"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (1 Viewer)

filibuster

Forumer attivo
C’è in giro un’emotività incredibile, non solo nei forum. Dopo la chiusura della borsa turca, un’agenzia proclamava: “chiusura in calo a Istanbul a causa della CADUTA delle borse europee”… CADUTA!!! con il Dax che era intorno a -0,4% e l’Eurostoxx50 a -0,5%. Pazzesco.
Ho visto parecchi temi nuovi, che non ho avuto proprio il tempo di leggere, comunque la cosa è positiva perché così il mercato ha a disposizione una gamma di spunti -bullish e bearish- su cui sbizzarrirsi, in aggiunta agli earnings verso i quali non mi pare che ci sia un’attesa spasmodica, come già s’era capito nei giorni scorsi. Può anche essere un vantaggio non essere al corrente delle ultimissime novità, così bisogna per forza basarsi su quello che vedono gli occhi e non su quello che ci passa per la testa. E cosa vedono gli occhi? Un trend che continua imperterrito, sempre con tutte le candele sopra l’ema9, entro i vari canali ecc ecc. Una situazione che non può continuare a lungo con caratteristiche così esasperate, ma per ora è così, su questo non ci piove. Anche se oggi sono stati toccati i 1198,81 non si può dire che ci sia stato un attacco ai 1200. Per ora il mercato sembra soddisfatto della quota raggiunta. Ci vorrebbe qualche trimestrale davvero sorprendente… Ops… dopo aver finito di scrivere ‘ste quattro cacchiate vedo che Intel ha quadruplicato gli utili… Basterà per far superare all’indice quota 1200?

Ormai ho aperto quasi tutte le posizioni su maggio (una anche su giugno) in base all’ipotesi di lavoro della prosecuzione del laterale, per di più ho “compresso” il punto di pareggio, il punto di massimo gain e il punto di massima perdita entro uno spazio ridotto, così dovrei riuscire a fare pochissime modifiche, con enorme risparmio di tempo, di stress e di commissioni. Per esempio una posizione sull’Eurostoxx50 -chiusura di oggi 2988,24- va in pari a 2995 e ottiene il max profitto a 3050, cioè appena il 2,07% sopra la quotazione odierna. Un’altra -grazie alla copertura già spesata- ha un punto di pareggio ad appena 2804,5, cioè l’indice può prendersi la libertà di scendere del 6,15% senza provocare perdite, e il massimo profitto lo incasso da 2850 in su, quindi ben il 4,6% SOTTO i prezzi attuali. Naturalmente in caso di inversione resto pronto alle opportune modifiche, ma senza fretta, senza fretta. In caso di ulteriore rialzo non farò niente. Perché strafare? Rispettivamente a 3050 e 2850 le due posizioni già danno un gain adeguato ai miei obiettivi di semplice integrazione delle entrate familiari. Chi troppo vuole nulla stringe.






x SteveFT
Penso di aver esaurito le mie osservazioni, dato che -come dicevo fin dall’inizio- l’argomento TS non mi ha mai attirato molto. Mi limito a una sola obiezione, visto che sottolinei spesso la necessità di essere rigorosissimi nel tagliare le perdite e larghi nel far correre i profitti. In realtà -anche se nessuno lo dice e molti non se ne accorgono mai- si tratta di un ossimoro, cioè esiste una stridente contraddizione interna fra i due concetti. Se applichi rigorosamente uno stop loss del 2% o del 3% non potrai mai “prendere” un trend degno di questo nome, perché qualsiasi trend presenta infinite correzioni ben più ampie di quelle percentuali… quindi difficilmente avrai profitti da far correre all'infinito sulle verdi praterie. Tagliare rigorosissimamente le perdite è una specie di castrazione… Prima o poi tutti si accorgono che gli stop sono un’inesauribile fonte di perdite… il bello è che moltissimi applicano stop tanto più stretti quanto più è alta la volatilità: il contrario di quello che bisognerebbe fare! Ricordo che ai tempi d’oro di STM, quando il titolo valeva sui 200 euro e aveva oscillazioni intraday di 10 euro e più, tanti applicavano stop di 0,5 euro e poi si incacchiavano come bestie perché gli stop gli venivano catturati a grappoli. Che sfiga, poveretti!
Naturalmente non voglio certo dire -prudente come sono- che non bisogna premunirsi contro le perdite… Ma sono osservazioni buttate lì… Cerca di passare presto alla fase operativa, soltanto allora potrai distinguere quello che funziona nel tuo sistema da quello che è da modificare. Sulla carta tutto sembra bello, tutto perfetto, ma la realtà è piena di sorprese…
 

steveTF

Nuovo forumer
x SteveFT
Penso di aver esaurito le mie osservazioni, dato che -come dicevo fin dall’inizio- l’argomento TS non mi ha mai attirato molto.

