"Investment Psychology Explained" di Martin J. Pring (2 lettori)

filibuster

Forumer attivo
Forse Intel è riuscita a sbloccare la situazione. L’atmosfera un po’ svogliata e annoiata dei giorni scorsi ha ceduto il posto a una nuova ondata di entusiasmo, con un mare di notizie positive che si sono riversate sulla borsa, dalle parole rassicuranti di Bernanke alle 9000 nuove assunzioni di JP Morgan e alle 1000 di Intel. La Fed ha ribadito che l’inflazione “isn’t a problem”, il commercio rifiorisce, i tassi resteranno bassi -diciamo meglio nulli- “for an extended period”, le vendite al dettaglio sono in crescita… C’è quasi da aver paura per l’eccesso di buone notizie… la borsa non ama i cieli troppo blu. Ma siamo ancora così lontani dai massimi che per ora il rischio dell’eccesso di positività non dovrebbe esserci, anche se -come sempre- tutto può cambiare nello spazio di un mattino, anche in assenza di nuove notizie.
Comunque, dato il pizzico di euforia presente nell’aria e la violazione senza problemi della resistenza a 1200, tagliata come burro, oso sperare in qualche giorno di tranquillità, che il mercato potrebbe impiegare per un sano consolidamento sopra l’ex-resistenza ora supporto.

Quest’euforia arriva “a pippa di cocco”, proprio alla vigilia delle scadenze di venerdì. Su aprile mi è rimasta una sola posizione, che ha un punto di pareggio a 2964, un massimo profitto da 3000 in su e la max perdita da 2950 in giù. Con l’indice che ha chiuso a 3011,21 non è il massimo della prudenza tenere in piedi una posizione del genere, perché basta un calo dell’ 1,57% -possibilissimo in una seduta e mezzo- per farmi perdere. Ma per ora (potrei ripensarci) penso di tenere per almeno tre motivi: 1) il mercato sembra in buona vena 2) la perdita massima è comunque contenuta 3) il massimo gain è oltre il triplo della massima perdita, e questo è il motivo determinante che probabilmente mi farà tenere la posizione fino alla fine. Non si tratta di avidità, ma di un confronto oggettivo fra vantaggi e svantaggi. E comunque mai e poi mai terrei la posizione se la massima perdita fosse pesante.




x SteveFT
Hai frainteso la mia scarsa simpatia per gli stoploss. Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di dire che bisogna operare senza protezioni… Sono contrario agli stoploss proprio per il motivo opposto, perché rappresentano una protezione inefficiente, oltre a impedire sistematicamente di approfittare dei grandi trend. Dopo il primo drammatico gap-down che incontrerai ne riparleremo.
Hai fatto un bell’elenco dei luoghi comuni sugli stoploss, ma non hai spiegato come farai -dopo aver impostato uno stoploss comunque scelto- ad approfittare di un grande trend, che in ogni caso presenterà correzioni di ampiezza maggiore della tolleranza dello stop. Per convincersene, basta osservare con un minimo di attenzione il trend rialzista iniziato a marzo 2009, benché sia uno dei più compatti della storia di Wall Street.
Sfruttare a fondo un trend importante secondo me resta comunque impossibile anche usando altri metodi di protezione (nel mio caso di solito la struttura stessa della posizione incorpora un limite alla perdita, perciò la protezione è valida anche in un ipotetico gap-down del 99%). Conosco una sola persona capace di imprese del genere, e l’abbiamo qui con noi: il grandissimo Arsenio - la Leggenda nata fra i tavolini del Bar Gino con le mitiche operazioni sui premi, ai tempi delle grida- ma la sua è un’operatività non imitabile… Richiede un’esperienza e un’abilità del tutto straordinarie, tanto pelo sullo stomaco e la disponibilità a mettere in gioco somme considerevoli.

