Journal to portfolio afterlife

Aspettiamo il piano magico del pensiero magico.

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Questo articolo riassume bene come la idiocrazia europea ci stia ripetendo le solite manfrine a pappagallo.

Sul tavolo Ue c'è l'opzione di uno sganciamento dei prezzi dell'elettricità da quelli del gas.

In ogni caso il gas rimane una componente elevata del mix energetico europeo. Decoupling o no dell'energia elettrica.

Per questo stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell'elettricità

Un miglioramento dei meccanismi di formazione del prezzo è auspicabile.

"Stiamo diversificando i nostri fornitori alla velocità della luce: la fornitura di gas da fonti diverse dalla Russia è aumentata di 31 miliardi di metri cubi da gennaio di quest'anno e questo compensa i tagli russi. Stiamo anche riducendo in modo sostanziale il nostro fabbisogno di gas importato e per questo abbiamo chiesto agli Stati membri di ridurre il consumo di gas del 15%".

Un cortocircito logico: se fosse tutto a posto i prezzi del gas non sarebbero 10x.

Ogni chilowattora di elettricità che l'Europa genera da energia solare, eolica, idroelettrica, da biomasse dal geotermico o dall'idrogeno verde ci rende meno dipendenti dal gas russo.

Questa politica energetica green è stata un flop ci ha portato nella situazione in cui siamo. Nucleare + Fracking sono la soluzione, non le energie alternative. E 300 miliardi non sono coì tanti come si possa credere.

"Nel giro di pochi giorni e settimane - ha ricordato - abbiamo approvato le sanzioni di più ampia portata mai attuate. E le sanzioni stanno causando danni colossali alla capacità del Cremlino di fare la guerra, lo ha ammesso lo stesso Putin. E il danno non potrà che aumentare nel tempo".

Nel lungo termine vinceremos, nel frattempo distruggiamo il tessuto industriale europeo e mettiamo in ginocchio i consumatori. Per l'UE sono danni collaterali, visto che siamo in una guerra economica.
Medvedev prima ci ha offerto una tregua, ma l'Unione Europea non vuole scendere a patti, ed ora lancia un nuovo avvvertimento.

"Il prezzo da pagare per il petrolio e gas della Russia è la perdita di sovranità e indipendenza. Non vogliono partner, ma vassalli. E non si tratta solo del Cremlino. Decine di Paesi sono sull'orlo del default perché non possono pagare il loro debito con la Cina. E alcuni hanno già fatto default". "Il potere delle democrazie, la nostra capacità di plasmare il mondo di domani, dipende in larga misura dalla capacità di proporre un modello economico che funzioni per tutti", ha aggiunto von der Leyen.

La tedesca Von der Leyen non ci dice che il gas russo a basso prezzo è stato il motore della locomotiva industriale tedesca. Sarà così anche per i prossimi 20 anni ?

"Ecco perché abbiamo proposto Global Gateway, che 300 miliardi di euro di investimenti. Questo è il nostro approccio ai grandi progetti infrastrutturali: basato sul valore, trasparente e aperto al settore privato. Infrastrutture che apportano benefici duraturi alle comunità locali", ha concluso.

Di nuovo, non illudiamoci che siano cifre così colossali.

Global foreign direct investment (FDI) flows showed a strong rebound in 2021, up 77% to an estimated $1.65 trillion, from $929 billion in 2020, surpassing their pre-COVID-19 level, according to UNCTAD’s Investment Trends Monitor published on 19 January.

 

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