Ma tuti quanti usiamo dei TS. Chiunque applichi delle regole di trading, di fatto, mette in pratica un suo TS.

Mi limito a una sola obiezione, visto che sottolinei spesso la necessità di essere rigorosissimi nel tagliare le perdite e larghi nel far correre i profitti. In realtà -anche se nessuno lo dice e molti non se ne accorgono mai- si tratta di un ossimoro, cioè esiste una stridente contraddizione interna fra i due concetti. Se applichi rigorosamente uno stop loss del 2% o del 3% non potrai mai “prendere” un trend degno di questo nome

Quando parlo di SL rigorosi non mi riferisco a SL a % fissa o messi a casaccio, senza regole. Mi riferisco all'essere rigorosi nell'applicarli. Il punto fondamentale è che gli stop vanno piazzati con criterio: secondo la volatilità (esempio in base all'ATR); secondo supporti e resistenze; secondo segnali tecnici ben precisi. Inutile dirlo, lo sai certamente molto meglio di me. Sottolineo l'importanza degli SL perché sono il dazio da pagare, la nostra assicurazione. Senza SL è un po' come scop.....re senza preservativo. :D

esempio pratico: nel grafico che ho messo (pag.16) se entro al breakout di quella resistenza, metterò uno SL a 10. Se me lo prende vuol dire che il movimento auspicato non c'è stato, pazienza. Però lo tengo lì fino a che non si sviluppa il movimento (e poi lo alzo in trailing stop) e non lo tolgo se il movimento mi va contro, sperando che poi torni su (la speranza va sempre evitata)

perché qualsiasi trend presenta infinite correzioni ben più ampie di quelle percentuali… quindi difficilmente avrai profitti da far correre all'infinito sulle verdi praterie. Tagliare rigorosissimamente le perdite è una specie di castrazione… Prima o poi tutti si accorgono che gli stop sono un’inesauribile fonte di perdite…

Senza stop presto o tardi ci scappa il grosso movimento che in una volta ti fa perdere tutto (il cigno nero). Essere rigorosi nel mettere SEMPRE gli stop dovrebbe ormai essere un nostro dogma.
Ti faccio un esempio su come possiamo guadagnare anche con molti stop presi:

- ho un TS che mi fa entrare giusto il 30% delle volte. Il 70% no, mi prende lo stop. Però io quello stop lo colloco con ragionevolezza (sotto una resistenza e tenendo conto della volatilità) tanto che, se me lo prende, vuol dire proprio che avevo torto. Se io 7 volte su 10 perdo l'1% del mio capitale (taglio le perdite) con quei 7 stop e le altre 3 volte lascio correre per un guadagno medio del 5%, su una lunga serie di operazioni avrò un guadagno medio delll'8%. Anche se non mi fisso sul voler indovinare l'ingresso giusto, se gestisco il money management e lo stop loss, avrò una expectancy positiva che sul lungo periodo mi porterà a guadagnare. L'importante però è proprio tagliare le perdite e concentrarsi sul parametro che veramente conta: l'aspettativa.
 
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giorosa2000

Utente Senior.. d'età
x SteveTF / giorosa2000 / superrudy

Grazie a tutti e tre per la bellissima discussione. Forse molti “esterni” non sapevano che il mondo dei trend-follower è così variegato e ricco di sfumature. Sicuramente un trading system totalmente meccanico e automatizzato è il modo più nobile ed “eletto” di seguire il trend. Man mano che aumenta la discrezionalità. diminuisce la purezza… fino al mio trend-following “a occhio” che esteticamente fa schifo, anche se ideologicamente è saldissimo.



Ora faccio un po’ l’avvocato del diavolo, naturalmente senza riferimento ai casi specifici. Purtroppo i trading-system automatici, privi di qualsiasi discrezionalità, hanno un enorme difetto. Parlo dei TS utilizzati dai grandi fondi trend-follower che senz’altro SteveTF conosce bene visto che ha letto il libro di Covel. Per esempio il Dunn Capital Management fa questo avvertimento agli aspiranti clienti:

“During 26+ years of trading, the composite record, on a month-to-month basis, has experienced eight serious losses exceeding 25%. The eight such loss equaled 40%, beginning in September 1999 and extending through September 2000. This loss was recovered in the three-month period ending in December 2000. The most serious loss in DUNN’s entire history occurred over a four-month period which ended in February 1976 and equaled 52%. Clients should be prepared to endure similar or worse periods in the future. The inability (or unwillingness) to do so will probably result in serious loss, without the opportunity for subsequent recovery.”


