Macroeconomia la situazione (1 Viewer)

gipa69

collegio dei patafisici
Dal punto di vista macro la domanda di oil da parte della Cina nei primi 5 mesi del 2005 è in rallentamento mentre le riserve Usa sono cresciute in maniera significativa. La fase di rialzo attuale è molto speculativa e questo è segnato dall'alto differenziale tra brent o texas e le altre qualità del petrolio tipo il dubai.
Naturalmente è difficile individuare un massimo di prezzo in una commodity stretta com'è tra una domanda speculativa consistente ed un offerta che si contrae con estrema facilità ma è possibile che siamo nei pressi del top.
Ti posto alcuni grafici di smith barney che attraverso fibonacci elliott per quanto riguarda il prezzo e gann per quanto riguarda il tempo sembrano individuare l'area 61/64 per quanto riguarda il prezzo e inizio Luglio fine Luglio per quanto riguarda il tempo. Personalmente penso che siamo molto vicini al top delle commodity che hanno trainato i mercati azionari e questo riguarda anche l'oil seppure sia una commodity particolare.
Penso che questo top possa realizzarsi entro la metà di Luglio salvo fenomeni particolari dal lato offerta.


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gipa69

collegio dei patafisici
Analisi settimanale

Mentre il mercato mostra una buona resistenza che però non esalta nè i rialzisti nè i ribassisti, mentre i mercati europei continuano a sovraperformare e i mercati asiatici mostrano una certa forza le commodity danzano sui massimi formando importanti swing rialzisti e ribassisti che abortiscono nel breve termine. La liquidità globale è in contrazione (vedi la forza del dollaro che è segnale di contrazione della richiesta reflazionistica di materie prime e calo del commercio globale) ma i mercati sono interessati da un flusso di acquisti derivante dall'alta confidenza del mercato e della bassa avversione al rischio degli operatori.
Come detto ormai da marzo la mia operatività è ridotta al minimo perchè ritengo questo un mercato difficile da tradare quando la strategia è impostata su un operatività che riguarda principalmente indici e settori.
In questo fine settimana la mia attenzione si è concentrata su due aspetti che ritengo importanti del mercato attuale.
Da una parte l'attesa minore partecipazione del mercato alle fasi di rialzo sembra manifestarsi anche se con una certa lentezza e con una scarsa profondità del movimento. Sotto vi posto il grafico dei titoli del nyse sopra la loro media mobile confrontati con il nyse stesso.
Si può notare una divergenza di lungo periodo ed una lenta erosione dei titoli in chiaro trend bullish e soprattutto una minore partecipazione alla fase di rialzo sulla spalla destra dell'eventuale testa e spalle che sembra si stia formando su questo indice.

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Sotto invece un altro grafico che mostra la debolezza del settore finanziario nella fase attuale e la sua mancata partecipazione alla fase di rialzo... mancanza che pesa molto sulle borse USA in quanto il settore finanziario pesa per quasi il 30% sull'indice spx e gli utili finanziari complessivi raggiungono probabilmente cifre ancora superiori. Se il mercato pensa che ci sarà una contrazione degli utili finanziari il mercato nel suo complesso ne risenterà. Giusto però per mostrere le difficoltà di fare un'analisi conclusiva sulla situazione attuale notare come il settore broker/dealer è in overperformance da Marzo e la rottura di una resistenza pluriennale sia nel rapporto con la Spx sia dal punto di vista assoluto è stata nel recente passato un segnale bullish per tutto il mercato.

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La conclusione è rimanere alla finestra e attendere un movimento maggiormente significativo prima di prendere posizioni più decise.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Anestesia totale

Come sostenevo già in altro thread di un altro sito l'anestetizzazione degli shock è un processo che i mercati finanziari stanno percorrendo in maniera impressionante. Inconsapevoli di una guerra in corso di cui siamo attori per forza e con le colpe che caratterizzano il nostro modus vivendi (perchè civiltà è una parola troppo alta per l'estremismo musulmano ma anche per buona parte dei nostri stili di vita) non ci concediamo pause di riflessioni ma invadiamo l'infosfera di parole cancellando in una blasfemia di vuote frasi le nostre paure, regalandoci ebbrezze finanziarie dove la ricerca di volatilità (shock) è l'unico interesse che ci governa. Ma ad ogni ripetizione dello shock l'orgasmo operativo è sempre meno intenso perchè già conosciuto tranne per quelle decine di pezzi di carne inermi e inutili in quanto non possono più parlare ne fare click sulla tastiera.
Come sostengono gli esperti il mercato è autorigenerante ed autoadattivo e continuerà a rispondere al trend, alla liquidità ed al sentiment.
Ho detto sentiment... e non coscienza.
 

ricpast

Sono un tipo serio
concordo gipa ma vorrei personalmente depurare da ogni accezione negativa questa assenza di coscienza del mercato.

il mercato è così e tu lo sai molto meglio di me.
pur essendo fatto di persone, il mercato non ha nulla del raziocinio etico che, si presume, sia proprio dell'intelletto umano.
E' così.
Non per questo è condannabile.
Lo abbiamo creato noi.

