IL FUTURO DIPENDE DA CIO' CHE FAI OGGI

Togliete le fette di salame dagli occhi.
E' per Voi, ma soprattutto, per le generazioni future. Il mio l'ho già dato.

L’Europa non è mai esistita veramente e noi siamo nel ventre del suo cadavere in putrefazione.

Diverse persone me lo stanno chiedendo: è la fine dell’Europa?
Risposta: mi piacerebbe ma non ci credo.

L’Europa è morta, sì, ma non ci credo fino a quando non lo vedo.

E poi?
Bisognerebbe uscirne al più presto, ma con la classe politica e dirigente in carica cosa ne sarebbe di tutti noi?

Ce lo hanno ripetuto da tempo: l’Euro crollerà al primo shock esterno.
Ebbene lo shock esterno è arrivato.
Si chiama coronavirus, nome in codice COVID-19, sarà la volta buona?

Sono passati pochi giorni, da quando vi spiegavamo come la Germania stava nascondendo 1.100 miliardi di debiti sotto al tappeto della KFW.

Ebbene sempre utilizzando la KFW la Germania ha da poco annunciato che stamperà altri miliardi.

Questo avviene perché, attraverso la propria banca pubblica, lo Stato può emettere moneta illimitatamente.
Non solo, ma la Germania intende nazionalizzare parte dei settori strategici.

Insomma è qualcosa che solo a parlarne in Italia sarebbe stato considerato folle, ai limiti del nazismo.

Invece si chiama sovranismo.

È tutto quello che i leoni da tastiera non hanno avuto il coraggio di fare, dopo essere diventati senatori della Repubblica.

Altro che le barricate sotto i colpi dello spread per spuntare uno zerovirgola di deficit.


Sì, la Germania straccia le regole (ancora una volta), stampa moneta all’infinito e tanti saluti all’austerity.

Si avvera quindi quanto i massimi economisti controcorrente, tra cui numerosi premi Nobel ci ripetono da anni.

L’Euro è una moneta insostenibile, sbagliata e dannosa.

Lo hanno capito anche i tedeschi quando, dopo aver cannibalizzato le economie europee
ed essere finiti nel mirino dei dazi di Trump, hanno visto la propria economia ristagnare dopo vent’anni passati a fare la locomotiva d’Europa.

Perché l’economia tedesca si è fermata?
Semplice, la Germania esportava a rotta di collo, fregandosene del patto di stabilità,che invece tutti gli altri erano obbligati a rispettare.

Con un surplus della bilancia commerciale basato sull’export che ha drenato ricchezza dai Paesi che importavano da lei,
ed ha prosciugato le economie dei Paesi periferici, fino a quando non si sono talmente impoverite che hanno dovuto smettere di acquistare dalla Germania.

Come faceva la Germania ad esportare così tanto?

Ancora più semplice: approfittando di una moneta più leggera rispetto ai propri fondamentali economici
(cioè rispetto al marco tedesco) ha instaurato una guerra commerciale a tutti i “partners” europei.

Anzi ha fatto una vera e propria concorrenza sleale a tutti, soprattutto all’Italia,
con una costante svalutazione competitiva che dura dal 1998, anno in cui sono stati fissati i cambi tra le divise europee e l’Euro.

Insomma la Germania ha fatto danni alle economie europee tanto quanto la concorrenza sleale cinese.
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Dove sono finiti i buffoni che la dovevano cambiarla da dentro?
I soliti efficienti tedeschi hanno saputo fare di meglio.

Mentre l’Italia ha continuato a perdere posizioni, come dimostra la perenne ultima piazza in Europa,
i ponti che crollano, la deficienza di posti letto negli ospedali, i fallimenti della propria industria,
il logoramento delle banche e delle aziende di Stato, i tagli lineari, ecc. la Germania ha continuato a fare affari.

Insomma, dopo averci riaccompagnato in casa i migranti sgraditi con le camionette ponendo fine agli accordi di Dublino,
dopo aver difeso le aziende strategiche in barba alla libera concorrenza la Francia,
la Germania ha fatto carne di porco del patto di stabilità sforando per 18 volte.

Oggi ecco l’en plein.

La Germania ha deciso che se ne frega dei limiti al deficit (primi a sforare assieme ai francesi
al primo anno di esistenza Euro – la strana coppia resiste sin dal primo giorno).

Sta dimostrando a tutti i sostenitori dell’Euro, che i sovranisti (quelli veri, non quelli alla Salvini),
quelli che in Italia vengono sbeffeggiati a rotta di collo, avevano ragione.

Chi fa da scendiletto sono l’Italia e tutti gli italiani che sostengono – anche nel dubbio –
la permanenza dell’Italia in Europa alle condizioni dei trattati.




I soldi sono numeri e i numeri si creano da nulla con un computer.
Lo dimostra la BCE che ha stampato moneta per oltre 8 mila miliardi di Euro facendo il solletico all’inflazione.



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I soldi si creano dal nulla.



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Il bazooka di Mario Draghi che stampa miliardi di euro senza effetti sull’inflazione.

