Domani a Piazza Affari: nuova chiamata per i rialzisti
Alberto Susic
La seduta odierna si è conclusa con il segno meno per le Borse europee che dopo aver tentato di spingersi in territorio positivo, hanno dovuto fare retromarcia, piegandosi al volere dei ribassisti. Il Ftse100 ha ceduto lo 0,1%, mentre il Dax30 e il Cac40 sono calati rispettivamente dello 0,15% e dello 0,26%. Diversa la situazione a Piazza Affari che è stata l'unica in Europa a muoversi in controtendenza, con il Ftse Mib fermatosi a 16.445 punti, in rialzo dello 0,47%, dopo aver toccato un massimo a 16.532 e un minimo a 16.317 punti. L'indice si è mosso in un intervallo ancora più ristretto di quello delle ultime due sedute, e pur concludendo gli scambi in positivo, ha mostrato non poca incertezza sul sentiero da imboccare. Le quotazioni non sono state capaci di riposizionarsi al di sopra dei 16.500 punti, scendendo a testare nuovamente il sostegno dei 16.350 punti, già raggiunto nelle ultime due sessioni, per poi fermarsi a poca distanza dai 16.500. E' questo il primo livello che il Ftse Mib dovrà lasciarsi alle spalle per tentare di dare vita ad un allungo in direzione dei 16.650 punti. Con la violazione di questa soglia di prezzo si assisterà ad ulteriori apprezzamenti verso i 16.850, oltre i quali l'indice si candiderà ad un test di area 17.000/17.050. Molto positivo sarà il superamento di questo livello che aprirà le porte ad un potenziale upside nell'ordine di 1.000/1.500 punti, con obiettivo i 18.000 punti e i 18.500 nella migliore delle ipotesi. Fino a quando le quotazioni si manterranno al di sotto dei 16.650 e ancor più dei 16.500, sarà reale il rischio di nuove incursioni ribassiste. Conferme in questa direzione arriveranno con discese sotto i 16.350 punti, per un test del supporto successivo dei 16.250. L'abbandono di questa soglia di prezzo favorirà ripiegamenti verso i 16.150 prima e i 16.000 in seguito, dove in prima battuta si dovrebbe assistere ad una ripresa degli acquisti. , Per domani in America è in programma l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari, oltre ai flussi netti di capitali esteri. Ancor più rilevante sarà l'aggiornamento relativo all'indice New York Empire State Manufacturing che a febbraio dovrebbe attestarsi a 14,1 punti rispetto ai 13,48 della rilevazione precedente. Per la produzione industriale di gennaio si prevede un rialzo dello 0,6% rispetto allo 0,4% di dicembre, mentre l'utilizzo della capacità produttiva dovrebbe salire al 78,6% rispetto al 78,1%. Per l'indice Nahb di febbraio si prevede una salita a 26 punti dai 25 della rilevazione precedente. Sempre per domani si segnala il report settimanale sulle scorte strategiche di petrolio che sarà diffuso dal Dipartimento dell'energia statunitense. Per mercoledì è in agenda inoltre un discorso del presidente della Fed di Dallas, Richard Fisher, che interverrà al summit 2012 del Texas sull'attività manifatturiera. In serata è attesa la pubblicazione delle minutes del FOMC, ossia dei verbali dell'ultima riunione della Fed del 24 e 25 gennaio scorsi. Sul versante societario si segnalano i risultati degli ultimi tre mesi di Abercrombie & Fitch e di Nvidia Corporation. In Europa sarà diffuso il dato preliminare del PIL del quarto trimestre che dovrebbe mostrare una variazione negativa dello 0,3% rispetto al rialzo dello 0,1% precedente. Per la bilancia commerciale di dicembre si prevede un dato positivo di 4,5 miliardi, in frenata rispetto ai 6,9 miliardi di novembre. A Piazza Affari si guarderà ai titoli del settore petrolifero in vista del report sulle scorte strategiche Usa. Da seguire in particolare ENI in vista della conference call a commento dei risultati dell'esercizio 2011 e sono attesi anche i dati di bilancio di Beni Stabili. , Da monitorare anche Lottomatica che ha presentato i risultati preliminari del 2011, che hanno evidenziato ricavi ed Ebitda pari rispettivamente a 2,97 miliardi e a 970 milioni di euro, leggermente migliori delle guidance riviste per il 2011. Fonte: News Trend-online