, i mercati invece invertivano la direzione e, con la stessa rapidità con la quale erano scesi, tornavano a salire. Tornava sugli schermi nel giugno del 2009, quando, dopo il rapidissimo recupero assistevamo al primo ritracciamento. Ma durava poco ed i mercati riprendevano a crescere. Come poi dimenticare le sue immancabili previsioni di sventura nella primavera del 2010 quando aveva dato per certa la fine del periodo rialzista e l’inizio di una nuova forte ondata ribassista che descriveva come un diluvio al cui confronto, il crollo del 2008, non sarebbe risultato altro che una pioggerellina primaverile? E poi ancora la sua perla, alla fine del mese di gennaio di quest’anno, quando da Davos ringraziava alla sua maniera il Paese che lo aveva ospitato per 21 anni (l’Italia), nel quale egli aveva percorso tutti i gradi dell’istruzione scolastica, dalla scuola d’infanzia alla laurea (Roubini arrivò in Italia a quattro anni e se ne andò l’anno dopo aver conseguito la laurea alla Bocconi destinazione Stati Uniti),dicevo che ringraziava, come suo costume l’Italia, dipingendola in maniera abbietta con frasi volgari ed offensive. Visto che ama così tanto i Paesi anglosassoni, virtuosi, perché non ha optato per il loro costosissimo sistema scolastico anziché beneficiare gratuitamente del nostro che gli ha permesso di arrivare dove si trova ora? Ma non è dell’ingratitudine di Roubini nei confronti dell’Italia che vogliamo parlare, bensì delle persone (e si contano a milioni) che in tutto il mondo si sono letteralmente svenate seguendo i suoi consigli dopo l’improvvisa fama conseguita. Quanta gente sul lastrico per aver insistito in operazioni ribassiste dopo i suoi continui appelli in cui prefigurava scenari apocalittici per i listini azionari, naturalmente di queste persone non si parla, per tutti Roubini è colui che aveva previsto la crisi del 2008, non quello che successivamente non ne ha più azzeccata una. E così Roubini insiste, dopotutto, penserà, il teorema di Bernoulli (per il volgo la legge dei grandi numeri), è dalla sua parte, dopo cinque volte consecutive che sbaglia, ci azzeccherà pure una buona volta, ed allora tutti saranno pronti ancora una volta ad incensare il guru. E’ probabile infatti che, stavolta, fiaccati da debiti pubblici assolutamente fuori controllo, e penalizzati da una concentrazione di leader politici mondiali di bassissimo profilo, assolutamente inadeguati a gestire un momento così delicato, i sistemi economico/finanziari internazionali possano andare incontro ad una nuova fase particolarmente critica. Da parte nostra invece un solo augurio, non ce ne voglia Nouriel Roubini, ma il nostro auspicio è che ben presto egli possa tornare in letargo, in qualche parte remota del pianeta, ed il più a lungo possibile. Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro.


il mio gestore capo, a febbraio di quest'anno, disse che roubini era caduto in disgrazia perchè non riusciva più a percepire i 100k/150k usd che prendeva negli anni passati x partecipare ai convegni: durante i bull-market, in effetti, andrà a pescare ... di questi tempi, purtroppo, è ancora molto gettonato
 

Unoqualunque

Forumer storico
chiudo con la mia solita riflessione sui guru...

a prescindere dal fatto che per salvarsi l'italia deve fare un radicale passo in avanti...e io nn so davvero se ce la farà...

"se uno è un guru i soldi li prende al mercato e non ai convegni..."

buona serata
:rolleyes:
 

killerjump

Forumer attivo
a prescindere dal fatto che per salvarsi l'italia deve fare un radicale passo in avanti...e io nn so davvero se ce la farà...

"se uno è un guru i soldi li prende al mercato e non ai convegni..."

buona serata
:rolleyes:


buondi
uno che riesce a farsi dare 100k usd x partecipare a un convegno non se se sia un guru. sicuramente un furbo, però
 

Unoqualunque

Forumer storico
buondi
uno che riesce a farsi dare 100k usd x partecipare a un convegno non se se sia un guru. sicuramente un furbo, però

io sono del parere che, poichè nei mercati sono davvero pochi quelli che ci capiscono qualcosa e soprattutto che sono DAVVERO disposti a metterci SOLDI PROPRI, esiste una massa che ha BISOGNO di farsi guidare..
e tutto va di conseguenza...
:rolleyes:

p.s. ieri ho visto porta a porta... se il governo Monti deve essere sostenuto da gente che porta come condizone il proprio programma elettorale la vedo MOLTO DURA che possa funzionare...
spero che lìeuropo parli molto chiaro a tutti sulle conseguenze di un fallimento...
:help::help::help:
 

killerjump

Forumer attivo
io sono del parere che, poichè nei mercati sono davvero pochi quelli che ci capiscono qualcosa e soprattutto che sono DAVVERO disposti a metterci SOLDI PROPRI, esiste una massa che ha BISOGNO di farsi guidare..
e tutto va di conseguenza...
:rolleyes:

p.s. ieri ho visto porta a porta... se il governo Monti deve essere sostenuto da gente che porta come condizone il proprio programma elettorale la vedo MOLTO DURA che possa funzionare...
spero che lìeuropo parli molto chiaro a tutti sulle conseguenze di un fallimento...
:help::help::help:


porta a porta ... mi rifiuto di guardarlo
:)

spero che napolitano e monti abbiano chiaro bene che non siamo nelle condizioni di fare protagonismo: ma non avrei dubbi.

personalmente ... il mio ultimo voto (forse x profondo anti-berlusconismo) era andato a di pietro. adesso lo lascio volentieri all'opposizione con bossi e ... andrò alla ricerca di un nuovo partito che mi rappresenti
:)
 

Unoqualunque

Forumer storico
porta a porta ... mi rifiuto di guardarlo
:)

spero che napolitano e monti abbiano chiaro bene che non siamo nelle condizioni di fare protagonismo: ma non avrei dubbi.

personalmente ... il mio ultimo voto (forse x profondo anti-berlusconismo) era andato a di pietro. adesso lo lascio volentieri all'opposizione con bossi e ... andrò alla ricerca di un nuovo partito che mi rappresenti
:)

io nn ho mai votato berlusca e ne sono fiero! (la sua coalizione si ma nn è la stessa cosa)...
adesso vorrei un governo tecnico e basta...che cambiasse davvero le leggi e ci facesse essere un paese normale...
tanto con queste leggi chiunque governi si farà sempre i caxxi propri....
:eek:
 

zoe

Forumer attivo
chi votare dopo ? È un bel problema ma, più sento che cosa propone Monti (poche ideee e ben confuse) più penso che sia sbagliato affidargli l'incarico e più vedo un colpo di mano (per non dire di Stato) di Napolitano ed i poteri forti banchieri ed europa che ci stanno commissariando.
L'Italia dovrebbe avere un colpo di orgoglio, mandare tutti a quel paese e fare le leggi che deve velocemente, tempo un mese si possono fare, poi si vada a elezioni.
 

zoe

Forumer attivo
domanda a Killer
Perchè hai detto che UCG è attesa con forti acquisti a partire da martedì ? Forse si presuppone che già da lunedì cada pesantemente per via dell'AdC ?
 

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