Ciao Sognatore Infinito.
Sarebbe da citare tutto ma molti scapperebbero spaventati dalla lunghezza.
Sottolineo i passi più salienti.
Durante i milioni di anni o più di esistenza dell’uomo su questo pianeta, la sua conoscenza del mondo esterno si è evoluta enormemente incrementando il suo potere e la sua capacità di far fronte alle calamità naturali. Interiormente, nella coscienza, l’uomo invece non si è evoluto un granché: é ancora molto simile all’ uomo primitivo – pauroso e insicuro, organizzato in gruppi (religiosi e
nazionali), sempre in lotta e pronto alla guerra, alla ricerca di vantaggi per sé
odiando gli altri. E’ ora in grado di andare sulla luna e di comunicare con l’
altra parte del globo in pochi minuti ma trova ancora difficile amare il proprio
vicino e vivere in pace.
Non abbiamo mai diretto la nostra attenzione interiormente, per capire la nostra mente, i nostri pensieri e sentimenti. Siamo così soddisfatti, così presi dalle nostre acquisizioni, dal nostro “progresso” nel mondo esterno, che abbiamo completamente trascurato il mondo interiore della nostra coscienza.
Nell’uomo primitivo l’odio poteva produrre solo danni limitati, nell’uomo moderno tutto questo potere è molto più devastante e le disastrose conseguenze sono sotto i nostri occhi ogni giorno intorno a noi.
Molte rivoluzioni hanno avuto un inizio e una fine, ma la tirannia umana non è
finita, ha solo assunto altre forme.
Una società veramente pacifica, non violenta, è possibile solo se l’individuo si
trasforma, psicologicamente, fondamentalmente.
La società è ciò che è l’individuo. Proprio come le caratteristiche di una barra di rame sono determinate da quelle degli atomi che la compongono, le
caratteristiche di una società sono determinate da quelle degli individui.
Non si può praticare la non-violenza fintanto che si è aggressivi, violenti e
pieni di odio. La non violenza diventa solo una facciata, un’ipocrisia esteriore,
un comportamento calcolato. (Niente di più vero; somiglia molto allo
stile dei "radical-chic"; questo ce l' ho messo io).
Il ruolo di un maestro (il guru) è quello del lampione nella strada. Non dobbiamo
sederci ad adorare il lampione, dobbiamo camminare.
E’ una tragedia per la nostra vita che non si venga educati a guardare noi stessi nel modo giusto. Ci insegnano solo a imparare ciò che riguarda il mondo esterno e ad affrontare in qualche modo i suoi problemi.
Così si cresce conoscendo molte cose sul mondo esterno ma completamente ignoranti riguardo se stessi,
Il mio commento.
Chi si sofferma su questi pensieri, anche solo per un momento, li fa suoi.
Questa è una droga, buona, che crea assuefazione.
Io sono felice di averla annusata. Spero tanto che anche altri vorranno
sniffarla.
Mi propongo di farla sniffare anche a tutti gli amici che, bontà loro, mi
seguono nel mio thread.
Sarò il primo a comportarmi conseguentemente.
Ciao meraviglioso amico. Ce ne fossero tanti come te.