Idee e grafici. - Cap. 1

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Maroni, tira fuori i 350 milioni!

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Maroni deve agli italiani 350 milioni di euro per il mancato accorpamento delle elezioni amministrative ai referendum nel 2011. Che si fa? Paga Zanna Bianca o paga il suo partito?
"Quel gran genio del Maroni dice che il Quirinale avrebbe buttato i soldi nel cesso facendo la parata del 2 giugno. Mi ricordo quando il genio lo scorso anno non fece votare i referendum nello stesso giorno delle amministrative pensando che in questo modo non si recasse nessuno a votare e i SI non vincessero, bene, quello spostamento di data ci costò 350 MILIONI di euro. Chissà quante case terremotate si sistemerebbero con 350 MILIONI. Maroni, uno che alla mattina quando si alza si domanda come sia possibile che uno come lui sia diventato ministro. Io la risposta ce l'ho. Se il Trota è diventato consigliere regionale...". Carlo Carletti
 
Il rischio è una esplosione di illiquidità

Il Direttore generale del debito pubblico Maria Cannata, afferma che il debito italiano è sostenibile e che il costo dei finanziamenti rimane all'interno delle previsioni del governo. Il rendimento dell'obbligazione biennale tedesca cala al di sotto dello zero per la prima volta. L'indice europeo Stoxx 50 entra nel...
cosiddetto mercato orso, mentre l'indice tedesco raggiunge il minimo di cinque mesi.

Gianluca Braguzzi - Responsabile finanziario di PairsTech Capital Mgmt: "La maggior parte delle emissioni che vengono trattate non hanno mercato, ci sono portafogli zeppi di titoli che non hanno un'effettiva quotazione, questo è il rischio sistemico ed endemico che può esplodere in ogni momento".
 
Ma domani gli orari di swing sono solo alle 9:00 e alle 15:35 ?? :eek:


Si parte in flat e non credo si superi i 13040 anche perchè ieri c'è stato un pullback ... poi si va in discesa sino all'apertura degli usa ... ma vedremo :lol:


Be dai ... ci ho quasi beccato. Ed abbiamo fatto un nuovo pullback per poi scendere dopo le 16:00 ....
C'è un pò di calma mi pare ... in attesa di domani e del quasi sicuro taglio ... :rolleyes:
 
Un grafico giusto per gradire ..

Per me si deve ancora scendere un pochetto ... questo sotto è il grafo con barre orarie con shaff carico .... pure il daily è quasi pronto per scendere giù ....
Ci sono un pò di linee che segnano i vari canali e pullback del fetuso ... oggi il secondo che ha respinto nuovamente in basso il tutto ...
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5 giu - Tassi d'interesse fermi o taglio
dall'1,0% allo 0,75? I mercati hanno preso posizione e gia'
scontano una nuova riduzione del costo del denaro che
comunque, nonostante il tasso Eonia a 12 mesi viaggi allo
0,23%, non e' detto che accada nella riunione di domani della
Bce. Il deterioramento del quadro macroeconomico
nell'Eurozona e le nuove tensioni sul debito sovrano, "hanno
aumentato la probabilita' di un calo del tasso di policy, ma
credo si possa scivolare a luglio, forse con qualcosa di piu'
robusto", spiega Marco Valli, capo economista eurozona di
Unicredit.
Dello stesso parere Jens Sondergaard, economista di
Nomura, "assegniamo una probabilita' del 30% al ribasso del
costo del denaro gia' da mercoledi"'. "Diciamo che entro
fine anno il tasso di policy potrebbe scendere almeno allo
0,50%, d'altra parte l'inflazione e' in retromarcia e la
domanda appare sempre piu' debole. Pero' Francoforte vorra'
prima verificare la reale volonta' dei governi dell'Eurozona
a rimuovere le cause della crisi del debito sovrano", spiega
Alessio Fontani, responsabile servizo studi della Crf.
C'e' invece una ragionevole certezza che l'Eurotower
confermi la scelta di fornire, nell'ambito delle operazioni
di rifinanziamento, liquidita' illimitata alle banche. Allo
stesso tempo viene esclusa una terza operazione di prestiti
con durata triennale al sistema bancario.
Se il Board della Bce prendesse alla lettera i
suggerimenti del Fondo Monetario Internazionale avrebbe gia'
dovuto tagliare il costo del denaro. Ma il presidente
dell'Eurotower, Mario Draghi, spiegano gli economisti, deve
prima confrontarsi con tre incognite, nessuna della quali
puo' essere risolta a Francoforte.
La prima riguarda l'esito delle elezioni politiche in
Grecia del prossimo 17 giugno che potrebbero complicare non
poco la tenuta dell'Eurozona.
La seconda riguarda il salvataggio di parte del sistema
bancario spagnolo su cui non sembra profilarsi, al momento,
alcuna soluzione europea, quanto piuttosto una soluzione
nazionale che fara' crescere il deficit pubblico di Madrid e,
forse, dara' un altro colpettino alla credibilita' del
"fiscal compact".
La terza, forse quella decisiva, riguarda gli esiti del
prossimo vertice europeo del 28-29 giugno dove, dalle
enunciazioni di principio, si dovrebbe passare a proposte
concrete per garantire una maggiore stabilita' dell'area
euro.
Per gli economisti, Draghi potrebbe dunque lasciare i
tassi fermi e seguire una strategia "wait and see". Poi, se
fosse necessario, scegliere una mossa piu' aggressiva in
luglio piuttosto che affidarsi a tagli simbolici ribasso
peraltro gia' incorporati nei tassi di mercato monetario.
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