Il punto della situazione
Riassumiamo la situazione dei mercati:
i mercati azionari USA mostrano un andamento laterale che al momento è di difficile interpretazione per il prossimo trend di prezzo... le componenti forti sono sempre il settore energetico e le utility con una buona partecipazione della componente ciclica dei tech (semiconduttori) mentre sempre debole il settore bancario, i materiali di base i i consumi ciclici.
Il settore bancario è al test di un supporto importante che se perforato potrebbe trascinare il resto del mercato al ribasso mentre un suo rimbalzo potrebbe sostenere il resto del mercato.
nel resto del mondo continua l'overperformance dei mercati emergenti e la forza sostenuta dei mercati europei sostenuti entrambi dalla liquidità sintetica creata attraverso l'accomodante situazione dei tassi in buona parte dei paesi industrializzati e dalla riemergenza del Giappone che ha avuto un ottima performance mensile in considerazione di una possibile rivisitazione dell'asset allocation degli investitori istituzionali Giapponesi a favore dell'azionario attualmente pesato all' 8% nei propri portafogli (la percentuale più bassa tra i paesi maggiormente finanziarizzati).
Ottobre è il mese in cui le istituzioni Giapponesi cominciano il secondo semestre ed è di solito occasione per una sistemazione della propria asset allocation...
Le pressioni inflazionistiche hanno indebolito i mercati obbligazionari ed in particolare è interessante la situazione del mercato Giapponese che è al test di una resistenza pluriennale che se perforata potrebbe segnare la fine di un epoca per i mercati finanziari Giapponesi e potrebbe avere notevoli implicazioni per il resto dei mercati obbligazionari.
Dal punto di vista intermarket il petrolio ha oscillato nel trading range in cui è inserito da qualche settimana senza dare segnali chiari direzionali negando al momento la possibilità del testa e spalle ribassista ma non negandolo ed impostando il MACDe RSI in maniera supportiva ma senza confermare questa impostazione nel prezzo.
la sua direzionalità potrebbe avere notevoli implicazioni sui mercati come descritto in precedenti post.
Per finire due piccoli approfondimenti:
Lo spessore del rialzo sul mercato USA si sta lentamente erodendo e questo è visibile sia dall'andamento dell'AD line delle azioni e dei volumi ma anche dal grafico postato sotto che illustra la partecipazione al rialzo.
Infatti la linea scura rappresenta i titoli del nyse sopra la propria media mobile (semplice) a 200 giorni mentre la linea rossa rappresenta l'andamento del NYSE.
Notare che il rialzo si può dividere in tre fasi:
1)Da marzo 2003 a febbraio 2004 un rialzo con una grande partecipazione in termini di titoli
2)Da agosto 2004 a marzo 2005 l'indice effettua nuovi massimi ma l'indice di partecipazione effettua un massimo inferiore
3)Da maggio 2005 ad oggi il nyse effettua ancora nuovi massimi ma l'indice di partecipazione effettua un ulteriore massimo inferiore e da agosto in suo trend è al ribasso.
Sicuramente parte di questo scenario è dato dal fatto che sul Nyse vi sono molte preferred stocks e azioni legati all'andamento dei tassi e questa può essere un influenza ma il segnale resta comunque valido.
Infine un piccolo studio riguardante la relazione tassi/azionario sui mercati USA.
Il grafico che vado a postare mostra nel box superiore l'andamento del rendimento dei tassi USA a 10 anni con la sua media mobile a 91 settimane (che corrisponde a circa 21 mesi) e sotto l'andamento dello Spx
Quello che si può notare è che escludendo la fase finale della bolla speculativa che ha coinvolto l'azionario nel periodo tra fine 1999 e inizio 2000 (in quanto il mercato non reagiva a fattori economici ma soprattutto a fattori emotivi e di liquidità) l'allontanamento del rendimento del titolo decennale americano dalla propria media mobile a 91 settimane ha portato a delle difficoltà sui mercati finanziari mentre un suo riavvicinamento e l'oscillazione intorno a quel valore ha favorito andamenti positivi.
Questa considerazione è valida sia durante i rialzi che durante i ribassi e vale sia quando il valore dello Yield si allontana dalla media mobile al rialzo o al ribasso.
Quale conclusione se ne può trarre?
Probabilmente quella media mobile è un buon proxi di un andamento monetarista stabile mentre l'allontanamento verso l'alto segnala le paure del mercato di eccessive pressioni inflazionistiche e verso il basso di eccessive pressioni deflazionistiche.
L'osservazione di quel valore oltre che segnalare dei buoni punti di ingresso sui mercati potrebbe segnalare qule strada intenderà prendere il mercato nel futuro nelle considerazioni sui prezzi.
Attualmente sta oscillando intorno alla media ma una prossima direzionalità è probabile.