L'accusa proviene dalla Corte dei Conti tedesca (Bundesrechnungshof), secondo cui il governo di Olaf Scholz avrebbe nascosto le reali condizioni finanziarie del Paese trasferendo impegni finanziari pluriennali in veicoli finanziari speciali (Sondervermoegen), ossia all'interno di società create con il preciso scopo di redistribuire una massa di crediti tra un'ampia gamma di investitori. Una mossa in totale contrasto con le regole europee, sostiene la Bundesrechnungshof, che afferma come questi fondi debbano essere invece contabilizzati nelle finanze pubbliche e che, al momento, starebbero accumulando la massiccia cifra di 869 miliardi di euro.