Macroeconomia la situazione (2 lettori)

gipa69

collegio dei patafisici
Chiusure speculative

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La seduta odierna sembra presupporre almeno un rimbalzo di breve in quanto sugli indici USA la perforazione di livelli importanti su molti indici è stata in chiusura riassorbita.
Ho da molto tempo detto che i minimi effettuati il 7 luglio subito dopo gli attentati di Londra sono minimi importanti ed in questo caso si è avuta la conferma in quanto lo SPX ha reagito a contatto con questo livello.
(in realtà andrebbero considerati come minimi di quella seduta anche quelli sul Globex ma non confondiamo troppo le acque)
C'è stato comunque un deterioramento del mercato ed una debolezza di diversi mercati e settori leader che deve far muovere con circospezione eventuali strategie acchiappa-rimbalzi.
Importanti livelli da perforare per dare conferma al recupero sono 1201 1209 e 1227 circa.
I trend dominanti degli ultimi mesi sembrano aver esaurito la spinta propulsiva ed hanno corretto in maniera significativa.

L'aspetto che per me deve suscitare grande attenzione è il comportamento delle valute in queste ultime sedute.
La violenta correzione del dollaro viene interpretata dal mercato come una vendita della valuta statunitense a causa della possibile debolezza del ciclo ma in realtà se andiamo a vedere l'intero panorama valutario si può notare che il trend emergente è la rinnovata forza dell'euro.
Qualcuno ha parlato del rinnovato entusiasmo per la valuta europea dipendente dall'accordo trovato in Germania ma in realtà quello che si è realizzato in questi ultimi giorni è la chiusura dellee posizioni a debito sull'area euro e la contemporanea chiusura delle posizioni long speculative.
Infatti di questo movimento i bond ne hanno beneficiato in misura minima, segno che non c'è stato travaso di asset ma semplice liquidazione.
Anche la forza dell'oro è stato un riflesso della debolezza del dollaro ma non ha guadagnato particolare forza relativa.
Probabilmente quindi le tensioni sui mercati dal lato inflazione stanno costringendo gli operatori più speculativi a chiudere le posizioni di liquidità sintetica e questo fa scendere l'intero complesso degli asset finanziari.
Sarà solo un venticello autunnale?
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Gipa, una piccola annotazioone sul listino milanese: l'attuale escursione annuale, in termini percentuali è la più piccola dal 1973 ad oggi. Ritengo difficile che rimarrà tale, per cui o sfondiamo bene quota 35000, e cioè per fine anno ci portiamo verso 37000, ovvero entro dicembre il minimo annuale di 30500 viene sfondato a ribasso.
Ai posteri l'ardua sentenza, la mia non è nemmeno il caso di ribadirla.

Ciao Mauro
 

Nonsoniente

Forumer storico
Ciao Gipa sempre più spesso in rete sento parlare di rischio di crak sistemico della finanzia mondiale, sembra che una delle cause sia l'esplosione di derivati nell'ultimo decennio. Ti posto un articolo di Blondet ma è l'ultimo di una lunga serie. Secondo te esiste davvero questo rischio.

Ciao Mauro.

STATI UNITI - Euforia ufficiale: l'economia USA non ha subito conseguenze dall'uragano Katrina, anzi va a gonfie vele.
Davvero? Vediamo.
Da qualche giorno, la famiglia media americana ha 700 dollari in meno da spendere per i suoi consumi.
Questo perché la benzina per l'auto (le auto) costerà ad essa 175 dollari in più, il riscaldamento 150 dollari in più, e fin qui la causa è il rincaro del greggio.
Ma il resto delle spese aggiuntive e incomprimibili (ben 375 dollari al mese) riguarda il rincaro degli interessi passivi che l'americano medio paga sulla sua carta di credito, insomma sui suoi (enormi) debiti.



Perché è importante sapere quanto ha in tasca il consumatore americano?
Perché l'intera economia mondiale si fonda sui suoi consumi, ed è calibrata su di lui: quante carabattole cinesi, auto giapponesi o BMW, computer di Taiwan potrà ancora comprare.
Compra a credito naturalmente (indebitandosi sulle sue numerose carte di credito), e il mondo intero gli fa credito perché continui a comprare.
L'americano compra e compra anche per un motivo: la casa in cui abita, di sua proprietà, s'è rivalutata, e lui si sente ricco.
Spesso accende un mutuo sulla sua casa rivalutata per acquistare sempre di più. Quanto durerà?