Ti ringrazio per la regola su “come possiamo guadagnare anche con molti stop presi”. Ogni 10 operazioni, su 7 perdo l’1%, su 3 guadagno il 5%, profitto netto 8%. Magnifico! Ricambio con una formula altrettanto rigorosa dal punto di vista matematico: stop 3%, take profit 9%, in questo modo ti basta indovinare un’operazione su 3 per guadagnare l’1% medio su ogni operazione messa in piedi!
Naturalmente stavo scherzando -anche se la formula che ho proposto esiste davvero- e spero che anche il tuo suggerimento sia messo lì per ridere. Se non è così, al posto tuo mi farei un altro lungo giro di letture e tante simulazioni, prima di operare in borsa.

x giorosa 2000
Grazie per i complimenti (spero di non deludere troppo in futuro). Beh, la tua è un’obiezione ragionevole… aggredendo la bestia da diverse parti, senz’altro si riduce il rischio. Allora perché i grandi fondi accusano quelle perdite disastrose, non potrebbero adottare la stessa tecnica? Probabilmente quei drawdown sono lo scotto da pagare per ottenere performance stellari… è un pochino lo stesso comportamento delle medie mobili molto lunghe, che vantano prestazioni magnifiche con una forte trendyness, ma stentano ad adattarsi ai cambiamenti. Infatti non a caso Dunn ha sofferto le maggiori perdite nei periodi 9/1999-9/2000 (-40%) e 2003/2008 (-60%) in cui il suo benchmark -l’S&P500- si è impennato con estrema violenza per poi prendere improvvisamente un’altra strada: laterale nel primo caso, “abissale” nel secondo.
Ciao.

x impa_ro
Thanks anche a te. Belle le foto.

x pagli@lone & equilibrio
Complimenti per la splendida e sofferta descrizione dello strazio che prova chi ha una grossa perdita in portafoglio. Non è un fatto puramente monetario… è l’angoscia per l’errore commesso, per aver deluso la fiducia che avevamo in noi stessi, anche se poi le conseguenze pratiche saranno trascurabili ed è possibilissimo che nessuno si accorga della sciagura… a meno di non far tenere la contabilità di borsa a moglie/compagna/compagno (!) ecc. Allora la cosa prende tutta un’altra piega e diventa davvero pesante, nonostante tutta la comprensione del partner… La fosca aquila del Fallimento ci si poggerà sulla spalla e sarà molto difficile liberarsene, insieme allo sgradevolissimo timore di essere dei Sognatori Patetici e -peggio ancora- di apparire tali.
Gettare la spugna per l’eccesso di ansia e per il venir meno della fede nel TS senz’altro è più facile quando si è fatto il passo più lungo della gamba, come osserva Equilibrio (ciao!), ma è una cosa che può colpire tutti anche in mancanza di quell’elemento. Ho letto da qualche parte la storia abbastanza lacrimevole di uno dei famosi Turtle Traders, che nelle profondità di un gigantesco drawdown perse la fiducia nel TS e uscì in perdita. Le altre “tartarughe” lo considerarono un vigliacco e un traditore, e gli tolsero perfino il saluto. Il reietto pensò addirittura al suicidio. Poi a poco a poco tornò all’antica fede e venne accolto di nuovo nella comunità. Le complicazioni mentali di una grossa perdita possono essere infinitamente varie e devastanti.
 

steveTF

Nuovo forumer
x SteveFT
Hai frainteso la mia scarsa simpatia per gli stoploss. Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di dire che bisogna operare senza protezioni…

:mmmm: filibuster, qui mi sa che non ci capiamo sul concetto stesso di stop loss. Ma te cosa intendi per SL? Io un'uscita predefinita. Lo dico perché dici che usi le "protezioni"

Sono contrario agli stoploss proprio per il motivo opposto, perché rappresentano una protezione inefficiente, oltre a impedire sistematicamente di approfittare dei grandi trend. Dopo il primo drammatico gap-down che incontrerai ne riparleremo.

