Journal to portfolio afterlife

Ed io invece che credevo che avessimo il primo Papa gesuita :jolly:

 
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Una foto impietosa del disastro dell'economia europea.

Why has the eurozone lagged behind the United States and other developed economies in recent years? The enormous stimulus packages, including the 2009 Growth and Jobs Plan, the Juncker Plan, the Green New Deal, and the Next Generation EU, are proving that central planning only delivers poor growth, elevated debt, and now high inflation.
Consensus estimates of gross domestic product (GDP) growth in 2023 stand at 0.6 percent, with inflation above 5 percent, according to Bloomberg, and it's important to remember that core inflation continues to be three times higher than the target of price stability.
The problem is that the eurozone is only betting on rate hikes to moderate inflation, while governments continue to spend billions of euros on so-called Next Generation funds and deficits that mean more inflation or taxes in the future.
We shouldn't be surprised that credit in the eurozone is falling along with monetary aggregates. The entire burden of monetary normalization is falling on the productive sector, families, and businesses, while many governments continue to increase deficit spending.
What does the eurozone do? Instead of incentivizing the economic freedom model, it subsidizes the intervened ones.
Despite trillions in deficit and growth central plans, the eurozone faces an environment of poor growth and high inflation with strong headwinds, led by an increase in energy costs and the lagging effect that rising rates can generate, as interest-rate increases don't show their full effect on the economy until 12 to 18 months after they're completed, according to the ECB’s estimates.
While the United States and China are leading global technological advances, it seems that the EU has lagged in growth and investment but above all in patents and technology companies. The EU doesn't have technology giants that can challenge global leaders, and one of the factors that worries us most is the very high level of taxation. It works against the opportunities for creating world-class tech giants.
If there's a lesson for the United States and the rest of the world, it's that massive central planning doesn't deliver growth and that governments don't lead economic development and innovation. The eurozone would benefit from a supply-side, bottom-up approach to the economy. Unfortunately, it's doubling down on central planning.

 
Per quanto riguarda il finanziamento europeo a Kiev in sovvenzioni e prestiti da 50 miliardi tra il 2024 e il 2027 "è importante che gli Stati membri dell'Ue mantengano la solidarietà con l'Ucraina, in modo che lo strumento venga concordato entro la fine di quest'anno affinché gli esborsi inizino ad affluire a Kiev all'inizio del 2024", ha specificato il vicepresidente della Commissione europea.
"L'Ue ospita circa 4 milioni di ucraini fuggiti dai combattimenti in patria per trovare rifugio negli Stati membri dell'Ue - ha poi ricordato Dombrovskis -. Se includiamo le risorse messe a disposizione a questo scopo, il nostro sostegno all'Ucraina e agli ucraini nell'Ue ammonta a circa 77,5 miliardi di euro".

 
Non si sono voluti fare compromessi prima e non si vogliono fare adesso.

In questo scenario, le ultime dichiarazioni fatte dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo, possono aggiungere un altro importante tassello per cercare di rispondere alla domanda di partenza: perché c’è la guerra in Ucraina.
Nell’autunno del 2021, il presidente russo Vladimir Putin ci inviò una bozza di trattato: voleva che la Nato firmasse l’impegno a non allargarsi più. Naturalmente non lo abbiamo firmato”. Tra le tante dichiarazioni fatte durante l’audizione, questa frase di Jens Stoltenberg appare essere molto significativa per cercare di capire perché è scoppiata la guerra in Ucraina.
L’accordo proposto dalla Russia voleva mettere per iscritto l’impossibilità di ingresso nella Nato per l’Ucraina e gli altri Stati ex sovietici, oltre allo smantellamento delle basi in Estonia, Lettonia e Lituania. Gli Usa inoltre avrebbero dovuto riportare in patria le armi nucleari dislocate in Europa e anche in Italia.
La Nato al grido “solo noi decidiamo chi può entrare o meno” ha respinto in toto la bozza di accordo di Mosca: decisione legittima ma l’errore è stato quello di non sedersi per nulla intorno a un tavolo per capire se ci fossero dei margini di trattativa per giungere una mediazione.
L’Occidente ha fatto di tutto per evitare la guerra in Ucraina? No, anzi ripensando alle dichiarazioni fatte da ex capi di Stato come Merkel, Hollande e Bennett, appare evidente come soprattutto da parte di Usa e Regno Unito ci sia stata quasi una volontà di generare il conflitto e poi di non fermarlo, il tutto con la collaborazione del governo di Kiev.
Come detto la responsabilità della guerra in Ucraina è tutta di Putin, ma i 500.000 soldati finora morti o feriti - senza contare le migliaia di civili - pesano anche sulle coscienze delle cancellerie occidentali che dopo un anno e mezzo ancora si stanno ostinando a voler aborrire ogni forma di trattativa diplomatica.

 

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