L'origine di questa situazione risale alla recessione giapponese degli anni '90: allora, dopo l'esplosione della bolla speculative di azioni e immobili, il Giappone rispose alla recessione inaugurando una politica di bassi tassi interesse.
Tassi zero: ossia il denaro offerto in prestito a costo zero, nella speranza di stimolare investimenti e consumi.
Ma il Giappone lo ha fatto non per qualche mese, bensì per un decennio.
Così, ha innescato una generale politica mondiale di bassi, bassissimi tassi d'interesse, come ciascuno può constatare quando vede quanto gli paga, per i suoi depositi, la sua banca, o quanto rendono di interessi i BOT.
Quasi nulla.
O addirittura nulla in termini reali: i tassi del 3% contro un'inflazione del 4%.



Questa politica di interessi zero ha reso conveniente accendere mutui (prendere denaro a prestito per comprare la casa).
Così, in USA (e anche nel resto del mondo) c'è stato un rialzo dei prezzi delle case, come ognuno può constatare.
Solo che in USA il rincaro è stato gigantesco; continua, ma dà segni di rallentamento. Il che significa che l'americano sta cominciando a comprare meno case.
E presto dovrà comprare meno di tutto, perché l'accumulo dei suoi debiti tende a superare di troppo i suoi guadagni.
Ma se il consumatore americano rallenta i consumi, è il disastro.



Egli è il massimo cliente della Cina e delle sue carabattole: se rallenta, la Cina entra in recessione.
Ora, è la Cina (e i grandi esportatori asiatici) a prestare all'America i soldi per continuare a consumare oltre ogni limite umano.
Come?
La Cina guadagna dollari con le sue esportazioni, e invece di liberarsene, se li tiene. Più precisamente, coi dollari compra Buoni del Tesoro USA in dollari: il che equivale a fare un prestito all'America.
E a sostenere il valore del dollaro.
Ma se il consumatore americano compra meno merci cinesi, la Cina ha meno incentivo a sostenere il dollaro.
La Cina può comprendere che il consumatore USA è fuori causa per almeno un decennio, e allora può rivolgersi a consumatori asiatici (che sono pieni di dollari) o ai suoi consumatori interni (e dovrebbe averlo già fatto, mettendo in tasca loro più potere d'acquisto, aumentando i loro salari).

E allora avremmo una vera crisi valutaria del dollaro, la moneta di riserva USA.
Tutto questo può avvenire, diciamo, nel 2006, quando la bolla speculativa immobiliare Usa probabilmente si sgonfierà.
Ma siccome la Cina non triplicherà le paghe dei suoi lavoratori (come dovrebbe), magari continuerà a sostenere il dollaro comprando BOT americani.
Per cui questo è solo uno degli scenari possibili.
Ma la crisi può venire da altre parti.
Dall'oscuro e folle mercato dei «derivati», vera e propria scatola nera del sistema finanziario globale.
Una scatola nera, in cui non si vede che cosa accade: salvo che chi ci opera si assume rischi cento o mille volte superiori alla sua capacità di farvi fronte col proprio capitale.
Un «incidente» nei derivati indurrebbe la Federal Reserve a iniettare nel sistema (per tenerlo a galla), trilioni di dollari, migliaia di miliardi, provocando la crisi valutaria.

E lo strano e rapido rialzo dell'oro, non spiegabile con qualche notizia economica, testimonia che da qualche parte, nel sistema, c'è una crisi nascosta…forse proprio nei derivati.
Una crisi nascosta, che ingrossa fuori della nostra vista, significa che quando si manifesterà sarà troppo tardi.
Perciò al risparmiatore si consiglia: proteggiti.
Non cercare grossi frutti, guadagni del capitale.
Non è per te.
Mantieni in casa denaro liquido, e magari oro in piccoli pezzi.
Ricordarsi dell'Argentina: banche chiuse, e il permesso di prelevare dai propri conti correnti, dai propri risparmi, 300 euro al mese.
Si salvò solo chi teneva 15 mila dollari in cassetta di sicurezza, o in casa.
Avere un po' di euro, yen e collanine d'oro sotto il materasso sarà un modo per sbarcare il lunario.
 