Luoghi comuni? Mah, dipende dai punti di vista. Francamente io ho fatto degli esempi pratici. Guarda io ti posso dire che non ho mai operato senza e non ce la farei a farne a meno. Non è che non ho mai operato. Qualche decina di operazioni le ho fatte e devo dire che la maggior parte delle volte che mi ha preso lo stop ho ringraziato il fatto di averlo messo. Se opero su time frame daily e metto uno stop a 3 volte la volatilità media delle ultime 10-20 candele daily, e mi prende lo stop, c'è poco da fare: vuol dire che il movimento che auspicavo non c'è stato e non capisco perché in tal caso dovrei insistere testardamente e lasciar correre le perdite. Se opero su time frame weekly e mi butta fuori su uno stop loss di 2 volte l'ATR a 10 week, giungo alla stessa conclusione.

Sfruttare a fondo un trend importante secondo me resta comunque impossibile anche usando altri metodi di protezione

Ma infatti non mi sogno di sfruttare a fondo i trend. Del resto i trend followers si accontentano di solito di prenderne la porzione centrale e sono daccordo che non esista il metodo perfetto che ti fa comprare sui minimi e vendere sui massimi

Ti ringrazio per la regola su “come possiamo guadagnare anche con molti stop presi”. Ogni 10 operazioni, su 7 perdo l’1%, su 3 guadagno il 5%, profitto netto 8%. Magnifico! Ricambio con una formula altrettanto rigorosa dal punto di vista matematico: stop 3%, take profit 9%, in questo modo ti basta indovinare un’operazione su 3 per guadagnare l’1% medio su ogni operazione messa in piedi!
Naturalmente stavo scherzando -anche se la formula che ho proposto esiste davvero- e spero che anche il tuo suggerimento sia messo lì per ridere. Se non è così, al posto tuo mi farei un altro lungo giro di letture e tante simulazioni, prima di operare in borsa.

No, figurati, parlo seriamente. E poi opero già da un anno e mezzo, non sono proprio un pivellino :)
Il lungo giro di letture è già iniziato a suo tempo e sta continuando tuttora, tranquillo ;). Quindi non è che sto sparando cose inventate di sana pianta. E' proprio grazie a quelle letture - e a diverse prove sul campo - che ho capito l'importanza del tagliare le perdite (oltre che un sacco di altre cose...). Sulle simulazioni, io personalmente non le reputo vantaggiose, anzi per me sono fuorvianti, dato che non considerano la componente principale del trading: la psicologia. Una cosa è operare in paper trading, tutt'altro sport operare con soldi veri. Ecco perché ho sempre preferito fare esperienza dal vero, magari con pochi soldi ma operando veramente.
Stop loss: con uno stop del 3% si rischia troppo e non si taglia di certo le perdite: se ho 4 o 5 loss di seguito (e può capitare) perdo già il 15% del capitale, decisamente troppo. Se invece limito lo stop all'1%, al massimo ho un drawdown del 5% dopo 5 loss di seguito. Mi dirai "allora come fai a mettere l'1% di stop con criterio, rispettando l'analisi tecnica?". Io applico un algoritmo di position sizing che mi permette di adattare la posizione di volta in volta. Ad esempio: compro il titolo XYZ a 10 e vedo che potrei mettere uno SL sensato a 9,75, ad esempio perché a 9,80 c'è un buon supporto. Se ho un capitale di 20.000 euro e voglio rischiare solo l'1%, entrerò con 800 pezzi, perché se mi prende lo stop avrò una perdita di 200 euro (l'1% del capitale). In questo modo il mio stop risponderà sia a criteri di posizionamento dello stop in modo coerente con l'analisi tecnica che con i miei criteri di money management. Se avrò 5 perdite di seguito il mio drawdown sarà del 5% (1000 euro).
Statisticamente poi ci sarà almeno una volta ogni tanto che avrò dei guadagni multipli del mio loss medio (1%) quando cioè indovino il trend (sennò meglio operare a casaccio :D ). Come minimo, per essere efficace, il mio sistema mi dovrà dare un'aspettativa positiva. Se invece il mio sistema mi da una performance tale da avere una aspettativa negativa allora c'è qualcosa di sbagliato nel mio sistema.
In sintesi, se sono bravo a tagliare le perdite, poi i guadagni arrivano da soli. Io penso che il vero segreto, se ce n'è uno, che ci permette di guadagnare sul lungo periodo è proprio quello di tagliare le perdite.
Questione trailing stop: la volatilità è forse uno dei metodi più efficaci. Io uso il Supertrend, che sai meglio di me che è basato sull'ATR. Non pretendo la perfezione, ma con il Supertrend, se il trend c'è veramente, riesco a stare in posizione per veramente molto tempo.
Ancora una volta, un'immagine vale più di 1000 parole: su fiat weekly, ad esempio, potevo benissimo entrare (non l'ho fatto perché ero ancora in fase di apprendimento ;) ) sulla candelona weekly sul breakout della MM30, con esplosione di volumi e SL a 4 circa. Un settaggio molto diffuso è quello di due volte l'ATR medio delle ultime 10 candele weekly. Guarda caso avrei preso oltre il 90% del trend. Ti assicuro - ma puoi verificarlo tu stesso - che con questo semplicissimo sistema si poteva rimanere in trend sulla maggior parte dei titoli. Se poi pretendiamo che il sistema sia efficace sempre e su tutti i titoli allora forse pretendiamo troppo ;)
Oppure applicare un trailing stop di 5 tick sotto la WMA30 weekly. Anche in questo caso sarei rimasto dentro per parecchio, anche se è un metodo più soggetto alle escursioni di prezzo rispetto all'ATR.
 