Il libro è del 2004. Sono andato a vedere nel sito, ed effettivamente la possibilità di “worse periods” si è verificata, perché ora la massima perdita registrata è salita al 60%, anche se poi è stata recuperata. Insomma i grandi gestori dei fondi trend follower, che hanno dimostrato nei decenni il loro valore, con perfomance eccellenti e soddisfazioni personali brillantissime (per esempio John W. Henry vive in una casa da 16 milioni di dollari e si è permesso il lusso di comprare una delle principali squadre di baseball -i Boston Red Sox- per 700 milioni), nondimeno vanno incontro a drawdown mostruosi…
Se tanto mi dà tanto, se i migliori operatori del mondo nel campo dei TS incorrono in perdite -sia pure temporanee- del 60%, quali drawdown dobbiamo aspettarci da un TS casareccio? Io non potrei mai sopportare una perdita del 60%, nemmeno con la garanzia scritta del futuro recupero, figuriamoci con un TS fatto in casa con una storia operativa di pochi mesi! D’altra parte è chiaro che tagliando le perdite si impedisce al sistema di recuperare… Io immagino una MM200… se si chiude la posizione a ogni -3% è ovvio che non riuscirà mai a “prendere” i grandi trend, salvo casi eccezionalmente fortunati. E un TS che non “spreme” a fondo i grandi trend come può essere vincente?
Insomma, riconosco l’eleganza formale dei TS e mi complimento sinceramente con chi da anni o decenni riesce a guadagnare in questo modo, ma preferisco la tranquillità all’ansia dei drawdown, e quindi più che pensare ai TS mi sforzo di migliorare la mia operatività grossolana, continuando a seguire il trend a occhio. Sempre di trend-following si tratta, perché in borsa l’essenziale è avere la TESTA VUOTA - nel senso che dev’essere sgombra da qualsiasi pregiudizio, bias, tendenza, sentimento, simpatia & C.
Un caldo “in bocca al lupo” (con un po’ di invidia) a tutti i creatori e utilizzatori di TS.

Le tue osservazioni sono sempre inesauribili nella loro completezza e buon senso e accendendo il pc sono le prime che cerco. :)
Grazie.

Per quanto riguarda i Ts automatici, usando una strategia composta da vari sistemi usati sullo stesso strumento con caratteristiche progettative diverse, e controllandone la relativa equity, anche solo a time frame settimanale , ti salvi dai DD del 60%. Molto molto meno..........

Per controllo dell'equity intendo di utilizzare solo i Ts che stanno performando con un qualsiasi indicatore di analisi tecnica appropriato.:)

Se poi utilizzando lo stesso criterio passi ad applicarla a strumenti diversi il DD totale diminuisce ancora.
 
Ultima modifica:

steveTF

Nuovo forumer
Naturalmente non voglio certo dire -prudente come sono- che non bisogna premunirsi contro le perdite… Ma sono osservazioni buttate lì… Cerca di passare presto alla fase operativa, soltanto allora potrai distinguere quello che funziona nel tuo sistema da quello che è da modificare. Sulla carta tutto sembra bello, tutto perfetto, ma la realtà è piena di sorprese…

Vero! :up:
 