COSA CI INSEGNA LA GERMANIA
  1. La Germania dimostra che i fans di Carlo Cottarelli, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Luigi Marattin,
  2. Oscar Giannino, Alan Friedman, Emma Bonino, Laura Boldrini, Carlo Calenda, Michele Boldrin,
  3. Lilly Gruber, Gad Lerner, David Parenzo, Il Sole 24 Ore con Radio 24, Confindustria, ecc.
  4. sono tutti dei buffoni e che contrariamente a quanto da loro sostenuto, non c’è limite di spesa per uno Stato.
    Cioè che QUANDO SERVE, LO STATO STAMPA MONETA, infischiandosene dell’inflazione;

  5. Che le regole della BCE vanno contro i popoli e tutelano solamente i mercati;

  6. Ci dimostra anche che le regole europee si possono stracciare senza che crolli il mondo,
  7. perché sono regole comuni a pochi Stati che vanno contro le regole di tutti i restanti Stati del mondo;

  8. Che per sostenere l’economia e i conti pubblici occorre avere una banca pubblica con un ruolo sociale, non contabile;

  9. Che il denaro si crea dal nulla, perché i soldi sono numeri e non c’è limite ai numeri.
  10. Non servono lingotti d’oro. Si può fare anche avendo un debito pubblico e persino un sistema di banche marce fino al midollo.
  11. Infatti la KFW nasconde migliaia di miliardi di debiti e Deutsche Bank in uno Stato normale sarebbe fallita da anni;

  12. Ci dimostra che produrre a basso costo all’estero non conviene perché la globalizzazione
  13. ammazza l’economia interna e distrugge posti di lavoro.
    E quindi che la globalizzazione non funziona;

  14. Che il mercato può andare a pesca perché è inefficiente, altro che lo Stato.
  15. Serve nazionalizzare i settori strategici, perché solo le politiche socialiste – non di mercato –
  16. garantiscono prosperità per tutti e non per pochi, se ben indirizzate;

  17. Che uno Stato ha bisogno di un sistema industriale pubblico per non subire ricatti dal mercato
  18. e per garantirsi sicurezza e stabilità in caso di crisi e attacchi esterni;

  19. Ci ricorda il compito dello Stato non è quello di far quadrare i conti di bilancio o di proteggere banche e mercati,
  20. ma di tutelare e creare benessere per i propri cittadini;

  21. Che l’Italia potrebbe fare come la Germania se usasse come si deve la Cassa Depositi e Prestiti
  22. o la dormiente ex Cassa per il Mezzogiorno: il Mediocredito Centrale;

  23. Ci dice che per sforare i vincoli non serve avere i conti in ordine, ma una direzione politica autorevole, seria e preparata.
  24. Altro che bibitari del San Paolo, cubisti del Papeete, burocrati pagati per dissanguare gli Stati e fantocci di varia sorta.
 
Riflessione.

Purtroppo la UE non è morta e nemmeno chi l'ha inventata.
Questi usciranno più forti e dittatori di prima.
Siamo morti noi che non abbiamo nè la libertà, nè la sovranità monetaria, che ora si capisce quanto sia indispensabile.

Però se non ne approfittiamo ora, non lo faremo mai più.
 
Venghino Signori, venghino ......ahahahah

Per far fronte all'emergenza coronavirus, la Commissione europea, lo scorso Il 10 marzo,
ha annunciato
che il lancio di una un'iniziativa rivolta ai sistemi sanitari, alle Pmi,
ai mercati del lavoro e ad altre parti vulnerabili delle economie degli Stati membri dell'Ue.

La Commissione ha proposto un intervento di 25 miliardi ("Corona response Fund”)
estratti dal bilancio della Commissione per dare liquidità alle imprese.

Circa 8 miliardi sono stati stati subito stanziati e approvati dal Parlamento europeo.

Tuttavia, come spiega Europa Today, anche se il nostro è il Paese più colpito dall'epidemia di Covid-19,
nella classifica dei Paesi beneficiari di queste risorse stanziate dalla Commissione europea l’Italia è solamente quarta.

A ricevere più soldi del nostro Paese, al quale spettano 853 milioni di euro,
sono la Spagna (1,16 miliardi),
la Polonia (1,12 miliardi)
e l’Ungheria (855 milioni):

incredibile se si pensa che, ad oggi, la Polonia conta 68 contagiati e l'Ungheria appena 25.

Da parte di Bruxelles, infatti, non c'è alcuna iniezione di "denaro fresco": si tratta, in realtà, di "fondi dormienti"
già presenti nelle casse delle regioni e degli enti locali italiani.

Risorse che - secondo le regole di Bruxelles - andrebbero restituite all'Unione europea.

Per fronteggiare l'emergenza, tuttavia, la Commissione europea ha deciso di non chiederci indietro quei soldi
che ora ci servono come il pane per acquistare mascherine, respiratori e altre attrezzature.
 
Come scrive anche l'autorevole rivista americana Foreign Policy,
l'Italia è stata abbandonata dai Paesi europei nel momento del bisogno.

