Fiat (F) la FIAT di Marchionne

ecco ...l'ha definito l'affare + importante della sua carriera
......portare fuori dall'italia....una azienda mantenuta con una voragine di soldi pubblici


Fiat Chrysler Automobiles: sede in Olanda, fisco inglese e quotazione a New York - Repubblica.it
si chiamerà FiCA senza i
Fiat diventa Fca e trasloca: sede legale in Olanda, quella fiscale in Gb

La sede in Olanda consentirà di adottare – come già è stato fatto per Cnh Industrial – un sistema che assegna diritti di voto doppi ai soci stabili, il che agevola il mantenimento del controllo da parte di Exor – la holding della famiglia Agnelli – che ha poco più del 30% di Fiat. «Questo sistema ha come obiettivo di facilitare la costituzione di una base azionaria stabile e di premiare gli azionisti a lungo termine, fornendo contemporaneamente al gruppo una maggiore flessibilità nel perseguire opportunità strategiche».



Fiat diventa Fca e trasloca: sede legale in Olanda, quella fiscale in Gb - Il Sole 24 ORE
 
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un paese morente

un paese morente

FCA: Puntare sui ricchi, o dell'indecenza



Speriamo che la neocostituita Fiat Chrysler Automobiles sia meglio del suo logo: raramente ne ho visti di più sciatti. Per fortuna che non verrà apposto sulle automobili.
A pensare che «la questione della sede legale sia secondaria» credo sia solo il nostro premier. Enrico Letta.

Penso sia il solo al mondo.

La cosa "secondaria" significa che il nostro paese non è più in grado di attrarre capitali e aziende, significa che è un paese morente, visto che la ricchezza di un paese viene in gran parte da lì.
Sede legale in Olanda, domicilio fiscale a Londra, dove stanno andando tutti. La riforma della corporate tax policy avviata dal governo britannico a partire dal 2010 per attirare gli investimenti dall'estero e favorire la "delocalizzazione " delle multinazionali sta dando i suoi frutti, che sono le mele d'oro del giardino delle Esperidi.
Il carico fiscale sulle aziende tra i figli di Albione non arriva al 35%. Da noi è il 65,8%, palesemente incompatibile con qualunque idea di sostenibilità, tantomeno di rilancio della produttività e della crescita.

È semplicemente un cappio al collo, ed è stato aumentando la stretta che si è portato il paese all'asfissia. Poco alla volta, incuranti di tutto quanto non fosse il proprio interesse privato o di parte.
Non che non vi siano stati i sussulti del corpo, e ad ogni sussulto il bell'italico volto cinto d'alloro dipinto da Overbeck da carneo che era diveniva paonazzo, nell'indifferente indaffararsi di incompetenti boriosi che si pensavano leader.
Anche se sottaciuto resta che il domicilio fiscale londinese è coerente con il Base Erosion and Profit Shifting, che fa in acronimo BEPS, e dal momento che tale programma nasce in contrasto dell'evasione fiscale internazionale fondata su lacune ed asimmetrie normative tra i vari paesi Ocse e non Ocse, è del tutto plausibile che esso condurrà ad uno spostamento effettivo di direzione e controllo del gruppo nel Regno Unito.


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Ma il Regno Unito non ha dato a Fiat 7,6 miliardi di euro nell'ultimo quarto di secolo. Lo ha fatto lo stato italiano, prima come puri e semplici aiuti e poi, dal 1990, con i cosiddetti "Contratti di programma".
Il neopresidente di Fiat, John Elkann, ha riferito in un'intervista alla "Stampa" che: «Il presidente del Consiglio ha apprezzato il fatto che ora le prospettive dell’auto in Italia sono destinate a crescere e saranno durature. Non poteva non fargli piacere ricevere buone notizie nel momento in cui ce ne sono troppe negative ogni giorno».
In effetti poter confortare Letta è un conforto.
Marchionne dice che la soluzione sarà puntare sulla "strategia premium" che sarebbe poi puntare sulle auto di alta gamma, cioè sui ricchi, con Maserati, Chrysler e Alfa Romeo, chissà? Perché di auto ai poveri non se ne vendono più.
Il contrario di quanto fece Henry Ford con la Model T, acquistabile dai suoi dipendenti. Diceva: «Fai il miglior prodotto possibile, al minor costo possibile, pagando i massimi stipendi possibili». Temo sia divenuta per Sergio global costruttore: «Fai il miglior prodotto possibile, al maggior costo possibile, pagando i minimi stipendi possibili».
E il triste, l'indecente è che hanno ragione entrambi. La diseguaglianza economica, il divario tra ricchi e poveri, è in costante aumento. Aprite bene le orecchie: «La crescita non serve più a ridurre la povertà». E questo è avvenuto, avviene e – se non rimedieremo – avverrà, per decisione politica.
A presto


Edoardo Varini
(30 gennaio 2014)
FCA: puntare sui ricchi, o dell'indecenza
 
07/05/2014 12.53 Commenti - Piazza Affari
Fiat (-8,3%) in pesante ribasso: target piano troppo ambiziosi, perplessità su riduzione debito

FTA Online News
Mattinata molto difficile per Fiat che è in pesante ribasso all'indomani della presentazione del piano industriale 2014-2018. Destano perplessità i target del piano, giudicati molto, forse troppo, ambiziosi dagli analisti: a livello di gruppo FTA-Fiat Chrysler Automobiles le vendite sono attese in crescita dai 4,4 milioni di unità del 2013 a 7 milioni nel 2018, con un tasso di crescita medio annuo prossimo al 10% (+9% a livello di ricavi), con il contruibuto maggiore derivante dai marchi Jeep (+22% medio annuo) e Chrysler (+15%).
Stupisce il +40% medio annuo atteso dal marchio Alfa Romeo, che dalle 74mila unità vendute nel 2013 dovrebbe salire a 400mila nel 2018, grazie a investimenti pari a 5 miliardi di euro e al lancio di 8 nuovi modelli.
Sorprendente anche l'obiettivo relativo all'indebitamento netto industriale: dai 9,7 miliardi di euro a fine 2013 salirà a 9,8/10,3 miliardi nel 2016 per poi precipitare a 0,5-1,0 miliardi nel 2018. Secondo alcuni analisti FCA effettuerà un aumento di capitale per ridurre il debito, anche se il piano prevede espressamente che non si procederà né ad aumenti né alla distribuzione di dividendi.
L'a.d. Sergio Marchionne a tal proposito ha affermato che l'utilizzo di un bond convertendo sarebbe la soluzione più prudente ma ha rimandato ogni discussione in tema al primo cda di FCA.
(Simone Ferradini)


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hanno capito che è fallimentare quello che vuole fare il marchionne...

vuole soldi dal mercato....


si torna sicuramente a 5 euri
 
hanno capito che è fallimentare quello che vuole fare il marchionne...

vuole soldi dal mercato....


si torna sicuramente a 5 euri


Principessina sempre a sparare i tuoi target strampalati, ne azzeccassi mai uno pazzerella. :D:D:D

Adesso dici 5 poi se nei prossimi giorni fa un +3% sparerai 15, ovviamente sempre tutto sicuro per te :lol:


PS: Come sempre ti quoto perchè hai il vizio di cancellare e modificare i tuoi posts per fare bella figura e rimangiarti le cose,
 
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