gipa69

collegio dei patafisici
Ciao Mauro :)
Sui mercati globali Vi sono attualmente diversi rischi che non vanno sottovalutati tra essi l'immobiliare da una parte e i derivati dall'altro hanno certo una notevole importanza ed hanno tra parentesi una certa correlazione in quanto molti derivati sono stati costruiti per trasferire il rischio mutui e tassi su altri attori da chi emette il mutuo stesso.
Recentemente Greenspan stesso ha lanciato l'allarme sul mercato immobiliare e sull'utilizzo esasperato dei derivati nella costruzione degli ARM (adjustable rate mortgage).
Naturalmente questi pericoli non vanno sottovalutati ma le conseguenze di un loro eventuale improvviso shock non sono al momento valutabili e comincio ad avere il sospetto che esauriremo la voce prima che il reale e devastante pericolo che ci aspetta si manifesterà in tutti i suoi effetti.
Per me il vero momento difficile dei mercati si manifesterà fra qualche anno (difficile quantificare) mentre adesso siamo in una fase di transizione in cui prevarranno i movimenti ciclici.
Naturalmente è un opinione....
 

giomf

Forumer storico
gipa69 ha scritto:
......... e comincio ad avere il sospetto che esauriremo la voce prima che il reale e devastante pericolo che ci aspetta si manifesterà in tutti i suoi effetti.
Per me il vero momento difficile dei mercati si manifesterà fra qualche anno (difficile quantificare) mentre adesso siamo in una fase di transizione in cui prevarranno i movimenti ciclici.
Naturalmente è un opinione....

Quali devastanti eventi dovrebbero succedere fra qualche anno... ?

Non ti chiedo di certo di prevedere il futuro..o...di dirmi quale asset farà le migliori performances... :lol: :lol: ....né quale farà le peggiori....

Ma, in generale, cosa dovrebbe avvenire....?

Le aziende delle civiltà evolute faranno sempre meno utili (entreranno in crisi) ...quindi gli indici azionari dei paesi più evoluti...sarebbero arrivati alla frutta....quindi non più salite o gain per quel tipo di titoli...

Solo i Paesi Emerg. avranno alti PIL (questo è già oggi... ! )....quindi progrediranno solo quei tipi di indici azionari... ?

La fame di materie prime dei Paesi Emerg (in via di forte industrializzazione....Cina, India, Est Europa, Medio ed Estremo Oriente, Sud America...ecc...)...farà salire sempre di più i valori di Materie Prime, Petrolio, Energia....... ?

Si materializzerà sugli Indici azionari (in generale), per i prossimi quinquenni....la Teoria dell' Inverno di Kondrajeff....nel senso che ci sarà ancora volatilità....ma....i futuri massimi fra 10-15-20 anni saranno uguali a quelli di oggi (non più superiori..! ... :-?

L' uso di strumenti finanziari (es. derivati)....sempre più diffuso....appiattirà i mercati....farà danni... ? :-?
 

gipa69

collegio dei patafisici
Fine del rally o correzione di breve?

Un'investitore dopo quest'ultima settimana di difficoltà dei mercati finanziari si trova di fronte al dubbio che l'uptrend dei mercati finanziari partito ormai nel lontano 2003 sia finito oppure che la fase correttiva attuale possa servire a predisporre i mercati per il rally di fine anno.
Come sempre risposte definitive non ce ne sono ma alcune riflessioni si possono fare.

Il movimento correttivo della scorsa settimana ha investito praticamente tutti i settori ed in particolare i settori leaders di quest'ultima fase del rialzo (Energy ed Utility e small cap) e su diversi indici ha perforato i supporti di breve mentre i supporti di medio hanno al momento tenuto per quasi tutti i mercati.
In particolare sullo SPX la fase correttiva si è arrestata sull'area 1180/1185 supporto di medio periodo diventato ora di notevole importanza.


SPX daily
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SPX weekly
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Personalmente le probabilità superiori le consegno alla possibilità di una breve pausa di consolidamento ed un nuovo affondo ribassista la cui profondità ci dirà anche quale intensità potrà avere quest'anno il rally di fine anno.
Da notare che gli indicatori di confidenza del mercato hanno peggiorato il loro andamento segnalando quindi un possibile allontanamento da parte degli investitori dagli asset più rischiosi

confronto emergingmarketbond/trentennaleamericano
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Anche i restanti mercati globali hanno subito una pressione ribassista rilevante che ha portato su molti indici l'apertura di gap giornalieri importanti e molto simili a quelli visti in primavera.
Un esempio di questa situazione può essere il Dax....
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ma questo vale per molti indici europei ed anche alcuni indici asiatici come la Korea..
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Con questa forte pressione ribassista i mercati obbligazionari hanno usufruito solo in minima parte di eventuali flussi in uscita dagli investimenti più rischiosi come illustrato nell'ultimo commento.