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Montgomery Burns

Excellent!!
:mmmm: filibuster, qui mi sa che non ci capiamo sul concetto stesso di stop loss. Ma te cosa intendi per SL? Io un'uscita predefinita. Lo dico perché dici che usi le "protezioni"
Ciao,
mi scuso per l'intromissione ma credo che filibuster intendesse dire che si può anche avere uno stoploss impostato ma se si verifica un gap down (o up) molto molto ampio, non è detto che l'ordine di stoploss venga eseguito al prezzo voluto.

Operando invece con opzioni si possono costruire figure che sono intrinsecamente 'protette' dai movimenti estremi, e vanno in gain in determinate finestre di prezzo.

Correggetemi se sbaglio, ciao!
 

steveTF

Nuovo forumer
Ciao,
mi scuso per l'intromissione ma credo che filibuster intendesse dire che si può anche avere uno stoploss impostato ma se si verifica un gap down (o up) molto molto ampio, non è detto che l'ordine di stoploss venga eseguito al prezzo voluto.

Operando invece con opzioni si possono costruire figure che sono intrinsecamente 'protette' dai movimenti estremi, e vanno in gain in determinate finestre di prezzo.

Correggetemi se sbaglio, ciao!

Ciao Montgomery, figurati, qui non credo che ci si debba scusare per intromissioni, visto che siamo su un forum. Ogni contributo è sempre benvenuto.
nel caso delle opzioni ti posso dire che sono totalmente ignorante. Nel caso delle azioni, se c'è un gap è vero che il prezzo di uscita automatico sarebbe a mercato, ma ciò non toglie che lo stop vada messo lo stesso, anzi, a maggior ragione. Sennò che si fa, non si mette perché se c'è il gap me lo salta? Sarebbe ancora peggio, visto che senza alcuno stop si uscirebbe con una perdita ancora maggiore. A meno che uno speri che il titolo cambi nuovamente direzione. MA la speranza, in questo campo, è davvero una pessima scelta.
 

Montgomery Burns

Excellent!!
Ciao Montgomery, figurati, qui non credo che ci si debba scusare per intromissioni, visto che siamo su un forum. Ogni contributo è sempre benvenuto.
nel caso delle opzioni ti posso dire che sono totalmente ignorante. Nel caso delle azioni, se c'è un gap è vero che il prezzo di uscita automatico sarebbe a mercato, ma ciò non toglie che lo stop vada messo lo stesso, anzi, a maggior ragione. Sennò che si fa, non si mette perché se c'è il gap me lo salta? Sarebbe ancora peggio, visto che senza alcuno stop si uscirebbe con una perdita ancora maggiore. A meno che uno speri che il titolo cambi nuovamente direzione. MA la speranza, in questo campo, è davvero una pessima scelta.

