ICHIMOKU secondo Nicole Elliott # 1 #
Mi sono accorto che il mio TOL fornisce anche i grafici Ichimoku. Evviva! A questo punto vorrei cercare di imparare seriamente questa tecnica, e il modo più sicuro e veloce per imparare bene qualcosa secondo me consiste nel tradurre e parafrasare un testo. Solo così si notano tante particolarità che sfuggono a una lettura veloce, e soprattutto le cose vengono memorizzate molto più facilmente.
Grazie infinite a FRANZO che mi ha fatto scoprire l'Ichimoku e ce ne ha spiegato le basi nei post precedenti.
La tecnica non è nata per l'intraday, comunque in Giappone la usano anche i daytrader. Ovviamente, se dovessi accorgermi che nell'intraday è del tutto inutile, interromperò lo studio. Un altro limite -a detta della Elliott- è che il sistema funziona SOLO nelle fasi trending, mentre nelle fasi laterali mostra la corda, come sempre avviene per le medie mobili.
Inutile aggiungere che anche in questo caso non bisogna aspettarsi miracoli… Nessun metodo -da solo- potrà mai farci guadagnare dei soldi… La differenza tra chi guadagna e chi perde in borsa la fanno la gestione della posizione e il controllo del rischio… eccetera eccetera.
Tutto quello che segue si basa strettamente sul testo inglese di Nicole Elliott. Le eventuali aggiunte o modifiche le segnalerò chiaramente. Penso però che prima di chiudere il discorso, integrerò con altre fonti l'interpretazione complessiva dell'Ichimoku.
Se qualcuno è interessato all'argomento, grazie per la lettura! Altrimenti 'sta roba servirà solo per me… e francamente questa è la cosa più importante, sperando che MI sia utile!
In Giappone i grafici per lo studio del mercato hanno origini molto più antiche dei loro "cugini" occidentali. I primi grafici di prezzo risalgono al '600 e le famose candele giapponesi cominciarono a diffondersi nel '700. Al contrario, è recente l'idea di fondere il metodo orientale dei candlesticks con le medie mobili di tradizione occidentale. Dopo decenni di studi e ricerche, nel 1968 Goichi Osoda divulgò la nuova tecnica col nome di ICHIMOKU KINKO HYO. Una sistemazione definitiva della materia arrivò soltanto nel 1996 con gli Ichimoku Kinko Studies di Hidenobu Sasaki. Per questo forse pochi la conoscono, almeno da noi. Invece nelle dealing room giapponesi i grafici più usati sono proprio gli Ichimoku.
Naturalmente, prima di affrontare le "nuvole" (Ichimoku Clouds è un altro nome utilizzato per indicare questo metodo, con una terminologia "poetica" squisitamente giapponese) occorre una certa conoscenza dei candlesticks… oltre ai libri, sull'argomento c'è un'infinità di materiale anche in rete, perfino in italiano. Perciò passo subito alle particolarità dell'Ichimoku.
In sostanza il sistema è costituito da tre parti:
1) DUE MEDIE MOBILI
2) LA "NUVOLA" (kumo in giapponese)
3) IL CHIKOU SPAN
LE DUE MEDIE MOBILI: TENKAN (9) e KIJUN (26)
Il primo step nella costruzione di un grafico Ichimoku consiste nell'aggiunta di due medie mobili a un normale grafico a candele.
Le medie mobili sono del tutto particolari. Purtroppo la Elliott è britannica, e si vede… non ha quel dono dell'estrema chiarezza così tipico degli americani. Per di più, dando un'occhiata in giro a volte si leggono cose discordanti sulla costruzione di queste mm. Scelgo quindi la modalità di gran lunga più diffusa, che oltretutto è quella utilizzata dal mio TOL. Le due medie mobili sono queste:
TENKAN-SEN o Conversion Line. Per costruirla, si prende il massimo più elevato delle ultime 9 sedute, lo si aggiunge al minimo più basso delle stesse 9 sedute, e si divide la somma per 2. Il giorno successivo, stessa manfrina, e così via. Chiaramente, visto com'è realizzata, questa media mobile può restare …immobile per diverse sedute, se l'Highest High e il Lowest Low di una serie di 9 sedute restano gli stessi anche nei giorni successivi.
KIJUN-SEN o Base Line. Si procede allo stesso modo, ma nell'ambito delle ultime 26 sedute. In questo caso chiaramente è più probabile che vengano incorporati massimi o minimi importanti, che possono rimanere inviolati abbastanza a lungo, determinando nel grafico la presenza di tratti orizzontali di discreta durata.
Perché 9 e 26? Fino a pochi anni fa le borse giapponesi erano aperte anche il sabato (in epoche remote, anche Wall Street e -se non sbaglio- pure le borse italiane erano aperte il sabato mattina), quindi in media ogni mese contava 26 giorni lavorativi. Il 9 della Tenkan invece è stato scelto perché in una serie infinita di test si è dimostrato il numero migliore da accoppiare a 26. Vorrei aggiungere che tradizionalmente l'ema9 è la media mobile più usata dai trader di futures americani. Guarda caso.
Le due medie mobili vengono usate in maniera classica. Si compra quando la Tenkan (mm9) passa al di sopra della Kijun (mm26) e viceversa. Come si diceva all'inizio, occhio alle fasi di trading range, dove i falsi segnali si sprecano.
Le medie mobili costituiscono di per sé un supporto o una resistenza. In un buon bull market troviamo tre linee ascedenti parallele, dal basso: mm26 mm9 e prezzi. Nelle correzioni spesso i prezzi scendono fino a una delle medie per poi rimbalzare. Se questo non si verifica, evidentemente il trend è a rischio. Inoltre la particolare modalità di costruzione fa sì che le mm possano restare perfettamente orizzontali per diversi giorni, e questo fatto enfatizza la loro funzione di supporto o resistenza.
Va pure tenuta presente la pendenza delle due medie mobili, in particolare di quella più lenta. Per esempio, se vediamo che la Tenkan (9) si affanna in continui rapidi saliscendi, mentre la Kijun (26) è piatta o ondeggia placidamente, è chiaro che ci troviamo in laterale e quindi dobbiamo evitare di operare con l'Ichimoku. Una pendenza fra 33° e 45° è l'ideale per un trend "sano" e duraturo. Secondo la Elliott, maggiore è la pendenza della media mobile, più il trend è forte e sicuro. A dire la verità, almeno nell'AT occidentale, di solito una pendenza esagerata viene ritenuta pericolosa, come sintomo della fase parossistica di un trend ormai prossimo a esaurirsi.
A questo punto l'autrice accenna all'uso dei massimi a 9/18/26 giorni per stabilire i cicli. E' un argomento che si ripromette di approfondire più avanti, e del resto c'entra poco con le medie mobili. Vedremo, intanto me lo annoto qui.
Il grafico Ichimoku del Dax. Salvo errore, il mio TOL non consente di ombreggiare la nuvola. Però mi sembra che marcando molto i suoi bordi (cioè il SENKOU SPAN A e il SENKOU SPAN B) si ottenga quasi la stessa evidenza grafica. Notare i tratti orizzontali delle due medie mobili (TENKAN viola - KIJUN rosso), che è impossibile trovare nelle medie mobili occidentali. In giallo il CHIKOU SPAN, che termina sempre con un lungo segmento orizzontale.