Non è solo in questo forum che la gente vive nell’attesa messianica del Crollo del Secolo. Anche in America i rappresentanti di gruppi di investitori individuali fanno notare che secondo l’Investor’s Intelligence appena il 20% dei piccoli è ribassista (da noi non si direbbe!) che il Put/Call Ratio è sceso a livelli bassissimi -e quindi è estremamente bullish- che il Vix, infallibile fear-gauge, oggi ha toccato 15,23, quota che non si vedeva da un tre anni ecc ecc quindi bisogna aspettarsi bla bla bla.
Avevo accennato anch’io ai livelli preoccupanti della volatilità storica, con la possibilità di un violentissimo riavvicinamento alle medie. Tutte cose possibili, certamente.
Guardando però l’andamento della volatilità storica si possono immaginare anche scenari diversi.
Oggi l’HV è al 13,18%, livello mai toccato dal 3 agosto 2007. Viene spontaneo immaginare che l’attrazione delle medie non tarderà molto a farsi sentire provocando un forte incremento, e magari un’esplosione, della volatilità. Andando indietro nel tempo, si scopre però che prima di quel 3 agosto 2007 l’HV era rimasta SEMPRE inferiore al 13,18% nientemeno che a partire dal 24 novembre 2003. Viceversa prima del 24/11/2003 era stata sempre superiore a quel livello almeno a partire dal maggio 2000, quando iniziano i miei dati. Ecco che viene fuori la natura tipicamente ciclica della volatilità…
Che voglio dire? Che può darsi che i mesi futuri rientrino nel ciclo di alta volatilità iniziato nell’agosto 2007, e allora dobbiamo aspettarci un incremento anche brusco della volatilità, Ma potrebbe anche essere che il ciclo di alta HV sia finito e ci aspettino mesi e anni di volatilità uguale o inferiore a quella attuale, il che significa né più né meno che la conferma di quel laterale previsto a inizio anno da Goldman Sachs e altri, e ribadito da diversi grandi gestori poco tempo fa.
Tenete conto che negli anni ’60-’70 ci fu un periodo di trading range durato 16/17 anni. Prima o poi verranno nuovi grandi crolli e nuove pazzesche impennate -come predicono i nostri Guru- ma, anche se nessuno lo prevede e nessuno ne parla, SICURAMENTE avremo anche nuovi laterali di 10/20 anni di durata!
Insomma, come sempre non sappiamo cosa ci aspetta, ma chi sogna eternamente una borsa fatta a montagne russe farebbe bene a tener conto anche dell’eventualità di un lungo o lunghissimo trading range, che personalmente non mi dispiacerebbe.
Intanto, con molta calma e molta discrezione, l’S&P500 si sta avvicinando alla prossima resistenza a 1200, rimanendo sempre sopra l’ema9, all’interno del canale di Raff, ecc Attualmente non sembra che ci sia gran volontà di superare l’ostacolo, ma non si può mai dire. Comunque verso valle fanno buona guardia i baluardi a 1150 e in area 1100. Dopo 18 mesi, oggi il Dow Jones è tornato sopra gli 11.000.
Sto aprendo posizioni su maggio con un criterio completamente diverso, puntando solo sulla permanenza ai livelli attuali (o un po’ inferiori) e su un modesto rialzo. Verso valle ci sono solo protezioni, mentre un eventuale forte uptrend non mi darebbe vantaggi rispetto a un rialzo minore, almeno con le posizioni attuali. Così spero di dover ricorrere a un numero molto inferiore di aggiustamenti, con minor perdita di tempo e minori commissioni.
x Drena
eccolo qui, il solito disgraziato… uno scribacchia pagine e pagine per cercare di chiarire un’idea… arriva lui e con due parole rende perfettamente il concetto… Maledetto! Comunque è verissimo: entrando in borsa dobbiamo diventare tanti Zelig, tanti ectoplasmi, tante masse inerti e fluide che aderiscono a ogni dettaglio della situazione, una specie di cera Pongo (ma esiste ancora?) che avvolge tutto e annulla ogni asperità… Facile a dirsi!
x SteveTF / giorosa2000 / superrudy
Grazie a tutti e tre per la bellissima discussione. Forse molti “esterni” non sapevano che il mondo dei trend-follower è così variegato e ricco di sfumature. Sicuramente un trading system totalmente meccanico e automatizzato è il modo più nobile ed “eletto” di seguire il trend. Man mano che aumenta la discrezionalità. diminuisce la purezza… fino al mio trend-following “a occhio” che esteticamente fa schifo, anche se ideologicamente è saldissimo.