Sono assolutamente d'accordo con te. Non intendevo dire che evito di mettere lo stop perchè potrebbe essere inefficace, lo metto lo stesso, sarà poi molto raro il caso in cui si verifica un grande gap. Tuttavia lo stop non ti dà la sicurezza assoluta di limitare la perdita al livello voluto.
Ciao!
 

steveTF

Nuovo forumer
Sono assolutamente d'accordo con te. Non intendevo dire che evito di mettere lo stop perchè potrebbe essere inefficace, lo metto lo stesso, sarà poi molto raro il caso in cui si verifica un grande gap. Tuttavia lo stop non ti dà la sicurezza assoluta di limitare la perdita al livello voluto.
Ciao!

Sicuramente. Del resto le certezze non ce le può dare nessuno, qui si ragiona solo su probabilità. Ciao
 

filibuster

Forumer attivo
Dopo mesi e mesi di relativa fiducia nel mercato (il grado di fiducia che può avere un trend-follower maniacale, pensate un po’) i dubbi si sollevano sempre più, come nuvole minacciose all’orizzonte, una vera muraglia nera che avanza. Finché dura fa verdura, okay, però è meglio essere più che mai pronti a tutto. Può darsi che tutto continui come prima, ma contro ogni evenienza le mie posizioni di maggio racchiudono tutte le possibilità in poco spazio, così sono gestibili (e DIFENDIBILI) più facilmente, oltre a richiedere meno interventi. Senz’altro non riuscirò a starmene con le mani in mano per tutto il mese… Ho pensato di aprire soltanto posizioni che possano diventare a impossibilità di perdita, profit collar per esempio. Naturalmente il rischio non è eliminabile nella fase iniziale, è solo successivamente che -se (SE!) tutto fila liscio - le perdite diventano impossibili grazie a un opportuno “legging in”, cioè all’aggiunta di altri elementi, e quindi possono essere abbandonate a loro stesse.

Per la posizione di aprile che citavo nel post precedente, visto che la decisione dovevo prenderla al mattino presto, ho preferito comportarmi in base a una tecnica molto sofisticata di matrice scientifica, riassumibile nella formula “a me Salomone mi fa un baffo”… ho fatto metà e metà. Forse nel pomeggio avrei preso una decisione diversa, ma non fa niente, la prudenza è la prima cosa.







A volte bastano dei dettagli per capire che per noi piccoli un’operatività vincente basata sul “ragionamento” sarà sempre e solo una pia illusione. In questi ultimi anni abbiamo tutti imparato a conoscere e a utilizzare il Baltic Dry Index, l’indice dei noli marittimi quotato a Londra. L’uso dell’indice ha una sua logica “antica”. Se ricordate, una delle regole-base della teoria di Dow è che i movimenti del DJIA -il celeberrimo indice industriale Dow Jones- devono essere confermati dall’indice dei trasporti, e viceversa. Allo stesso modo, appare ragionevole dubitare di un rialzo degli indici borsistici non accompagnato da un analogo incremento delle quotazioni del Baltic Dry Index. In parole povere, quando l’economia va benone le merci si muovono eccome, e viceversa se gli indici finanziari salgono ma nessuno vede spostamenti di merci è lecito avere qualche dubbio sulla bontà e sulla “sincerità” del rialzo.



Ora il bello è che dopo aver formato un vistoso picco nel novembre 2009, il BDI ha avuto un andamento molto fiacco, e assolutamente non ha replicato le performance dell’S&P500. Chissà quanti piccoli macroeconomisti ne avranno tratta la conseguenza che l’attuale rialzo è taroccato, che se le merci non si muovono non ci può essere vera ripresa, ecc. Considerazioni di una logica apparentemente ineccepibile, a cui può resistere solo chi si rifiuta di ragionare e va avanti col paraocchi come un somaro, guardando solo il prezzo… come fa il sottoscritto (un po’ di pubblicità non guasta mai).



