Journal to portfolio afterlife

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Non ditelo a Draghi.

Nuovi aumenti in vista nel terzo trimestre dell'anno per le bollette di luce e gas. Secondo le stime di Nomisma energia, le prime dovrebbero aumentare dal primo luglio del 17% e le seconde di ben il 27%.
 
I "grandi della Terra" come definiti nell'articolo, sono consapevoli che il mondo è diventato più grande?

 
Dal prossimo anno, con la scadenza del periodo transitorio, le pensioni torneranno a essere indicizzate all'inflazione secondo la disciplina prevista dalla legge 388/2000 sia in termini sia di importo sia di meccanismo di calcolo. Ciò significa che si avrà un adeguamento in misura piena, cioè al 100% dell’inflazione, per la quota di pensione fino a 4 volte il trattamento minimo; scende al 90% per la quota compresa tra 4 e 5 volte il trattamento minimo e si riduce ulteriormente al 75% per la quota superiore a 5 volte il minimo. Dal prossimo anno, quindi, saranno i trattamenti superiori a 4 volte il minimo INPS a trarne il maggior beneficio, anche in vista dell’inattesa ripresa dell'inflazione.

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I pensionati italiani sono tra i più tassati in Europa: 30 per cento in più degli altri Paesi. Su un assegno da 1.500 euro da noi si pagano 600 euro di tasse, in Germania 60. Nella generalità dei Paesi europei i redditi da pensione vengono colpiti con aliquote progressive e viene riconosciuta una detrazione d’imposta in cifra fissa o variabile.
Si tenga però presente che in alcuni Paesi della Ue le pensioni non sono di fatto assoggettate ad alcun prelievo fiscale (Bulgaria, Lituania, Slovacchia). In altri, invece, molto elevata è la personal ‘allowance’, cioè la quota di reddito non imponibile. In Germania e Finlandia, ad esempio, non sono tassati i redditi pensionistici inferiori a 16.500 euro, mentre in Austria quelli inferiori a 15.000 euro. A Parigi, Berlino, Londra e Madrid sono esentati dalle imposte tutti quelli che ricevono meno di 9 mila euro l’anno, in Italia il tetto è posto, invece a soli 8.174 euro.
L’Italia, assieme alla Danimarca, è uno dei Paesi europei che fa registrare la più alta tassazione sulle pensioni. A sostegno di ciò, basti rilevare che un reddito pensionistico di 20mila euro all’anno viene colpito con un’aliquota media del 20,5 per cento in Italia, del 19 per cento in Spagna, dell’8,7 per cento nel Regno Unito, dell’8,4 per cento in Olanda, dell’8,3 per cento in Germania e del 7,3 per cento in Francia.


Per il 2023 si prospetta un maxi aumento delle pensioni. Gli assegni da gennaio saranno adeguati al tasso di inflazione di quest’anno e la rivalutazione potrebbe costare tra i dieci e i dodici miliardi di euro alle casse dell’Inps

 
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