Il relativismo contemporaneo: filosofia inevitabile e virtuosa

Chennesò, hai letto troppi libri per i miei gusti. Magari Newton, o Stephen Hawking, ti han chiarito che gli oggetti obbediscono alla legge di gravità (che è un Valore Fisico)? Oppure hai in mente qualche testo di etologia, che spiega che gli animali sono indotti a riprodursi e a sopravvivere anche se, razionalmente, non sanno perché?

O sennò hai letto la Bibbia e/o Pirsig.



Da giovane ho letto gli Eterni della Marvel Comics. :up:
Però preferivo i Vendicatori, l'Uomo Ragno, gli X-Men e altre storie più "concrete".

...

Ho letto questo
The Gospel According to Superheroes: B. J Oropeza, Stan Lee: 9780820474229: Amazon.com: Books :D

PS il mio character preferito era Silver Surfer : forse per il suo profilo psicologico (poi però ho capito che aveva anche altre caratteristiche)
 
Chennesò, hai letto troppi libri per i miei gusti. Magari Newton, o Stephen Hawking, ti han chiarito che gli oggetti obbediscono alla legge di gravità (che è un Valore Fisico)? Oppure hai in mente qualche testo di etologia, che spiega che gli animali sono indotti a riprodursi e a sopravvivere anche se, razionalmente, non sanno perché?

O sennò hai letto la Bibbia e/o Pirsig.



Da giovane ho letto gli Eterni della Marvel Comics. :up:
Però preferivo i Vendicatori, l'Uomo Ragno, gli X-Men e altre storie più "concrete".

Secondo me, è complicato.
Enfatizzi giustamente la laicità ma un sistema etico, secondo me, non può nascere solo dalla Logica. Deve essere coerente, ma se fosse solo frutto della Logica vorrebbe dire che, con l'osservazione empirica e con il ragionamento, arriveremmo a scoprire la sola Etica "giusta", e che tutte le altre Etiche sono "logicamente sbagliate".

Banalizzando, invece, "è una questione di gusti", secondo me. Possono esistere tanti "set" di Valori Etici.


Quindi, i Valori che tu definisci "celestiali", per me dobbiamo sceglierceli democraticamente noi (così come altri sostenitori di altre Etiche sceglieranno altri valori, chessò "la Forza Fisica è il massimo valore, chi è più forte deve poter uccidere tutte le creature più deboli", i credenti diranno che i Valori stanno in determinati paragrafi della Bibbia, e via dicendo).


Tornando al tuo tema (suicidio, o diritto all'auto-eutanasia), mi par di capire che un precetto che deve risultare compatibile con la tua (o nostra) Etica è "gli esseri viventi hanno il diritto alla ricerca della felicità".
Sembra un concetto astratto, fa parte della Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti...

Sennò si potrebbe riformulare meglio il tema "l'Organico è meglio dell'Inorganico", ovvero "la Vita è meglio della Morte", precisando il concetto di "Vita"... chessò, "quando si va a dormire, la voglia di risvegliarsi il giorno dopo"...


E' complicato, nonché soggettivo.

Se tu vesti la logica con la coerenza, con il set di gusti la umanizzi e quindi tendi ad escluderne la possibilità al di fuori del'umano cosi come da te inteso in precedenza.
Se l'etica è relativizzata il noi che sceglie non esiste esiste al massimo l'io che dipende dal tempo e dal momento parmenidiamente parlando per cui si deve escludere a priori un concetto di etica complessiva. Restano le scelte prive di ogni valore strutturale nonostante si tenti disperatemente di darglielo.

Per quanto riguarda le leggi della fisica anche in questo caso non sono "celestiali" ma sono solo frutto del costrutto mentale degli uomini basato sulla oro caduca esperienza; Einstein ha confutato Newton, si attendono novelle tra parentesi, in altri pianeti il sistema di gestione dei pesi, dell'immagine corporea che ci appare potrebbe essere completamente differente (prendiamo ad esempio l'altroverso marveliano).
 
Il fatto è che il relativismo ha un significativo successo perchè lo si confonde con l'antidogmatismo e cioè la capacità di sottoporre le proprie ragioni alla critica altrui e di rivederle in modo dialogico.

