Idee e grafici. - Cap. 1

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Intraday Ftse Mib FUT. Trend Valida per venerdi’ 8 giugno 2012
VALUTAZIONE DEL TREND IN CORSO
Massimo
Minimo Apertura Chiusura Volume Trend di Breve
13.705
13.375 13.405 13.545 29.451 Ribassista
ASPETTATIVE TREND DI BREVE (2-3 GIORNI)
[FONT=&quot] Per la quarta seduta consecutiva il future sul Ftse Mib ha guadagnato terreno, allontanandosi progressivamente dai minimi dell’anno segnati in area 12.550 venerdì scorso. Ieri i corsi hanno riconquistato l’area dei 13.500, per poi tentare un attacco all’ostacolo successivo dei 13.700 che però ha soffocato le velleità rialziste del mercato. Il pull-back che si è sviluppato da quest’ultimo livello non ha portato le quotazioni molto lontane dallo stesso, lasciando così la porta aperta ad ulteriori recuperi nel breve.
Con la tenuta di area 13.500 il derivato si candiderà ad un nuovo allungo verso i massimi di ieri in area 13.700, superati i quali si misurerà con la resistenza successiva dei 13.850. Se i corsi riusciranno ad avere ragione anche di questo livello, potranno ambire ad un test della soglia psicologica dei 14.000 punti, dove in prima battuta potrebbero anche prevalere le vendite, tutt’altro che fisiologiche dopo il netto recupero avviato dai minimi dell’anno.
Anche eventuali discese al di sotto dei 13.500 punti non andranno a compromettere le potenzialità rialziste del mercato, a patto di non scendere al di sotto dei 13.350. Flessioni oltre quota 13.350/13.300 potrebbe indebolire la struttura tecnica costruita nelle ultime sedute, favorendo dei ripiegamenti più ampi che troveranno un primo sostegno in area 13.150 e un supporto successivo a 13.000. La speranza di ulteriori spunti rialzisti dovrà essere definitivamente abbandonata, almeno per il momento, in caso di discese al di sotto dei 13.000 punti, con obiettivo i 12.850 e successivamente i minimi dell’anno in area 12.600/12.550.
Al momento riteniamo poco probabile la realizzazione di uno scenario di questo tipo, confidando piuttosto in una prosecuzione degli acquisti nel breve o quantomeno in una fase di consolidamento che permetta al mercato di ricaricarsi prima di sferrare un nuovo attacco ai prossimi obiettivi al rialzo.
[/FONT]
OPERATIVITA'
[FONT=&quot] Acquistare oltre i 13.700, con stop a 150/200 punti e obiettivo a 13.850 e a 14.000. Vendere sotto i 13.350/13.300, con stop a 150 punti e target a 13.150 e a 13.000.[/FONT]
SUPPORTI RESISTENZE
13.500/13.400
13.350/13.300 13.100/13.000 13.550/13.600 13.700/13.850 14.000/14.050
 
Ops... ho detto quando ho aperto la piatta :titanic:
Mi ero scordato in macchina un ordine a 13500 short che mi ha preso.
Meno male che non ero al pc così ho evitato di vedere un bel rosso acceso quando l'indice batteva 13700.

Meno male anche che è risceso un po'...

Ora batte 13577 e son sotto di 77 punti con 3 fib.

Non vorrei autoportarmisfiga, ma mi sembra impostato a rialzo.
Provo ad aggrapparmi alle analisi di fib che ipotizza comunque una discesa in area 13280 ( la ipotizza ancora poi???)
Se vado a statistica SuperFib ci becca praticamente sempre, se dovesse mai sgarrare questa azzi miei e comunque tanto onore lo stesso al suo coraggio nell'esporsi tanto.
Oltre il max di oggi però credo sia corretto che io mi imponga uno stop loss e pazienza.

gtrazie sempre a tutti per i consigli che date.


per cosa vale anche io dico che scende non dico i valori perché ora e tropo lontano ma dii sicuro oltre quello che programma ho prevede lui ;) ma per lunedì in chiusura lo sapremo poi attenzione che arrivano anche tre stregue prossima settimana prevedo toste :titanic:
 
Fitch declassa la Spagna, da A a BBB. E avverte: se la Grecia esce dall'euro downgrade a tappeto

Cronologia articolo7 giugno 2012Commenta
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Argomenti: Rating | Ovviamente Fitch | Spagna | Stati Uniti d'America | Fitch | Cipro | Irlanda | Portogallo | Edward Parker





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Fitch ha nuovamente declassato il rating della Spagna, che esce così dalla categoria 'A' nelle valutazioni dell'agenzia finendo a quota 'BBB'. Ben tre gradini in meno, dunque, mentre le prospettive di rating restano negative, ha aggiunto Fitch con un comunicato, fattore che può preludere a ulteriori declassamenti. Il peggioramento delle valutazioni riflette innanzitutto i probabili costi di ricapitalizzazione del settore bancario spagnolo, si legge, che secondo Fitch costerà ben oltre i 40 miliardi prospettati, anzi tra 60 e 100 miliardi di euro: rispettivamente tra il 6 e il 9 per cento del Pil dell'intero paese.
«La Spagna - ha ribadito tuttavia il presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker - finora non ha avanzato alcuna richiesta di aiuto finanziario ma se ciò avverrà sarà evidentemente fatto». Juncker ha aggiunto che «non è il momento di speculare sulle cifre» relative salvataggio delle banche spagnole.

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Ovviamente Fitch tira diritto, come le consorelle agenzie di rating. Poco prima di sforbiciare il rating di Madrid, l'agenzia aveva rincarato la dose riguardo ai destini dell'Eurozona. Secondo il direttore generale, Edward Parker, se la Grecia uscisse dall'euro i rating di Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Cipro verrebbero abbassati «in modo automatico» e tutti i paesi dell'Eurozona verrebbero messi sotto osservazione per un eventuale downgrade. A rischio, ma questa volta non per "colpe" europee, sarebbe anche il rating del debito pubblico degli Stati Uniti.
Parlando a New York, Parker ha spiegato che secondo Fitch «gli Stati Uniti non hanno un piano credibile di risanamento fiscale», e che «se dopo le elezioni presidenziali di novembre non ne emergerà uno, sarà molto probabile un downgrade». Oggi Fitch classifica il debito Usa con tripla A, con outlook negativo.
 
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