Ora faccio un po’ l’avvocato del diavolo, naturalmente senza riferimento ai casi specifici. Purtroppo i trading-system automatici, privi di qualsiasi discrezionalità, hanno un enorme difetto. Parlo dei TS utilizzati dai grandi fondi trend-follower che senz’altro SteveTF conosce bene visto che ha letto il libro di Covel. Per esempio il Dunn Capital Management fa questo avvertimento agli aspiranti clienti:
“During 26+ years of trading, the composite record, on a month-to-month basis, has experienced eight serious losses exceeding 25%. The eight such loss equaled 40%, beginning in September 1999 and extending through September 2000. This loss was recovered in the three-month period ending in December 2000. The most serious loss in DUNN’s entire history occurred over a four-month period which ended in February 1976 and equaled 52%. Clients should be prepared to endure similar or worse periods in the future. The inability (or unwillingness) to do so will probably result in serious loss, without the opportunity for subsequent recovery.”
Il libro è del 2004. Sono andato a vedere nel sito, ed effettivamente la possibilità di “worse periods” si è verificata, perché ora la massima perdita registrata è salita al 60%, anche se poi è stata recuperata. Insomma i grandi gestori dei fondi trend follower, che hanno dimostrato nei decenni il loro valore, con perfomance eccellenti e soddisfazioni personali brillantissime (per esempio John W. Henry vive in una casa da 16 milioni di dollari e si è permesso il lusso di comprare una delle principali squadre di baseball -i Boston Red Sox- per 700 milioni), nondimeno vanno incontro a drawdown mostruosi…
Se tanto mi dà tanto, se i migliori operatori del mondo nel campo dei TS incorrono in perdite -sia pure temporanee- del 60%, quali drawdown dobbiamo aspettarci da un TS casareccio? Io non potrei mai sopportare una perdita del 60%, nemmeno con la garanzia scritta del futuro recupero, figuriamoci con un TS fatto in casa con una storia operativa di pochi mesi! D’altra parte è chiaro che tagliando le perdite si impedisce al sistema di recuperare… Io immagino una MM200… se si chiude la posizione a ogni -3% è ovvio che non riuscirà mai a “prendere” i grandi trend, salvo casi eccezionalmente fortunati. E un TS che non “spreme” a fondo i grandi trend come può essere vincente?
Insomma, riconosco l’eleganza formale dei TS e mi complimento sinceramente con chi da anni o decenni riesce a guadagnare in questo modo, ma preferisco la tranquillità all’ansia dei drawdown, e quindi più che pensare ai TS mi sforzo di migliorare la mia operatività grossolana, continuando a seguire il trend a occhio. Sempre di trend-following si tratta, perché in borsa l’essenziale è avere la TESTA VUOTA - nel senso che dev’essere sgombra da qualsiasi pregiudizio, bias, tendenza, sentimento, simpatia & C.
Un caldo “in bocca al lupo” (con un po’ di invidia) a tutti i creatori e utilizzatori di TS.
x Capt Blackbeard
il tuo discorso fila benissimo e non è in disaccordo con la mia simpatia per gli indici… Evidentemente ti trovi più a tuo agio con le situazioni di alta volatilità, che naturalmente sono più frequenti sulle singole azioni piuttosto che sugli indici. Del resto anch’io ogni tanto faccio qualche passaggio su Apple, Microsoft, Goldman Sachs e titoloni del genere.
Sui “risultati alterni” siamo tutti nella stessa barca, anche se si ha l’impressione che i forum siano una specie di Giardino dei Miracoli dove tutti vincono sempre… Hanno aperto una posizione long al top del 2007 e l’hanno tenuta finora? Che vuoi che sia, stanno guadagnando lo stesso carrettate di quattrini… Miracoli del Simulmondo, come diceva il buon Carlà…
Ciao