Se non ci vanno le sue dinamiche a-morali (badate bene: non immorali!) non abbiamo altra strada che fermarlo del tutto.Cioè: c'è un attentato come quello di ieri?Allora si chiude tutti.

Fattibile?
Secondo me si.

Chiudo qui perchè non voglio sporcare ulteriormente il bel thread
 

gipa69

collegio dei patafisici
Ciao Ricpast:
nel mio intervento non mi riferivo alla coscienza del mercato ma alla coscienza degli attori che lo compongono in contrapposizione ai parametri finanziari del sentiment.
Ma non vorrei continuare a riempire il thread di questa valanga di parole inutili e il mio sfogo resterà appunto quello....
D'altronde il mercato ci insegna il relativismo operativo e la randomizzazione delle scelte e noi ci adattiamo anche sul reale.
Ritorniamo a lui e ognuno impari ciò che crede..... il vampiro ha bisogno di sangue.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Le maggiori case di investimento sono immediatamente uscite con le statistiche atte a dimostrare che il mercato (USA in questo caso ma si può generalizzare) può facilmente riprendersi da questi shock ed anzi possono diventare uno spunto per una spinta rialzista.
Ed effettivamente questo sta avvenendo.....
Continua a considerarlo un mercato difficile su cui operare diventa rischioso aldilà degli eventuali eventi terroristici per le molte considerazioni sostenute nel recente passato ma effettivamente così facendo qualche occasione rialzista me la sono persa.
Pazienza......


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gipa69

collegio dei patafisici
ieri mi sono dimenticato di postare i dati economici della settimana...

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Ad esso vanno aggiunti gli earnings di alcune big caps che cominciano giusto oggi. Genentech ha presentato buoni risultati e sta salendo in after hour di circa 1% mentre domani ci pensera Pepsi a dare la trimestrali e venerdi mattina GE (direi la più importante delle tre).
 

gipa69

collegio dei patafisici
Non avendo il tempo di analizzare l'interessantissimo intermarket attuale, ma mi riprometto di farlo nelle prossime giornate focalizziamoci principalmente sugli indici USA. I leader di mercato attuale hanno nelle ultime due sedute perforato i massimi precedenti trascinando gli indici principali a rompere importanti resistenze.
Tra i settori con buona forza i settori della crescita (tra cui hanno spiccato oggi i titoli internet seppure in presenza di titoli valutati cari ed i semiconduttori) e i settori dei materiali di base trascinati da Alcoa.
Questa nuova spinta dei trend più aderenti ad opzioni di crescita globale e anche con caratteristiche di maggiore rischio è stata confermata dalla debolezza del dollaro e dalla buona crescita dei mercati asiatici.
Restringendo l'osservazione allo spoore non si può fare a meno di notare che la mancata rottura della neckline relativa ad un mini testaespalle ribassita che sembrava realizzarsi nella giornata dei tragici fatti di Londra è stato negato nella stessa giornata ed ha condotto ad un rally emotivo che ha spinto ora l'indice sopra la resistenza dinamica che unisce gli ultimi due massimi relativi e passante intorno a 1213.
Questa situazione sembra mettere le condizioni per un rally significativo degli indici USA ma personalmente, come già ripetuto fino alla nausea, ritengo nella fase attuale il rapporto rischio/rendimento troppo elevato per assumere posizioni strategiche su questo mercato.
In questo momento il rally oltre che da motivazioni tecniche è sostenuto anche da un sentiment esageratamente positivo in cui la maggior parte delle paure dei mercati sembrano ormai esorcizzate dal comportamento dei mercati; nè attentati al cuore del sistema capitalistico, nè il prezzo del petrolio elevato, nè il rialzo dei tassi di Greenspan, nè un probabile rallentamento Cinese sembrano incutere timore al mercato soggetto a forti flussi di liquidità provenienti non tanto dalle fonti tradizionali della raccolta (fondi o riallocazione dei portafogli) ma dal continuo utilizzo dei carry trade che gli operatori più speculativi applicano sulla curva dei tassi più interessante di volta in volta comprimendo sempre più i rendimenti complessivi globali. (dagli USA all'Europa al Giappone e così via...).
 

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