"Si potrebbe pensare che i paesi membri dell'Unione Europea inviino ai loro amici italiani alcuni rifornimenti vitali,
soprattutto perché gli italiani lo hanno chiesto. Non hanno inviato nulla" sottolinea Foreign Policy.

"La vergognosa mancanza di solidarietà dei paesi dell'Ue con gli italiani indica un problema più grande:
cosa farebbero i paesi europei se uno di loro dovesse affrontare una crisi ancora più grave?".

Come sottolinea Fp, ad oggi nessun singolo stato membro dell'Ue ha inviato all'Italia le forniture necessarie.

"Questo è tragico - spiega la rivista - per un Paese con 21.157 infezioni da coronavirus e 1.441 morti al 14 marzo
e con il personale medico che lavora in gravi carenze di forniture".
 
Ahahahahahah poveri Italiani.

“Il nostro avvocato, il premier più sexy d’Europa. L’uomo più bello del mondo.”

Scrivono nella presentazione della pagina Instagram le bambine di Giuseppe. Una pagina tutta per lui.

D’altronde a casa che c’è da fare se non creare meme e fotomontaggi sul premier? Beh, lui sarà felice.

Ma non finisce qui.

Il noto settimanale “Novella2000” lancia il test del mese. Che dico, dell’anno.

“Chi è il tuo uomo ideale: Giuseppe Conte o Sergio Mattarella?”

Chi? È questo il quesito che assilla gli italiani ? O meglio, le italiane ?
Soprattutto quelle annoiate.

Non ho avuto il coraggio di farlo. Per fortuna non sono annoiato.
 
Non poteva mancare l'intervento delle sardine anche in piena emergenza Coronavirus.

A prendersi la scena è stata nuovamente Jasmine Cristallo, che sul proprio profilo Facebook
non ha usato giri di parole per condannare coloro che sono partiti dal Nord per tornare al Sud.

Probabilmente ha fatto riferimento ai due convogli pieni di passeggeri, di cui uno diretto in Puglia e l'altro in Sicilia;
nello specifico si tratta del Milano-Siracusa-Palermo delle ore 20:10 e del Milano-Lecce delle ore 20:50.

Durissimo lo sfogo della ragazza: "Per chi è tornato: contrarre un virus, non è una colpa.
Rischiare di portarlo a spasso in una terra con un sistema sanitario al collasso è criminale.
State a casa e con voi le vostre famiglie!".

Ma tesoro mio, questi signori "stanno tornando a casa dalle loro famiglie".
 
Grafica Veneta, venendo anche incontro alle richieste del presidente della regione Zaia,
mette in campo una linea di produzione per le mascherine a tempo di record, a Trebaseleghe, in provincia di Padova.

Secondo il Mattino di Padova la capacità produttiva è di un milione di pezzi, tale da soddisfare i bisogni nazionali, oltre quelli del veneto.

Si tratta di una linea che parte da zero, non un semplice assemblaggio di componenti di importazione.

Tutto bene allora? NO ,

Perchè per far partire la linea di produzione è necessario che le mascherine siano approvate da ROMA ed omologate CE.

Naturalmente far muovere un ingegnere dalla Capitale, per la precisione dal MISE ( il ministero di Patuanelli, per fare NOMI E COGNOMI)
sembra troppo difficile, per cui la capacità produttiva resta teorica.

Ieri, quando abbiamo pubblicato le caratteristiche tecniche delle mascherine, proprio sperando che qualcuno iniziasse la produzione,
avevamo messo in luce che la difficoltà maggiore sarebbe stata proprio l’omologazione,
cioè che qualcuno ALZASSE LE CHIAPPE E SI DESSE DA FARE per controllare se fossero regolari.

Oggi ne abbiamo la prova provata.

Fossimo in Germana Grafica Veneta sarebbe andata di corsa al TUV, avrebbe pagato un migliaio di Euro ed avrebbe avuto la certificazione.

In Italia no.

Il freno dell’economia italiana è proprio in questo assurdo rimpallo di controlli che poi oggettivamente nessuno fa.

Provate ad omologare una componente per auto: in Germania 500 euro al TUV, in Italia decine di migliaia di euro e mesi di tempo alla Motorizzazione.

Ecco una delle prime cose a cambiare, altro che “Prescrizione”.
 


E poi … la mitica Repubblica



Oggi invece c’è il ritorno dei Turboliberisti: Monti e Cottarelli (le vere cause di tante disgrazie) sono presenti tutti i giorni nel Talk Show,
e Il Fatto è diventato ormai sembra una sorta di megafono del Bilderberg, i veri difensori dell’Austerità e dell’impoverimento collettivo,
oltre che gli scherani più stretti di Conte e del suo governicchio:



Perchè uno stato è “UNA PIZZERIA”, una roba da somari di economia di carattere enorme,
ma articoli così sono regolarmente pubblicati su IL FATTO, senza ritegno, senza logica, a pura offesa dell’intelligenza e dell’economia.
 

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