Si ritiene, a torto , che il relativismo sia più tollerante il che NON è necessariamente vero.

Per esempio il relativismo etico normativo non prescrive affatto di non interferire nella libertà di manifestazione del pensiero, la libertà religiosa o qualunque altra libertà.

Anzi , ritiene di dover intervenire attivamente nel limitare il diritto di espressione prevedendo sanzioni penali.
 
Il fatto è che il relativismo ha un significativo successo perchè lo si confonde con l'antidogmatismo e cioè la capacità di sottoporre le proprie ragioni alla critica altrui e di rivederle in modo dialogico.

Si ritiene, a torto , che il relativismo sia più tollerante il che NON è necessariamente vero.

:up:
 
Il fatto è che il relativismo ha un significativo successo perchè lo si confonde con l'antidogmatismo e cioè la capacità di sottoporre le proprie ragioni alla critica altrui e di rivederle in modo dialogico.

Si ritiene, a torto , che il relativismo sia più tollerante il che NON è necessariamente vero.

Per esempio il relativismo etico normativo non prescrive affatto di non interferire nella libertà di manifestazione del pensiero, la libertà religiosa o qualunque altra libertà.

Anzi , ritiene di dover intervenire attivamente nel limitare il diritto di espressione prevedendo sanzioni penali.

:up:
 
Se tu vesti la logica con la coerenza, con il set di gusti la umanizzi e quindi tendi ad escluderne la possibilità al di fuori del'umano cosi come da te inteso in precedenza.
Se l'etica è relativizzata il noi che sceglie non esiste esiste al massimo l'io che dipende dal tempo e dal momento parmenidiamente parlando per cui si deve escludere a priori un concetto di etica complessiva. Restano le scelte prive di ogni valore strutturale nonostante si tenti disperatemente di darglielo.

Infatti: userei la Logica per verificare solo che due valori etici non facciano a pugni tra di loro (o che le norme di medio-basso livello siano coerenti con i valori etici), ma non per controllare la "solidità" del singolo valore etico.


Non vedo quale possa essere il problema che ti fa dubitare della struttura di ciò.
Prova a pensare due proposizioni: "X è innamorato di Y" e "X si impegna a pensare, razionalmente, per comprare un regalo di anniversario a Y".
Un comportamento razionale ispirato da qualcosa di irrazionale.
Provare a concepire qualcosa di diverso è - a mio avviso - inumano.

IQT si pensa a qualcosa che assomigli a "essere innamorati di Y" ma che sia condivisibile tra più umani (anche Y potrebbe essere condivisibile, ma ipotizziamo che Y non sia di facili costumi).




L'Etica è relativa, certo: se potesse non esserlo, ne esisterebbe una sola.

Attendo la dimostrazione scientifica che un etica relativizzata ("i miei gusti personali", banalizzando), con adesione libera, debba necessariamente essere priva di struttura: come mai dài per scontato che non si possano fare, o che non abbiano senso, verifiche di coerenza interna?



Il fatto è che il relativismo ha un significativo successo perchè lo si confonde con l'antidogmatismo e cioè la capacità di sottoporre le proprie ragioni alla critica altrui e di rivederle in modo dialogico.
E dove lo mettiamo il karlpopperianesimo?
Si ritiene, a torto , che il relativismo sia più tollerante il che NON è necessariamente vero.

Per esempio il relativismo etico normativo non prescrive affatto di non interferire nella libertà di manifestazione del pensiero, la libertà religiosa o qualunque altra libertà.

Anzi , ritiene di dover intervenire attivamente nel limitare il diritto di espressione prevedendo sanzioni penali.
Chi mai mi ha considerato democratico, non sa con quanta malvagità e arbitrarietà io eserciti le mie funzioni moderatoriali. :-o

Però, in contraddizione con quanto ho appena scritto, penso che il forum di stormfront dovrebbe essere invaso da profeti della maieutica, e non chiuso.
 
Infatti: userei la Logica per verificare solo che due valori etici non facciano a pugni tra di loro (o che le norme di medio-basso livello siano coerenti con i valori etici), ma non per controllare la "solidità" del singolo valore etico.


