Journal to portfolio afterlife

FRL_XdrWUAECtfN.png
 
So, if you want to mix a few % of Bitcoin into your portfolio, be my guest. But I would not invest in crypto on a large scale. Especially not in retirement when volatility and drawdowns can pose a real headache.

 
Le crypto emesse da privati fanno paura, se venissero appoggiate dalle big tech.

La Bce ha già avviato un progetto di euro digitale nell’ottobre 2021. Si tratta di una sfida epocale che non può essere in alcun modo rimandata, perché avrà un impatto politico, economico e sociale di portata vastissima, ben riassunto nelle parole di Panetta, membro del comitato esecutivo della Bce:
“Un euro digitale ridurrebbe il rischio che il funzionamento e il grado di concorrenza del sistema dei pagamenti europeo siano alterati dal ruolo preponderante di strumenti di pagamento digitali gestiti da soggetti esteri e big tech in grado di sfruttare ampie economie di scala e forti vantaggi informativi. Per preservare la nostra sovranità monetaria e il grado di apertura e concorrenza del mercato dei pagamenti dobbiamo intervenire ora”.

 
Nella tabella riassuntiva ho tolto la nota leverage, il cash è in negativo (rosso) quando uso il fido, il totale della colonna "peso" fa 100%. Il fido max utilizzabile è il 16,7% dell'attuale portafoglio lordo, il fido usato adesso è lo 0,2% del portafoglio lordo.
Il valore aggiunto rispetto al benchmark scende sotto al 3%, i metalli preziosi sono in debacle (phpm oggi segna -3,9%).

1650895075347.png
 
Che sorpresa... e siamo solo all'inizio.

"Le famiglie attingono dai loro risparmi per attutire l'impatto che i prezzi più elevati dell'energia hanno sui consumi". E' quanto afferma la Bce in una anticipazione del bollettino economico nel quale si calcola che l'impatto è circa cinque sei volte maggiore per le famiglie più povere. "L'aumento dei prezzi dell'energia - suggeriscono gli economisti nello studio Bce - ha implicazioni distributive significative, che richiedono misure di politica fiscale mirate".

 
Lo 0,1 per cento più ricco ha visto raddoppiare la sua ricchezza netta media reale facendo raddoppiare anche la sua quota della ricchezza totale, dal 5,5 al 9,3 per cento. Al contrario, il 50 per cento più povero controllava l'11,7 della ricchezza totale nel 1995 ed è passato al 3,5 nel 2016. Ciò corrisponde a un calo dell'80 per cento, unico caso del genere fra i Paesi avanzati”. A parlare è Salvatore Morelli, 38 anni, originario di Roccadaspide, nel Cilento. Insegna scienze delle finanze all'Università degli Studi Roma Tre, nel dipartimento di giurisprudenza. Si occupa di diseguaglianze economiche fin dai tempi della tesi di laurea.
La metà meno agiata degli Italiani adulti ha visto diminuire il proprio patrimonio dal 1995 ad oggi da 27mila euro di media a cinquemila euro. Sono circa 25 milioni di persone, fra le quali 10 milioni hanno meno di duemila euro. Parliamo di patrimonio, non di reddito pro-capite. Sono quindi dati che provengono non dalla dichiarazione dei redditi ma dai registri delle imposte di successione presentate all’Agenzia delle entrate dal 1995 al 2016”. Queste informazioni relative alle eredità, aveva già sottolineato Morelli in un articolo pubblicato su Lavoce.info di aprile 2021, permettono di osservare meglio la distribuzione della ricchezza nonostante l’esistenza dell’evasione ed elusione fiscale.
Dunque, fra la popolazione adulta, circa 45 milioni di persone, coloro che hanno le risorse per risollevarsi da un’emergenza sono relativamente pochi. Questo significa che il livello di resilienza, la capacità di un individuo di affrontare e superare un’emergenza inattesa o un periodo di difficoltà, è basso in Italia. Dobbiamo poi aggiungere il blocco dell’ascensore sociale da decenni, di media si è più poveri dei propri genitori, e una scarsa meritocrazia che ha probabilmente portato a bruciare nell’immobilità il potenziale di intere generazioni.

 

Users who are viewing this thread

Back
Alto