Analisi settimanale
Mentre il mercato mostra una buona resistenza che però non esalta nè i rialzisti nè i ribassisti, mentre i mercati europei continuano a sovraperformare e i mercati asiatici mostrano una certa forza le commodity danzano sui massimi formando importanti swing rialzisti e ribassisti che abortiscono nel breve termine. La liquidità globale è in contrazione (vedi la forza del dollaro che è segnale di contrazione della richiesta reflazionistica di materie prime e calo del commercio globale) ma i mercati sono interessati da un flusso di acquisti derivante dall'alta confidenza del mercato e della bassa avversione al rischio degli operatori.
Come detto ormai da marzo la mia operatività è ridotta al minimo perchè ritengo questo un mercato difficile da tradare quando la strategia è impostata su un operatività che riguarda principalmente indici e settori.
In questo fine settimana la mia attenzione si è concentrata su due aspetti che ritengo importanti del mercato attuale.
Da una parte l'attesa minore partecipazione del mercato alle fasi di rialzo sembra manifestarsi anche se con una certa lentezza e con una scarsa profondità del movimento. Sotto vi posto il grafico dei titoli del nyse sopra la loro media mobile confrontati con il nyse stesso.
Si può notare una divergenza di lungo periodo ed una lenta erosione dei titoli in chiaro trend bullish e soprattutto una minore partecipazione alla fase di rialzo sulla spalla destra dell'eventuale testa e spalle che sembra si stia formando su questo indice.
Sotto invece un altro grafico che mostra la debolezza del settore finanziario nella fase attuale e la sua mancata partecipazione alla fase di rialzo... mancanza che pesa molto sulle borse USA in quanto il settore finanziario pesa per quasi il 30% sull'indice spx e gli utili finanziari complessivi raggiungono probabilmente cifre ancora superiori. Se il mercato pensa che ci sarà una contrazione degli utili finanziari il mercato nel suo complesso ne risenterà. Giusto però per mostrere le difficoltà di fare un'analisi conclusiva sulla situazione attuale notare come il settore broker/dealer è in overperformance da Marzo e la rottura di una resistenza pluriennale sia nel rapporto con la Spx sia dal punto di vista assoluto è stata nel recente passato un segnale bullish per tutto il mercato.
La conclusione è rimanere alla finestra e attendere un movimento maggiormente significativo prima di prendere posizioni più decise.