Il petrolio ha continuato la sua correzione ma ha ora raggiunto un importante livello di supporto da cui è partito un nuovo rimbalzo che potrebbe portare il West texas in area 62,50/62,70 poi è più probabile un ulteriore affondo ribassista in quanto la domanda sia Cinese che Americana è in rallentamento ma occorrerà molta attenzione...
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La nuova forza dell'euro dovuta a movimenti speculativi (come illustrato nell'ultimo commento) ha permesso all'oro di raggiungere nuovi massimi relativi multiannuali e probabilmente lo prepara alla realizzazione del top di fine anno come è successo negli ultimi 3...
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Infine come la scorsa settimana uno studio grafico con implicazioni macro di notevole interesse:
il grafico sovrappone l'andamento dell'indice Nikkei dell'azionario Giapponese e l'andamento del rendimento del decennale americano.
Notare come la correlazione durante lo sviluppo della deflazione Giapponese sia stata sempre più forte in considerazione dello spirito mercantilista dei Giapponesi che reinvestivano il proprio surplus commerciale nel principale paese di sbocco impedendo alla propria valuta un'apprezzamento pericoloso per le proprie esportazioni.
Il movimento di queste ultime settimane sembrerebbe segnare la fine del trend deflazionistico del mercato domestico Giapponese ma al momento i bond USA non ne sembrano risentire o perchè comunque i Giapponesi preferiscono mantenere la valuta ancora debole fino a quando la ripresa economica interna non sia più significativa ed anche perchè altri attori asiatici e speculativi hanno preso il posto del paese del Sol Levante nell'acquisto di treasury.... ma nulla vieta che la correlazione prosegua a spese di un mercato o dell'altro oppure di entrambi.

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gipa69

collegio dei patafisici
Tu mi chiedi di prevedere il futuro! :D
Per quanto riguarda gli indici azionari non farei questo tipo di confronto in quanto la divisione non è tra emergenti o avanzati o almeno non è solo questa. Dipende molto dalla capacità dei singoli stati o delle singole aree di riuscire a realizzare politiche di sviluppo tali da attirare capitale ed investimenti e la crescita avverrò comunque.
D'altronde sebbene i movimenti degli emergenti siano sicuramente più consistenti di solito i mercati finanziari crescono quando i paesi emergenti passano dalla fase di crescita industriale alla fase di finanziarizzazione (quello che sta accadendo alla Korea ora...) e di solito la prima fase delle crescita industriale per i mercati finanziari non è certo esplosiva.
Per quanto il futuro lontano intravedo il rischio di uno spostamento dei rapporti di forza nel mondo economico che potrebbe portare a dei conflitti commerciali od anche peggio tra il blocco asiatico e l'area occidentale ed una delle cause dello scontro potrebbero essere gli approvvigionamenti energetici soprattutto se il petrolio raggiungesse valori intorno ai 90 dollari al barile.
Questo collegato all'abitudine di molte banche centrali di affrontare eventuali shock interni o esterni al mercato con la leva monetaria potrebbe portare al ritorno dell'inflazione che non si realizzarebbe solo sugli asset ma verrebbe riversata anche e soprattutto sui servizi.
Sono ipotesi di lavoro e non idee di investimento perchè gli obiettivi si spostano in là nel tempo.
Mi piace rifletterci sopra ma al momento la probabilità che questi eventi si realizzino nel breve è molto bassa.
 

smile

Forumer storico
Ciao Gipa , x ora è tutto rispettato (nikkeydocet)
lo scenario che si è delineato questo è un pull back
della correzione avuta dai massimi probabilmente il nuovo detonatore anziche enron worldc etcc sarà la pachidermica fannie&co..
li si che i derivati sono davvero ""esponenziali .... a quando lo scoperchiamento ??? chi lo sa,, "teniamo le orecchie allungate augh"
ci potrebbero essere gradite sorprese x chi sapra' cogliere l'attimo" fuggente " ciao e buona gg :)

NB
IL DAX è L'INDICE che dovrebbe soddisfare maggiormente
in caso di discesa 5056 il suo valore corrente
 

giomf

Forumer storico
Chiedo qui ..anche se è un pò OT...(mi risponda chi vuole..)...chiedo il link di un sito che dia la variazione degli indici azionari ....asiatici se non real-time ..anche .. ritardati .. di 15 minuti....
però molti...indici...! ..non solo i 3-4 più noti . (Tokio, Hong Kong, Singapore)....
...almeno 10-12 ....indici..... ! !

(ne ho trovati molti,ma sono tutti incompleti....o ne nominano 10e ne aggiornano 5 ....oppure...ne danno solo 3-4 .... ! )



ciao grazie

( P.S. : ho scritto "ritardati" di 15 min. e vedo scritto .."oppressi"...ma che succede al sito... ? )
 

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