La configurazione grafica “Gartley”
Il Gartley (dal nome dell’autore che per primo identificò ed analizzò il pattern) non è altro che un ri-test di un precedente minimo nel caso di una struttura bullish ovvero di un precedente max nel caso di una figura bearish.
Il pattern cerca di identificare un’area di potenziale inversione del trend in atto.
All’interno del grafico, la figura si sviluppa generalmente dopo la fase di esaurimento del trend, dopo che questi ha raggiunto il suo minimo o massimo, ovvero all’interno di un area di congestione anticipando quella che potenzialmente potrebbe essere la “via di fuga” del trend stesso.
Tecnicamente la figura bullish (per la bearish vale l’inverso) è costituita da una onda correttiva rispetto al trend principale e da un successivo ABCD pattern che va a testare il precedente minimo ma che non ha forza per violarlo in quando le ultime pressioni ribassiste si sono definitivamente esaurite e il mercato è pronto per un potenziale rialzo dei corsi.
Nella teoria delle onde di Elliott, il bullish gartley incorpora l’onda 1 e 2 dell’onda rialzista a 5 onde, il che permette (se ben individuato) di anticipare l’onda esplosiva 3 (generalmente la più estesa e in ogni caso mai la più corta delle 3 onde rialziste).
Il bearish gartley invece può identificare sia l’intero movimento AB della correzione ABC e quindi tradare la potenziale onda C, ovvero in un ottica più frattale (essendo la correzione ABC costituita da una struttura ad onde 5-3-3 o 5-3-5), l’onda 1 e 2 del movimento A permettendoci di sfruttare tutta l’onda impulsiva ribassista 3. In quest’ultimo caso il gartley ci permettere di cogliere quasi tutto il movimento ribassista/correttivo ABC dei corsi.
Come per l’ABCD pattern, anche per il Gartley, l’individuazione del punto D rappresenta il livello di ingresso a basso rischio per aprire posizione sul sottostante.
Il punto CD quindi deve avere una relazione con AB o BC meglio ancora con entrambe (all’interno della struttura ABC) mentre AD deve essere il 61,8%, il 78,6% di XA (dove XA è la prima onda correttiva rispetto al trend principale).
In alcuni casi (specialmente nei titoli con elevata volatilità e soprattutto quelli a medio- bassa capitalizzazione, dove l’escursione giornaliera può essere più o meno drogata da mani forti) AD può essere il 84,1% di XA, mentre per i titoli che viaggiano con armonia del 70,7% e del 141.4%, D può essere tradabile anche quando AD rappresenta il 70,7% di XA.
A completamento della figura, può sussistere anche una relazione tra AB e XA. La presenza di tale relazione avvalora l’armonia e la credibilità geometrica del pattern. Nel gartley AB è il 38,2% o il 50% di XA. Dove AD è il 78,6% o il 84,1% di XA, allora AB può anche essere 61,8% di XA.
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