Veniamo al dunque. Ieri è uscito su “Seeking alpha” un articolo dal titolo intrigante: “Why Is Baltic Dry Index Falling if World Is Recovering?”. Bella domanda, eh?

L’autore spiega che nelle quotazioni del BDI pesano soprattutto i noli delle “Cape ships”, cioè delle grandi navi che non riescono a passare nel canale di Panama e quindi devono doppiare il Capo -il leggendario Capo Horn- cosa che alza notevolmente le tariffe. Ultimamente si è preferito utilizzare navi di minor stazza che attraversano tranquillamete il Canale e i cui noli incidono poco sul BDI. Per di più la Cina sta ricorrendo sempre più spesso all’India per rifornirsi di acciaio, e i porti indiani non hanno fondali adatti alle “Cape ships”. Se insieme al BDI si studiano gli indici dei noli delle navi di stazza minore -conclude l’articolo- si vede che in realtà c’è stato un grande incremento nel movimento delle merci, che però non si riflette nelle quotazioni del BDI per i motivi detti prima.

Conclusione mia: quanti piccoli macroeconomisti erano al corrente di tutto questo? Chissà quanti si saranno fermati al BDI, deducendo -affrettatamente e sconsideratamente- che il rialzo era fasullo perché le merci non viaggiavano! E qui siamo ancora nel campo di informazioni banali e disponibili a tutti… Pensate all’enorme quantità di dati ricavati in proprio, nonché di notizie e dati riservati contenuti nei formidabili computer di Goldman Sachs & C.! Con un’asimmetria informativa così schiacciante, ci vuole una presunzione luciferina per andare a sfidare i Giganti della Borsa proprio sul loro terreno, cioè quello delle analisi macroeconomiche, dove -oltre allo smisurato vantaggio informativo- hanno a disposizione mezzi e (ahinoi!) menti di imbattibile qualità per elaborare i dati e ricavarne le più lucrose considerazioni. Altro che Davide contro Golia!






x Montgomery Burns
Grazie davvero! Temevo di non riuscire più a farmi capire!
Infatti le opzioni (usate in maniera prudente) offrono il pregio inestimabile di poter stabilire milletricamente quale sarà la nostra perdita massima, anche se dovesse cadere il mondo. La protezione è incorporata nella struttura stessa della posizione, riferendoci sempre a un certo tipo di operatività.
Con le azioni si tratta di un beneficio accessorio, che quindi si paga a parte, diciamo così. I vantaggi delle married puts/protective puts (la differenza è sottile: le put possono essere “sposate” alle azioni fin dall’apertura della posizione -married puts- oppure in un secondo tempo -protective puts) sono sostanziosi: perdita limitata all’importo desiderato, con assoluta certezza -gap compresi-, inutilità dello stoploss e quindi risparmio di tante piccole perdite… ma bisogna confrontarli con il costo della protezione, non indifferente e a volte proibitivo. Usando le azioni, vale la pena di aggiungere sistematicamente le put di protezione? Un bel dilemma… la risposta la lascio a chi opera con le azioni, anche perché sarà diversa caso per caso. Del resto la vera operatività di borsa consiste proprio in un continuo, instancabile uso del bilancino per confrontare rischio, rendimento, probabilità di successo, ecc.
Ciao.


x Steve FT
ok, Steve, hai esposto abbondantemente il tuo punto di vista. Hai avuto tutto lo spazio possibile, quindi penso di non essere stato scortese. Però torno a ripetere che i TS non rientrano nello spirito né negli scopi di questo thread. Inoltre -se devo essere sincero- non mi va giù che un mio thread venga utilizzato per veicolare miti & illusioni, e perfino certi cavalli di battaglia del sottobosco finanziario (le formuline magiche per non perdere “mediamente mai”), anche se la tua buona fede è evidentissima e fuori discussione. Ormai hai rotto il ghiaccio, quindi perché non apri un tuo thread sull’argomento, evitando altri interventi qui? Ti prego di considerarla una richiesta FORMALE. Ti saluto e ti auguro sinceramente una felice operatività di borsa.
 

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