IMMOBILIARE LOMBARDA Il piano industriale non convince
Websim - 30/11/2006 19:02:57
Il piano industriale 2007-2010 di Immobiliare Lombarda (IML.MI) deludeil mercato e il titolo in Borsa scivola del 5,1% a 0,211 euro. Il gruppo controllato dal finanziare Salvatore Ligresti che detiene il 50,1% del capitale tramite Fondiaria Sai, e un altro 6,8% con la Milano Assicurazione, punta a raggiungere nel 2010 un fatturato attorno ai 100 milioni di euro dai 23,8 milioni dell'anno passato, un utile operativo che crescerà del 40-45% l'anno a circa 47 milioni e un risultato netto di circa 24 milioni di euro da una perdita di 4,47 milioni di euro nel 2005. Circa il 50% verrà destinato a dividendi. Ma il portafoglio degli azionistipotrebbe festeggiare prima."La distribuzione dei dividendi è prevista dall'esercizio 2010, prima puntiamo a capitalizzare l'azienda. Siamo pronti però anche ad anticipare la cedola nel caso si verifichino operazioni straordinarie con plusvalenze che al momento non sono previste nel piano", ha spiegato oggi Antonio Talarico, amministratore delegato, del gruppo nel corso della presentazione alla comunità finanziaria.
E di cessioni si parla anche nel piano. In particolare, "nell'area di business 'property company', il piano prevede l'ottimizzazione della gestione del patrimonio immobiliare con la messa a reddito del 90% degli edifici, dal 30% attuale, e con la cessione di attività per circa 400-450 milioni", ha promesso l'ad. Immobiliare Lombarda promette dal 2007 al 2010 investimenti per 360 milioni, in buona parte (230 milioni) saranno destinati a nuove edificazioni tra cui il progetto milanese Garibaldi-Repubblica. A questa somma vanno aggiunti 60 milioni come apporto di capitale ai progetti in joint venture. Nell'area 'global service provider' l'obiettivo è quello di ampliare di almeno il 10%, nell'arco del piano, il patrimonio gestito e di arrivare nel 2010 a ricavi intorno ai 16 milioni. Immobiliare Lombarda ha chiuso i primi nove mesi del 2006 con un utile di 1,8 milioni.
Talarico ha confermato l'ipotesi a lungo termine di dare vita a una Sgr, anche se al momento la società immobiliare utilizza le due società di gestione già esistenti all'interno del gruppo Fondiaria-Sai (FSA.MI).
Il presidente Paolo Ligresti ha poi espresso interesse per l'introduzione in Italia delle Siiq, le "società di investimento immobiliare quotate", che dovrebbero essere inserite in Finanziaria sul modello delle Siic francesi e dei Reit statunitensi: si tratta di figure giuridiche che godranno di una fiscalità molto vantaggiosa (niente Ires e niente Irap)a patto che siano specializzate in locazione e siano quotate in Borsa. "E' una novità che ci interessa e che guardiamo con attenzione", ha detto Ligresti che prevede un impatto positivo anche per Immobiliare Lombarda. "Ma prima aspettiamo di vedere come sarà la legge"
Eppure tutte queste novità non hanno entusiasmato il mercato. Il motivo è semplice: a questi prezzi il titolo è caro. Oggi Immobiliare Lombarda capitalizza 862 milioni di euro, ovvero è a premio sul Nav (somma attualizzata del valore delle attività) del 10% con un P/E di 37 volte.
Un analista sottolinea, però, che nel calcolo del Nav Immobiliare Lombarda valuta in maniera molto prudenziale il valore dei cantieri aperti, perchè i tempi previsti per la loro conclusione eccede la durata del piano, il 2010. Il gruppo ha in cantiere sei grossi progetti che possono rappresentare delle opportunità.
Infine non ci sono novità sulla partita Impregilo. "Abbiamo già firmato una lettere di intenti con Efibanca per rilevare il 20% di Igli - socio di riferimento di Impregilo con il 29,9% -, e attendiamo ora le decisioni degli altri soci della holding. Ad opporsi al nostro ingresso è la famiglia Rocca che tramite Techsir possiede un altro 30% di Igli e che poche settima fa ha proposto la fusione tra Impregilo e Sirti, altra società che fa capo alla famiglia Rocca. Proposta rimandata al mittente dagli altri due soci di Igli, Gavio (30%) e Autostrade. Ma la situazione è ancora bloccata. Techsir, Gavio e Autostrade hanno un diritto di prelazione sulla quota di Efibanca e dopo l'uscita di Gemina, Igli deve ristabilire le regole di governance.