Non vedo quale possa essere il problema che ti fa dubitare della struttura di ciò.
Prova a pensare due proposizioni: "X è innamorato di Y" e "X si impegna a pensare, razionalmente, per comprare un regalo di anniversario a Y".
Un comportamento razionale ispirato da qualcosa di irrazionale.
Provare a concepire qualcosa di diverso è - a mio avviso - inumano.

IQT si pensa a qualcosa che assomigli a "essere innamorati di Y" ma che sia condivisibile tra più umani (anche Y potrebbe essere condivisibile, ma ipotizziamo che Y non sia di facili costumi).

Chi lo stabilisce che due valori siano etici e che due valori etici non facciano a pugni?

L'innamoramento può essere piegato ad un sistema di regole certe e predisporre comportamenti che per forza siano considerati etici?

Essere innamorati ha un valore etico?

Se il comprare un regalo di anniversario a Y o l'ESSERE INNAMORATI di Y presuppone il tentativo di convincere Y a dartela sarà considerato un atteggiamento comunque etico oppure bisognerebbe conoscere anche il fine di quel gesto e come si fa ad estrapolare un fine non dichiarato?

C'è innamoramento per la morte e dopo la morte? Tu sei logicamente certo che il relativismo etico possa rappresentare qualche cosa in qualche momento o va per forza indurito da delle regole? E chi stabilisce queste regole?

Solo in un contesto evoluzionista forse si può trovare uno sbocco di regole etiche relativiste non dichiarate ma condivise in un certo dato tempo ma il contesto evoluzionista dovrebbe prevedere anche il suo relativo Yang e cioè il raggiungimento di un livello evoluzionista finale che a mio modo di vedere è tutto da dimostrare.
 
Ultima modifica:
Chi lo stabilisce che due valori siano etici
L'analisi logica e grammaticale ci consentono di distinguere un'enunciazione di valori etici da una ricetta per la marmellata di fichi. :up:
e che due valori etici non facciano a pugni?
La logica e il karlpopperianesimo :up:
L'innamoramento può essere piegato ad un sistema di regole certe e predisporre comportamenti che per forza siano considerati etici?
Essere innamorati ha un valore etico?
Ho usato l'innamoramento solo per illustrare un'altra tipologia di "pulsione irrazionale che può indurre a comportamenti coerentemente razionali".
Avrei potuto scrivere 1) "X ritiene gli interessi della collettività superiori a quelli del singolo" e quindi 2) "X è un donatore di sangue", o 2bis) "X non parcheggia in doppia fila, poiché ritiene il suo risparmio di tempo di 1 minuto eticamente - nonché algebricamente - inferiore alla perdita di tempo di 20 minuti provocata in tutti quelli che rimangono imbottigliati dietro di lui". :up:

Se il comprare un regalo di anniversario a Y o l'ESSERE INNAMORATI di Y presuppone il tentativo di convincere Y a dartela sarà considerato un atteggiamento comunque etico oppure bisognerebbe conoscere anche il fine di quel gesto e come si fa ad estrapolare un fine non dichiarato?
C'è innamoramento per la morte e dopo la morte?
OT :help:
Tu sei logicamente certo che il relativismo etico possa rappresentare qualche cosa in qualche momento o va per forza indurito da delle regole?
L'Etica può essere anche solo un pretesto per riempire di post il Forum di InvestireOggi: pur essendo - a parer mio - ragionevole, non è obbligatorio derivarne una serie di indicazioni normative. :up:
E chi stabilisce queste regole?
Le prova a stabilire per tentativi un/una forumista, e poi vengono sottoposte a verifica karlpopperiana collettiva. :up:
Solo in un contesto evoluzionista forse si può trovare uno sbocco di regole etiche relativiste non dichiarate ma condivise in un certo dato tempo ma il contesto evoluzionista dovrebbe prevedere anche il suo relativo Yang e cioè il raggiungimento di un livello evoluzionista finale che a mio modo di vedere è tutto da dimostrare.