pagli@lone

PIU' IMODIUM PER TUTTI
Mi permetto di entrare in questa "stanza" per portare il mio piccolo contributo qualora ve ne fosse bisogno.
Innanzitutto devo dire grazie a Filibuster per avermi fatto compagnia in un paio di serate, quando improvvisamente mi son accorto di aver finito le ultime pagine del libro che leggevo e non sapevo dove soddisfare quella sete di parole.
Durante quelle serate ho preso l'intero thread dall'inizio per berlo quasi tutto d'un fiato.
Leggendo, oltre all'affinità operativa, notavo una pacatezza ormai scomparsa che mi regalava pagina dopo pagina una sensazione di familiarità.
La preoccupazione di interrompere quel monologo mi ha trattenuto dal farti i complimenti prima di ora, ma poi la voglia di testimoniarti la mia gratitudine ha prevalso.
Sono un trend follower e automatizzato per giunta e non posso far altro che riprendere le parole del buon Fili per portare il mio breve excursus.
Il problema del DrawDown diventa tale quando con la smania di ripetere quelle performances promesse dal report e con la convinzione che il passato si ripeterà si utilizzano dei capitali non adeguati.
Il 30-40% di MaxDD sul backtest è un numero, in real time si spoglia di quei numeri asettici e diventa una sensazione, uno sconforto, una continua speranza, che si sa in borsa non è mai portatrice di buoni consigli. Spesso infatti, durante queste fasi che su un equity somigliano ai dolci profili di alcuni paesaggi tirolesi, l'operatore, che ha intrapreso la strada dell'automatizzazione, è indotto a chiudere l'operazione in modo discrezionale pur di porre fine a quello strazio.
Il MaxDD è un non problema quando assumiamo quel numero come unica discriminante per la nostra size, regolando la nostra esposizione in base ad esso, anzi eccedendo per difetto e non per eccesso di confidenza con esso.
Se tornando a casa mi accorgo di aver perso 5 euro dalla tasca quella sensazione di delusione si estingue in quel breve lasso di tempo che spendo per cercare di ricordare dove avrei potuto perderli.Quello è il mio MaxDD.
Se tornando a casa mi accorgo di non averne più una...questo è il punto di non ritorno.
Per provare a guadagnare si deve essere disposti a sopportare, ma sopportare non è portare il proprio conto corrente al punto di cui sopra. Sopportare è essere disposti a sacrificare settimane e mesi di secca per brevi e fugaci periodi di piena. Ma quella secca non deve vanificare il lavoro di tante stagioni.
Molto belli i link musicali, io provo con qualche libro altrattanto piacevole.
Buon proseguimento.
http://www.lineadiconfine.it/ldc/wp-content/uploads/2009/11/La-casa-del-sonno.jpg
 

giorosa2000

Utente Senior.. d'età
Mi permetto di entrare in questa "stanza" per portare il mio piccolo contributo qualora ve ne fosse bisogno.
Innanzitutto devo dire grazie a Filibuster per avermi fatto compagnia in un paio di serate, quando improvvisamente mi son accorto di aver finito le ultime pagine del libro che leggevo e non sapevo dove soddisfare quella sete di parole.
Durante quelle serate ho preso l'intero thread dall'inizio per berlo quasi tutto d'un fiato.
Leggendo, oltre all'affinità operativa, notavo una pacatezza ormai scomparsa che mi regalava pagina dopo pagina una sensazione di familiarità.
La preoccupazione di interrompere quel monologo mi ha trattenuto dal farti i complimenti prima di ora, ma poi la voglia di testimoniarti la mia gratitudine ha prevalso.
Sono un trend follower e automatizzato per giunta e non posso far altro che riprendere le parole del buon Fili per portare il mio breve excursus.
Il problema del DrawDown diventa tale quando con la smania di ripetere quelle performances promesse dal report e con la convinzione che il passato si ripeterà si utilizzano dei capitali non adeguati.
Il 30-40% di MaxDD sul backtest è un numero, in real time si spoglia di quei numeri asettici e diventa una sensazione, uno sconforto, una continua speranza, che si sa in borsa non è mai portatrice di buoni consigli. Spesso infatti, durante queste fasi che su un equity somigliano ai dolci profili di alcuni paesaggi tirolesi, l'operatore, che ha intrapreso la strada dell'automatizzazione, è indotto a chiudere l'operazione in modo discrezionale pur di porre fine a quello strazio.
Il MaxDD è un non problema quando assumiamo quel numero come unica discriminante per la nostra size, regolando la nostra esposizione in base ad esso, anzi eccedendo per difetto e non per eccesso di confidenza con esso.
Se tornando a casa mi accorgo di aver perso 5 euro dalla tasca quella sensazione di delusione si estingue in quel breve lasso di tempo che spendo per cercare di ricordare dove avrei potuto perderli.Quello è il mio MaxDD.
Se tornando a casa mi accorgo di non averne più una...questo è il punto di non ritorno.
Per provare a guadagnare si deve essere disposti a sopportare, ma sopportare non è portare il proprio conto corrente al punto di cui sopra. Sopportare è essere disposti a sacrificare settimane e mesi di secca per brevi e fugaci periodi di piena. Ma quella secca non deve vanificare il lavoro di tante stagioni.
Molto belli i link musicali, io provo con qualche libro altrattanto piacevole.
Buon proseguimento.
http://www.lineadiconfine.it/ldc/wp-content/uploads/2009/11/La-casa-del-sonno.jpg

Quante parole vere e sagge in questo tuo intervento Grazie anche a te.:)
Lo stampo e lo incornicio. Il vero problema.
 

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