Considerazioni
Cominciamo con una breve analisi dell'indice SPX (a breve):
Osservando il suo andamento sul grafico a 60' si può notare come il trend sia negativo seppure in rallentamento e con diversi oscillatori in divergenza. la mm200 periodi non è stata ancora testata ma ancora qualche seduta negativa e prenderà una inclinazione negativa.
Tenuto conto del posizionamento dei vari indicatori di sentiment postati sopra che seppure più orientati a segnalare un minimo non hanno ancora raggiunto estremi di lettura, lo scenario più probabile per l'indice è un rapido minimo, un breve recupero con test della mm200 periodi e poi una discesa più importante.
Questo scenario sembra essere confermato dall'andamento del nasdaq100 che in questi ultimi mesi è stato leader dei rialzi e dei ribassi ed ha mostrato forza e debolezza rispettivamente nei pressi dei minimi e dei massimi.
Adesso sembra più debole dello spoore ma è nei pressi di una possibile resistenza nell'area 1550/1570 da cui potrebbe partire un rimbalzo.
Se lo spx rompesse la MM200 periodi sul grafico a 60' al rialzo potrebbe indicare un nuovo slancio rialzista e non confermare lo scenario precedente.
A questa analisi non si può fare a meno di considerare due aspetti che potrebbero influenzare il mercato in maniera significativa cambiandone gli orientamenti sia nel breve che in certi casi anche nel medio peeriodo.
Il primo elemento riguarda i dati macro, soprattutto quelli legati al ciclo economico in quanto un riacceleramento senza inflazione sarebbe supportivo al mercato e viceversa.
Il secondo e attualmente più rilevante è il prezzo del petrolio il quale, ormai sembra evidente, tende ad influenzare i mercati azionari nel seguente modo:
1)Rialzo. Positivo per il trend della crescita economica con inflazione sotto controllo (almeno ai prezzi attuali)
2)Spike al rialzo. Negativo sul breve, positivo se non impatta sui prezzi nel lungo in quanto gli spike pongono dei timori sui consumi e sulla crescita globale
3)Stabile o leggermente negativo. Positivo, prezzi in discesa ed economia non surriscaldata.
4)Discesa significativa ed inversione del trend. Negativo in quanto il mercato penserebbe ad un rallentamento economico più incisivo soprattuto per l'area Euro.
A supporto di queste considerazioni alcuni grafici e considerazioni macro:
L'aumento del greggio ha al momento impattato in maniera limitata sulla crescita globale che sembrerebbe in riaccelerazione o comunque in ripresa e solo un superamento deciso dei massimi potrebbe indurre ad ulteriore incertezza (visto anche il commento di Walt-Mart dell'altro giorno).
I paesi esportatori di petrolio con la liquidità realizzata dalle vendite di petrolio hanno da una parte acquistato treasury USA permettendo quindi ai tassi a lungo americani di restare bassi e continuare a stimolare la crescita e dall'altro hanno fatto incremetare l'export della comunità europea per dare linfa ad una economia europea anemica, comunità che viveva una crescita degli asset finanziari grazie all'espansione del credito ma che mancava (ed in parte manca ancora) di una crescita reale economica.
Una riduzione dei loro guadagno potrebbe quindi ridurre questi trend positivi e far rallentare l'economia globale e gli indici finanziari potrebbero comunque risentirne visto che al momento il sostegno di molti indici si è realizzato grazie alla crescita dei titoli petroliferi.
PS: le correlazioni oil/mercato non sono fisse e quindi possono variare nel tempo.