Raggiungimento? Finale? :-?
L'evoluzione, secondo me è un processo, non un percorso che porta ad una data meta e, coerentemente, mi aspetto che con l'evoluzione possano cambiare i valori etici, cosa su cui dovresti essere d'accordo anche tu, visto che scrivi "etica relativistica".







Ovvero: se anche per assurdo concorderemo IQT unanimemente su 3, 5 o 12 Valori Etici, prevedo che tra ventordicimila anni qualche archeologo del web troverà questo thread e dirà che i suoi Valori Etici sono diversi.

Ad esempio: dire "E' immorale fare morire un umano per far sopravvivere un virus", che implica "L'uomo è da considerare più evoluto delle altre specie", potrebbe essere rinegoziato quando incontreremo gli alieni. :up:
 
L'analisi logica e grammaticale ci consentono di distinguere un'enunciazione di valori etici da una ricetta per la marmellata di fichi. :up:
La logica e il karlpopperianesimo :up:

Ho usato l'innamoramento solo per illustrare un'altra tipologia di "pulsione irrazionale che può indurre a comportamenti coerentemente razionali".
Avrei potuto scrivere 1) "X ritiene gli interessi della collettività superiori a quelli del singolo" e quindi 2) "X è un donatore di sangue", o 2bis) "X non parcheggia in doppia fila, poiché ritiene il suo risparmio di tempo di 1 minuto eticamente - nonché algebricamente - inferiore alla perdita di tempo di 20 minuti provocata in tutti quelli che rimangono imbottigliati dietro di lui". :up:


OT :help:

L'Etica può essere anche solo un pretesto per riempire di post il Forum di InvestireOggi: pur essendo - a parer mio - ragionevole, non è obbligatorio derivarne una serie di indicazioni normative. :up:

Le prova a stabilire per tentativi un/una forumista, e poi vengono sottoposte a verifica karlpopperiana collettiva. :up:


Raggiungimento? Finale? :-?
L'evoluzione, secondo me è un processo, non un percorso che porta ad una data meta e, coerentemente, mi aspetto che con l'evoluzione possano cambiare i valori etici, cosa su cui dovresti essere d'accordo anche tu, visto che scrivi "etica relativistica".







Ovvero: se anche per assurdo concorderemo IQT unanimemente su 3, 5 o 12 Valori Etici, prevedo che tra ventordicimila anni qualche archeologo del web troverà questo thread e dirà che i suoi Valori Etici sono diversi.

Ad esempio: dire "E' immorale fare morire un umano per far sopravvivere un virus", che implica "L'uomo è da considerare più evoluto delle altre specie", potrebbe essere rinegoziato quando incontreremo gli alieni. :up:


Purtroppo non posso concordare... il relativismo se portato alle sue n conclusioni non può che eliminare la possibilità etica, è il gioco patafisico dello scambio gratuito e della ricombinazione; dell'esclusione e dell'inclusione, del parlare per parlare dove la ricetta della marmellata ha più valore di un presunto precetto etico che ogni qualvolta viene espresso trova immediatamente, in una società completamente relativizzata la sua naturale esclusione :)
 
Purtroppo non posso concordare... il relativismo se portato alle sue n conclusioni non può che eliminare la possibilità etica, è il gioco patafisico dello scambio gratuito e della ricombinazione; dell'esclusione e dell'inclusione, del parlare per parlare dove la ricetta della marmellata ha più valore di un presunto precetto etico che ogni qualvolta viene espresso trova immediatamente, in una società completamente relativizzata la sua naturale esclusione :)

Non credo di essere completamente d'accordo ma... ragioniamo al contrario: visto che viviamo in una realtà dove esistono delle norme che impongono o vietano determinati comportamenti, e ne ignorano altri, secondo te da dove viene quest'insieme di norme? Partendo già da quelle di alto livello: perché si dovrebbe ripudiare la guerra? Perché la repubblica dovrebbe essere fondata sul lavoro? Perché la sovranità appartiene al popolo (e non solo ai più forti, ai più ricchi, ai più ariani)?

Secondo me, anche un patafisico potrebbe provare a fare l'esercizio di trovare i Valori Etici [anche se non li condivide perché magari è un elitarista oligarchico] che, in quei momenti, ispirarono la Costituzione.

O no? :-?
 

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